Aggiornamento bambina 4 anni che non dorme più

Buonasera dottore, le scrivo nuovamente per avere un suo ulteriore parere per la mia A.. Con l'aiuto di una brava psicoterapeuta la situazione e' sicuramente migliorata: di giorno la bambina e' più serena, ha ricominciato a giocare, a muoversi per la casa con (quasi) disinvoltura, e' allegra e di nuovo piena di iniziativa nel creare e dirigere i giochi che fa con i fratellini. Anche la messa a letto e' più serena, vuole sempre che riamaniamo con lei fino a che non si addormenta ma non è più necessario coccolarla o tenerle la mano sulla testa fino a che non crolla come era quando le scrissi, più o meno un mese fa. Il problema rimane il sonno, o meglio la qualità del sonno: a. Ogni notte, dopo circa 3 ore di sonno sperimenta (davvero ogni notte...) episodi di pavor nocturno e a volte di sonnambulismo. In un mese non farà più di 4 notti tranquilli e tutto ciò da ottobre. Ovviamente ora che è sono finite le vacanze e con il ritorno All'asilo dove non ha la possibilità di riposare il pomeriggio, la bambina e' visibilmente stanca e conseguentemente nervosa.
La terapeuta ci ha proposto una approccio omeopatico, ma a dirle la verità, non ho una grande fiducia in questa disciplina, anche se nemmeno l'idea di ricorrere a dei farmaci a 4 anni e poco più mi convince. lei cosa ne pensa? E possibile che questo disagio perduri così a lungo? C'è qualche accertamento che potremmo provare a fare per capire il motivo di questa situazione? Può darmi anche il suo parere? Grazie di cuore.

Grazie dottore per la sua

Grazie dottore per la sua risposta. Tornando ad a. Le posso dire che dopo circa 3 -4 ore di sonno la sentiamo piangere disperata, accorriamo da lei e la troviamo in uno stato di semi veglia, si dimena e dice cose poco comprensibili insieme a 'no basta', 'lasciami' oltre a chiamare mamma e papà. Non la svegliamo, le parliamo con calma e di solito la crisi rientra in 5 10 minuti. A volte dopo questo primo "risveglio" ne segue dopo poco un secondo e a quel punto vuole che si resti lì con lei a dormire e ci siamo attrezzati con un materasso per terra di modo da non farla più venire nel lettone perché ultimamente anche la gemella cominciava a reclamare lo stesso trattamento..
In un paio di occasioni l'abbiamo trovata, sempre nello stesso stato di semi veglia, in piedi davanti al suo armadio dei giochi che sfarfugliava qualcosa che non siamo riusciti a capire o anche in camerA nostra senza che ci chiedesse nulla.
Secondo lei è' il caso di fare visitare la bimba anche da un npi per questo problema?
Grazie infinite. G.

Un mese non è tanto per i

Un mese non è tanto per i cambiamenti psicologici e comportamentali. Mi sembra che la situazione sia migliorata notevolmente, per cui la strada sembra quella giusta per uscire dalla crisi. Mi descriva gli episodi notturni ('pavor e sonnambulismo'). Non me ne intendo di omeopatia, ma non vedo il motivo di ricorrere ad altri interventi se la situazione migliora da sè. Solo un medico comunque può prescrivere farmaci, anche se omeopatici.
Idem per gli accertamenti.

I risvegli parziali e

I risvegli parziali e angosciati che descrivete si chiamano in effetti col nome di 'pavor nocturnus', che significa sempicemente 'paura notturna', in latino. Non c'è nessuna 'malattia' dietro, da scoprire o altro. E' solo una manifestazione dello stato di ansia che prima invadeva anche le ore diurne e adesso sembra invece venir fuori solo di notte. Non sono di per sè preoccupanti, e disturbano più gli altri che il bambino. Dipendono anche da aspetti costituzionali individuali, ci sono anche adulti che parlano o gridano nel sonno, o fanno incubi tremendi, ovviamente non piacevoli, ma sono più impressionati gli altri che li sentono di quanto ne siano disturbati loro.
Non chiamerei 'sonnambulismo' (che analogamente significa ' camminare nel sonno' e nient'altro) invece il fatto che un bimbo, parzialmente risvegliato, può assersi alzato, e comunque non è nemmeno questo un segno di nessuna malattia particolare. Probabilmente lo stato di agitazione della bimba non è ancora abbastanza superato e si manifesta ancora con questi sintomi, mentre un mese fa c'erano sintomi di ansia e agitazione anche di giorno. La psicologa cui vi sete rivolti potrebbe aiutarvi a cercare se ci sono aspetti familiari organizzativi o altro che possono aver gravato un po' sulla bimba, per aiutarvi a rimettere le cose a posto.
Se non erro non vi ho finora chiesto di rispondere al questionario che uso: per cmpletezza magari fatelo.
Difficile dirvi da qui se rivolgervi a un npi o no: dovete essere voi a sentire se ne sentite la necessità o no. E ovviamente a scegliere a chi rivolgervi.
(per favore continuate il consulto qui di seguito, per chiarezza, altrimenti domande e risposte risultano mescolate e confuse)

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