Consulenza ragazzo DPS-NAS e ADHD

Gent.mo D.r Benedetti

siamo genitori di un ragazzo , oggi 12enne, al quale è stato diagnosticato all'età di 6 anni circa,
un Disturbo pervasivo dello sviluppo di tipo NAS + ADHD, inizialmente sindrome di Asperger.
c/o il centro di neuroscienze in ....
Centro che tutt'ora segue il ragazzo periodicamente.
Nessun psicofarmaco è stato ritenuto somministrare (fortunatamente!!) seppur mostrava segni di iperattività.

Tutto è iniziato all'età di tre anni circa, sino ad allora tutto ok, con un ritardo del linguaggio
che ha attirato all'attenzione di mia moglie. La quale, molto brava, ha intuito che qualcosa non andava.

Dai primi segnali dunque precocemente il ragazzo è stato subito sottoposto a psicoterapia cognitivo/comportamentale
con una brava psicoterapeuta la quale ha espletato un ottimo lavoro e noi un parent-training.

Oggi dopo anni di questa terapia il ragazzo sempre con immensa voglia di fare è di mettersi in giuoco è più autonomo più consapevole di se stesso quasi non più iperattivo.

Sembra che la strada che stiamo seguendo sia quella giusta.

Al di la dei visibili progressi siamo convinti che durante il suo sviluppo psico-fisico qualcosa di anomalo sia intervenuto, noi pensiamo al MORUPAR somministrato all'età dei 18 mesi circa.

La fluttazione dei sintomi manifestati ci fa pensare che l'alimentazione sia influente sul suo stato d'animo e di concentrazione.
In concomitanza di dolci , coca cola ecc appare più eccitato in altre più attento e deciso.

La presente email per aver da LEi un parere se un eventuale somministrazione di LTO3, sost. omeopatiche, accompagnate da dieta povera di dolci ecc
possa ulteriormente migliorare le condizioni di ns figlio
Ultimamente abbiamo fatto degli esami clinici, che stiamo per ripetere, ove appare evidente che il sistema immunitario non risponda
adeguatamente IGa e IGG molto basse rispetto ai valori normali.

Grazie anticipate

Vostro figlio sta entrando in

Vostro figlio sta entrando in un'età, l'adolescenza, spesso particolarmente delicata in ragazzi con difficoltà evolutive. Sia i cambiamenti fisici che i cambiamenti negli interessi e nei comportamenti individuali e del gruppo dei coetanei pongono spesso nuove difficoltà, che è apportuno seguire con persone competenti.
L'influenza dell'alimentazione e degli aspetti immunitari sui disturbi e i comportamenti autistici è ancora che io sappia piuttosto controversa e in particolare io non ho esperienza in merito a questi aspetti. Non sono quindi in grado di rispondere alla sua specifica richiesta.
Cordialmente
drGBenedetti

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