Disgrafia e sindrome di asperger
Buon giorno,
sono mamma di un bambino con sindrome di asperger che è molto disgrafico. Mio figlio ha 9 anni, frequenta la quarta elementare. Il problema maggiore non riguarda tanto la qualità degli scritti (che sarebbero anche accettabili) ma la lentezza esecutiva. La scrittura per mio figlio non è ancora diventata una procedura automatica e lui è costretto a farsi lo spelling di ogni parola prima di scriverla.
Ha fatto logopedia epr due anni in un centro territoriale dove però non ha mai fatto alcun esercizio per la disgrafia poiché la terapista sostenevache il bambino dovesse scrivere esclusivamente col pc. Nonostante io abbia fatto diverse prove, ho potuto vedere che al computer la scrittura è lenta allo stesso modo poiché anche al computer, mio figlio fa lo spelling di ogni parola.
A scuola non ci sono strumenti per usare la videoscrittura, ammesso che questa sia l'unica strada percorribile.
Ho provato a far esercitare mio figlio ma senza una vera e propria continuità ... e vorrei provare da sola a fargli una sorta di "terapia" ...
In maniera onesta devo dire che sia la neuropsichiatra del centro, sia le logopediste, sia la neuropsicologa dell'ospedale che ci ha fatto la diagnosi, sono concordi nel ritenere impossibile un miglioramento. Però nessuna di queste figure ha mai osservato attentamente il bambino durante una produzione scritta, inoltre mio figlio ha sempre manifestato un atteggiamento di "evitamento" della scrittura che certo non rendeva facile la sua valutazione.
Premesso che la disgrafia di mio figlio è grave e davvero invalidante, cosa posso fare per farlo esercitare?
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Mi sembra che l'attenzione
Mi sembra che l'attenzione sia concentrata sulla scrittura. E' la sua difficoltà maggiore?
In tal caso forse potrebbe usufruire degli strumenti previsti dalla cosiddetta legge sulla dislessia, che in realtà riguarda tutti i disturbi di apprendimento, e quindi anche la disgrafia.
Mi sembra comunque che andrebbe vista tutta la personalità del bambino nella sua globalità e nella sua evoluzione, per valutare le difficoltà e le capacità e aiutarlo quanto più possibile nello sviluppo complessivo psicologico cognitivo relazionale sociale emotivo e affettivo.
Cordialmente
drGBenedetti