Ostacoli alla CTU

In alcune ctu mi capita di trovare delle giovani, di età e/o di esperienza , ma agguerrite psicologhe come consulenti di parte (ctp) che in pratica pretendono di guidare loro i lavori e di fronte alla mia resistenza mi mettono una quantità di ostacoli fino a sabotare i lavori stessi. L'ultima è una trentenne iscritta all'ordine degli psicologi da un paio d'anni (in base ai dati reperibili sul sito dell'Albo) che addirittura, non riuscendo ad ottenere quanto da lei richiesto, dopo solo due incontri di ctu mi fa convocare in udienza dal giudice tramite il suo avvocato per sindacare il mio operato. O più probabilmente è l'avvocato che guida la giovane ctp ed entra malamente nel merito di modalità, metodi, scelte operative, senza capire o comunque violando i limiti della sua competenza, che non gli permetterebbero di entrare in merito ad aspetti professionali tecnico scientifici che esulano dalla sua sfera di competenza.
Come succedeva in un altra ctu dove una specie di pitonessa o caimana mi ha veramente stressato oltre ogni limite, il casus belli è il mio rifiuto di utilizzare tecniche audiovisive di registrazione delle sedute e anche di stendere un verbale degli incontri da firmare da tutti i consulenti. Evidentemente prassi o procedure di 'scuola' che le allieve giovani e forse poco esperte (e ancora in formazione, con al massimo due anni di esperienza...) hanno imparato come Verbo assoluto e vogliono imporre a tutti. Oltre a questo, ormai partite le ostilità, sotto accusa è anche il mio modo di agire, di parlare, la tempistica delle domande, ecc, che, come nel mio operare clinico, è volto a far emergere più aspetti della situazione e non a 'misurare' o registrare le dichiarazioni degli interessati. E' un aspetto clinico che dipende dalla formazione e dall'esperienza che considera che i complessi fattori in gioco nella situazione non sono solitamente considerati dagli interessati, ma sono come un'area scotomizzata, o la parte immersa di un iceberg, da far venire allo scoperto. I comportamentisti ovviamente non 'credono' che il mare abbia una profondità, sotto la superficie, o che sia utile andare a guadarla, non concepiscono le 'esplorazioni sottomarine', come è noto.
Sono curioso di vedere come il giudice interverrà nella situazione. Nell'altro caso l'intervento del giudice, si era limitato a una ingiunzione scritta, nel fascicolo, ad aderire alle richieste, poi annullata in seguito alla mia risposta scritta, tramite istanza depositata (per fortuna oggi è possibile per email), in cui asserivo e pretendevo la libertà professionale e scientifica di agire come meglio credevo, all'interno dei limiti della legge che non entrano nel merito dei metodi tecnico scientifici, ovviamente, e che non impongono nemmeno, per le sedute di ctu, registrazioni, verbali o quant'altro che sono invece modalità tipiche di altri luoghi dell'azione legale, testimonanze, interrogatori, incidenti probatori, ecc.
I ctp hanno ovviamente la possibilità e il diritto a partecipare a tutti i lavori e a elaborare i propri punti di vista da far presenti al ctu durante tutto l'iter, e alla fine mediante relazione scritta. Il ctu ne deve tener conto criticamente ma è libero di accettarli o respingerli in tutto o in parte, esponendo le motivazioni nella relazione finale. A meno che non esistano nuove norme procedurali in merito che non conosco, così stanno le cose e il giudice non dovrebbe nemmeno aderire alle richieste di parte di convocare il ctu per giudicare il suo comportameto, che sono di per sè di ostacolo se non intimidatorie.
La cosa stupisce anche perchè la parte avrebbe un mezzo facilissimo di liberarsi del ctu sgradito, basterebbe che l'interessato e assistito rifiutasse di parecipare, il ctu non può certo obbligarlo e la ctu verrebbe, normalmente, interrotta. Ma nel caso la ctu fosse stata richiesta proprio da questa parte, ovviamente si tratterebbe di un auto-gol, quindi meglio tentare di condizionare la ctu. Stranamente ciò ancor prima di verificare se l'evoluzione è favorevole o meno ai propri interessi... Quindi è solo l'esigenza di controllo ...

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Può interessare il seguito.
Dopo una prima convocazione in udienza in cui il giudice, sentite le parti e il sottoscritto, mi riconfermava ampiamente l'incarico con la libertà di conduzione professionale, entro i termini di legge, l'avvocato in oggetto ha fatto un ulteriore ricorso per ricusare il ctu per, a detta di lui, manifesta ostilità verso la parte. Nuova udienza e questa volta un altro giudice, dopo aver lasciato esporre all'avvocato le sue considerazioni negative nei miei confronti, non mi lasciava replicare limitandosi a recepire che respingevo le contestazioni, mi faceva consegnare i fascicoli di causa e chiudeva lì l'udienza.
Nessun altra comunicazione.

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