Dubbi che ritornano...

Buona sera Dottore, sono passati 5 mesi dal mio ultimo post...durante i quali M., che ora ha 2 anni e 7 mesi, ha fatto alcuni progressi. Decisamente il più importante di questi è stato lo spannolinamento. Abbiamo tolto il pannolino definitivamente notte e giorno 2 mesi fa, e da allora nemmeno un incidente, avvisa e dice pipi e cacca quando deve andare in bagno. In merito a ciò le mie ansie si sono rivelate infondate. Per quanto riguarda il resto...beh...il linguaggio è progredito un pochino...da 6 7 parole che diceva a maggio, siamo intorno alle 40 (si, mamma, papà, nonna, nonno, zio, zia, paul (paolo), ciao, pappa, nanna, pa (pane), pei(pera), erry(nome del gatto), uuu(1), du (2), tre, sei, otto, sso(rosso), gia (giallo), blu, Pimpa, Peppa, ho ho ho (verso di babbo natale), uo kind (uovo kinder) pol(pollo), salscia (salsiccia), tutti i versi degli animali non so se fanno numero..., chi è, ciao ciao mamma o chi sta salutando, chini (macchinina), bua, bimbo, bimba, e altre che non mi vengono in mente. Se gli chiediamo come si chiama mi risponde con un nome che non è il suo ( un nome inventato) se le chiedo "di chi è questo gioco " mi risponde con quello stesso nome inventato...
Indica la sua età...e la dice, mangia e beve da sola.ha sviluppato il gioco di fantasia che prima era assente, gioca con due o tre figure e le fa dialogare tra loro con poche parole essenziali, e mima con loro vere e proprie scene di vita, anche se semplici...tipo che passeggiano tutti insieme, poi uno cade e l'altro lo aiuta, si scambiano un bacio, vanno a dormire...ecc. Insomma credo che il gioco in tutto e per tutto si sia adeguato all'età...anche se non è molto complesso...
I disegni non sono più semplici scarabocchi, se le chiedo di disegnare qualcosa, si mette e disegna una figura improbabile che per lei rappresenta quella cosa. Stessa cosa se al contrario le chiedo cosa ha disegnato, mi risponde. Insomma la fantasia non le manca di certo. Dal punto di vista motorio non ha problemi. Sale e scende le scale in autonomia, guarda negli occhi, si gira se chiamata. cammina sulle punte, ma credo si tratti di un difetto dei piedi, ha il piede piatto. Dal punto di vista affettivo, è diventata più coccolona, ci abbraccia spesso spontaneamente e ci bacia su richiesta e non, quando sa di aver sbagliato. è diventata iper sensibile, piange per ogni rimprovero, anche per un espressione particolare della faccia quando sto per rimproverarla. La notte continua a svegliarsi almeno una volta, per poi riaddormentarsi subito se viene a contatto con me...usa ancora il ciuccio, da cui è molto dipendente. Stiamo cercando di limitarne l'uso al solo momento della nanna, ma durante la giornata, quando è stanca, mostra di volerlo molto, va quasi in astinenza direi.
Passiamo alle problematiche...
A maggio il npi ha detto dopo due visite che non ci sono problemi. A distanza di un anno eventuale logopedia. Ma l'ho scavalcato e ho prenotaro comunque la logopedia per gennaio.
Ad agosto abbiamo traslocato e cambiato paese, e il cambiamento non sembra l'abbia sconvolta.
A settembre ha iniziato la scuola materna da anticipataria, ma in un mese e mezzo è riuscita a farsi solo 15 giorni pieni per via dei malanni di stagione. I primi giorni, durante l'inserimento, le maestre dicevano che è brava, socievole con gli altri, unico neo è il linguaggio. Se con noi il minimo parla...con loro è muta.
Dopo una settimana arrivano le prime lamentele. Pare che quando la rimproverano o le chiedono di fare una cosa che non vuole, urla e si butta a terra. A casa non lo fa mai.
Rimango un attimo scioccata...ma mi dicono di non preoccuparmi, sarà solo un aspetto del suo carattere che sta a loro mettere a bada. Eh va beh...
Tre giorni dopo, la bimba sta male a scuola, mal di pancia, urla e non riescono a calmarla. Quando vado a prenderla mi dicono che per loro sarebbe il caso di ricominciare l'inserimento, forse troppi cambiamenti in una volta, ma vorrebbe aspettare la visita che a gennaio abbiamo con la logopedista per esprimere un suo pareredefinitivo. Tuttavia non ha aspettato nemmeno un giorno in quanto la mattina dopo, lascio la bimba e parlo nuovamente con lei e mi dice che...la bambina rifiuta le regole, poi mi dice che se un bambino grida vuol dire che sta chiedendo aiuto in quanto vive un disagio. Dobbiamo capire a cosa è dovuto questo disagio! A volte non ascolta, non si gira, non da retta, non sta seduta,si mette e gira su se stessa e si arrabbia se vogliono fermarla.
Questo è un aspetto che mi preoccupa...capita, quando c'è la musica, che mia figlia si metta a girare su se stessa...e non smette finche non spengo la musica. Senza musica non lo fa. Io ho capito che a lei piace ballare e per lei è una forma di ballo....ma gli altri non lo capiscono...infatti la maestra ha collegato questo atteggiamento ad un possibile "sintomo"...in quanto ha poi proseguito dicendo ..."anche se di contro c'è che guarda negli occhi"!
E così si sta avverando il mio peggior incubo! La maestra, se la situazione non migliorerà, mi farà richiesta di un insegnante di sostegno!!
Sono passati appena 15 giorni, come possono pretendere che in così poco lei impari e rispetti le regole....Che riconosca in così poco l'autorita in loro?? Ha bisogno di affezzionarsi a qualcuno prima di dargli ascolto, so che non è corretto, ma è un aspetto del suo caratteraccio.
Stesso problema lamentavano lo scorso anno al nido, ma poi è diventata bravissima nel giro di un paio di mesi...
Perchè in così poco tempo, la maestra mi ha parlato di queste cose? Sono così evidenti le sue problematiche? Perchè non darle del tempo, prima di fare ipotesi così.
Il bello è che il giorno dopo ancora, la stessa maestra è venuta a dirmi che era stata bravissima quel giorno, che ha ascoltato di più, che si è seduta di più, che è stata normale! Quindi ne deduco che la stessa bambina un giorno è potenzialmente malata e il giorno dopo sana e normale, in base a come loro riescono gestire le sue necessità e i suoi capricci.
Per quanto mi riguarda, mentalmente fragile, hanno intanto risvegliato i miei dubbi, e sarò costretta a riportarla da un nuovo npi per l'ennesimo consulto...e sono di nuovo in un mare di lacrime e di ansia!!

L'incubo è trovare maestre di

L'incubo è trovare maestre di questo tipo, che capiscono poco di bambini e pretendono di fare le psicologhe. Credo che veda giusto Lei mamma, come ha fatto al nido probabilmente le difficoltà di inserimento e adattamento passeranno.
Quanto alla logopedista siamo alle solite: non è una specialista autorizzata a fare diagnosi dello sviluppo dei bambini, ma solo a fare interventi tecnici settoriali sotto la supervisione e la responsabilità di uno specialista npi o psicologo. Per ora non mi pare che la bimba abbia bisogno di nessuno di questi specialisti. Forse è la mamma che ha bisogno di essere più salda per non crollare ad ogni colpo di vento.
Cordialmente

Buona sera Dottore, In

Buona sera Dottore,
In effetti il giorno dopo che le ho scritto, ho adottato un altro metodo con mia figlia. L'ho svegliata più tardi e portata a scuola mezz'ora più tardi, in modo da diminuire il lasso di tempo che intercorre tra la colazione e il pranzo, visto che le maestre si rifiutano di far fare merenda ai bambini e lei non mangiando a metà mattina diventa intrattabile. Gli ultimi due giorni di scuola dunque sono andati meglio come da previsione. In piu a pranzo ha mangiato tutto e da sola, stupendo le maestre che fortunatamente questa volta non hanno avuto di chè lamentarsi.
Io so bene che la logopedia va svolta sotto supervisione di un npi. Infatti l'ultimo npi che l'ha vista, pur confermando che M. non abbia problemi, mi ha detto di aspettare i 3 anni per iniziare la logopedia...compie 3 anni a marzo, e iniziamo con le visite a gennaio. Quello che mi chiedo è...è sufficiente il risultato di un consulto che risale a Giugno per fare logopedia da Gennaio...o meglio sottoporla a nuova visita appena prima di iniziare?
Ha ragione comunque, io dovrei farmi vedere da qualcuno, lo penso davvero perchè sto rischiando di diventare pazza...
Per quanto riguarda il girare su se stessa invece, perchè ha sta fissa? Potrebbe essere che le piace la sensazione di giramento di testa che si provoca?

Basandomi sulle mie

Basandomi sulle mie impressioni a distanza, la bimba non ha bsogno nè di logopedia nè altro, perchè mi sembra prosegua nel suo sviluppo globale e risente probabilmente degli aspetti ambientali un po' disfunzionanti. Eventualmente potrebbe essere utile una consulenza psicologica ed educativa ai genitori, per barcamenarsi meglio nello sviluppo della bimba. Quindi uno psicologo dell'infanzia, o un npi orientato sulla psicologia dello sviluppo, che veda tutta la famiglia e aiuti genitori e adulti a creare un ambiente favorevole allo sviluppo, e non un intervento diretto sulla bimba. Questo almeno è il mio parere a distanza.
Cordialmente

Buon pomeriggio

Buon pomeriggio Dottore,
Potrebbe gentilmente spiegarmi quali siano gli "aspetti ambientali un po' disfunzionanti" che ha intuito esserci a distanza?
Crede che non creiamo un ambiente favorevole per il suo sviluppo?
Mi creda che come genitori le stiamo molto dietro...non viene trascurata in nulla e siamo attenti alle sue esigenze. Due genitori normali insomma...

Qualche osservazione la

Qualche osservazione la facevo anche nelle mie risposte precedenti, se va a rileggerle. Non esiste ambiente 'perfetto', la questione è che a volte le normali 'disfunzioni' dell'ambiente si uniscono a delle particolari sensibilità individuali, legate magari a fattori di età o di altro tipo e la mistura diventa negativa sullo sviluppo. Più che cercare di 'modificare' il bambino con interventi individuali, sono dell'avviso che è più indicato spesso cercare eventuali 'disfunzioni' o ostacoli ambientali e cercare di modificarli.

Le posso garantire, Dottore,

Le posso garantire, Dottore, che ho messo in pratica tutti i consigli che mi ha dato nei precedenti consulti. I no che aiutano a crescere, ma pochi e buoni. Poche regole essenziali. Ho smesso di esaminarla, ho iniziato solo a "guardarla ed ascoltarla" e ho smesso di bombardarla di stimoli...le parlo, le leggo, giochiamo insieme.
L'unica cosa che permane è il fatto che siamo soggetti a frequenti trasferimenti e spesso siamo solo io e lei...perché siamo lontani da casa e il papà deve lavorare...quindi non sempre lei assiste a dialoghi tra noi adulti... Questa potrebbe essere un condizionamento ambientale?
Nonostante questo ho sempre paura di sbagliare qualcosa, e vorrei che qualcuno me lo faccia notare se è così...

Non vorrei aumentarle la

Non vorrei aumentarle la 'paura di sbagliare', con i miei commenti. E' una paura che taglia le gambe, se si lascia crescere. Bisogna accettare che si sbaglia, spesso, e farcene una ragione, e assumersene la responsabilità senza sensi di colpa. Non è possibile non sbagliare, ma per fortuna i bambini di solito riescono a crescere lo stesso. "Io speriamo che me la cavo".
A volte dall'interno della famiglia non si vedono certi aspetti che sono visibili dall'esterno, per questo può essere utile in caso di difficoltà rivolgersi a uno specialista dello sviluppo e di famiglie che può dare una mano a superare certi ostacoli.
I 'consigli' a distanza, e spesso anche quelli da vicino, per lo più servono a poco. Questi scambi servono magari a pensare di più alle cose e a far vedere certi aspetti, ma non possono dare consigli sulle situazioni reali di ogni giorno.
Cordialmente
drGBenedetti

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