Gentile Dottore,
le scrivo per raccontarle della mia bimba e delle preoccupazioni che in realtà non mi hanno mai angosciato più di tanto, ma che in pochi giorni mi hanno completamente travolto in un tunnel buio tanto da chiedere già un primo consulto da una npi una decina di giorni fa. Il crollo è successo con la tracheite che sta avendo la mia bimba, e probabilmente l'antibiotico l'ha talmente indebolita, che azzerando la sua verve e la sua giocosità sono saltate all'occhio solo le sue incompletezze. Spero lei possa darmi qualche consiglio e magari aiutarmi ad affrontare meglio la questione, visto che sono soggetta alle ossessioni (brutta depressione circa 10 anni fa curata con zoloft e depakin) e che mi rendo conto di "stressare" la mia bambina!

Vorrei iniziare a parlare di lei in generale. L. è una bambina che non urla, al massimo piange, o urla delicatamente, so che sembra un controsenso ma è così, non si sovreccita, è molto impostata, ed autonoma in tutto. Le piace molto giocare, tocca tutto, e non si ferma mai. Usa ogni gioco nel modo corretto, ed è capace di lavorare molto di fantasia. Le piace giocare molto con la sua cucina, dove prepara e serve il thè, lo porge alle sue bambole (gliele devo portare io le bambole) e se glielo chiediamo ci porge una tazzina anche a noi. le piace suonare la pianola, e in genere gli strumenti musicali che ha incrociato li maneggia come se già sapesse (mio fratello è un musicista polivalente). Le piace svuotarmi la cucina, dove gioca bevendo ai vari bicchieri, oppure mettendosi la cipria in viso col pennello come faccio io se siamo in bagno) Non esegue piccoli ordini (ma io voglio assumermi la colpa di non averle mai chiesto nulla, mia figlia è sempre stata anticipata in tutto, sopratutto il papà e la nonna....mai abbiamo detto “l. andiamo a prendere le ciabatte” mia figlia è sempre stata vestita in silenzio davanti la tv, perchè così era più veloce e noi sempre di fretta, tv che ora è stata completamente azzerata, provocando mi pare anche delle vere e proprie crisi di astinenza, cioè bimba nervosa) tranne se proprio non è in vena, ma anche se sembra non guardarti in realtà osserva molto perchè le vedo fare cose che nessuno le ha insegnato, tipo ieri ha annaffiato le piante con un annaffiatoio ed è salita su un triciclo e pedalato dopo che io le ho posizionato i piedini e toccandole le ginocchia le ho detto “devi spingere”. Lei ha iniziato a pedalare. E cmq se le dico andiamo in bagno o usciamo...li segue gli ordini eccome...
Ha una manualità eccellente, mangia da sola sia con cucchiaio che con forchetta, apre e chiude i tappi delle penne e dei colori,e scarabocchia volentieri, mi toglie le tessere dal portafogli e le rimette a posto da sola in quelle piccole apposite fessure e riesce a premere minuscoli bottoni. Si arrampica ovunque, ma mi pare essere molto prudente, infatti non ha mai avuto brutte cadute o altro. Mette tutto in bocca, tutto, in maniera ossessionante, infatti io non faccio che ripetere “togli dalla bocca” ma lo ripeto cosi tante volte che io stessa oramai odio la mia voce. Anche il papà non fa che riprenderla continuamente, cioè stiamo continuamente a dire NO oppure ATTENTA (io credo questo sia davvero deleterio, ma anche senza soluzione, lei tende a mettere tutto in bocca, e lecca anche le superfici, persino il manico del carrello al super...insomma come non richiamarla?)
Ieri mi indicava il biberon dell’acqua io facevo finta di non capire per cercare di spronarla, lei invece di sforzarsi, ha trascinato una sedia fino al piano dov’era il biberon e se lo è presa sola!
L. ha iniziato a dire mamma e papa verso gli 8 mesi (ma può anche essere che fosse solo lallazione...ma iniziò a lallare da piccolissima, infatti tutti ripetevano che avrebbe parlato prestissimo...eh jellatori!) per poi smettere dopo poco, e a 12 mesi se le chiedevo quanti anni stava per compire lei alzava l'indice e diceva “uuuu” poi non avendoglielo più chiesto nel tempo, lo ha dimenticato, ed ora insegnarle a fare il due sembra più difficile di allora, per lo meno oggi sa spegnere le candeline.
La mia bimba ha 21 mesi e non parla assolutamente, dice giusto mamma, ma neanche ben scandito (a volte solo ma) e cmq non sempre lo dice con cognizione, cioè a volte è rivolto a me, oppure ad una mia fotografia, ma altre volte lo usa così in maniera del tutto libera mentre sta giocando per i fatti suoi. Parlotta da sola, in una lingua tutta sua, fatta comunque di una poca varietà di suoni, cioè per la maggior parte (brrrrrrrr oppure blablablabla oppure UUUUUUU e pochi altri, anche se qualche giorno fa avevo una lattina di aranciata ed un bicchierino in mano, lei ne bramava un goccino nel suo bicchierino e cercava di strapparmelo di mano, io fingevo di non capire, come mi ha suggerito la pediatra, e ho visto che lei aveva proprio un blocco nel fare uscire le parole, ad un certo punto è letteralmente esplosa in una serie di suoni nuovi e indicava ripetutamente prima la lattina e poi il bicchiere, per la serie “versa l'aranciata qui dentro”). Indica, ma se quando ha iniziato ad indicare lo faceva praticamente in continuazione cercando il mio sguardo per farmi vedere le cose che la colpivano, oggi (a distanza di un 3 mesi dall’esordio) indica pochissimo, giusto ogni tanto, e comunque indica più che altro le cose che vuole mostrarmi, indica pochissimo per chiedere invece, lei non ha da chiedere, quello che vuole se lo prende, a costo di sforzi incredibili o anche a costo di rinunciare, se sono cose a cui non può rinunciare (come il ciuccio o l'acqua) si mette a piangere. Ha sempre avuto uno sguardo sfuggente, ma ultimamente (circa un mesetto...nel quale non è successo nulla di nuovo, se non la continua febbre e raffreddore che prende all'asilo, in pratica si ammala tutte le settimane, nonostante gli immunostimolanti) è diventato difficilissimo farmi guardare negli occhi. Se in casa nostra a volte riesco ad avere il suo sguardo mentre giochiamo, quando siamo fuori invece diventa praticamente impossibile.Non risponde se la chiamo, posso anche insistere ma lei comunque non si gira (tranne raramente)...ma se uso un tono autoritario e le dico di spostarsi dalla televisione lei corre subito al divano dove sa che deve stare, lo stesso in genere con i richiami, se le dico di stare ferma o di non toccare una cosa lei mi sta a sentire, e se fino a qualche mese fa si buttava a terra a fare i capricci, ad oggi non ha più reazioni così oppositrici tranne ovviamente in rari casi, sempre di bambini parliamo. Ecco questi sono gli atteggiamenti di mia figlia che mi hanno tolto il sonno. Anzi l'ultimo atteggiamento di mia figlia che mi ha fatto scattare la molla è stato questo suo camminare sulle punte, che fa di rado, tipo 1 o 2 volte al giorno (preciso che io ho camminato sulle punte fino ai 14 anni, dopo ho smesso, ma ho mantenuto questo vizio salendo le scale, per altri anni a seguire.
Ci sono stati due episodi nella sua piccola vita che mi hanno allarmata, il primo fu che la mia bimba quando era ancora una poppante, sorrideva davvero molto poco, (anche oggi nonostante sorride e ride (se giochiamo oppure con i cartoni) rimane sempre abbastanza moderata (tranne col solletico), io ho sempre visto gli altri bambini sorridere per una pernacchietta, mentre mia figlia ha sempre avuto uno sguardo adulto, profondo, e per farla ridere dovevamo davvero ingegnarci in grandi opere. Ora non è più cosi, sorride per tante cose, per i giochi, la tv, i balletti, anche se è capace di diventare musona in un nano secondo.
Il secondo episodio invece si riferisce intorno ai 12 mesi e alle nostre passeggiate in passeggino, dove lei si adagiava completamente su un lato, inerme, senza spina dorsale, mentre io vedevo gli altri bambini dritti e reattivi verso il mondo, lei sembrava “malata”, così presi la decisione di iscriverla immediatamente al nido e sinceramente in neanche un mese finalmente la mia bimba durante le passeggiate era anche lei bella vispa e dritta su se stessa.
In entrambi questi casi contattai la pediatra che mi tranquillizzò.

Il rapporto con gli estranei è sempre diverso, ci sono persone che vede per la prima volta, anche magari per strada, verso le quali si butta a braccia aperte, vuole essere presa in braccio, per accucciarsi e rimanere accoccolata...non so fino a quando perchè poi io intervengo sempre, poi ci sono persone verso le quali mostra indifferenza, per poi avvicinarsi piano piano, e scambiare qualche gioco con loro, e poi ci sono le nonne, verso le quali L. è per lo più indifferente, ma se poi capita che passiamo una bella giornata al momento che le nonne vanno via lei si mette a piangere. In genere L. odia quando qualcuno va via, ovvio in primis i genitori, ma a seguire un po' tutti. Il rapporto con i bimbi a me pare normale, cioè vedo che ci sono bambini che hanno reazioni eccitatissime alla vista di mia figlia, mentre mia figlia no, è come se pesasse bene le emozioni, di certo non evita i bambini, sta insieme a loro, cerca di prendersi i giochi, e se glieli tirano dalle mani lei non reagisce, almeno per ora, ma è probabile che col tempo inizierà a difendersi visto che a me qualche morsetto lo ha già dato!
La npi che l’ha osservata ha detto che conferma quelle che erano le mie impressioni cioè che la bambina ha un contatto oculare scarso, non risponde al proprio nome, se non dopo una certa insistenza (infatti ci ha prescritto i potenziali evocati, visto che le otoemissioni le abbiamo già ripetute e vanno bene) e non parla (aggiungo che io ho parlato tardi dopo i 2 anni, e a 5 anni ancora mi mancava la s e cmq troncavo le parole, oggi purtroppo sono logorroica), ma se queste cose possono riferirsi ad uno spettro autistico è anche vero che la bambina compie troppe azioni che portano lontano da una diagnosi del genere, ad esempio mi ha portato a vedere dei giochi, ha giocato e disegnato con la npi, si è organizzata il gioco da sola in maniera sorprendente (parole della npi) e proprio su questo la dottoressa si è soffermata...la bambina è troppo autonoma, sembra non avere bisogno di nulla, si gestisce in maniera intelligente (ad esempio sfogliando accuratamente il libro di favole, soffermandosi e ritornando sulle pagine che l'hanno colpita) e potrebbe essere proprio questo il motivo dei suoi atteggiamenti..lei non ha bisogno di noi. Devo dire che sicuramente un nostro grande errore è sempre stato quello di precederla addirittura nelle richieste, il ciuccio, l’acqua, il biscotto, non abbiamo mai aspettato che chiedesse. Ora ho dovuto mettere un laccio alla dispensa altrimenti continuamente andava a prendere da sgranocchiare. E cmq la nonna la vizia tantissimo essendo l’unica nipote, e la bimba passa molto tempo con lei.
La npi ci ha prescritto esami udito, controllo a dicembre e casomai inizio terapia, logopedia e psicomotricità.

All’asilo non mi hanno riferito alcun problema, ma sinceramente non mi fido di questo asilo di paese alla vecchia maniera, l’unica cosa che mi ripetevano continuamente era che la bambina avesse sonno e che voleva stare accucciata in braccio, ma questo i primi mesi, poi ha preso il ritmo e non mi hanno riferito più nulla. C’è da dire che a settembre quando sono andata a prendere la mia bimba all’asilo erano tutti nel giardinetto giochi visto il bel tempo, ho visto che L. giocava da sola con dei giocattoli, e non rispondeva al richiamo della maestra, così hanno iniziato a chiamarla anche gli altri bambini ma lei continuava a rimanere concentrata sul suo gioco, allora io ho utilizzato il tono di rimprovero che lei conosce dicendo “va bene mi porto tutti gli altri bimbi...e quindi non il suo nome)...e allora ha alzato subito lo sguardo, avendo riconosciuto la mia voce, mi ha visto e mi è venuta incontro sorridendo (come sempre). Quel giorno sono tornata a casa molto pensierosa.
Concludo dicendo che mia figlia adora giocare a nascondino, all’acchiapperello attorno al tavolo, al fantasmino (si copre con un lenzuolo e ride come una matta mentre noi chiediamo Dove sei?) adora le bolle di sapone, che cerca sia di acchiappare che di soffiare lei stessa, e ieri al centro commerciale ha rincorso una bambina e l’ha abbracciata e baciata (senza però guardarla) e abbraccia forte e bacia tutti i pupazzi (a me molto raramente) va all’asilo volentieri, mentre se intuisce che la devo lasciare a casa con una nonna mi si attacca piangendo, e anche quando il papà esce lei piange molto.
Utlimissima conclusione, non sono una fissata con le anomalie e con i ritardi, se dovessi prendere per legge tutto ciò che ho letto sull’autismo le posso dire che quasi sicuramente io da piccola rientravo perfettamente nello spettro autistico e mio fratello un asperger, molto probabilmente se fossimo nati in questo periodo ci avrebbero setacciato come la farina, invece siamo due persone realizzate socialmente e professionalmente, ognuna con le sue piccole “manie”...tante scomparse dopo l’adolescenza, anche varie stereotipie. Mah.... cmq quello che mi cruccia è lo scarso contatto oculare di mia figlia, sbaglio nel dare tanto peso a questo fattore? Grazie mille dottore se mi risponderà....