disturbo multisistemico

Gent.DOTT.
A scriverle sono i genitori di una splendida bimba di 21
mesi alla quale è stato diagnosticato un disturbo multisistemico dopo
tre visite da parte del neuropsichiatra infantile del centro autismo
della nostra città ...
Prima di entrare in questo argomento le
preciso le tappe neuromotorie in evoluzione della piccola. Nata quasi
alla 39ma settimana indice apgar 9 dopo una gravidanza senza evidenti
problemi tutto procede per il meglio: sorride all' obiettivo fotografico
già a due mesi, lallazione a tre mesi, prime parole.....latte a 5 mesi
guardando il biberon, mamma e papà dopo i 6 mesi, pippi e peppe quest'
ultima ripetuta ad un anno appena sentiva la voce del padre. Verso i 15
mesi ripete seppure ad intermittenza mamma..papà..guardando i genitori,
dice per la prima volta ciao o tao.
Inoltre già partire da 6 mesi fa il
verso di ciao con la manina, fa finta di rispondere al telefono e batte
le manine su nostra richiesta. Il livello cognitivo sembra dunque
soddisfacente ed inoltre gira sempre il viso alla domanda " dove è papà
o mamma?" .
E' socievole e gioca attivamente con i cugini più grandi
durante l' estate.
Unico neo;bimba assai vivace e amante dell'
esplorazione stancava non poco la mamma in particolare e così decidiamo
di farle vedere i cartoni fin dai 9 mesi e alle battute di pippi
calzelunghe ha sempre riso di gusto. Lo ammettiamo però abbiamo
esagerato con le ore delle visioni ma la bimba si mostrava serena,
interessata e giocava nel box per ore con calma.
Intorno ai 17 mesi
decidiamo di portarla all' asilo e con grande nostro stupore la maestra
ci chiede se ha qualche problema all' udito e seccamemente noi le
rispondiamo di no perchè si gira spesso ad ogni nostro richiamo. esame
audiometrico ok. La mamma ansiosa consulta due logopediste; tutto ok a
parte lo stesso riscontro dell' asilo da parte della seconda. Ci
allarmiamo ci informiamo su internet oltre che con specialisti amici di
famiglia che denotano poco contatto oculare e gioco poco finalizzato.
Fissiamo l' appuntamento all' asl con uno specialista npi che
diagnostca alla nostra piccola un disturbo mulisistemico. Ci preme però
farle un resoconto preciso sui mesi da ottbre a gennaio; la bimba
smette di botto di pronunciare mamma papà tao e atte, buono contatto
oculare anche con sorriso con genitori e nonni,indicazione poco
affinata poichè usa quasi tutte le dita,risponde al comando " vieni
qui" girogirotondo cavalluccio, alla domanda"dove è mamma ,papà,nonna,
la bocca, il naso ecc...gira lo sguardo veso l' oggetto e ride di gusto
davanti alle battute del cartone preferito.
Dopo Natale ha iniziato a
dire si no mamma guardando la mamma dritta in viso, anche papà al
quale va incontro appena incitata a farlo dalla mamma. Il nostro
stress enorme ha influito anche su di lei:piange disperata appena non
ci vede e nel nuovo asilo che frequenta da un mese a volte ha la
tendenza a giocare senza simbolismo e si stanca dopo dieci minuti
davanti alla richiesta di un nuovo gioco da parte delle maestre col le
quali il contatto oculare è poco penetrante mentre con i familiari si
mantiene assai comunicativo ed espressivo.Presto inizierà terapia di
pscomotricità e logopedia dopo brevi sedute precedenti che hanno
comunque portato buoni risultati.ultima cosa : ha ripreso a fare ciao
ciao con la manina dopo uno stop di dieci mesi.
La preghiamo di darci
il suo autorevole parere circa questa triste diagnosi entro brevissimo
tempo.

Più che una 'diagnosi'

Più che una 'diagnosi' (termine che dovrebbe essere riservato alle 'malattie') si tratta a mio avviso di una specie di 'appunto', o 'promemoria' per il medico per rivordarsi di controllare lo sviluppo del bambino perchè certi aspetti non sono ben sicuri.
Leggendo il vostro resoconto non mi sembra di notare cose particolarmente problematiche,nè nello sviluppo nè nel comportamento attuale, se non un inserimento al nido ancora non ben 'digerito. A mio avviso se non c'è una diagnosi certa non ci deve essere nemmeno una 'terapia', tanto più a ventuno mesi. Psicomotricista o logopedista (tutt'e due mi sembra assurdo) può essere utile che intervengano se c'è una carenza di stimoli o di curiosità e interessi della bimba, o se i genitori sono appunto stanchi e preoccupati e hanno necessità di un po' di sostegno, come forse può essere successo quando la bimba è stata un po' 'affidata' alla televisione, che certo non è la compagnia 'umana' di cui hanno bisogno i bambini per crescere. Ma se la bambina al nido supererà le difficoltà di ambientamento probabilmente troverà lì gli stimoli psichici motori comunicativi e linguistici sufficienti.
Va comunque controllata l'voluzione nei prossimi mesi, per essere sicuri che imbocchi la strada giusta. Ma non mi sembra il caso di disperarsi.
Dateci notizie
Cordialmente

Gent.mo Dottore, grazie

Gent.mo Dottore,

grazie infinite per la sua tempestiva
risposta, ma a seguito della nostra prima mail ci preme precisarLe
altresì informazioni importanti sulla crescita della nostra bimba. Al
nido, dopo una settimana difficile d' inserimento, la piccola ha
iniziato pian piano a sorridere serenamente alle maestre e ad
avvicinarsi con curiosità e disinvoltura verso gli altri bimbi che
guarda e osserva senza timore strappandosi vicendevolmente il
giocattolo preferito.E' serena non è mai aggressiva a volte però se
chiamata ed è assorbita dal suo gioco si gira ma dopo il secondo
richiamo. A casa però, con i nonni, gli zii,la madrina ed i nostri
amici è sempre molto reattiva al richiamo, spesso sorride non si isola
è incuriosita e partecipe verso gli altri. I suoi giochi preferiti
sono: la torre concentrica colorata, la palla con la quale gioca
interagendo divertita con noi genitori, giro giro tondo che ama fare
con la mamma buttandosi poi a terra divertita, cavalluccio, ci guarda
scappa e ci intima di rincorrerla sempre con grandi sorrisi. Inoltre è
socievole anche se le sue maggiori figure di riferimento restiamo noi
genitori; ama tanto uscire e dalla macchina o dal passeggino osserva il
mondo esterno con curiosità......fuori guarda i bimbi ma a loro si
avvicina un pò diffidente come primo approccio. Notiamo invece che con
i bimbi più grandi o con gli adulti che si mostrano a lei subito molto
accoglienti e con i tempi giusti, la bimba si rilassa sorride e questo
è ancora più accentuato quando la prendono in braccio le danno un bacio
e le parlano con voce tranquilla e familiare. Va volentieri a casa dei
nonni con i quali interagisce non mostrando strani atteggiamenti di
chiusura;con i cugini un po più grandi di lei è reattiva al gioco,
sembra perchè riconosca queste figure più vicine e familiari rispetto
ai bimbi dell' asilo. E' molto sensibile ed empatica dimostra amore e
grande attaccamento verso i genitori ma a volte piange e si dispera
quando uno dei due si allontana. Questo avviene adesso, dopo questa
brutta diagnosi, mentre prima il distacco era molto più sereno. Ha
ripreso a dire le paroline che da due mesi non formulava piùanche
grazie alla pscomotricista che con lei è stata sempre molto accogliente
e paziente. E' convinta infine che questo blocco della bimba stia
finalmente evolvendo per il meglio.La preghiamo di darci un ulteriore
parere entro breve dopo queste significative informazioni.distnti
saluti e sempre grazie

Mi sembra che queste

Mi sembra che queste ulteriori descrizioni confermano che la bimba sta evolvendo senza mostrare particolari patologie. Probabilmente l'educatrice del nido è stata troppo precipitosa nel dirvi le sue impressioni e vi ha fatto preoccupare per niente. Il 'blocco' della bimba forse è stato solo la sua reazione all'ingresso al nido, un cambiamento molto grande nelle sue abitudini, cui forse non era preparata. Comunque vediamo come prosegue.
Saluti
drGBenedetti

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