due fratelli

Gentile Dottore, ho 2 bambini il maggiore ha 7 anni e' un bambino molto espansivo sensibile e particolarmente intelligente. Da qualche giorno dopo un po' che rientra a casa intorno alle 17 ,00 comincia a piangere , mi dice che si sente spaventato ma non sa da cosa, poi inizia a chiedere del padre continuamente ed attente il suo ritorno con ansia.
Oggi gli ho chiesto di spiegarmi effettivamente cose che lo agita e cosa desidera, molto chiaramente mi ha detto che vuol trascorrere del tempo con lui. Mio marito e molto preso dal lavoro,inoltre ha una serie di hobby che lo impegnano dopo il lavoro e nel tempo libero.
Può consigliarmi sul da farsi crede sia il caso di portarlo da un psichiatra infantile?
Inoltre suo fratello di 4 anni ha iniziato un percorso di psicomotricità dietro consiglio di uno specialista perche non riesce a gestire la rabbia.
La ringrazio e la saluto
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Più che portare i bimbi da

Più che portare i bimbi da specialisti forse andrebbe valutata un po’ la situazione familiare, visto che entrambi i bimbi sembrano in difficoltà a gestire contenuti emotivi e affettivi. Forse la figura paterna è poco presente, se “è molto preso dal lavoro, inoltre ha una serie di hobby che lo impegnano dopo il lavoro e nel tempo libero” e tutto l’equilibrio e il funzionamento familiare può risentirne. Probabilmente i bambini sentono che nella ‘barca’ c’è qualcosa che scricchiola e mostrano la loro inquietudine ognuno a modo suo anche in base all’età.
Forse bisogna che i genitori si chiariscano sull'organizzazione familiare e sui bisogni dei bambini ed eventualmente che si rivolgano a degli esperti di terapia familiare per una valutazione.

Cordialmente
drGBenedetti

ricevo: Gentile Dottore, La

ricevo:
Gentile Dottore, La ringrazio per l attenzione ,Lei ha centrato certamente il problema, inoltre sfortunatamente mio marito e' convinto che sia io ad influenzare i figli , quindi non percepisce che il suo comportamento sia una delle fonti del problema. come molte madri lavoro e sono oberata di cose da fare, da quei piccoli impegni quotidiani dietro i quali , le persone della mia classe sociale trascorrono la vita, Le confesso che ciò genera in me ansia, l ansia di non riuscire a fare tutto e a farlo bene.La situazione generale mi porta a non essere spesso in grado di gestire la situazione con il bambino piu piccolo che come Le dicevo e' tendenzialmente aggressivo, prepotente incurante di ogni regola.
Quindi anch io ho certamente le mie responsabilità, vorrei avere la capacita di fargli comprendere che non influenzo i bambini e che loro sono capaci di fare le considerazioni del caso.
Piu di un psichiatra , mi ha consigliato di metterlo alla scelta tra la sua famiglia e i suoi hobby o comunque di ridurli, ma io lo conosco e so che andrebbe via , io amo mio marito e non ne sono capace.
Mi scusi se ho approfittato della Sua disponibilità , Le sarei immensamente grata se mi desse in merito un suggerimento.
La saluto cordialmente

Quanto scrive mi fa pensare

Quanto scrive mi fa pensare che Lei debba occuparsi in realtà di tre bambini... Niente di strano, non è una cosa così rara. Se a Lei va bene, nessuna meraviglia, le scelte di ciascuno sono imperscrutabili. Dovrà però tener conto che il peso e la responsabilità della situazione gravano solo su di Lei, ed organizzarsi per sopportarlo e gestire la situazione al meglio. Dovrà fare forse sia da mamma che da papà... Se vorrà gestirla da sola lasciando suo marito in una specie di limbo indisturbato dovrà almeno farsi aiutare.
Però tutto questo andrebbe verificato dirattamente. In realtà come sempre accade nelle coppie tutti e due i partner sono responsabili del tipo di rapporto instauratosi. Può darsi che andava bene a tutt'e due. L'arrivo dei bambini probabilmente ha modificato qualche cosa e il loro comportamento ora segnala che la situazione a loro non va bene, che non è una situzione abbastanza buona per la crescita dei figli e alla lunga forse nemmeno per l'evoluzione dei genitori.
Ribadisco che forse una consulenza familiare o di coppia dovrebbe essere fatta: non è detto che le cose, viste da un altro punto di vista, siano come le descrive lei, che le vede ovviamente dal suo pdv.
Cordialmente
drGBenedetti

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