autismo?

Sono la mamma di un bambino di 4 anni e mezzo e vorrei chiederle un consulto per capire se il bambino è autistico o ritardato.
I problemi principali sono i seguenti:
non ha ancora un linguaggio adeguato alla sua età, dice tutto ma lo dice “a modo suo”, intendo a livello di sintassi e di pronomi. Conversa poco e niente e non fa domande. Qualche volta ripete le cose dette dagli adulti (ecolalia?).
Non socializza coi coetanei.
Cerca cmq il fratellino di 14 mesi, gli vuole dare la pastina, l'acqua, gli fa fare qualche marachella.
La ringrazio anticipatamente.

Allego questionario

problemi in gravidanza.............ho avuto piccole perdite ematiche alla 12 sett. trattate con riposo e vasosuprina. Collo dell’utero morbido all’ottavo mese: il ginecologo decide di prescrivere miolene
nascita
a che settimana …………. 37 e mezzo
Parto ( naturale, cesareo, difficoltà)…………… parto naturale. Il bimbo è nato in due ore dopo stimolazione con ossitocina. Il bimbo è nato con la forma della testa a pera, ma mi hanno detto che stava bene
alla nascita : peso 3,100 Kg, altezza 48 cm, circonferenza cranica 33 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)…l’altezza al 25, il peso al cinquantesimo percentile .
indice di Apgar 8……./ …9…….. durata del ricovero in ospedale 2 gg……..
Primi mesi
allattamento: materno ……. artificiale ……… L’allattamento al seno è stato esclusivo fino al terzo mese, poi misto fino al quinto e poi solo artificiale
svezzamento a che età ……… facile ... difficile .... Lo svezzamento è cominciato al quinto mese e non presentò alcuna difficoltà.
ritmo sonno veglia, orari…Il bambino ha cominciato ad avere ritmi regolari da subito: già al terzo mese ha cominciato ha dormire tutta la notte.
eventuali difficoltà.... nessuna
persone che lo accudivano….la mamma
epoca successiva
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc)...Verso i due anni ha cominciato a mangiare poco, poi pian piano le cose sono migliorate. Adesso mangia tutto. Non sempre mangia solo: spesso vuole imboccato (specialmente all'asilo) o vuole mangiare in giardino. Per quanto riguarda il sonno, devo dire che fino ai 14 mesi ha dormito nella culla, poi sono cominciati i pianti perchè voleva dormire nel lettone e ho ceduto. Quando è nato il fratellino ho dovuto, per forza di cose, abituarlo al lettino: all'inizio è stata dura ma poi ha cominciato a dormire nella sua stanza tranquillamente (3 anni e mezzo). Adesso lo facciamo addormentare io o il padre, recitando qualche preghierina o raccontando qualche favoletta.
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) .....Ha avuto il ciuccio fino ai due anni, poi glielo ho levato senza particolari problemi
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età .....Riguardo le tappe di sviluppo psico-motorio devo premettere che mi ricordo poco, perchè l'ho sempre fatto visitare periodicamente a due pediatri senza che riscontrassero alcun problema, per cui ero tranquilla. Comunque a sei mesi stava seduto solo
primi passi da solo........14 mesi
capacità motorie attuali...Sono buone: va in bici (dall'età di tre anni e mezzo), gioca a calcio (prima tirava solo i calci al pallone, ora gioca con mio marito a fare gol), sale e scende le scale, salta dappertutto.
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età.....Il controllo completo (in cui non si sono verificati più incidenti di percorso ) è stato raggiunto a tre anni e tre mesi.
interesse e curiosità verso le persone ..................Non posso definire una linea univoca, perchè dipende dal contesto e dalla sua attenzione: delle volte è incuriosito, altre magari pensa ad altre cose o è impegnato a fare altro e non calcola nessuno.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi....Non mi pare che abbia manifestato problemi particolari in ambienti nuovi, soprattutto se ci siamo noi genitori.
figure principali cui è attaccato............E' attaccato a me e soprattutto al padre che adora.
reazioni alla separazione dai genitori................ Questo è stato un grosso problema. Il bambino piangeva e andava in crisi quando io o il padre andavamo al lavoro, ma soprattutto il padre. Una volta ha pianto per un'ora, si è addormentato stremato e singhiozzava nel sonno (questo all'età di tre anni). Adesso capisce che il padre lavora ed è più tranquillo.
rapporto con le persone, adulti ...... bambini.....Per quanto riguarda il rapporto con gli adulti non vedo particolari problemi: il più delle volte ascolta, gli piace uscire con i nonni in campagna per vedere gli animali. All'asilo invece socializza poco e niente,preferisce giocare da solo. Non frequentiamo altri bimbi perchè i cuginetti abitano lontano, e per vari problemi facciamo poca vita sociale.
comprensione delle cose e delle richieste...La comprensione è buona: capisce gli ordini, le richieste, risponde alle domande (tranne quelle di cui non capisce il significato).
comunicazione dei suoi bisogni e desideri …Il bambino comunica abbastanza i suoi bisogni e desideri: ad es se ha fame, se vuole mangiare in giardino, se deve fare pipì o cacca, che non vuole andare all'asilo.
sviluppo simbolico
linguaggio:il linguaggio non è adeguato all'età. Dice tutto, ma lo dice male. Invece di dire “voglio” dice “vuoi”; ieri voleva dire che era stanco e ha detto “sei stanco”. Tende a parlare di se in terza persona, anche se io sto cercando di correggerlo, suggerendogli la frase giusta. Conversa poco, anche se ad es ieri ha detto: Non voglio andare a scuola.”
“e che vuoi fare?”
“voglio stare a casa.”
Diciamo che è presente un abbozzo di conversazione, anche perchè risponde con si e no.
prime parole......la prima a nove mesi (acqua)
due parole insieme ...a due anni
uso del no e del sì ....il no prima dei tre anni, il si a tre anni e mezzo
frase minima (verbo e sostantivo ).... due anni
interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ) Attualmente il bambino utilizza i giochi in maniera funzionale, gli piace molto il gioco imitativo (imita gli adulti particolarmente me e il padre, ad esempio a preparare il caffè, passare l'aspirapolvere, pulire l'auto o la moto), c'è anche il gioco simbolico (fa mangiare i cavalli; ho una racchetta ammazza -zanzare con la luce e fa finta che è una moto e fa bruum; utilizza lo scatolo del panettone come casco; da il latte ad un bambolotto, fa la puntura ai cavalli,).

disegno spontaneo
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc Questo è stato un anno proficuo per il disegno all'asilo (fa il 2 anno di materna). Ha imparato ad impugnare la matita e disegna l'omino con braccia, gambe, testa, capelli occhi , bocca, naso, dita. Disegna il sole, le nuvole, i fiori. Gli piace scrivere le vocali, le consonanti e i numerini. Riconosce quasi tutte le lettere e alcuni numeri. Comunque è molto seguito a scuola.
attenzione nelle varie attività e interessi: breve ... lunga ....l'attenzione non è lunga, è piuttosto breve. Problema diagnosticato da un pediatra a tre anni. Sta comunque migliorando.
comportamento
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc),....il comportamento è stato iperattivo fino ai tre anni e mezzo, poi è migliorato. Prima correva all'impazzata quando andavamo all'aperto o al supermercato, adesso si comporta bene, partecipa quando facciamo la spesa.

adesione a regole, orari, limiti,Rispetta le regole seppure con enorme insistenza e difficoltà da parte nostra: cerca sempre di fare di testa sua e imporre la sua volontà.
obbedienza agli adulti .....Obbedisce di più, anche se in passato non ascoltava
reazione a divieti ....capricci, bizze... Il comportamento in questi ambiti sta migliorando dopo aver adottato da parte mia il pugno fermo.

paure, fissazioni.... Non ha paure o fissazioni particolari...l'unica cosa irrazionale è che ha paura di un lampadario con le ventole e non vuole che l'accendiamo (dall'età di due anni)
scolarizzazione
asilo nido si. A che età ……22 mesi………. Reazioni eventuali ……l'ho mandato perchè cominciai a lavorare ma il bambino non la prese bene. Io lavoravo per 52 ore settimanali, praticamente lo abbandonai. La mattina era al nido, il pomeriggio con mia madre che aveva problemi depressivi ed era sotto cura. Il bambino non reagì bene, era sempre malato, si isolava, non mangiava, non interagiva.
L'anno successivo lo mandai alla scuola statale e lì mi dissero che era autistico perchè non socializzava, non partecipava alle attività.
Non lo mandai più perchè ero incinta e non potevo più accompagnarlo per minaccia di parto pretermine (mio marito non poteva).
L'ho mandato quest'anno ad un'altra scuola e comunque il bambino apprende, si comporta bene, partecipa, ma non socializza
Composizione familiare ……………..genitori + un fratellino di 13 mesi
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonnni, baby sitter, ecc),.......
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda', ecc .....)........., Io mi occupo dell'educazione dei figli in quanto non lavoro più e mi sforzo di mantenere delle modalità educative ferme, anche se non sempre mi riesce.

Visite mediche, ospedale, altro......Il bambino a 25 mesi ha avuto la sesta malattia ed è stato malissimo, l'ho ricoverato in ospedale,perchè non mangiava ed era disidratato; a 28 mesi ha avuto infezione virale (mononucleosi?), è stato per 4 mesi con le tonsille gonfie e la pediatra non ci capì nulla; a 35 mesi lo portai di nuovo in ospedale perchè si svegliò zoppo e mi spiegarono che si trattò di un'infezione virale.
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)...no

Credo che sia stato un

Credo che sia stato un momento difficile quando Lei è tornata al lavoro, ma poi sembra essere stato superato. Non vedo niente di 'autistico'in quello che descrive: imparare a stare con gli altri, a esprimersi, a comunicare non è sempre facile, ma non vuol dire essere autistici. Ognuno ha i suoi tempi e la sua strada. L'importante è non essere fermi, non entrare in un'area di parcheggio e dimenticare il viaggio... Se si vede che il bambino cresce, matura, fa progressi (rispetto ai mesi corsi, a un anno fa...) si può stare a vedere cercando di fargli fare esperienze utili con i coetanei, ma senza 'spingerlo' troppo...

Autismo?

La ringrazio per la risposta.
Volevo inoltre chiederLe se le difficoltà evolutive di mio figlio possano dipendere da fattori ereditari.
Mio marito da piccolo ha avuto un DOC (si strappava i capelli, soprattutto di notte), il fratello ha sofferto di convulsioni ed è stato anoressico fino ai vent'anni. Anche uno zio si strappava i capelli e il figlio di quest'ultimo non ha parlato fino ai 6 anni. Un parente si è isolato socialmente.
Per quanto mi riguarda, sono una persona molto chiusa (almeno così mi descrivono tutti).
Questo quadro familiare potrebbe avere un ruolo nel carattere di mio figlio e nelle difficoltà che incontra?
Grazie.

Credo che sia difficile dire

Credo che sia difficile dire con esattezza se conta di più la 'natura', o la 'cultura', cioè l'eredità o l'ambiente. Probabilmente entrambe le cose influiscono in qualche misura, ma è più facile forse modificare le esperienze ambientali che si possono fare, che non la dotazione genetica. Probabilmente l'ambiente, cioè le esperienza attuali, sono importanti per far emergere alcune caratteristiche genetiche piuttosto che altre. Così come un bambino in Cina impara il cinese, in italia l'italiano, eppure la capacità di apprendere il linguaggio è sicuramente genetica.
Cordialmente
drGBenedetti

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