rifiuto della scuola
Buona sera dott. GianMaria;
mi scuso se ne approfitto del suo sito, ma il mio caso sta logorando la nostra famiglia.
Mio figlio 18enne, da cinque anni rifiuta di andare a scuola. Il problema è sorto in seconda
media fino a trascinarsi in terza liceo; ha ripetuto la terza media ed è stato ammesso con
molte difficoltà senza frequentare in terza liceo.
Abbiamo provato con dieci sedute psicologiche , con scarso successo.
Il risultato è sempre lo stesso:
Il mattino quando lo si sveglia per la scuola accampa sempre scuse, malesseri vari, e non va.
Dorme fino a mezzogiorno e passa la giornata in casa. E così giorno dopo giorno.
abbiamo sentito più volte il parere del nostro medico dr ...: ha prescritto un leggero antidepressivo e un ansiolitico (lexotan) attribuendo a fattori come possibile fobia di ansia e attacchi di panico.
Vorremmo però un parere di un luminare in materia anche perché credo nelle
capacità intellettuali di mio figlio e mi spiace che non riesca a usarle correttamente
Ora Le chiedo abitando a ... c’è qualche suo collega VALIDO a cui rivolgerci per un consulto.
Mi creda questa situazione è esasperante. LE SAREI MOPLTO GRATO SE MI AIUTASSE.
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dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739
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L'età indubbiamente è un
L'età indubbiamente è un fattore di complicazione: a diciotto anni i servizi di npi non prendono più in carico nuovi pazienti, mentre i servizi per adulti non hanno di solito esperienza con adolescenti e problemi simili.
Se il rapporto con lo psicologo ha avuto un qualche effetto positivo, anche se non duraturo, consiglierei di tornarci, specialmente se il ragazzo è ben disposto. Solitamente non sono situazioni che si risolvono in poche sedute.
Poichè si tratta spesso di situazioni che coinvolgono l'ambiente familiare, può essere consigliabile un approccio familiare, rivolgendosi a specialisti in 'terapia della famiglia' per una valutazione. Un altro approccio utile che viene utilizzato è tramite la figura di un educatore che può aiutare il ragazzo a organizzarsi per le attività di studio e anche essere presente a scuola, almeno per alcune ore, concordandolo con la scuola stessa. Spesso la presenza di una persona conosciuta e fidata aiuta a stare a scuola.
Spesso è necessario attivare tutte queste iniziative per trovare la via di uscita dalla situazione creatasi.
drGBenedetti