mutismo (s)elettivo

Gentile dottore, insegno in una scuola dell'infanzia: nella mia sezione c'e' B, una bambina di 5 anni affetta da mutismo selettivo.
E' seguita da circa un anno da una psicologa e da una logopedista. Con entrambe le professioniste riesce ad esprimersi, mentre a scuola non comunica con nessuno, insegnanti e compagni.
Stiamo valutando con i genitori e gli operatori che seguono la bambina se sia il caso di fermarla per un anno ancora alla scuola dell'infanzia o di farla frequentare la primaria. La bambina presenta un leggero ritardo intellitivo, di cui non sia in grado di valutare la effettiva entità, in quanto molto spesso svolge correttamente gli esercizi o i giochi proposti, mentre in altre occasioni non riesce a fare correttamente quanto richiesto.

Io mi chiedo e le chiedo...non e' una "violenza" fermare Chiara in un ambiente che, evidentemente sente ostile, nonostante la nostra volontà di metterla sempre suo agio.
Non sarebbe il caso di provare a inserire Chiara in un ambiente nuovo, in modo che possa sbloccare le sue potenzialità?
La ringrazio molto per la cortese attenzione.

Prima di tutto contesto

Prima di tutto contesto (garbatamente) la 'diagnosi' di leggero ritardo intellettivo della bambina, perchè evoca l'idea di una malattia, che credo sia tutta da dimostrare, e comunque richiede una valutazione medica e psicologica complessa. Meglio dire un 'ritardo nelle prestazioni medie per l'età', perchè attribuirlo alle facoltà intellettive è assolutamente fuori luogo: i motivi possono essere tanti, al di fuori delle dotazioni inellettive. Tanto più in una bambina che rifiuta aspetti essenziali per l'apprendimento, come la comunicazione linguistica.
Mi sembra evidente che se " molto spesso svolge correttamente gli esercizi o i giochi proposti, mentre in altre occasioni non riesce a fare correttamente quanto richiesto", si tratta di disponibilità variabile della bambina ad ascoltare, collaborare, ecc., dal momento che le facoltà intellettive non sono fluttuanti.
Quanto all'eventualità di fermarla all'asilo, non so come lo vivrebbe la bambina, che perderebbe inoltre il contatto con i compagni conosciuti.
Di solito si fermano i bambini che non hanno i prerequisiti per la scuola elementare e si pensa che in un anno possano maturarli a sufficienza. A meno di gravi situazioni (insufficienza mentale grave, autismo), non ha molto senso fermare bambini che comunque necessiteranno di un aiuto particolare per vari anni, nella scuola.
Il mutismo elettivo non necessita di insegnante di sostegno,di solito, nè è considerato una condizione di 'handicap' secondo la Legge 104, in quanto passibile di miglioramento e non fisso.
Richiede necessariamente una particolare attenzione e disponibilità degli insegnanti a creare un ambiente favorevole alla diminuzione delle difficoltà dei bambini con questo problema. In Internet si trovano vari esempi di esperienze di questo tipo.
Qanto all'"ostilità" percepita dalla bambina nell'ambiente specifico, non credo si tratti di questo. Il problema riguarda in generale l'ambiente extrafamiliare dove, per così dire, un bimbo si sente a disagio perchè generalmete lo sente molto diverso da quello familiare e perchè si sente impreparato ad affrontare. La scoperta che il stare zitto può essere una efficace protezione 'dentro' cui mettersi come in uno scafandro da palombaro per scendere nel mare è purtroppo un'arma a doppio taglio per il bambino: gli permette sì di vincere l'ansia che il contatto sociale gli crea, ma lo rinchiude in una situazione che gli ostacola lo sviluppo.
E' bene aiutarlo a trovare modalità diverse per affrontare ansie e paure, ma non è facile trovare la strada.
Cordialmente
drGBenedetti

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)