Bambino di 4 anni e mezzo che parla poco e male

Gentile Dottore,

Vivo in Olanda dove e' nato anche mio figlio che ora ha 4 anni e mezzo. Dall'eta' di 2 anni cominciarono a dirmi che doveva parlare e non era normale che dicesse si e no qualche parola. Premetto che in Olanda la scuola elementare inzia a 4 anni e tutti i bambini che hanno qualche problema vengono mandati in scuole speciali dove diversi specialisti cercano di capire il problema. Mio figlio l'ho portato 3 volte da uno specialista in Italia che ha sempre escluso l'autismo ma qui in Olanda e' tutto un po' diverso. Io sono una madre single che lavora a tempo pieno e mio figlio sta con la baby sitter o a scuola. Ha iniziato l'asilo a 3 anni e gia' da subito mi hanno detto che non parlava e non si comportava in modo adeguato per la sua eta'. Dal 4 anno di eta' ha iniziato la scuola speciale dove e' in continua osservazione con psicologhe varie e logopedista. La psicologa ha ammesso di averlo considerato a rischio autismo ma dopo averlo visitato alcune volte si e' resa conto che ha ben poco del bambino autistico e ha preferito non fare nessuna diagnosi ancora. Mio figlio e' molto intelligente ed e' stato dimostrato anche dai risultati dei test (per fortuna) ma nel parlare e' a livello di un bimbo di 3 anni. Lui sente 3 lingue, inglese-olandese-italiano, e pronuncia male molte parole e spesso fa frasette dove usa tutte e 3 le lingue. Capisce tutto in italiano e anche in olandese ma quando si tratta di esprimersi si vede che e' in difficolta'. La logopedista pensa che possa trattarsi di disprassia e ora iniziera' la terapia per vedere appunto se si tratta di questo o di altro. Io sono un po' demotivata poiche' qui in Olanda iniziano gia' dall'eta' di 2 anni a stressare i bambini con tante regole e chi non rientra in un certo standard e' praticamente ghettizzato e mandato in scuole speciali dove c'e' veramente di tutto. Ormai ho deciso di affidarmi all'Olanda poiche' ci vivo e non ha senso continuare a portare mio figlio in Italia dallo specialista perche' tanto tornati qui non tengono conto di nessun giudizio esterno. Volevo chiederle cosa pensa di un bambino come mio figlio, se puo' trattarsi di disprassia o di qualcosa di diverso. La psicologa mi ha detto che potrebbe anche essere iper-attivo ma e' ancora tutto molto poco chiaro per lei poiche' mio figlio dimostra grandi capacita' di concentrazione (se seguito), guarda negli occhi e cerca il contatto sociale quindi ha molti aspetti positivi che potrebbero far pensare ad altro piuttosto che all'autismo. Lui ha bisogno di essere seguito, se l'insegnante gli assegna un compito lo fa ma se lei lo lascia solo smette e cerca altro...Se seguito da vicino completa sempre tutto in modo corretto e rapido. So che non sono molti dettagli quelli che le do ma volevo una suo opinione anche sul metodo olandese, se ne e' a conoscenza. Grazie in anticipo e cordiali saluti. ...

Le chiederei di darmi qualche

Le chiederei di darmi qualche informazione in più, seguendo la falsariga del questionario in questa pagina. Sono stati fatti accertamenti ed esami medici per escludere eventuali anomalie organiche?
Non conosco il metodo scolastico olandese, ma è noto che da molte parti esistono le scuole e classi speciali che in Italia sono state abolite da anni, per integrare tutti i bambini nelle classi normali e prevenire l'emarginazione, con gli strumenti del sostegno e dei programmi semplificati o differenziati previsti dalla Legge 104/92.

Cordialmente
drGBenedetti

Quesionario

Gentile Dottore,

Grazie per la Sua risposta rapida, qui incluso il questionario sperando di fornire tutti i dettagli principali.

Nessun problema in gravidanza
nascita 18-12-2009 alla 
37ma settimana

Parto cesareo (rottura placenta)………
alla nascita : 3 Kg, 44 cm, 34 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)…tutto nella norma…...
indice di Apgar …molto basso (3-8)/ durata del ricovero in ospedale…5 gg.
Primi mesi 
allattamento: artificiale Appena nato non riusciva a prendere il latte ed e’ stato nutrito con il sondino per 5 gg Svezzamento a che età …4-5 mesi…… facile
ritmo sonno veglia, orari tutto nella norma. Mangiava ogni 3-4 ore, mai sofferto di colichette, sempre dormito e riposato bene. 
Persone che lo accudivano madre e baby sitter Io sono stata a casa fino ai suoi 5 mesi quindi sempre con me, poi la baby sitter per 4 giorni a settimana.
epoca successiva
 :Ha sempre mangiato bene e di gusto
 Dorme tutta la notte ma va a dormire tardi, insieme a me. Usa la sua copertina e il suo peluche. Beve molto anche la notte, abbiamo sempre la bottiglia d’acqua vicino al letto.
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a 1 anno o anche prima
primi passi da solo 14 mesi
capacità motorie attuali :dicono che si muove troppo/molto elastico. Fino ai 3 anni ogni tanto camminava sulle punte ma solo a casa e scalzo. Ora non piu’.

controllo sfinterico (pipì e popò): 4 anni Non ho mai insistito per togliergli il pannolino prima poiche’ non mostrava interesse. L’ho tolto appena compiuti i 4 anni e in 2 settimane si e’ abituato anche per la notte. Il pannolino eliminato del tutto senza incidenti da subito.
interesse e curiosità verso le persone: molto socievole e curioso. Imita gli altri bambini e ci gioca ma poiche’ la capacita’ comunicativa e’ scarsa ha difficolta’ nello stabilire un contatto piu’ forte Reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: sempre entusiasta
 Figure principali cui è attaccato :madre 
Reazioni alla separazione dai genitori :non vede piu’ il padre da quando ha 4 mesi quindi non credo sia importante (?)
rapporto con le persone: con gli adulti meglio che con i bambini forse perche’ l’adulto lo capisce meglio rispetto a un bambino
 Comprensione delle cose e delle richieste: capisce tutto ma spesso vuole fare a modo suo, molto testardo e si impunta se non vuole fare qualcosa. Con me e’ molto piu’ obbediente che con le maestre. Dicono che cerchi di capire se puo’ fare come vuole o no, quindi prova e poi se va male fa cio’ che gli viene chiesto.
Comunicazione dei suoi bisogni e desideri: mini frasette (4-5 parole) e anche tramite gesti. Si fa sempre capire bene anche solo con i gesti.
sviluppo simbolico: gesticola e indica molto
 Linguaggio: scarso
 Prime parole: 2 anni
 due parole insieme dopo i 3 ma sempre se stimolato
 Uso del no e del sì : dai 2 anni
 frase minima (verbo e sostantivo ) dopo i 3 ma sempre se stimolato, mai in modo spontaneo
interesse e curiosità per gli oggetti
: in modo normale con tutto, e’ curioso quando ha qualcosa che non conosce e vuole capire come poterlo usare. Gioca con tutto e predilige IPad e la tecnologia in genere, ma credo faccia parte della nuova generazione.
disegno spontaneo: scarabocchio o colori astratti, nessun disegno concreto
attenzione nelle varie attività e interessi: solitamente breve ma se seguito si concentra piu’ a lungo. Ama costruire con i Lego o giocare con il pongo.
comportamento :sempre attivo, tranquillo solo se stanco. E un po’ un alternarsi.
adesione a regole, orari, limiti: non ama troppo le regole purtroppo, ma io sono uguale quindi non ne ho molte e non lo obbligo a seguire dei ritmi troppo rigidi.

obbedienza agli adulti : con me e’ disciplinato, con le maestre un po’ meno 
Reazione a divieti: a volte piange come un bimbo di 3 anni, fa i capricci in modo ridicolo.

capricci, bizze: spesso anche se durano un paio di minuti e poi si calma e fa cio’ che gli e’ stato chiesto
 Paure, fissazioni: a scuola dicono che deve fare tutto per bene in base agli schemi, molto preciso. A casa e’ diverso o comunque meno puntiglioso rispetto a cio’ che sento dalle insegnanti.
scolarizzazione:
Scuola materna a 3 anni Eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento: piu’ un problema con le regole che con le persone. Bambino socievole e felice di stare in classe ma non voleva stare seduto e fare cio’ che gli si chiedeva. Dopo 4 mesi ebbe un grande miglioramento e mostro’ piu’ disciplina. Fu un costante migliorare anche se non al livello di maturita’ richiesto per la scuola elementare “regolare”.
Successive scuole: a 4 anni la scuola speciale (da gennaio 2014): anche qui ci sono stati notevoli miglioramenti nel comportamento anche se gli insegnanti dicono che si comporta in modo immaturo per la sua eta’.
Per ora non abbiamo grandi rapporti al di fuori della scuola se non incontri occasionali ai giardini con qualche bambino. Io non ho amicizie con figli quindi non interagisce molto con i bambini al di fuori della scuola.
Composizione familiare : madre single, 
io sono sola in Olanda quindi non c’e’ interazione con altri membri della famiglia se non via Skype. Non torno spesso in Italia.

A livello educativo sono rigida ma non sempre. E’ difficile anche per me avere regole quindi ogni tanto non c’e’ struttura sia negli orari dei pasti e del dormire. Come le ho detto mio figlio va a dormire tardi con me, purtroppo non riesco a mandarlo presto. Qui in Olanda li mettono a letto per le 20, noi prima delle 23 non dormiamo.

Appena nato l’esame dell’udito non ando’ bene, venne fatto per ben 3 volte con il risultato che forse poteva esserci una lieve perdita sulle tonalita’ basse. La logopedista cerchera’ di ripeterlo anche se mio figlio risponde a tutti gli stimoli sonori quindi non sembrerebbe esserci alcun problema.

Non e’ stato fatto nessun accertamento a livello di anomalie organiche. Per ora la psicologa non lo ritiene necessario poiche’ e’ un bambino intelligente che non mostra nessun problema neurologico. Io ho proposto di fare dei controlli ma per ora non vogliono. Lei quali farebbe, se posso chiederglielo? In Olanda deve essere tutto approvato da uno specialista, io non potrei mai prendere l’iniziativa.

La cosa positiva e’ che sia alla materna che a scuola mi dicono che e’ un bambino che migliora quotidianamente ed impara con facilita' ma ha i suoi tempi, non e’ un miglioramento rapido. La psicologa ha deciso di non fare nessuna diagnosi poiche’ ha notato in lui comportamenti molto positivi e anche nel suo fare i capricci si e’ accorta che ha sempre un motivo valido solo che non riuscendo ad esprimersi bene si arrabbia e finisce per essere molto frustrato. Cio’ che e’ stato notato e’ spesso il suo emozionarsi, nel bene e nel male, senza riuscire a controllarsi. Questa e’ la parte che lo avvicina allo spettro autistico, poco controllo sulle emozioni. Sia la psicologa che la logopedista vedono in lui la voglia di parlare e di comunicare ma con scarso successo (la disprassia e’ il problema piu’ probabile secondo la logopedista, ma ancora non ha iniziato la terapia).

A quanto leggo l'autismo

A quanto leggo l'autismo dovrebbe poter essere escluso tranquillamente.
Potrebbe aver avuto una sofferenza alla nascita, durata anche nei giorni successivi ( non succhiava con forza), e ciò potrebbe essere in parte responsabile dell'immaturità generale e della 'disprassia' (che io considero un sintomo e non una malattia vedi in questa pagina). Un EEG e una Risonanza Magnetica cerebrale potrebbero dare qualche risposta a questo dubbio. Aggiungerei esami genetici e metabolici come si fa di solito in tutti i casi di ritardo dopo una certa età, anche se in questo caso no sembra esserci ritardo intellettivo: a volte nei problemi di linguaggio si trovano anomalie cromosomiche o metaboliche. Può essere utile riscontrarlo anche se non determina indicazioni diverse di intervento.
Un altro aspetto che anche Lei sottolinea è quello ambientale: il multilinguismo, che spesso può creare confusione e ritardo all'inizio ma poi si risolve per lo più in un vantaggio; c'è poi mi sembra un forte divario 'culturale' generale fra l'ambiente familiare e l'ambiente esterno, che è come uno scalino che il bambino deve fare per passare da casa a scuola. Quando lo scalino è troppo alto il bambino può mostrare difficoltà nell'inserirsi nell'ambiente esterno.
Visto che l'evoluzione è positiva, che il bambino dimostra di capire e di sapersi adattare un po' alla volta, probabilmente dargli il tempo di maturare potrebbe essere la cosa migliore da fare. Visto che il livello di comportamento è intorno ai tre anni potrebbe valer la pena rallentare il percorso scolastico dandogli il tempo di recuperare. In Italia non raramente i bambini vengono trattenuti all'asilo per un anno se non sono pronti alla scuola elementare e alle sue richieste.
Ma ormai mi sa che non si può tornare indietro. Si può sperare che il bambino abbia una evoluzione che permetta fra uno o due anni di metterlo alla scuola normale, magari un anno indietro rispetto all'età.
Gli darei il tempo di maturare senza stressarlo troppo ai fini scolastici, per non aggiungere altro stress che può magari dare effetti negativi psicologici visibili più avanti. La scuola non è tutto. Molti bambini una volta venivano bocciati anche due o tre volte nel corso degli studi, e questo non impediva spesso che diventassero medici o avvocati...
Cordialmente
drGBenedetti

Gentile Dottore, La ringrazio

Gentile Dottore,
La ringrazio per la risposta e noto con piacere che corrisponde esattamente a cio' che ha sempre detto anche lo specialista a Roma. Per ora mio figlio rimarra' nella classe piu' vicina all'asilo che alla scuola elementare ma il tutto e' possibile fino a dicembre quando compira' 5 anni. A 5 anni, per legge, inizia la scuola dell'obbligo quindi se non dovesse ancora essere pronto finira' per forza di cose nella scuola elementare speciale con una diagnosi inevitabile poiche' in Olanda ci vuole la diagnosi a tutti i costi altrimenti le scuole speciali non possono accettare i bambini. Troppe regole e poca attenzione ai bisogni dei bambini ma spero che mio figlio possa recuperare e magari farsi un paio di anni in una scuola speciale senza troppo stress e poi poter passare alla scuola regolare. Provero' a chiedere dei vari esami che mi ha consigliato, forse li prenderanno in considerazione piu' avanti. Sicuramente chiedero' di nuovo il Suo parere, grazie ancora e cordiali saluti. Cecilia Camilloni

Un aggiornamento su mio figlio

Gentile Dottore,
Dopo un po' di mesi siamo ancora in alto mare ma giovedi dovrei ricevere la diagnosi relativa a mio figlio che nel frattempo ha compiuto 5 anni (lo scorso dicembre). Il linguaggio e' migliorato molto anche se e' sempre indietro per la sua eta', dice frasette sia in olandese che in italiano e si sforza sempre di parlare anche se con poca chiarezza in alcuni casi. La scuola speciale mi ha chiaramente detto di non avere la piu' pallida idea su mio figlio, e' un rebus per tutti...Dopo essere stato osservato da un'altra psicologa e' finito anche nella mani di una psichiatra infantile e sara' lei a dover fare la diagnosi. La psichiatra mi ha detto che e' veramente difficile fare una diagnosi su mio figlio ma deve essere fatta a tutti i costi per legge e quindi al 99% mi aspetto che verra' messo nello spettro autistico. Giovedi ricevero' il responso ma ne sono praticamente certa, non potendolo mandare in una scuola per bambini "normali" , come dicono loro, deve essere fatta una diagnosi per giustificare la scuola speciale. Mio figlio al momento si trova in una classe di 7 bambini dove neanche uno parla....Non le dico neanche il tipo di bambini, diciamo che solo 2 sono simili a mio figlio e infatti stanno sempre insieme a giocare. Ho deciso, dopo la diagnosi, di mandare mio figlio per un po' in Italia dove spero che possa essere fatta chiarezza da un bravo professionista senza ghettizzarlo a scuola. Nessuno, neanche il medico di famiglia qui in Olanda, riesce a credere che a scuola lo vedono come un bambino autistico ma purtroppo non se ne esce. Crede che una esperienza in Italia potrebbe giovargli? Andare in un asilo italiano o anche alla materna per un po' potrebbe essere una buona occasione di miglioramento? Purtroppo nelle scuole speciali ci sono bambini di tutti i tipi quindi farlo circondare da bambini che non parlano o che si comportano male mi sembra assolutamente inutile. Mio figlio ha fatto anche i test IQ ed e' risultato essere tutto nella media quindi decisamente non ha problemi a livello intellettivo (cosa che comunque si vede subito). La ringrazio in anticipo e spero di leggerla presto.
Cordiali saluti, Cecilia Camilloni

Mi riassumerebbe quali sono

Mi riassumerebbe quali sono le difficoltà che impediscono che frequenti una scuola normale? Mai come in questi casi si vede la bontà, pur con tutte le pecche, della situazione italiana dove i bambini poco o tanto 'diversi' non vengono separati dagli altri e ghettizzati in classi speciali. Spiace che la 'civile' Europa, non solo l'Olanda, segua il modello dell'Apartheid.
Se l'IQ risulta normale probabilmente anche le capacità di apprendimento lo sono e potrebbe tranquillamente fare un percorso scolastico normale.

Difficolta' scuola normale

Dicono che se non e' seguito bene si distrae e non porta a compimento cio' che gli viene assegnato. E' un bambino che si distrae con facilita' poiche' e' molto attratto da cio' che ha intorno nonche' molto sensibile...E poi il fatto che sia troppo testardo e voglia fare solo a modo suo e' grave, non ama i cambiamenti e dicono che se qualcosa viene fatto in modo diverso dal solito per lui e' difficile accettarlo. Il parlare non va bene, potrei elencare all'infinito ma non ricordo neanche tutte le cose che mi dicono quasi quotidianamente. Sono stata invitata una mattina in classe ed e' sempre stato seduto, attento alla maestra e tranquillo. Non so cosa pensare, forse quando non ci sono io diventa un bambino autistico? Mi dicono che urla, piange e fa capricci isterici tra le 4 e le 7 volte al giorno (le contano pure!), con me mai. Mi e' stato anche detto che non posso non rendermi conto della grande differenza che c'e' tra mio figlio e un " bambino normale ", forse sono io a non vedere ma sicuramente devo portarlo via da qui per un po'. Cosa ne pensa Lei? Grazie ancora per le rapide risposte.

Non si puo' essere

Non si puo' essere 'autistici' a scuola e 'normali' fuori. Le consiglio di credere ai suoi occhi e di pensare con la sua testa. Ci possono essere tante cause che disturbano l'attenzione e il comortamento, di solito non sono 'malattie'.... Il che non vuol dire che non creino complicazioni e difficoltà di gestione a scuola. Ci sono bambini che 'demoliscono le scuole', come dico nell'articolo sui bambini iperattivi, oppositivi, provocatori... Può darsi che lì li mandino alle scuole speciali...

Diagnosi fatta

Gentile Dottore, come mi aspettavo mio figlio e' stato messo nello spettro autistico ma quando ho chiesto a che livello mi e' stato risposto che si tratta dell'autismo atipico, cioe' di un bambino socievole ed intelligente che ha pero' problemi nel socializzare e nel controllare le proprie emozioni....L'osservazione fatta dalla psichiatra non rispecchia del tutto mio figlio ma ha riportato tutto cio' che ha notato nella diagnosi quindi e' un po' difficile poterla far vedere a un altro specialista senza un'accurata osservazione di mio figlio. Secondo lei c'e' poco contatto visivo e poco gioco simbolico mentre il maestro e la psicologa hanno scritto esattamente l'opposto. In effetti mio figlio guarda sempre negli occhi e gioca in modo assolutamente normale con tutto ma cio' che ha visto la psichiatra e' apparentemente diverso. Mio figlio rimarra' nella scuola speciale dove sta gia' andando e verra' seguito per migliorare lo sviluppo emotivo (non so se e' la parola giusta) e poi potrebbe essere mandato in una scuola per bambini con problemi del linguaggio e quindi anche/soprattutto autistici. Credo che sia meglio mandarlo in Italia, accompagnato dalla diagnosi della psichiatra e dalle relazioni fatte dal maestro e dalla psicologa, e farlo valutare li. Non va tutto alla perfezione con mio figlio e questo lo vedo, ma non vorrei che possa essere trattato nel modo sbagliato e ricevere terapie non adeguate al suo "vero" problema. Se poi il tutto venisse confermato anche in Italia allora starei piu' tranquilla ma per ora non riesco a fidarmi del tutto dei medici olandesi. Non ho trovato molto sull'autismo atipico, saprebbe darmi qualche dettaglio extra o consigliarmi qualche lettura interessante? Cordiali saluti, Cecilia Camilloni

Autismo 'atipico' è solo

Autismo 'atipico' è solo un'espressione descrittiva dell'impressione che ha avuto la dott.ssa. Non si tratta di diagnosi esatte, documentate, in qualche modo affidabili come le diagnosi mediche, che almeno di solito hanno una base dimostrabile con esami concreti, con dei fatti visibili (snague, urine, immagini radiologiche, ecc).
Qui le diagnosi sono spesso impressioni vaghe, e quindi dipendono dall'esperienza clinica e possono essere diverse fra specialisti diversi. Non c'è nulla di documentabile. Per ovviare a questa incertezza hanno creato test e classificazioni, ma forse hanno peggiorato il tutto, dando un alone 'scientifico' alle cose che in realtà non sono tali. In campo umano spesso cercare la 'precisione scientifica' è illusorio e spesso dannoso, perchè trasforma le persone in oggetti inanimati, senza mente (che non è un oggetto visibile o misurabile).
Anche in Italia in molti centri troverebbe una situazione simile, uso di test, punteggi, classificazioni, diagnosi fasulle (anche se 'scientificamente aggiornate') o quasi.
Cerchi di informarsi e di non lasciarsi abbindolare (neanche da me qui, ovviamente...), e continuare a pensare con la sua testa e guardare le cose con i suoi occhi...

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