problemi nel linguaggio

Buonasera Dott. Benedetti, le scrivo in quanto una delle mie due gemelline di 30 mesi pare aver problemi nella pronuncia di alcune parole, precisamente quelle che contengono la lettera r e s, sostituendole con la c. Per es. per dire rosso dice cocco, casa diventa caca. Mentre l'altra bimba le pronuncia correttamente. Quindi non so se è da considerare un problema che deve essere corretto, oppure passerà da solo. Poi entrambe spesso fanno aaaaa o eeee prima di dire qualcosa, e ho notato che tra di loro si capiscono bene usando però un linguaggio loro. La gemellina che ha problemi di pronuncia è, e la cosa mi lascia stupita, capace a disegnare. Ha quasi lasciato la fase dello scarabocchio per passare a disegnare un grande cerchio con occhi naso e bocca. Dotato di mani e capelli. Poi il barbapapà, il sole, l'albero con i rami, le mele e l'erba. Poi il cuore che ha imparato a farlo già a 28 mesi. Mi chiedo e le giro la domanda, una bambina che appare precoce in un mezzo di comunicazione quale il disegno come mai ha difficoltà invece a parlare? È il caso di farla vedere da un logopedista? La ringrazio.

Andare da una logopedista

Andare da una logopedista credo servirebbe solo a definire la cosa con parolone tipo 'disturbo fonetico-fonologico' o altro( perchè probabilmente troverebbero molti più 'difetti' di quelli che vede Lei...), e dare quindi una connotazione 'patologica' a quella che invece è con ogni probabilità solo una fase transitoria di difficoltà di pronuncia. Una volta si chiamava 'dislalia', parola molto meno spaventosa di tutti i 'disturbi' (traduzione dell'inglese 'disorders', che evoca disordine...!) che usano oggi... Si ridurrà con l'esperienza, al 99% e se ne rimarrà l'1 % si potrà sempre andare dalla logopedista verso i sei anni per 'correggere' con pochi esercizi il 'difetto' restante, con la comprensione e la collaborazione della bimba e riducendo quindi effetti collaterali traumatici...
Probabilmente fra qualche mese mi aggiornerà che gli aspetti che oggi ha messo a fuoco saranno passati e ce ne sarà degli altri, come è normale nell'evoluzione. Come guidando una macchina, non si tiene una linea perfettamente in mezzo alla careggiata. L'importante è non uscire di strada e se distrattamente si occupa un po' l'altra corsia, di avere la fortuna che non passi un TIR in quel momento... E oggi nella strada di bambini e famiglie passano molti TIR...
Occhi sempre aperti, quindi, ma senza troppo stress...
Cordialmente
drGBenedetti

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