Aiuto

Egregio dottore,

la scrivo per aggiornarla della situazione.
A distanza di quasi un anno devo dire che sono migliorati alcuni aspetti, mentre altri sono mutati di poco.
Per quanto riguarda la scuola materna, la maestra mi ha riferito che il comportamento e l'apprendimento del bambino sono buoni. Partecipa a tutte le attività, disegna, colora, adora fare i lavoretti, fa le recite, ha cominciato a scrivere, riconosce i fonemi e legge qualche sillaba.
A febbraio alla riunione con i genitori, mi hanno presentato un resoconto del bambino in cui vi era scritto che aveva raggiunto tutti i requisiti previsti per la materna, ma in tale documento c'era segnalato anche che a volte si isola. Inoltre, sia negli spazi aperti che in classe, tende a giocare con i bambini più piccoli di lui che hanno 3 anni.
A casa gioca con il fratello che ha 2 anni: si rincorrono, stanno sempre insieme incollati, ma soprattutto litigano per lo stesso gioco.
Anche il linguaggio è migliorato: la composizione della frase è buona, dice molti concetti, è più comunicativo, anche se indubbiamente i coetanei sono molto più svegli.
Ad ottobre lo portai da un pediatra a pagamento esponendogli che il bambino aveva qualche ecolalia, ma lui mi rassicurò dicendomi che si trattava di "piccoli problemi che supererà stando con gli altri".
Una settimana fa sono andata dalla pediatra di base che, invece, mi ha detto che il linguaggio per lei è un pò ripetitivo e quindi va valutato da un NPI.
Lui soprattuto ripete quando lo sgridiamo per qualcosa che non deve fare: comincia a ripetere sia le parole che diciamo in quel momento, sia quelle che abbiamo detto in altre occasioni.
Inoltre a volte tende a parlare delle stesse cose.
Vorrei un suo parere sul da farsi dato che a settembre andrà a scuola.
La ringrazio.

"la maestra mi ha riferito

"la maestra mi ha riferito che il comportamento e l'apprendimento del bambino sono buoni. Partecipa a tutte le attività, disegna, colora, adora fare i lavoretti, fa le recite, ha cominciato a scrivere, riconosce i fonemi e legge qualche sillaba....
..raggiunto tutti i requisiti previsti per la materna"

Mi sembra che il bimbo abbia pienamente i prerequisiti per la scuola elementare... Non vedo proprio per che motivo dovrebbe andare da un npi: perchè a volte "si isola" a scuola? ( il termine è molto abusato...), perchè va un po' nel pallone quando viene rimproverato? Andiamo, mi sembrano reazioni ampiamente accettabili a qualcosa che lo disturba. Non è necessario essere dei Rambo per essere 'normali'...
Normalità non vuol dire che non ci siano difficoltà, ogni giorno ha il suo affanno, si diceva. E in ogni situazione ci possono essere normali ostacoli e normali incomprensioni che a volte determinano reazioni di un qualche tipo. La presenza di un fratellino - ma anche l'assenza - le interazioni familiari, le quotidiane fonti di stress creano le normali 'onde' che possono ogni tanto far oscillare la barca.

Cordialmente
drGBenedetti

aggiornamento

Buonasera dottore,
La scrivo per un aggiornamento.
Ho portato mio figlio dal NPI e ha escluso esplicitamente autismo e ADHD: ha diagnosticato un "deficit del linguaggio", aggiungendo che è un "borderline". Per quanto riguarda il linguaggio ripetitivo, ha detto che si tratta di stereotipie verbali risolvibili con un anno di logopedia-psicomotricità. Ha detto che si tratta di una cosa lieve e mi ha raccomandato di non intraprendere una via crucis tra specialisti perchè "c'è molta ignoranza".
Mi ha indirizzato da una logopedista che, dopo aver visto il bambino mezz'ora, mi ha detto che la diagnosi del NPI è sbagliata, che avrebbe parlato con lui per cambiarla.
Ora non so più che fare e pensare. Devo chiedere un altro consulto? Magari all'ASL?
Vorrei un suo parere.

Glielo ho già dato, il mio

Glielo ho già dato, il mio parere, mi pare. Magari mi specifichi meglio la sua domanda: riguarda se andare a scuola e come? Le dicevo che il bimbo sembra avere i prerequisiti, quindi perchè non mandarlo e non aspettare prima di fasciarsi la testa?
Quanto ai pareri di specialisti e tecnici non posso esprimermi, non conoscendoli e non conoscendo direttamente il bambino. Stessa cosa sull'utilità delle 'terapie': non sono medicine con effetto uguale su tutti (in realtà anche i farmaci hanno effetti variabili), sono rapporti umani, come quelli fra insegnante e bambino... non tutti sono uguali...
Provate a fare qualche video di famiglia e inviarmelo, forse potrò vedere di più.
Cordialmente
drGBenedetti

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