test per la dislessia a scuola e consenso dei genitori

Buongiorno Dottore,
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Oggi una collega in ufficio mi ha segnalato che al suo bimbo è stato fatto, in prima elementare, il test per la dislessia, senza alcun consenso dei genitori.
...Non so molto su come viene gestito questo argomento delicatissimo. Ciò che vedo, però, è che la scuola (lo stiamo vivendo sulla nostra pelle) si arroga dei diritti sui bimbi e dei compiti che decisamente non le competono. Non so se lei condivide, ma io vorrei tutelare la mia piccola che vedo come una bimba che potrebbe essere vittima (senza male fede, s'intende) di abusi che potrebbero nuocerle per sempre.
Vorrei, pertanto, vista "l'aria che tira" in testa a mia figlia, proteggerla, negando espressamente ogni consenso a qualsivoglia test, esame, osservazione svolta da chiunque, medico o no, su mia figlia in ambiente scolastico da oggi a quando la bimba permarrà nella scuola, senza mio esplicito previo consenso.
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Non voglio pormi in contrasto con la scuola, ma sono stanca di queste maestre di scuola materna che decisamente vanno di gran lunga oltre gli argini del loro"letto" e, comunque, VOGLIO DECIDERE IO SE E CHE VERIFICHE O INTERVENTI DEBBANO ESSERE FATTI SU MIA FIGLIA (io e mio marito).
Non so se è il caso di pubblicare questa mia sul blog ... Forse l'argomento potrebbere essere d'interesse per molti.
Vorrei sapere cosa pensa di questa mia intenzione (che manifesterei in toni ovviamente pacifici ma chiari), dal momento che già alla materna fanno spesso test o pseudo test e osservazioni...
Grazie.

COMINCIO AD ESSERE STANCA...So con certezza che, per come vanno le cose, ci vorrebbe un attimo ad appioppare etichette alla bimba.

Questa lettera solleva

Questa lettera solleva opportunamente un tema già affrontato altre volte (vedi ad esempio qui ).
Come è noto ci sono iniziative diverse che denunciano il rischio di un abuso di test e screening nelle scuole, cui i singoli genitori spesso non sanno come reagire. Una si chiama 'pensare oltre' , un altra giùlemanidaibambini. Nei siti indicati si possono trovare interessanti articoli e resoconti.

Per aver lavorato a lungo nei servizi in stretto contatto con le scuole ho assistito al 'lancio' delle politiche di screening, fortemente volute da lobbies interessate. Sono riuscite addirittura a far approvare una Legge sui Disturbi Specifici di Apprendimento, nella passata Legislatura che non ha certo brillato per iniziative parlamentari...

La confusione creata nelle scuole è grande, a mio avviso: molti insegnanti sono sconcertati, l'effetto può essere molto negativo sia sull'istituzione scolastica in sè, che rischia di non reggere ai colpi che riceve da destra e da manca, sia su bambini e famiglie, già a loro volta messi sotto grande pressione dalle 'politiche' prevalenti attualmente nei Servizi sanitari per l'infanzia e l'adolescenza. Un altro effetto, che la lettera denuncia, è che le insegnanti e le scuole tendono a dilatare il loro ambito di intervento per arrogarsi competenze sanitarie che non hanno e per invadere indebitamente spazi familiari.

A buon diritto i genitori devono rivendicare che i propri figli non vengano sottoposti ad alcuna iniziativa nella scuola, senza un loro specifico consenso.

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