Sospetto ritardo mentale/autismo

Gentile Dott. Benedetti

Per questioni di privacy mi chiameró Phantom,
Sono il padre di una bimba di 11 mesi e sono molto preoccupato per quanto riguarda lo sviluppo di mia figlia tanto da sospettare un ritardo mentale o forse peggio autismo.
Provo a darle un quadro della situazione.
La gravidanza di mia moglie é andata piuttosto bene. A parte una certa difficoltá nel concentrarsi e una certa stanchezza che provocava una lentezza nei movimenti (tutte cose che abbiamo sempre attribuito a un normale spossamento dovuto alla gravidanza), tutto ci é sempre sembrato indicare una gravidanza “sana” anche avvallato dal fatto che tutte le visite ginecologiche e gli esami del sangue sono sempre risultati nella norma.
Al quinto mese e mezzo mia moglie mi ha raggiunto in Spagna (lei era in Italia mentre io lavoravo e lavoro tuttora in Spagna) e anche le prime visite ginecologiche in Spagna indicavano un quadro rassicurante.
Poco dopo peró (intorno al sesto mese) mia moglie ha incominciato a sentire maggior stanchezza e a volte aveva l’impressione di avere delle contrazioni (cosa che all’inizio abbiamo associato allo stress da trasferimento). In effetti la presenza di contrazioni oltre che ad un principio di apertura del collo dell’utero fu confermata poco dopo dalla ginecologa in Spagna e per tale ragione a partire dal sesto mese e mezzo gli fu prescritto riposo assoluto e dei farmaci per rallentare le contrazioni e l’apertura del collo dell’utero in modo da posticipare il piú possibile la data del parto (la bimba era ovviamente troppo piccola per affrontare il parto).
Parallelamente le analisi del sangue hanno evidenziato un basso livello di FT4l associato ad un livello normale di TSH che l’endocrinologo dell’ospedale ci ha detto essere sinonimo di “Ipotiroxinemia Isolata” e da li l’inizio delle mie ansie.
L’endocrinologo ci ha detto che gli studi dimostrano che a tale quadro clinico é associato un generale effetto negativo sulle funzioni cognitive del nascituro che possono andare dal ritardo mentale ad un semplice piccolo e insignificante abbassamento del QI. Il tutto dipendente dalla precocitá della comparsa dell’ipotiroxinemia, questo perché a partire dal 3 mese ogni feto inizia ad usare la propria tiroide ma fino a tale giorno invece l’apporto della tiroide materna per lo sviluppo cerebrale del feto é preponderante (quindi prima l’ipotiroxinemia compare peggio é). Chiaramente ci siamo preoccupati anche ricordando che sin dall’inizio mia moglie ha avvertito difficoltá nel concentrarsi e lentezza nei movimenti e purtroppo le analisi del sangue fatte in Italia non ci consentono di sapere se fosse giá presente sin dagli albori poiché i laboratori in Italia per prassi misurano solo il TSH e passano a misurare la FT4 libera solo se il primo risultasse fuori norma , ergo non beccano i casi di ipotiroxinemia isolata.
Nell'ultimo mese mia moglie viene trattata con levotiroxina ma a detta dell'endocrinologo é giusto per scrupolo visto che ormai siamo quasi al termine della gravidanza, quindi in poche parole serve a poco.
Mia figlia nasce di parto naturale con uso di ventosa tre settimane prima della data prevista, pesa 2,75 kg e tutte le analisi sembrano indicare essere perfettamente sana. La tiroide e tutte le altre funzioni sembrano ok secondo la prova del tallone e anche mia moglie sta bene, prende la levotiroxina ancora un pó dopo il parto ma poi smette visto che i valori sono perfettamente nella norma. L'indice apgar e gli altri dati glieli posso fornire se richiesti a giorni, visto che non gli ho con me qui in Spagna. Insomma, la bimba non fa nemmeno un minuto di incubatrice e il giorno dopo siamo giá a casa a prenderci cura di lei.
Chiaramente con ció che ci aveva detto l’endocrinologo sin dall’inizio sono un padre molto attento e scrupoloso nell’osservare qualsiasi cosa possa indicare delle anomalie. Mi informo molto su ció che dovrebbe saper fare e su quali sono le tappe tipiche di un normale sviluppo psicomotorio.
Diciamo che fino ai sette mesi la mia bimba non mi desta molte precoccupazioni. Prende il latte materno senza problemi, cresce secondo curva sia in peso che in altezza che in circonferenza cranica, tutte le visite pediatriche sono positive e anche secondo ció che leggo sul web mi sembra faccia ció che deve fare ( a 4 mesi afferra gli oggetti da sola, a 5 mesi passa da pancia in su a pancia in giu, a sei mesi si passa un oggetto da una mano all’altra, a sei mesi e mezzo sta seduta da sola senza sostegno). Forse l’unica cosa che noto é una certa “iperattivitá”, una difficoltá a tenerla tranquilla in braccio, é come se sfuggisse, come se volesse sempre muoversi, insomma una certa irrequietezza.
A sei mesi la bimba e la madre si trasferiscono in Francia a Parigi (settembre 2013), nessuna crisi famigliare, solo che dovuto al mio lavoro, é previsto che a Gennaio 2014 io debba andare in trasferta in Arabia Saudita e starci per un pó (9 mesi) , cosí anziché stare sola abbiamo pensato che per mia moglie sarebbe stato meglio stare nel suo paese (lei é francese). Io dovrei raggiungerla li in Francia appena terminata la mia esperienza in Arabia. So che sembra assurdo il tutto ma ci sembrava l’unico modo per avere abbastanza soldi per comprare una casa. La data della partenza é stata spostata per i primi di marzo (fra un mese). Insomma da settembre faccio il pendolare tutti i weekend madrid-parigi per stare con le mie due donne.
A ottobre 2013 (la bimba aveva 7 mesi) mia moglie ha iniziato il lavoro cosí la piccola é tenuta in casa nostra da una tata perfettamente bilingue (italiano-francese) anche se noi le chiediamo di parlare alla bimba in italiano perché al francese ci pensa la madre.
La bimba continua a prendere il latte materno la mattina e la sera e, durante il giorno, oltre che le pappette integra con latte artificiale/yogurt (l’integrazione é stata consigliata dalla pediatra in Francia alla visita dei nove mesi notando che non aveva preso abbastanza peso tra il 7 e il 9 mese, subito dopo l’integrazione abbiamo rifatto la visita 3 settimane dopo ed effettivamente il risultato é stato che la bimba aveva fatto un bel balzo in su sulla curva del peso. Dopo la “correzione” della dieta abbiamo incominciato a controllarne il peso tutte le settimane e notiamo che la bimba cresce a ritmo costante senza problemi, cosa certificata anche dalla pediatra alla visita dei 10 e 11 mesi).
La diversificazione alimentare é stata fatta intorno ai 6 mesi senza particolari problemi, la bimba mangia di tutto (ovvio, ha alcuni cibi preferiti ma non si puó dire che non abbia una dieta variata).
Riguardo al ciclo sonno-veglia diciamo che fino ai 7 mesi e mezzo si svegliava di notte ogni 3 ore per ciucciare, dopo di ché visto che era abbastanza grande, mia moglie non le ha dato piú il seno la notte e dopo un paio di notti la bimba si é adeguata smettendo di svegliarsi. Da allora praticamente il suo ciclo é: Sveglia alle 7, Pisolino intorno alle 10 di circa 1h e mezza / 2 ore, pisolino pomeridiano intorno alle 15 di 1h mezza / 2 ore, e la sera a letto verso le 20:15.
Nelle ultime due settimane ha un pó ridotto la durata dei pisolini e a volte ne salta uno dei due. Inoltre succede che torni a risvegliarsi una volta la notte (non so se sono incubi o altro) e spesso si riesce a rimetterla a letto dopo cinque minuti senza problemi, altre volte protesta e bisogna aspettare anche un ora prima che lei si lasci mettere a letto di nuovo. Ripeto, é un comportamento apparso da un paio di settimane e che non posso ancora dire stabile nel senso che non lo fa tutte le notti anche se lo fa ormai sempre con maggior frequenza.
Anche la digestione/defecazione mi sembra nella norma, non ha mai sofferto né di diarrea, né di stitichezza, fa la popó due volte al giorno di una consistenza e di un colore nella norma.
Non ha avuto particolari malattie aldilá di due forti raffreddori con tosse e lieve febbre uno quando aveva 8 mesi e l'altro quando aveva quasi 10 mesi (mancava una settimana) entrambi risolti in una settimana circa.
Non le abbiamo mai dato il ciuccio, cosí ció che usa come "calmante" é una specie di copertina tipo Snoopy che si porta in giro e che usa anche per addormentarsi, nel senso che se la mette sul viso e usa la morbidezza del tessuto per calmarsi e dormire.
La persona a cui é piú legata é ovviamente mia moglie. Tra i 7 e i 9 mesi tutte le volte che tornava la sera a casa la bimba iniziava a piangere disperatamente perché voleva essere presa da mia moglie e non le dava nemmeno il tempo di togliersi il giubbotto o le scarpe. Dopo si attaccava al seno e ciucciava con veemenza calmandosi. Diciamo che dopo la visita dei nove mesi (dove si evidenzió che il peso era cresciuto meno del previsto) l'impressione e che ci fosse anche una forte componente di fame in quei pianti disperati.
Tra il 9 e il 10 mese succedeva spesso anche che la bimba iniziasse a piangere molto forte appena mia moglie usciva dalla stanza o si allontanava, cosa che aabbiamo sempre interpretato come la fase da ansia da separazione.
Da un mese ormai non soffre piú alcuna separazione, non piange quando mia moglie esce di casa per andare a lavorare, cosí come non fa alcuna scenata quando lei torna a casa la sera.
Mi scuso per essermi dilungato ma vista la complessitá della situazione famigliare mi sembrava opportuno darne un quadro completo.
Ora le spiego cosa dai 7 mesi progressivamente ha iniziato a preoccuparmi.
Dal punto di vista motorio diciamo che la bimba evolve abbastanza bene nel senso che a 6 mesi e mezzo si teneva seduta senza sostegno, a 7 mesi si tirava su in piedi da sola, a 9 e mezzo ha iniziato a gattonare e al momento (11 mesi appena fatti) fa alcuni passettini attaccata ai mobili. Sulla motricitá fine va abbastanza bene (batte due cubi tenuti in mano, afferra piccoli oggetti) anche se mi sembra che non sappia usare ancora bene la pinza pollice-indice.
Ció che mi preoccupa peró é l’area del linguaggio e del comportamento personale e sociale.
A 7 mesi mi sono reso conto dell’assenza di lallazione e dopo ricerca ho scoperto che normalmente dovrebbe comparire intorno ai 5/6 mesi ma che ha punte di ritardo che vanno fino ai 9/10 mesi.
A 8 mesi ho sentito pronunciare alla bimba le prime sillabe con mio grande sollievo ma purtroppo la cosa si é fermata li, nel senso che da allora non ho notato grandi miglioramenti.
In generale la sua lallazione dura pochi secondi (un paio diciamo) con una frequenza di un paio di volte al giorno, non mi sembra si possa definire una fluente lallazione considerando che ha 11 mesi.
Questo fu il primo campanello di allarme ma con il tempo si sono aggiunte tutte una serie di indizi che ormai non mi fanno piú dormire la notte.
La bimba non risponde al suo nome, non indica, non mostra.
So che il pointing puó comparire un pó piú in la’ ma le confesso che ció che mi sembra assolutamente strano é che se, per qualsiasi ragione, mentre gira per la casa le succede qualcosa tipo cadere e sbattere la testa lei inizia a piangere ma mai e poi mai tende le braccia verso di noi come per dire “prendetemi ho bisogno di coccole”. Continua a piangere fin quando qualcuno non la prende in braccio.
Il fatto che non tenda le braccia per essere presa in braccio mi preoccupa molto in effetti.
Altra cosa che mi desta sospetto é l’assoluta mancanza di timidezza verso gli estranei, é come se per la bimba non cambiasse molto tra stare con noi genitori ed un qualsiasi estraneo.
Infine, e questa forse é la cosa che mi preoccupa di piú, la bimba sembra non capire il nostro linguaggio. Ho letto che i bimbi ad un anno capiscono intorno alle 100 parole, accetto che la mia piccola possa capirne meno, ma lei non ne capisce nessuna. Se gli chiedi “dov’é la mamma?" Lei non guarda la madre,lo stesso vale per il papá , il libro , insomma qualsiasi nome anche se glielo abbiamo mostrato piú volte é come se non lo memorizzasse.
Riguardo all’aspetto sociale é difficile dire come si comporta con gli altri bimbi visto che é tenuta in casa, peró quando siamo stati a casa di amici con bimbi piccoli si é sempre molto interessata ai giochi dei bimbi piú che ai bimbi (ma questo forse é normale). Anche quando vado in giro col passeggino e incrociamo altri bimbi non mi sembra cosí interessata, non sgambetta di felicitá come fa (o devo dire faceva visto che lo sgambettio di felicitá é ormai scomparso da circa due mesi) quando vede una cosa che le piace. Comunque ripeto su questo punto, non andando all’asilo non posso esprimermi con certezza.
Relativamente al gioco, lei a due manie: i libri e piccoli fogli di carta. In generale le piace molto far roteare le cose, ho l’impressione che ami tutti i movimenti che implicano la rotazione del palmo della mano. Quando prende piccoli libri per bambini piú che guardare le figure le piace sfogliare le pagine avanti e indietro e poi avanti e poi indietro, é come se le piacesse osservare la rotazione della pagina.
Devo ammettere che proprio qualche giorno fa ho notato che inizia a provare a infilare degli anelli dentro un asta (un gioco che ha da diversi mesi ma che per la prima volta le vedo usare nella maniera corretta).
Riguardo all’imitazione, non riesco a insegnarle il “batti batti le mani”, cosí come il salutare anche se ha volte fa ciao ciao con la mano spesso fuori contesto e rivolto a nessuno, altre volte invece quando la sgrido perché sta andando verso una presa elettrica, lei si gira e apre e chiude la mano quasi come se facesse ciao ma lo fa quasi come istintivo (non so cosa voglia dire).
A volte se qualcuno tossisce lo fa anche lei per imitazione cosí come se a volte provo a stimolarle la lallazione dicendogli ba-ba-ba-, lei lo ripete.
Se prendo una bacchetta e batto dei colpi su una superficie e poi lascio la bacchetta per terra, lei la prende e ripete il gesto.
Fino a poco tempo fa non si riusciva ad ottenere un oggetto da lei, da circa una settimana se allungo la mano lei tende a darmi liberamente ció che ha tra le mani ma non posso portarlo via altrimenti impazzisce di rabbia, devo restituirglielo non appena lo prendo, poi lei me lo rida ed io glielo restituisco, insomma un gioco che si puó protrarre per alcuni minuti con noi due che ci scambiamo l'oggetto di continuo.
Non sa bere nel bicchiere nemmeno se glielo teniamo noi, l’acqua le esce dalla bocca e si bagna tutta, non capisce la tecnica, tanto che dobbiamo darle da bere con il cucchiaino.
A volte urla come una pazza per cose insignificanti, tipo se gli togli il suo piccolo pezzetto di carta che si sta rigirando tra le dita da dieci minuti oppure al termine del bagnetto nel momento in cui la togli dall’acqua ed inizi a vestirla, parte la tragedia greca.
In generale, al cambio del pannolino fa molte storie e bisogna sempre portarsi qualche piccolo oggetto su cui lei possa fissare l'attenzione e smetterla di lamentarsi/dimenarsi, ultimamente funziona molto bene un tubetto di pomata (ovviamente ben chiuso) che lei si gira tra le mani, osserva, mette in bocca. É l'unico modo per tenerla tranquilla e ció di cui mi rendo conto é che usiamo ormai inconsapevoli questa prassi in molte situazioni, per esempio se usciamo fuori a cena o se siamo in treno o in aereo con la bimba ci portiamo sempre qualcosa come fogli di carta o di plastica o tubetti da darle per tenerla un pó tranquilla.
Ho anche la certezza che non ami essere abbracciata o sbaciucchiata perché si ritrae allontanandosi.
Vabbé provo a chiudere trattando gli ultimi due argomenti (sguardo/sorriso sociale e cosa ne pensano le altre persone cioé mamma/tata/pediatra).
Riguardo allo sguardo diretto, onestamente non sono sicuro di poter affermare che sia scarso. In generale mi sembra che quando é per terra a gattonare e qualsiasi persona entri nella sua stanza lei si giri e la osservi. In generale ti guarda molto se ti metti a distanza, se fai dei giochi con le mani e fai il pagliaccio, altrimenti tende un pó ad ignorarti, per esempio nel seggiolone mentre mangia non ti guarda mai negli occhi. E se la chiami per nome continua a guardare altrove, insomma niente da fare.
Quando é sul fasciatoio con la madre che le cambia il pannolino ed io entro nella stanza, lei mi guarda, io le parlo, le faccio le facce buffe e lei mi puó guardare per un minuto, ma sempre a distanza di un metro circa, da vicino non ama molto lo sguardo.
Anche la mattina quando la portiamo nel lettone, finito di ciucciare lei viene verso di me, mi guarda e poi inizia a toccare con le mani le mie labbra ed il mio naso.
Quando é nel suo box (molto piú frequentemente prima, adesso che gattona non ci sta praticamente piú) si aggrappa alle sbarre si tira su in piedi e ti guarda iniziandosi magari a lamentarsi mugugnando perché vuol uscire (non allunga le braccia peró ti guarda fisso).
Quando gattona viene spesso verso le nostre gambe, si aggrappa, si mette in piedi e poi ti guarda fisso negli occhi, una volta presa in braccio si allunga per prendere gli oggetti che gli interessano, é come se ti usasse come trampolino per arrivare a ció che gli interessa.
A volte ho la sensazione (non ci metterei la mano sul fuoco) che quando esca gattonando da una stanza dove ci sei anche tu si giri e ti guardi come a chiedere consenso, ma ripeto é un comportamento che ho osservato poche volte e non sono sicuro che sia magari solo stata una fortuita coincidenza.
In generale di tutte le cose che mi preoccupano, lo sguardo diretto mi sembra la cosa che mi da piú coraggio anche se non sono sicuro al 100% della sua bontá e della sua qualitá (magari non é sufficiente ció che fa o magari é troppo poco, peró a differenza di altre cose dove sono sicuro che non lo fa, qui so che lo fa, é solo capire se é abbastanza o se é insufficiente)
Anche riguardo al riso devo dire che fino ai 7 mesi era una bimba molto sorridente con tutti e a detta di tutti, adesso molto meno, peró mi sembra in generale che quando arriva la madre la sera o quando arrivo io il weekend lei sorrida quando mi vede. In generale quando una persona le si presenta con un sorriso lei tende a rispondere tanto che la donne delle pulizie che viene il sabato mattina e che non conosce le nostre angoscie la chiama “smiling face” o “smiling baby” e questo mi conforta un pó.
Devo dire che lo sguardo e il sorriso sono le uniche due cose su cui provo ad aggrapparmi per non sprofondare nell'angoscia. Mi immagino il NPI che dopo averla visitata mi dice " Ma non vede che sua figlia fa dei sorrisi alle persone? Che ha un buon contatto oculare? E´solo un pó in ritardo sul linguaggio..”
Veniamo a cosa pensano le altre persone, cioé mia moglie, la tata e la pediatra (i nonni e gli zii da ambo le parti non vivono a Parigi perció vedono la bimba solo su skype e quindi non sono attendibili).
Tutti dicono che la bimba non ha alcun problema e che sono io ad essere un complessato. La pediatra in particolare relativamente alla lallazione dice che l’importante é che la faccia poi la frequenza e la modulazione miglioreranno nel tempo. Riguardo al fatto che non risponde al suo nome ha fatto due prove una alla visita dei nove mesi e l’altra a 10 mesi. A quella dei nove mesi si é messa in un angolo della stanza e l’ha chiamata ma facendo contemporaneamente rumore quindi la bimba si é girata ma (anche a detta di mia moglie) solo per il rumore e non per aver sentito il suo nome. Anche a casa se la chiami non si gira ma appena sente un rumore “strano” come un soldo che cade nell’altra stanza, si gira come a dire “che succede?”. Ai 10 mesi ho costretto mia moglie (che si rifiutava) a tornare per rifare i test e la pediatra é partita giá al telefono dicendo che la bimba era perfetta e che non c’era bisogno di un secondo test. Alla fine controvoglia lo ha fatto (io non ero presente) . Inizialmente la bimba non si girava. Poi si é limitata a far schioccare le dita a mia moglie in modo da attirare l’attenzione della bimba sulla mano e sul rumore delle dita. Ha poi fatto smettere di schioccare e in quel momento ha chiamato la bimba che si é girata. Ha spiegato a mia moglie che nel momento in cui ha smesso di schioccare le dita l’attenzione della bimba era “libera” e per tale motivo si é girata e che se altre volte non si gira é solo perché presa dal gioco. Quindi per loro va tutto bene e sono io quello che vede cose che non esistono. A me questo sembra un buon test per capire se un bimbo é sordo, ma non credo che tutti i bimbi abbiano bisogno di tali artifici per riuscire ad attirarne l’attenzione, io quello che so é che quando lei é a casa e la chiamo lei non si gira o lo fa una volta su 10. In fondo non stiamo appunto cercando di individuare un deficit di attenzione? Penso che il test dimostri che é proprio molto complicato ottenerne l'attenzione.
Anche la tata dice che secondo lei la bimba é “nella norma” e che non vede particolari problemi e che bisogna darle tempo di crescere.
Infine anche mia moglie é convinta “della normalitá” della bimba anche se dovendo ascoltare tutti i santi giorni le mie angosce qualche domanda inizia a farsela ma senza troppa preoccupazione, sempre con ottimismo perché nel suo inconscio profondo la bimba é perfetta. A volte la invidio da morire per la totale serenitá con cui riesce ad affrontare alcune "deviazioni" dalla norma di nostra figlia.
Magari si sta chiedendo se alcuni comportamenti la bimba li fa solo con me (il non rispondere al nome, il non indicare, il rifiutare abbracci e baci, il fare una tragedia ad ogni fine bagnetto o al cambio pannolino). Ho chiesto sia a mia moglie che alla tata e anche loro hanno osservato le stesse cose. Diciamo solo che la differenza sta nel peso che viene dato a queste anomalie, io ne faccio un dramma, loro lo riducono a cose che vanno nella normale varianza degli esseri umani. Il punto é che io mi informo e conosco le statistiche e cosa é "normale" e cosa é una deviazione che puó stare dentro la normale varianza cosí come so quali sono le cose che escono dalla normale varianza e i campanelli di allarme che tanti siti indicano (come l'assenza o la scarsa lallazione entro i 12 mesi, l'assenza del pointing e il non rispondere al proprio nome oltre che il non comprendere alcuna parola) e non mi preoccupo per un solo sintomo ma per la somma di tanti campanelli di allarme che sommati fanno si che la probabibiltá che nella bimba ci sia qualcosa di anomalo aumenti.
Giungo al consiglio che vorrei chiederle.
La mia idea é far vedere la piccola da un NPI ma purtroppo senza la richiesta della pediatra (che chiaramente si é rifiutata) non posso rivolgermi al pubblico perció dovró andare da un privato. Il problema é che mia moglie é contraria oltre al fatto che vivendo lontano dovrei chiedere a lei di occuparsi di tutto (ricerca di uno affidabile, prenotazione, richiesta permesso lavorativo etc..)
Il problema é che io fra un mese parto per l’Arabia e che non vorrei scaricare tutto lo stress su mia moglie che giá lavora tutto il giorno e la sera si occupa della bimba e che fino ad adesso aveva i weekend per poter riposare trovando il mio supporto ma che fra un mese anche nei weekend dovrá vedersela da sola.
Per tale motivo avrei la tentazione di aspettare magari ancora un pó prima di trascinare mia moglie dentro questo incubo che io giá vivo da alcuni mesi e che mia moglie ha avvertito (anche se forse non totalmente) e la cui “insensatezza” dice lei la fa imbestialire.
Dall’altra parte peró so che per il bene della bimba prima si parte con l’iter diagnostico meglio é. Ho letto che non é una cosa che si esaurisce con una visita ma che sicuramente richiederá , in caso di esito negativo, diversi controlli, a partire dall’udito che é standard in questi casi a tutti i successivi test biologici. (A proposito volevo chiederle se il fatto che mia moglie abbia nella bocca parecchie, credo una decina, di quelle vecchie otturazioni al mercurio possa aver influito, ho letto che si sta studiando una relazione con l’autismo).
Insomma, volevo chiederle cosa pensa in generale della bimba (chiaro sulla base della descrizione che le ho dato), quali sono i punti di forza e quali sono i punti di preoccupazione che dovrei continuare a osservare e soprattutto un consiglio sul fatto se mi convenga forzare gli eventi e in qualche modo consultare subito un NPI privato o dare ancora qualche mese alla mia piccola prima di sollevare un polverone.
Cordiali Saluti
Phantom

Credo che Lei abbia battuto

Credo che Lei abbia battuto il record di lunghezza per il primo post di un consulto: non so se farle i complimenti o viceversa metterla sull'avviso per un eccesso di attenzione da parte sua.
Posso dirle solo che c'è una grande variabilità nei tempi di evoluzione dei bambini e il range di normalità per le varie tappe dello sviluppo è come sa abbastanza ampio. Inoltre aspetti ambientali e non solo organici possono influire sullo sviluppo e sul comportamento: forse il trasferimente di madre e bimba ha comportato un possibile subbuglio e stress per il cambiamento di ambiente che può aver quindi una sua importanza. 11 mesi comunque mi sembrano pochi per pensare a dei possibili problemi come quelli che l'angosciano, in una bambina che sembra svilupparsi normalmente, a una valutazione globale anche a detta della pediatra.
I comportamenti che la preoccupano "(il non rispondere al nome, il non indicare, il rifiutare abbracci e baci, il fare una tragedia ad ogni fine bagnetto o al cambio pannolino)" potrebbero essere forse influenzati anche dalla minor confidenza col padre, per la sua lontananza e chissà se anche da una possibile ansia e apprensione che la bimba potrebbe 'percepire' in qualche modo.
Io sarei per non 'sollevare polveroni', che possono dar noia alla bimba e lascerei passare del tempo per vederne lo sviluppo in un ambiente normalmente stimolante. E' da stare attenti appunto a che l'ambiente in cui vive sia abbastanza vivace e tranquillo e caldo emotivamente e offra occasioni di esperienza con familiari ed estranei, ecc., e che, data l'assenza del padre per un periodo, la mamma non sia troppo affaticata e caricata di pesi e magari in difficoltà, ma se ho capito bene è tornata nel suo ambiente dove dovrebbe poter contare su molti aiuti e non solo su quello della tata.
Non saprei che peso dare alle considerazioni sul temuto ipotiroidismo gravidico o sul mercurio, al momento, la cosa migliore a questa età mi sembra aspettare e vedere.
Ci aggiorni sull'evoluzione della piccola.
Cordialmente
drGBenedetti

Grazie

Grazie Dottore, seguiró il suo consiglio e la terró sicuramente aggiornata.

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