aggiornamento

gentile dottore, la disturbo ancora per aggiornarla sulla situazione del mio bambino. come le avevo detto precedentemente, siamo andati dal neuropsichiatra infantile. lui dopo pochi istanti che eravamo nel suo studio, ci ha detto che il bambino non è autistico, perchè ha potuto subito rendersi conto di alcuni atteggiamenti che secondo lui lo escludon, tipo ha subito manifestato curiosità per il nuovo ambiente e ha preso il papà per mano indicando un oggetto che era in altoper farselo prendere. ha provato a rimproverarlo duramente e lo ha anche sculacciato per vedere come reagiva, e lui si è messo a piangere correndo tra le braccia del padre, poi è venuto da me e timidamente si è riavvicinato al dottore quando gli ha offerto una caramella, tornando poi perchè ne voleva un'altra. durante la visita all'inizio non voleva stare straiato sul lettino ma poi si è lasciato visitare e il dottore ha detto che gli batteva forte il cuore(l'ha definita normale paura nei confronti di un estraneo ).il dottore ci ha detto che tutto questo esclude l'autismo perchè il bambino ha mostrato di avere delle reazioni e delle emozioni che in caso di autismo non avrebbe manifestato. Di contro il fisiatra della asl che lo aveva visitato ha interpretato negativamente gli stessi comportamenti che aveva manifestato nella isita con lui. ad esempio anche li aveva subito esplorato la stanza, ma secondo lui non andava bene perchè era andato direttamente verso i giocattoli senza curarsi della sua presenza. oppure anche li voleva che io gli prendessi una ppalla che era sul mobile, ma lui mi ha detto che non dovevo dargliela se non parlava e diceva "palla", mentre il neuropsichiatra alla richiesta simile ha detto che anche se non a parole è comunque un modo per comunicare. Ora mi chiedo chi dice la cosa giusta?
comunque il neuropsichiatra ci ha spiegato che il bambino è come drogato di televisione, ed in effetti ci ha passato tantissimo tempo d'avanti tanto che anche se sono più di due masi che non la guarda più per niente, continua a ripetere quelle frasi a memoria, con una precisione impressionante. ci ha detto che il bambino ha smesso completamente di interagire, perchè si è isolato in un mondo tutto suo e bisogna stimolarlo molto a casa e a scuola e che imparando a relazionarsi il linguaggio verrà da se. ci ha detto che è un lungo percorso che ci vorrà forse anche un anno ma che il bambino lentamente si porterà in pari con i coetanei.da circa un mese stiamo svolgendo la terapia suggerita dalla asl. il neuropsichiatra ha detto di essere un pò scettico nei confronti di queste terapie prescitte a prescindere a chiunque, ma di provare a vedere come reagiva il bambino, perchè se è uno stimolo in più e lui lo fa volentieri ben venga .torneremo da lui tra qualche mese. il bambino sembra reagire bene alla terapia, che poi altro non è che un gioco. la dottoressa gioca con lui e lo spinge ad interagire con lei e a non giocare da solo. la maestra all'asilo dice di vedere dei miglioramenti, si avvicina un pò di più agli altri ed è più tranquillo in classe(anche se continua a piangere quando lo lascio, ma questo lo fa anche se lo lascio dai nonni o se rimane con il papà o se va via il papà e rimane con me, ma dopo poco si calma).
questa è un pò la situazione, noi siamo un pò più tranquilli e propositivi con il bambino e vediamo piccoli progressi, ma ci chiediamo se siamo sulla strada giusta e dobbiamo lavorare tanto ed avere pazienza o se dobbiamo sentire altri pareri( e forse torturare inutilmente il bambino).
lei cosa ne pensa? come si "disintossica" un bambino dalla tv? grazie e buona giornata

Mi sembra di poter

Mi sembra di poter condividere abbastanza l'orientamento del npi, a parte il rimprovero e la sculacciata come test (!?!), e anche le sue indicazioni. Le reazioni del bambino al distacco da voi sembrano normali. Vi consiglierei di aspettare qualche mese e vedere la sua evoluzione, dandogli i suoi tempi.
Cordialmente
drGBenedetti

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