insegnante di sostegno e disprassia

Gentile Dott. Benedetti, sono una mamma di un bambino che a marzo compirà 6 anni. L'anno scorso sono riuscita ad inserire mio figlio al secondo anno di scuola materna statale (il primo anno è andato in un asilo privato)ed è iniziato il calvario. Dopo neanche due mesi di inzio asilo al colloquio le maestre hanno fatto un quadro di mio figlio pessimo e questo mi ha veramente sconcertata poichè, a parte il linguaggio un pò semplice, non ci eravamo mai accorti di niente.
Mi hanno detto che il bambino era un pò impacciato nei movimenti (tengo a precisare che il bambino è più alto dei bambini della sua età all'asilo), ha difficoltà grafiche, ha una scarsa attenzione, socializza male (poichè il suo tentativo di approccio è molto fisico) con gli altri bambini e questo tende ad isolarlo, ha un linguaggio semplice alternato da momenti di chiarezza e incomprensibiltà e ha bisogno di una figura di un adulto che gli dia sicurezza quando svolge un lavoro. Abbiamo fatto la visita dal NPI che ha diagnosticato un disturbo della coordinazione motoria-disprassia associato ad un disturbo della produzione e della comprensione dei linguaggio. Abbiamo iniziato quindi a far fare locopedia e psicomotricità e per l'anno successivo, con grande sollievo per le maestre (che hanno in classe 27 bambini), abbiamo affiancato al bambino un insegnante di sostegno. Quest'anno mio figlio è migliorato tantissimo, è meno goffo nei movimenti e nel parlare, capisce le cose anche se in modo un pò più lento rispetto agli altri bambini, ha migliorato l'attenzione (il suo punto debole) e l'approccio con gli amichetti e meno fisico. Il prossimo anno deve iniziare la scuola elementare, siamo andati a parlare con la preside per inserirlo in una scuola il cui orario di lezione è solo di mattina e non c'è nessun rientro pomeridiano e le classi non sono affollate. Tutto ciò perchè non abbiamo intenzione di affiancare al bambino un insegnante di sostegno poichè mio figlio non ha un ritardo nello sviluppo. Ho chiesto consiglio sia al mio Pediatra che a mia madre (che ha fatto una vita l'insegnante di sostegno e conosce mio figlio) e me l'hanno vivamente sconsigliato. Quello che fa l'insegnate di sostegno lo può fare benissimo la maestra, solo che si deve impegnare un pò di più ed avere un pò più di pazienza. Di contro sono intervenute le insegnanti della materna le quali spingono affinchè il sostegno prosegua alle elementare poichè il bambino comunque ha una scarsa attenzione, raggiunge i suoi risultati in modo migliore se c'è un insegnante che vicino a lui lo incoraggia e lo aiuta; addirittura la NPI mi ha rinfacciato il fatto di usare mio figlio come test per vedere quali sono le sue effettive limitazioni. In conclusione, io vorrei provare a far iniziare la scuola elementare senza un supporto del sostegno. Vedere il bambino come reagisce; sono consapevole che avrà delle difficoltà (soprattutto ho paura per la sua bassa attenzione)ma penso che tutto dipenda dalla bravura e dall'approccio che avranno le insegnanti. Sinceramente non pensavo tutto questo accanimento da parte di queste persone (maestre e NPI) e tutto questo è veramente sconcertante. Vorrei sapere un suo parere in merito al sostegno, se è il caso di assegnarlo subito o aspettare e vedere come il bambino reagisce il primo anno?

insegnante di sostegno e disprassia

Gent.mo Dott. Benedetti,

la ringrazio per la sua gentile risposta.
Abbiamo proseguito con la nostra idea e non abbiamo voluto dare a nostro figlio l'insegnante di sostegno, siamo andati contro corrente ed è stata veramente dura.
Abbiamo avuto appoggio da parte delle persone che ci sono state vicino e giudizi massacranti dalla neuropsichiatra e dalle maestre.
Il mio pediatra non ha mai creduto alla valutazione fatta a mio figlio, secondo il suo parere il bambino ha solo un lieve problema del linguaggio associato ad un po di iperattività e mi aveva consigliato di portarlo presso il Centro di Neuropsichiatria del Policlinico di Roma. Essendo i tempi un po lunghi ho preferito, dietro continue insistenze delle maestre, rivolgermi ad un centro privato e questo è stato il mio più grande sbaglio..
Ho fatto tutto quello che mi è stato consigliato facendomi credere chissà quali grossi cambiamenti potesse avere mio figlio: ho fatto fare al bambino valutazioni, logopedia e psicomotricità e speso parecchi soldi, gli ho fatto mettere l'insegnante di sostegno e mi sono trovata a fine giugno con una valutazione completamente negativa. Si, lievi miglioramenti il bambino li ha fatti, mi è stato detto, ma mi chiedo se a questo punto non siano avvenuti semplicemente perchè il bambino è cresciuto e maturato da solo. Io personalmente sono rimasta veramente delusa da tutto questo sistema anche perchè ho visto i lavori che mio figlio ha fatto all'asilo e ha svolto tutto quello che gli è stato richiesto terminando correttamente il programma, non sarà stato perfetto però l'ha fatto. A questo punto mi chiedo: perchè tutto questo accanimento, forse per la nostra scelta di non dare l'insegnante di sostegno anche per le elementari andando contro la loro idea!
Ho quindi deciso di sospendere ogni tipo di rapporto con il centro di neuropsichiatria privato e
ho espresso il mio disappunto con le maestre.
Sono riuscita anche ad effettuare una visita presso il Policlinico di Roma e da un primo esame tante problematiche di mio figlio sono state ridimensionate. Spero di avere successivamente un po più di serenità e di non passare tutta questa pressione!

Una mamma delusa.

Può trovare degli articoli su

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Mi sono trovato varie volte a scontrarmi con insegnanti e colleghi su argomenti simili.
In realtà la situazione andrebbe posta in maniera diversa. Il 'sostegno scolastico' è un diritto per bambini riconosciuti come handicappati in base alla Legge 104/92, e come tale gli interessati devono vedere riconosciuto il proprio diritto, esattamente come per le pensioni di invalidità. La domanda è ovviamente a richiesta dell'interessato.
Viene invece usato dalle scuole come la possibilità di avere personale di supporto per gestire situazioni che rischiano di uscire dal controllo degli insegnanti, piuttosto oberati e spesso confusi da una quantità di richieste e norme.
Dato che il bambino si troverà a frequentare quella scuola, partire in contrapposizione con gli insegnanti è ovviamente svantaggioso, ma indubbiamente l'insegnante di sostegno può essere un'arma a doppio taglio: utilissimo e fondamentale a volte, negativo e controproducente altre volte. Difficile da prevedere.
Sarà comunque la commissione medica a valutare se il bambino ne ha diritto in base alle sue condizioni che devono corrispondere a una diagnosi medica riconosciuta.

Se vuole un mio parere sul bambino descriva un po' la sua storia e le sue caratteristiche seguendo il questionario sullo sviluppo,
Cordialmente
drGBenedetti

questionarioa

ho avuto una gravidanza tranquilla, senza nessun problema. Il bambino è nato alla 38 settimana con parto cesareo programmato. Alla nascita pesava 3,250 Kg, altezza 50 cm e circonferenza cranica 36 cm. Indice di Apgar: a 1 minuto 9, a 5 minuti 10. durata del ricovero: 3 giorni, curve di accrescimento nella norma.

Allattamento materno fino a 13 mesi, svezzamento a cinque mesi e mezzo effettuato normalmente.
Ritmo sonno veglia abbastanza ravvicinate, ogni 2 ore circa. all'inizio ero io a casa poichè mi sono presa tutto il periodo di maternità poi mi ha aiutato mia madre.

L'alimentazione di mio figlio è abbastanza semplice. Non ama piatti complicati. Mangia solo pasta in bianco, non ama la verdura ma adora il minestrone passato, mangia volentieri la frutta (mele, kiwi, meloni, fragole ecc.), ama la carne ai ferri ma non gradisce spezzatini o polpettoni. Non ha una grande passione per il pesce. Il sonno adesso è regolare (si addormenta da solo) e dorme tutta la notte nella sua cameretta. Non ha mai preso l'abitudine del ciuccio e del dito in bocca. Ama dormire con 3 orsacchiotti e abbiamo difficoltà a togliere il biberon.

sviluppo psico-motorio: seduto da solo ha iniziato verso i sette-otto mesi, primi passi da solo ad un anno e due mesi. Attualmente le sue capacità motorie sono abbastanza buone, và in bicicletta senza rotelle, fà nuoto (è partito un pò più lento rispetto agli altri bambini ma adesso và abbastanza bene), stà imparando ad andare con gli sci (mio marito lo porta ogni domenica). Corre in modo spedito e rispetto all'anno scorso comincia a fare anche salti da altezze medie (prima aveva paura di cadere). Ha tolto il pannolino verso i tre anni e mezzo. Ogni tanto faceva la pipì sotto ma verso i quattro anni e mezzo ha smesso, mentre di notte è stato un po più faticoso, ci siamo riusciti (da poco, da qualche mese).

Non ha nessun problema a parlare con le persone e non ha nessuna paura. Gli ambienti nuovi non lo spaventano (quando era più piccolo era più timoroso). E' molto attaccato sia a me che a mio marito in egual misura ma non ha nessun problema nella separazione (anche se messo davanti ad una scelta preferirebbe stare con noi). Con i bambini cerca un approccio che viene un pò ostacolato dal fatto che lui è un bambino che ama il contatto fisico e quindi a volte risulta fastidioso. Non ha difficoltà a capire cose e richieste e comunica in modo corretto i suoi bisogni e desideri. E' un bambino molto affettuoso che adora abbracci e baci.

Sviluppo simbolico: linguaggio: prime parole entro l'anno, due parole insieme, uso del si e del no, entro i due anni purtroppo non ricordo i mesi precisi. Frase minima dopo i due anni.
Non ha difficoltà a dire frasi brevi mentre quelle lunghe lo impacciano un pochino poichè ha difficoltà nell'elaborarle. Alcune volte invece parla benissimo e non tentenna assolutamente. Se deve dire una parola difficile riesce a sostituire la stessa con un altra parola più semplice dello stesso significato (ad esempio. comprare lo sostituisce con prendere).
Ama giocare con trenini e macchinette facendo percorsi. Gioca con le costruzioni ma ha bisogno che un adulto lo aiuti. Non ama robot o altri tipi di pupazzi. Usa il tablet, lo maneggia in modo autonomo, usa giochi di macchine da guidare e giochi di puzzle e memoria visiva. Ama vedere filmati di treni perchè ha una vera e propria passione. Spesso lo porto alla stazione e lui è estasiato. Al parco ama giocare con le macchine e camion ma cerca molto anche l'approccio con altri bambini. Ha difficoltà a fare giochi con altri bambini quali ad es. chiapparella, nascondino poichè trova difficle capire le regole e quindi va un pò per conto suo.

Disegno spontaneo: la parte grafica è un pò elementare, rappresenta il corpo umano (testa, braccia, tronco, collo, gambe mani e piedi e capelli). Se viene stimolato da una persona vicina è più particolareggiato. Alcune volte ha difficoltà nel disegnare delle cose con le giuste proporzioni (ad es.la casa e la persona la disegna della stessa grandezza). La maestra mi ha detto che il bambino nelle attività già impostate (disegni tratteggiati, da ritagliare, da colorare ecc) è bravissimo, il problema subentra quando deve fare un disegno libero, quando deve organizzare da solo un'attività. E' dotato di una grande memoria e questa lo aiuta in molte attività. Conosce bene i numeri e gran parte delle lettere, riconosce i giorni della settimana e quest'anno comincia a cantare (anche abbastanza bene) parecchie canzoncine, soprattutto quelle dei suoi cartoni preferiti (prima difficilmente cantava)

La sua attenzione è breve, tende a non stare fermo nella sedia. Nelle attività che lui reputa interessanti invece l'attenzione è maggiore e non si distrae.

Ha un comportamento che all'apparenza può sembrare tranquillo, in verità quando non vuole fare qualcosa è quasi irremovibile, facendo finta di non ascoltarti. Capriccioso soprattutto quando è stanco. Conosce le regole, gli orari e i limiti. Obbedisce agli adulti ma in genere devo essere molto severa (rimproverarlo) poichè tende a fare un pò come vuole. I divieti in genere li rispetta se è solo, ma se è in compagnia di altri bambini è più irrequieto. Non ha particolari paure, alcune volte si fissa su alcune cose (andare al cinema, comprare un libro ecc.) e diventa insistente poichè te lo ripete di continuo.

Scolarizzazione: asilo nido a 19 mesi (un pianto continuo), asilo primavera a due anni e mezzo (inserimento disastroso con forti crisi di pianto poi rassegnazione), Scuola materna è andata un pò meglio, ora è inserito bene. I rapporti con i compagni di classe sembrano buoni anche se le maestre dicono che il bambino ha un approccio troppo affettuoso. Il bambino comunque mi parla spesso dei suoi amichetti.

La composizione familiare è la seguente: mamma, papà e sorella (11 anni). Il bambino è molto legato alla famiglia e adora fare le uscite insieme. Và all'asilo e poi la nonna lo porta a casa. Successivamente lo vado a prendere io. Qualche volta il padre.
Le modalità educative sono abbastanza ferme sia da parte mio che di mio marito. Ogni tanto lo viziamo.

Tre mesi fa ho fatto una visita dall'otorino su consiglio della logopedista. Il bambino è risultato avere un pò di catarro nelle orecchie e di sentire un pò ovattati i suoni alti, ma il dottore a escluso che questo possa essere la causa del fatto che parli così. Inoltre il nostro pediatra (specializzato in endocrinologia) ha escluso che il bambino abbia lassità legamentosa dovuta ad iperstaturalismo (come ipotizzato dalla NPI) poichè il bambino è più alto della media ma nella tabella percentile risulta comunque nella norma (risulta che la sua altezza da grande è tra 1.85-1.90).

Grazie per l'attenzione

Non mi sembra di riscontrare

Non mi sembra di riscontrare particolari anomalie nello sviluppo, ma a distanza a volte è difficile valutare. Non tutti i bambini hanno una maturazione eguale nei tempi, ma il sostegno scolastico dovrebbe essere riservato, come dice la legge, ai bambini con handicap. Altrimenti (al limite) si tratta quasi di certificazioni compiacenti per ottenere un riconoscimento cui non si ha diritto....
Le diverse esigenze dei bambini non perfettamente allineati dovrebbero essere incontrate nella scuola senza chiamare in causa l'handicap, che non è configurato di per sè dalle diagnosi di "disturbo della coordinazione motoria-disprassia associato ad un disturbo della produzione e della comprensione dei linguaggio" nè di difficoltà di attenzione, a meno che non siano situazioni di particolare gravità.
Solo il npi, e poi la commissione medica dell'ASL può certificare, sotto la sua responsabilità, che le condizioni riscontrate configurano un handicap, che dovrebbe essere oltretutto persistente e non transitorio o modificabile. Altrimenti bisognerebbe cambiare la Legge. Ma bisogna adattarsi alla situazione in cui si vive, andare contro-corrente è sicuramente molto faticoso e espone a giudizi negativi, come avete verificato.... Al momento in cui non è più necessario, il sostegno si può ritirare, anche se di solito sempre contro il parere della scuola.
Cordialmente
drGTBenedetti

insegnante di sostegno e disprassia

Gent.mo Dott. Benedetti,

la ringrazio per la sua gentile risposta.
Abbiamo proseguito con la nostra idea e non abbiamo voluto dare a nostro figlio l'insegnante di sostegno, siamo andati contro corrente ed è stata veramente dura.
Abbiamo avuto appoggio da parte delle persone che ci sono state vicino e giudizi massacranti dalla neuropsichiatra e dalle maestre.
Il mio pediatra non ha mai creduto alla valutazione fatta a mio figlio, secondo il suo parere il bambino ha solo un lieve problema del linguaggio associato ad un po di iperattività e mi aveva consigliato di portarlo presso il Centro di Neuropsichiatria del Policlinico di Roma. Essendo i tempi un po lunghi ho preferito, dietro continue insistenze delle maestre, rivolgermi ad un centro privato e questo è stato il mio più grande sbaglio..
Ho fatto tutto quello che mi è stato consigliato facendomi credere chissà quali grossi cambiamenti potesse avere mio figlio: ho fatto fare al bambino valutazioni, logopedia e psicomotricità e speso parecchi soldi, gli ho fatto mettere l'insegnante di sostegno e mi sono trovata a fine giugno con una valutazione completamente negativa. Si, lievi miglioramenti il bambino li ha fatti, mi è stato detto, ma mi chiedo se a questo punto non siano avvenuti semplicemente perchè il bambino è cresciuto e maturato da solo. Io personalmente sono rimasta veramente delusa da tutto questo sistema anche perchè ho visto i lavori che mio figlio ha fatto all'asilo e ha svolto tutto quello che gli è stato richiesto terminando correttamente il programma, non sarà stato perfetto però l'ha fatto. A questo punto mi chiedo: perchè tutto questo accanimento, forse per la nostra scelta di non dare l'insegnante di sostegno anche per le elementari andando contro la loro idea!
Ho quindi deciso di sospendere ogni tipo di rapporto con il centro di neuropsichiatria privato e
ho espresso il mio disappunto con le maestre.
Sono riuscita anche ad effettuare una visita presso il Policlinico di Roma e da un primo esame tante problematiche di mio figlio sono state ridimensionate. Spero di avere successivamente un po più di serenità e di non passare tutta questa pressione!

Una mamma delusa

Le auguro anch'io che ora,

Le auguro anch'io che ora, con le vacanze, possiate avere un periodo di minore stress e minori scontri. Per il prossimo anno in prima elementare penso che la cosa più importante sarà la capacità di adattarsi alle richieste e alle regole comportamentali e di dare retta agli adulti senza stressarlo più di tanto sulle prestazioni. Tutto dipenderà anche dall'intelligenza e dalla disponibilità delle insegnanti che troverà nel nuovo ambiente. E' importante per la crescita e per la vita imparare a prendere le cose come vengono (se non possiamo cambiarle) e a sopportare le difficoltà, all'insegna del motto che credo fondamentale "io speriamo che me la cavo", come nel bel film (e libro) di qualche anno fa.
Cordialmente e in bocca al lupo per l'anno prossimo,
drGBenedetti

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