problemi di linguaggio di un bambino di 32 mesi

Gentile dottore,

sono la madre di un bambino di 32 mesi. Viviamo in Inghilterra lui e' nato e frequenta il nido qui. Io e mio marito siamo entrambi italiani. Il bambino e' allegro e felice pero' in fatto di linguaggio siamo in ritardo. Ho consultato un pediatra in italia quando aveva circa 29 mesi e lui ci ha suggerito il controllo da un neuropsichiatra ma il controllo di farlo in inghilterra. Poi in settembre quando ha compiuto 30 mesi uno specialista inglese e' venuto a controllare il bambino e lei mi ha detto di non preoccuparmi troppo, il bambino era socievole e vocale. L'importante che comprenda quando gli parliamo e risponda alle nostre richieste.
Lui va all'asilo 4 giorni su 5 dalle 8.30 alle 17.30. Le maestre mi assicurano che il bambino comprende quando gli parlano e anche in italiano comprende abbastanza.
Non spiccica una parola di italiano o meglio niente che sia comprensibile.
Mi piacerebbe avere un suo parere.

problemi in gravidanza Nessuno in particolare
nascita
a che settimana 41+3
Parto naturale assistita con forcipe
alla nascita : 3.460 Kg altezza, 51 cm circonferenza cranica
35.5 tutto ok con le curve di
durata del ricovero in ospedale tre giorni
Primi mesi
allattamento: allatamento misto fino a 4 mesi, solo artificiale dal 4 mese.
svezzamento a che età 5/6 mese
ritmo sonno veglia, al 3 mese ha iniziato a dormire tutta la notte.
Dal 4 mese a casua di un raffreddore si e’ svegliava piu’ volte durante la notte le difficolta sono continuate fino ai 8 mesi ( cambio della stanza ) da dieci mesi ( inizio asilo nido) dorme tutta la notte.
persone che lo accudivano fondamentalmente la mamma con aiuto del papa’.
epoca successiva
alimentazione Mangia di tutto.
Sonno dorme tutta la notte dale 20.30 alle 7.30 del mattino e riposino pomeridiano dal 12 mese. Dorme nella sua culla si addormenta da solo.
abitudini non ha mai volute il ciuccio, abbiamo abbandonato il biberon al 24 mese il suo oggetto preferito e’ una automobilina ma l’attaccamento e’ iniziato solo al 25 mese.
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a 6/7 mese a nove mesi gattonava allegramente per la casa.

primi passi da solo al 16mo mese.
capacità motorie attuali corre, non salta, fa le scale verso in entrambe le direzioni spesso con appoggio. Buon controllo dell’equilibrio su un piede e su entrambe le gambe
controllo sfinterico buon controllo dal 27 mese ma porta ancora il pannolino
interesse e curiosità verso le persone sembra molto interessato ai bambini di eta’ superior alla sua. Ha un buon rapporto con I bambini dell’asilo che frequenta 4 giorni alla settimana.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi le reazioni alle persone e luoghi possono essere variabili. Con le persone nuove inizialmente e’ sospettoso ma se e’ una persona simpatica cerca di attirare l’attenzione. Luoghi nuovi lo incuriosiscono.

figure principali cui è attaccato Madre.
reazioni alla separazione dai genitori quest’estate tutto bene.
rapporto con le persone, adulti rimane un po’ sospettoso se non le conosce ma buono se e’ un conoscente bambini curiosita’ nei confronti degli altri bambini e imitazione del loro comportamenti.
comprensione delle cose e delle richieste
comunicazione dei suoi bisogni e desideri In generale sembra che comprenda bene le nostre richieste e in generale le accetta, se vuole qualcosa si esprime indicando o con suoni che in generale sono incomprensibili per noi.
sviluppo simbolico
linguaggio:
prime parola a dieci mesi mamma, ball (palla) look (guarda) go (andiamo) 
due parole insieme look that ( guarda quello).
uso del no e del sì 16-17 mesi
frase minima (verbo e sostantivo )intorno al 24 mesi ma non comprensibile.
interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi gioco imitative, funzionale e rappresetatiovo presented dal 24 mese .
disegno spontaneo
scarabocchio , e line
attenzione nelle varie attività e interessi: lunga, sembra che abbia un alto livello di concentrazione per le cose a cui e’ interessato
comportamento sembra normale in certe occasioni fa I capricci, 
adesione a regole, orari, limiti,
obbedienza agli adulti sono in generale buone.
scolarizzazione
asilo nido dall’eta’ di 10 mesi a quella di 24 aveva faceva amicizia particolarmente con le bimbe, da 30 mesi ha iniziato a giocare e a fare amicizia con I mashietti.
Scuola materna al’eta’ di 10 mesi nessuna particolare difficoltà di inserimento, ambientamento. Il passaggio dal nido alla scuola materna e’ stato semplice. 
 comportamento buono a detta delle maestre con loro nn ha mai fatto I capricci
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche poche I vicini.
Composizione familiar padre e madre non sono presenti 
altri conviventi
Organizzazione familiare per l'accudimento I primi 10 mesi la madre si e’ presa cura di lui. Va all’asilo dalle 8.30 alle 17.30 il resto del tempo i genitori si prendono cura di lui.
modalità educative credo permissive orari di sonno fissi quelli noturni e il pomeriggio un po’ piu’ flessibili dorme nel suo letto nessuno commanda.
Eventi particolari, tra il 10 e 14 mese di vita per via dell’inizio del nido e’ stato molto spesso malato per varie influenze.
Non grossi cambiamenti a parte che viviamo in inghilterra e capita che per natale andiamo in italia per circa 15 giorni e l’estate stiamo via per circa un mese.

grazie
distinti Saluti

Non vedo nella sua

Non vedo nella sua descrizione niente di problematico o che ostacoli lo sviluppo globale. Quello del linguaggio forse è ritardato dal bilinguismo , come spesso succede e può darsi che sia stato rallentato dall'ingresso al nido a 10 mesi e dall'inevitabile surplus di stress che ha creato, anche con malattie, ecc., forse proprio in coincidenza con l'emergere iniziale del linguaggio, appunto. Il fatto che alcune parole le usa e che 'parli' anche se con un linguaggio privato quasi incomprensibile dovrebbere essere un indice prognostico positivo. Se la comunicazione e la comprensione reciproca sono facili e non frustranti a mio avviso si può aspettare senza far pesare la cosa, ma cercando di capirlo il più possibile, cercando di riconoscere le 'parole' che usa, in modo che si senta sempre più invogliato a usarle e poi, un po' alla volta, perfezionarle.
Direi anche di non rinunciare all'italiano in famiglia, per parlare con lui, e lasciare che lui risponda, progressivamente, con la lingua che vuole.
Ho scarsa fiducia nella 'logopedia', se non in problemi di sordità e di lesioni organiche del cavo orale o in deficit acquisiti degli adulti: i pochissimi bambini che non imparano a parlare abbastanza hanno comunque avuto interventi logopedici anche intensi che non hanno cambiato la loro evoluzione. Quelli che imparano a parlare probabilmente lo avrebbero imparato anche senza logopedia, e comunque non esistono prove di reale efficacia. E' comunque solo la mia impressione dall'esperienza avuta. In caso di necessità mi rivolgerei comunque a specialisti dello sviluppo globale psicoaffettivo e familiare e non a specialisti settoriali.

Cordialmente
drGBenedetti

Aggiornamento

Buongiorno,
Sono trascorsi circa otto mesi da quando ho chiesto la sua opinione riguardo il caso di mio figlio.
Devo dire che il suo modo di comunicare e' migliorato molto. Siamo ancora indietro pero' sta prendendo confidenza e sta cercando di dire ogni giorno di più. Il suo linguaggio rispetto a certi suoi coetanei e' molto indietro. C'e' stata una breve fase in cui stava ripetendo le parole che gli dicevamo, pero' credo che il vero input sia stato che sta iniziando a socializzare con i suoi coetanei. Sia i vicini di casa, sia i compagni dell'asilo e anche alcuni bambini che incontra al parco. Anche le maestre della preschool hanno notato un miglioramento. Certo non c'e' stato un'esplosione di vocabolario ma un progressivo e lento miglioramento.
In gennaio nella preschool hanno fatto una valutazione generale dell'evoluzione del bambino in cui le sue conoscenze di tipo linguistico erano state valutate equivalenti a quelle di un bambino di 24 mesi, ma a quell'epoca aveva circa 32 mesi.
Da allora ci sono stati un po' di miglioramenti e da quando a compiuto 3 anni effettivamente il suo vocabolario e' migliorato e cerca di comunicare con noi e ci sono stati dei cambiamenti nella sua vita e credo che l'abbiano aiutato. A marzo ha dovuto cambiare stanza nell'asilo ( dalla stanza dei Toddlers (2-3 anni) a quella dei preschoolers (3-4.5 anni)) una stanza in cui ci sono molti più bambini all'inizio era molto spaventato e la mattina voleva sempre andare in quella precedente. Dopo circa 2 settimane in cui lo andava nella stanza dei più piccoli e poi veniva accompagnato in quello dei più grandi si e' abituato o meglio rassegnato, al momento si diverte molto.
Per quel che riguarda la nostra vita due mesi fa e' nato il nostro secondo figlio e devo dire che il maggiore ha reagito molto bene al cambiamento. Certo ci sono dei momenti in cui ha crisi di gelosia ma non e' niente di ingestibile. La parte più difficile e' stata quando sono venuti a trovarci alcuni membri della nostra famiglia. Ma durante quel periodo ha iniziato a etichettare molte delle cose come sue. Pero' da quel momento sembra che sia evoluto dal punto di vista emotivo.
Presto dovrà affrontare un nuovo cambiamento perche' dobbiamo trasferirci in un altra città e ho paura che sara' un piccolo trauma per lui. Cambiare casa, scuola e vicinato sara' un po' difficile, pero' spero che anche questo verra' superato.
Anche se presto dovremmo trasferirci mi sono rivolta a degli specialisti del linguaggio in questa città. La visita e' stata abbastanza breve mi hanno fatto delle domande sul comportamento del bambino sul suo linguaggio e contemporaneamente hanno messo il bambino a suo agio e l'hanno fatto giocare. Durante questa visita mi hanno informato che il bambino necessita di un secondo consulto e al momento sto aspettando la loro lettera. Una delle due ragazze presenti al consulto mi hanno suggerito di continuare a parlare al bambino e di porlo davanti a delle scelte.
Per ora aspettiamo e vediamo come va in attesa che il nostro piccolo inizi a parlare in maniera piu' corretta!

Cordiali saluti e Grazie

Mi sembra che il bimbo

Mi sembra che il bimbo prosegua nel suo sviluppo ed affronti i momenti un po' difficili senza troppi traumi. Direi di continuare così, mi sembra che la cosa migliore sia di lasciargli continuare l'evoluzione e l'apprendimento senza stress ulteriori a quelli inevitabili del prossimo trasloco, per cui rimanderei altre valutazioni specialistiche. Se non erro ci sono ancora due anni prima della scuola primaria. Lo stimolo più forte allo sviluppo del linguaggio è la scoperta della sua utilità per comunicare e essere in relazione con gli altri, specialmente all'esterno della famiglia. In famiglia è utile parlare la lingua madre perchè a mio avviso è una base di contatto e comunicazione importante, anche se poi parlerò di più la lingua del posto. Lo scambio verbale deve essere 'vero' e sostanziale, e non diventare un allenamento o uno stimolo finto e privo di senso vero: sirischia che per il bambino diventi una 'prestazione' richiesta e non una abilità spontanea e normale.
Cordialmente
drGBenedetti

Buongiorno, grazie per la sua

Buongiorno, grazie per la sua risposta. E' passato circa un mese da quando le ho scritto e devo dire che i miglioramenti ci sono. Certo ci sono bambini di 2 anni che sono molto piu' chiari di lui pero' cerca di farsi capire e dice molte piu' parole. Forse alla fine l'arrivo del fratellino lo sta spronando un po' di piu', e si sta creando un nuovo equilibrio in famiglia che sembra sia favorevole. Anche all'asilo le maestre sono molto felici perche' lo capiscono molto di piu' e riesce a comunicare anche con i compagni. E con noi anche se ancora non e' molto comprensibile cerca di instaurare dei discorsi, anche se molte cose non sono comprensibili ancora. Ha anche iniziato a dire alcune parole in italiano anche se non completamente chiare. E secondo me alcune parole sono un mix di italiano e inglese. Per esempio dice chius per chiudere o chiudi che e' un mix tra chiudi e close. Ma comunque mi sembra che stia andando in crescendo e ogni giorno capisco un po' di piu' quello che dice. Alla fine questo era quello che volevo perche' se riesco a capirlo posso cercare di aiutarlo.
Per quanto riguarda la scuola qui inizia a 4 anni compiuti e lui iniziera' nel settembre 2015.
Grazie,
Cordiali Saluti

Manuela

Bene, mi sembrano ottime

Bene, mi sembrano ottime notizie che rassicurano sulla sua evoluzione. Ci dia qualche ulteriore aggiornamento in futuro, potrà essere utile anche a vari genitori che vivono la vostra situazione di italiani all'estero con bambini piccoli e alle prese con sistemi scolastici e sanitari diversi.
Cordialmente
drGBenedetti

Buon giorno, scrivo per un

Buon giorno,
scrivo per un ulteriore aggiornamento. Sono trascorsi tre mesi dal trasferimento di casa, di città e il cambio di scuola materna. Devo dire che il cambio di scuola materna e' stato quasi favorevole. Certo il primo giorno non voleva entrare forse era il suo modo di opporsi al cambiamento. Una volta entrato dopo poche lacrime tutto e' andato bene. Anche se credo che solo ora stia iniziando a adattarsi al nuovo ambiente. Nel primo mese non parlava e al momento quando la mattina si prepara per uscire prende la sua borsa (in cui mette alcuni dei suoi giochi) e va tranquillamente. La borsa e' un nuovo elemento da quando ci siamo trasferiti, la porta quasi sempre con se anche senza necessariamente usarla. Per quanto riguarda il linguaggio stiamo migliorando, stavo contando le parole che dice siamo arrivati a 150 circa ora ne possiede di piu' perche' ormai non riesco piu' a contarle. Dice frasi anche composte da 4 parole e riesco ad avere un certo livello di dialogo con lui. Ora ha aggiunto al suo vocabolario alcune parole in italiano anche se con alcuni suoni anglofoni. Se non gli viene richiesto ripete le parole ma nel momento in cui gli si chiede di ripetere non lo fa. Credo che sia una questione caratteriale. Alla scuola materna stanno lavorando con lui con le flash card, stiamo cercando anche noi di mostrargli immagini e per fargli dire le parole. In certi casi non e' dell'umore giusto e si rifiuta quindi cerco di favorire queste attivita' solo quando lui e' d'accordo. Per il resto ha la passione per i treni quando gioca col treno "parla" molto e effettivamente ha imparato molto giocandoci. Per il resto cerchiamo di parlargli e di coinvolgerlo in quello che stiamo facendo e con noi e' tranquillo e felice.
Per certi versi ho l'impressione che sia emotivamente piu' piccolo dell'eta' anagrafica, per certi aspetti invece sembra piu' grande. Rimane il fatto che sia timido e un po' solitario.
Per quel che riguarda la terapia, siamo ancora in attesa di essere inseriti nel programma, anche se credo che dovremmo rifare tutta la trafila. I tempi sono lunghi e credo che diano la precedenza ai bambini piu' grandi.

Grazie per il suo aiuto.
Distinti saluti

Mi sembra quindi che

Mi sembra quindi che l'evoluzione continui in modo favorevole, con reazioni adeguate al cambiamento, alla separazione, ecc. Che 'terapia' dovrebbe ininziare? E' stata fatta una valutazione?
Dimenticavo, ma in Inghilterra potreste rivolgervi alla Tavistock Clinic di Londra, che ha una importante scuola di psicoterapia per bambini adolescenti e famiglie e dove l'intervento con i bimbi da 0 a 5 anni è piuttosto sviluppato. Probabilmente potrebbero indicarvi qualcuno nella vostra zona.

Buona sera, Sembra che il

Buona sera,

Sembra che il cambiamento sia stato un po' pesante ma comunque sta accettando la nuova situazione. Per quel che riguarda la terapia, parlo di "drop off sessions" che si tengono nel centro per l'infanzia vicino a casa, in cui cercano di migliorare la pronuncia. Ho compilato il foglio per essere inserito in questo programma, non abbiamo ancora una valutazione, sto aspettando per un consulto.

Grazie per il suggerimento di rivorgermi alla Tavistock Clinic. Mi informo e le faccio sapere.

Distinti saluti

Manuela

Novita'

Buongiorno,

E' da un po' di tempo che non scrivo.

Come nei precedenti post confermo un miglioramento di mio figlio nell'uso del linguaggio.
Il linguaggio e' ancora inadeguato alla sua eta' ma dal mio punto di vista ci sono stati molti miglioramenti.
Il suo vocabolario si sta espandendo lentamente, la comprensione sembra molto buona e articola delle frasi anche composte da 4-5 parole.

Dal punto di vista sociale secondo me e' migliorato molto sia nei rapporti con i bambini che nei rapporti con gli adulti. Durante questi ultimi mesi aveva la passione dei super eroi, passione che condivideva con i suoi amici dell'asilo. Ha imparato ad andare in monopattino e bicicleta e in poco meno di 2 settimane ora e' molto veloce pedalando. Sta imparando a riconoscere i numeri e le lettere, queste cose le insegnano all'asilo e lui non partecipa attivamente in questi casi pero' sta imparando. Hanno fatto una recita di fine anno a luglio e lui ha partecipato ( non ama molto ballare), sono felice che comunque e' riuscito a rimanere li 30 minuti senza correre da noi piangendo e senza bisogno che uno di noi scendesse giu'. Credo che emotivamente se la sia cavata bene. Anche se questa recita e' stata un po' pesante per lui, nel periodo in cui stavano facendo le prove lui non voleva andare all'asilo.

Ha un po' di conflitti col fratellino piu' piccolo ( 16 mesi) ma infondo questo sia normale.

Abbiamo fato la visita con la esperta di speech and Language, che mi ha lasciato un po' perplesa, premetto che il bambino non ha parlato in sua presenza ha risposto ma spesso a voce molto bassa. Ha suggerito, di fargli controllare l'udito, io non credo che questo sia un problema pero' continueremo. Ci ha tranquillizzato dicendo che non era nulla di grave e che ha visto molti bambini cosi', ma nel foglio ha riportato alcune azioni che mi hanno un po' stupito: Ha riportato che allinea le macchine, e che gioca in maniera ripetitiva.

Il piano comunque e' andare a scuola per vedere come si comporta e venire a trovarlo a casa.
Il problema principale e' che all'asilo parla con i bambini ma non con le maestre. Il 3 settembre inizia la scuola, per lui sara' un nuovo cambiamento.

grazie, le faro' sapere in futuro.

Cordiali saluti

Manuela

Piacere di avere vostre

Piacere di avere vostre notizie, e che il bimbo faccia molti progressi, a quanto sembra. Le difficoltà a questo punto sembrano più emotive, nel senso di timidezza con gli adulti estranei a questo punto, che linguistiche o altro. Non ho presente com'è la scuola in Inghilterra. A volte i bambini bilingui non parlano con gli adulti fuori dal contesto familiare, per timidezza e senso di inferiorità, se la cosa si stabilizza si parla di 'mutismo elettivo'. Un rimedio può essere quello di aumentare i contatti con l'ambiente esterno, in modo da diminuire le 'differenze' che al bambino possono sembrare troppo grandi. E' più importante a questo riguardo il contatto e la comunicazione generale che non l'uso delle parole, a cui è bene non forzarlo.
Vi consiglio eventualmente di nuovo gli psicologi 'tavistock', psicodinamici e familiari.
Cordialmente

Un altro aggiornamento.

Buon pomeriggio.
I miei aggiornamenti non sono molto frequenti.

Non ricordavo che l'ultimo aggiornamento risalisse a Agosto.
Da Agosto e' passata molta acqua sotto i ponti.
Abbiamo iniziato la scuola a settembre. Qui sono emersi problemi che in anni di asilo non sono mai stati riportati.

Il problema fondamentale all'inizio della scuola e' stato il fatto che non comunicasse con le insegnanti. E loro non riuscivano a capire se il bambino non capisse o se non sentisse.
E non sa come comportarsi in classe, nel senso che e' apatico e aspetta sempre l'input dei grandi per fare ogni cosa. A detta delle insegnanti, capiva solo brevi istruzioni, in inglese e quindi negli ultimi mesi hanno lavorato molto su questo punto.

Sta facendo "speech and language therapy" a scuola prima erano sessioni uno a uno con la terapista ora e' una sezione di gruppo con due dei suoi compagni. Questo programma e' integrato all'interno del programma inglese.
Loro fanno molti esercizi di Phonics, perche' comunque molte parole non si leggono nello stesso modo in cui si scrivono e questi esercizi lo hanno aiutato molto. Va d'accordo con alcuni dei compagni a scuola e prima di natale ha iniziato a dire tutti i nomi dei super eroi esistenti sulla faccia della terra ( spiderman, batman, ironman o wolveline). I super eroi sono una delle sue grandi passioni. Negli ultimi mesi il suo livello di attenzione per il mondo sembra essere aumentato enormemente. E ora inizia a dire anche parole in italiano, anche se mi rendo conto che quando parliamo l'italiano capisce quello che diciamo.

L'altro aspetto che e' emerso dalla scuola e' il fatto che sia molto indietro nella motricita' fine, ha problemi a impugnare la matita. Pero' nel giro di sei mesi e' migliorato molto e inizia a scrivere il suo nome.
Questo punto della matita e' una cosa che mi ha colpito molto, perche' a 18 mesi non aveva nessun problema ad impugnare la matita e a pasticciare al controllo dei due anni, il medico che l'aveva osservato ha detto che aveva una buona presa per la sua eta'.

E' timido, insicuro, non parla perche' ha paura di sbagliare e che gli altri non capiscano.
La cosa interessante e' che se noi invitiamo qualcuno a casa lui e' molto affettuoso, mostra i giochi agli adulti e cerca di intrattenere il discorso. Pero' fuori di casa, se per esempio andiamo a comprare le scarpe, diventa incredibilmente silenzioso e risponde alle domande con un volume di voce molto basso.

Stiamo cercando di integrarlo un po' di piu' socialmente. A scuola ci sono 2 o 3 bambini con cui va molto d'accordo, sabato scorso siamo stati al compleanno di uno di loro in un parco in cui ci sono gli scivoli e tanti intrattenimenti per i bambini e per la prima volta si e' quasi dimenticato di giocare con noi.
Poi una delle sue compagne vive vicino a casa quindi ora spesso andiamo a scuola con lei, e piano piano si sta rilassando e sta diventando meno timido.
Ora c'e' anche un altro bambino con cui va incredibilmente d'accordo, quindi stiamo cercando di farlo partecipare alla vita sociale, fuori di casa.

Sono ancora un po' perplessa perche' non capisco se il bambino abbia un problema reale o semplicemente e' solo leggermente piu' lento degli altri. Sicuramente e' piu' lento degli altri, devo dire che a scuola le maestre sono molto brave e ci stanno dando un buon supporto.
Nonostante sia timido ha la capacita' di attirare a se le persone, ha un certo silente carisma.
La bambina con cui va a scuola e' molto espansiva ( ma credo che molte bambine lo siano) e parla no-stop, lei lo adora anche se spesso ascolta piu' che parlare e lui la adora.
In un certo senso mi preoccupo, in un altro no. Mi preoccupo perche' e' indietro pero' dall'altro lato vorrei che prendesse il suo tempo perche' comunque la vita non e' facile e per fare l'adulto e imitare i grandi ha ancora tempo. Io ho iniziato la scuola a 6 anni e mezzo, circa 2 anni dopo di lui, eppure ho imparato a contare, a scrivere, a leggere e anche con un certo successo visto che ho conseguito la laurea.

Grazie,

Cordiali saluti

Mi sembra quindi che la

Mi sembra quindi che la strada imboccata sia giusta e che possa favorire la sua evoluzione.
Il suo dubbio "non capisco se il bambino abbia un problema reale" è un po' fuorviante: lei forse intende se ha una 'malattia', un 'difetto' intrinseco, ma le ricordo che anche le difficoltà ambientali possono far sorgere 'problemi reali', basta guardarsi intorno. Anche se magari è più facile accorgersene per adolescenti o giovani adulti, e ci si pensa meno che valga per i bambini piccoli.
La sua timidezza e ritrosia a esprimersi all'esterno e specialmente a scuola ricorda, come forse avevo accennato, i bambini cosiddetti con 'mutismo elettivo', che appunto restano 'muti' in ambienti extrafamiliari, rifugiandosi nel silenzio come in una specie di scafandro per immergersi nel mondo esterno. Spesso sono bambini di famiglie immigrate, o comunque non ben inserite nell'ambiente, per cui lo 'scalino' fra mondo familiare e mondo esterno è più alto che di norma, e non si sentono capaci di affrontarlo, per cui stanno sulla difensiva. E' una specie di permanenza della 'reazione all'estraneo' tipica di una fase evolutiva molto più precoce.
Ma in questo caso non mi sembra un quadro fisso, come a succede, ma in evoluzione positiva. E la risposta della scuola mi sembra adeguata, così come le vostre iniziative per aumentare i suoi contatti sociali. Non so come sono i vostri contatti sociali, ma sarebbe utile che il bambino sperimentasse contatti sociali di tutta la famiglia con l'ambiente esterno.
I vostri aggiornamenti sono interessanti, per come permettono di seguire l'evoluzione della vostra situazione.
Cordialmente
drGBenedetti

Grazie

Grazie per la risposta.

Mi pongo quella domanda solo perche' vorrei trovare il perche' mio figlio e' indietro.
Certo ha ragione lei i problemi ambientali possono influenzare il benessere del bambino.
Devo anche ammettere che in circa due anni ha incontrato molti cambiamenti ambientali: nascita del fratellino, trasferimento in un altra citta', cambio di asilo nido, addii ai vecchi amici, cambio di casa e anche la scuola. Sono molti cambiamenti e lui e' comunque stato un bambino sereno e allegro.
Per quanto riguarda la vita sociale, anche noi adulti abbiamo avuto u po' di problemi ad ambientarci i contati sociali all'inizio erano limitati ora stanno migliorando e stiamo lavoeando per migliorarli.

Grazie ancora,

Distinti saluti,

Manuela

Fine anno scolastico

Buon giorno,

Siamo ormai alla fine dell'anno scolastico, in quest'anno ho visto il mio ometto crescere tantissimo. Se lo guardo ora sono molto piu' sollevata perche' comunque inizia a raccontare le cose che succedono a scuola e inizia a usare espressioni temporali e a esprimere la sua opinione. Dal punto di vista del linguaggio in un anno ha recuperato moltissimo. Dal punto di vista sociale rimane ancora un po' chiuso in se, ma sta migliorando. Negli ultimi periodi e' riuscito a instaurare amicizie con bambini nei indoor playgrounds. Negli ultimi mesi sta imparando a saltare e le sue capacita' motorie stanno migliorando. Ha un paio di amici a scuola, e quasi ogni giorno andiamo a scuola con una delle sue compagne di classe.
Certo la produzione orale non e' sempre chiara, nonostante riesca a produrre i suoni separatamente all'interno delle parole non sempre le pronuncia correttamente. In certi momenti anche noi abbiamo problemi a capire quello che dice e in quei casi si arrabbia che non lo capiamo. Pero' cerchiamo di capire quello che dice e se non dice correttamente gli ripeto la frase come l'ha detta lui ma con le giuste lettere. Anche in quello sta migliorando lentamente.
In questo momento ho deciso di iniziare a introdurre piano piano l'uso dell'italiano.
Sul fronte scolastico ha fatto molti progressi, non sa ancora scrivere propriamente ha alcuni problemi nell'impugnare la matita, riesce a scrivere alcune lettere autonomamente e anche il suo nome anche se il suo modo di scrivere non e' molto chiaro. Conosce le lettere dell'alfabeto e i fonemi inglesi, riconosce tutti i numeri da 1 a 100 ma ha problemi a contare fino a 10.
Per me considerando che quando ha iniziato la scuola aveva un linguaggio limitato e a detta delle maestre non sapeva tenere la matita in mano e' un grosso miglioramento per un bambino di 5 anni e mezzo.

Dall'altro lato c'e' il punto di vista delle maestre siamo andati da un pediatra la settimana scorsa perche' sono preoccupate del fatto che i problemi che il bambino ha a socializzare e a imparare ( perche' i suo miglioramenti a livello scolastico sono piu' lenti rispetto a quelli degli altri) potrebbero essere dovuti a qualche forma di autismo. Quello che si chiedono e' se sono i problemi di linguaggio a limitarlo socialmente o e' qualche altro problema a creare le sue difficolta' di apprendimento e di linguaggio.
Non credo che mio figlio abbia l'autismo ho sempre notato che sia piu' lento degli altri imparando le cose, quest'anno ha avuto di bisogno di un insegnante che lo aiutava in tutti i compiti che svolgeva. Spesso e volentieri non voleva scrivere e/o esercitarsi nello scrivere. Le maestre fanno notare che il suo livello di attenzione e' basso, e hanno osservato che ha un atteggiamento passivo che spesso imita i compagni piuttosto che avere delle idee sue. Che preferisce unirsi al gioco che fanno loro piuttosto che iniziare il gioco. Identificando poca creativita'. La pediatra non ha trovato niente di particolarmente evidente che lo potesse definire autistico. Ha giocato con le costruzioni che lei gli ha dato, ha cercato di rispondere alle sue domande ed e' stato tranquillo durante tutta la seduta che comunque era un intervista ai genitori. Ci rivedremo tra tre mesi con la pediatra.

Dopo la scuola solitamente dalle 3.30 alle 5.30 va in una sorta di asilo in cui fanno attivita' pomeridiane si chiama Bubbles. Per qualche strano motivo li si trova molto bene, l'abbiamo notato dall'inizio. Ho chiesto la loro opinione sul bambino e mi hanno detto che il bambino si trova bene, parla con loro fa amicizia con gli altri bambini ( solitamente piu' grandi di lui) e se l'attivita' gli piace la fa e altrimenti cerca qualche altra cosa.
Si diverte a preparare i dolci con loro e ha sempre fatto molti disegni e lavoretti.

Sicuramente la scuola non gli piace, ci sono state molte occasioni in cui si e' messo a piangere perche' non voleva andare a scuola. Se gli chiedo il perche' mi dice che vuole rimanere a casa. Questo disaggio riguardante la scuola potrebbe essere semplicemente opposizione alla routine scolastica. Poi alla fine si diverte a scuola, mi consola il fatto che anche gli altri bambini della sua classe che sono piu' indipendenti di lui e perfettamente capaci spesso si mettono a piangere per lo stesso motivo difronte al portone della scuola.

Scusi il mio monologo.

Grazie a presto,

cordiali saluti

M

Grazie per

Grazie per l'aggiornamento.
Probabilmente al bambino sarebbe stato utile avere altro tempo per maturare prima di affrontare le richieste scolastiche. Mi sembra che i suoi tempi siano diversi da quelli richiesti dall'ambiente.
Riguardo ai dubbi sulle cause, ora sono le maestre che li hanno, come Lei qualche tempo fa. A parte l'incubo dell'autismo che è veramente pervasivo e sta rovinando la vita di una generazione di bambini e delle loro famiglie, temo - e che non è una 'causa' dimostrabile: se ne parla tanto ma non esiste traccia di 'lui' proprio come un fantasma, una 'spettro' , i test tipo ADOS ecc sono solo 'punteggi' che possono classificare delle abilità, ma non sono esami medici che possono appurare delle 'cause' realmente esistenti - non mi ricordo se il bambino ha fatto esami medici (EEG, Risonanza Magnetica, es per dismetabolismi aminoacidi, polisaccaridi,mappa cromosomica) che possano indirizzare verso malattie genetiche o metaboliche o lesionali cui attribuire la causa del modico ritardo evolutivo e di apprendimento (ammesso che ci sia, in Italia sarebbe ancora alla scuola materna...)
Non credo però che valga la pena di farli, perchè mi sembra che faticosamente riuscite ad andare avanti e il bambino progredisce su tutti i piani, anche se forse con tempi ancora lenti per le richieste che gli fanno. Speriamo che non trovi troppi ostacoli sulla sua strada, perchè anche lui forse è affaticato, anche se mi sembra che bene o male riesca a reggere. Certo bisogna non appesantirlo troppo, perchè potrebbe a un certo punto non reggere più tutto lo stress.

Aggiornamento

Buon pomeriggio,

Volevo dare un ulteriore aggiornamento all'evoluzione di mio figlio ha compiuto 6 anni il mese scorso.
Il linguaggio e' migliorato, parla parecchio ho smesso di contare il numero di parole che pronuncia in una frase. Ha alcuni problemi pronunciando alcuni suoni ma e' comprensibile in quello che dice la maggior parte del tempo. Anche a scuola parla molto di piu' e chi lo segue e' molto felice dei progressi fatti.
A Gennaio durante l'ultima visita la pediatra ha scartato l'autismo, in maniera piutosto' singolare a mio avviso, perche' il bambino le ha parlato e ha una mimica facciale abbastanza evidente.
Rimane il fatto che a scuola non ha raggiunto il livello richiesto dalle insegnanti, ha problemi nella lettura, nella scrittura. Ha problemi a contare fino a 20 e ha problemi nelle addizioni. Ha un incredibile memoria fotogafica che usa solo per le cose che ama, ma non ho ancora capito come insegnarli ad usare questo suo modo di apprendere.
Ha alcuni problemi movimento saltare su un piede, stare in equilibrio su un piede sono alcuni punti su cui stiamo lavorando.
La settimana scorsa abbiamo fatto il prelievo di sangue per trovare se il problema di apprendimento e' legato a fattori genetici ( stiamo aspettando il risultato) e abbiamo avuto un incontro con la fisioterapista per una valutazione dal punto di vista dei movimenti. Abbiamo scoperto che il bambino ha un iperflessibilita' dei legamenti del gomiti e delle ginocchia e la muscolatura debole. La fisioterapista ha evidenziato il fatto che le performance fisiche sono al di sotto della media e ha richiesto sedute di fisioterapia che avverranno a scuola. L'idea e' di rafforzare la muscolatura e di insegnarci a fargli fare gli esercizi di cui a bisogno per continuare il percorso. Questo comunque non comporta nessun tipo di problema nel camminare o correre, pero' lo ha limitato nell'imparare a pedalare. Che non sarebbe diventato un campione nello sport l'avevamo gia' capito. Dal punto di vista del movimento ogni giorno andiamo a scuola a piedi o in bicicleta (10 minuti di cammino) e durante l'anno a scuola ha almeno due ore alla settimana di educazione fisica e ha un ora alla settimana di dopo scuola dedicata a diversi sport calcio, tennis, rugby, pallacanestro e altri a seconda della settimana.

Cordiali Saluti e grazie della sua attenzione

Mi sembra che faccia

Mi sembra che faccia abbastanza attività fisica normalmente; probabilmente il suo sviluppo anche motorio, come delle altre capacità, è più lento delle tabelle standard, ma mi sembra che poi riesca a raggiungere le varie tappe. Io seguirei più i suoi ritmi interni che non cercare di forzarlo e spingerlo per seguire i ritmi esterni, col rischio di medicalizzarlo troppo. Mi sembra più importante che faccia esperienze positive, continuandolo sviluppo con i suoi ritmi, che non rischiare di accentuare stress e forse reazioni negative con richieste ambientali forse eccessive per lui. C'è chi matura più lentamente ma non è detto alla lunga che sia meno felice di chi taglia tutti i traguardi per primo.

grazie

Grazie della sua opinione.

Il bambino non ha ancora fatto nessuno dei test che lei ha elencato. La pediatra ha consigliato di aspettare 3 mesi vedere come si evolvono le cose e eventualmente farli.
Ad essere sincera la maestre hanno lavorato tantissimo con mio figlio e posso constatare che sono sinceramente affezionate a lui. Per la fine dell'anno scolastico gli hanno preparato una grossa quantita' di materiale personalizzato x esercitarsi durante l'anno. Hanno messo tutto in una valigetta e cartellina col suo nome. Hanno incollato i supereroi che lui ama sui pennarelli, le mollete per stendere la roba e hanno creato tante smart cards con supereroi e startrek personaggi per esercitarsi nello spelling e nella ripetizione dei numeri.
Lui ha apprezzato molto il materiale che gli hanno dato e in due giorni ha fatto gia' almeno 4 attivita' e tutto spontaneamente.

Oggi e' l'ultimo giorno di scuola e lunedi' partiamo in vacanza e torniamo per un breve periodo in Italia. Per ora ci dimentichiamo degli spettri e cerchiamo di trascorrere delle buone vacanze.

Grazie della sua opinione.

grazie

Grazie per la sua opinione.
Devo dire che il bambino continua a essere molto timido, particolarmente in presenza di adulti che non conosce bene. In generale se noi siamo presenti e sono presenti nonni, zii o persone che ha conosciuto in precedenza e' il solito bambino spensierato, e anche vivace.

Purtroppo devo dire che non abbiamo molte possibilita' di aumentare i contatti col l'ambiente esterno, ci impegneremo a farlo.
Anche per noi quest'ultimo anno e' stato molto intenso e pieno di cambiamenti dovuti al lavoro.

Le faro' sapere,

grazie
Cordiali saluti

Manuela

Buon giorno, grazie per la

Buon giorno,

grazie per la sua opinione, devo dire che mi ha confortato molto.
Qua in inghilterra a causa del linguaggio i metodi di approccio ai problemi di linguaggio dei bambini sono leggermente differenti rispetto all'italia.
Comunque avremo un controllo con una specialista tra un mese circa, probabilmente dopo le feste.
La specialista verra' ad osservarlo in casa.
Noi cerchiamo di stimolarlo cercando di fargli ripetere le parole senza pressarlo troppo.
Grazie ancora per la sua opinione.

Cordiali Saluti

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