ragazzo di 18 anni

Salve,invio la presente per chiedere un consulto e un accorato aiuto per ...
Ha compiuto da non molto 18 anni ma da quando era un bimbo soffre di quello che, dai più, è stato classificato come disturbo pervasivo dello sviluppo. le caratteristiche del suo problema sono le seguenti: anzitutto corre di continuo,salta e batte le mani senza riuscire a controllarsi,passa giornate intere a studiare argomenti di suo interesse come la matematica,l'informatica o gli orologi e non presta attenzione alle altre cose, è molto intelligente ma si concentra solo sui temi che predilige e in cui eccelle ma è manchevole su temi di elementare conoscenza,come l'articolazione di un discorso completo. In questi anni ho avuto modo di capire che è molto ferrato nelle materie che godono di una certa determinatezza e regolarità (come la matematica appunto) poichè queste gli danno certezze che invece a lui mancano in altri aspetti. Ama analizzare le componenti degli oggetti o i sistemi informatici presenti in strumenti di nuova generazione e adora ricercare le diverse combinazioni di colori (che ora conosce a memoria).Ha diverse manie e fissazioni,fatica a riconoscere l'importanza delle necessità altrui e vuole essere preso in considerazione prima e sopra di tutti,ripete spesso le stesse cose e chiede conferma di argomenti che già conosce per assicurarsi che anche gli altri ne siano a conoscenza. Non è un ragazzo autonomo,non può restare solo perché potrebbe farsi male o provocare involontariamente dei danni,anche e soprattutto perché non controlla il suo corpo e come ho già detto corre e salta;per lo stesso motivo quindi non è in grado di uscire da solo. Risulta spesso invadente con persone che non conosce cercando un abbraccio o un contatto fisico o volendo studiare un oggetto in loro possesso,ha costantemente il bisogno di tenere qualcosa in mano (che sia un foglio di carta o un filo di cotone) come se sentisse la necessità di percepire un contatto con il suo stesso corpo,talvolta fa espressioni strane con il viso o ripete frasi senza senso perchè ciò gli provoca ilarità. Dorme molto ,più del normale forse per io farmaci che assume.
Credo di aver elencato in linea di massima i tratti del suo disturbo e chiedo con tutto il cuore di essere indirizzata verso un possibile trattamento o di prendere un appuntamento con un medico che intenda visitarlo. in tutti questi anni non è stato dato un preciso nome al suo problema e pur apprezzando gli sforzi dei medici curanti non abbiamo ravvisato migliorie. Preciso che assume giornalmente i seguenti farmaci :olanzapina 2,5 compresse ( 1 compressa e mezza al mattino e 1 di sera) seroxat 2mg/ml sopensione orale( 5 cc di mattinae 5 cc di sera) ed infine serenase 2mg/ml gocce orali 7 gocce di pomeriggio e 5 di sera. In attesa di una graditissima risposta porgo cordiali saluti.

La descrizione sembra quella

La descrizione sembra quella di un ragazzo autistico ad alto funzionamento cognitivo, altrimenti detto sindrome di Asperger. I farmaci come quelli elencati sono solo sintomatici e sono usati di solito per controllare comportamenti aggressivi altrimenti non controllabili. L’antidepressivo (seroxat) oggi non si nega a nessuno, come un tempo le vitamine… Ciò per dire che forse andrebbe valutato se i farmaci sono proprio indispensabili, sicuramente non sono ‘curativi’, possono limitare dei comportamenti disturbanti, ma a scapito spesso di un sonno o una sonnolenza eccessiva.
L’intervento che per l’età e le caratteristiche potrebbe essere il più indicato potrebbe essere quello di affiancargli un bravo educatore per aiutarlo a barcamenarsi con le difficoltà dei rapporti sociali e a organizzarsi meglio facendo varie esperienza guidate. Immagino che forse frequenta ancora la scuola, con sostegno e magari già con educatore extrascolastico, come dovrebbe essere ancora in uso in varie parti d’Italia. Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta è piuttosto delicato e difficile, anche per il salto (nel buio, spesso) dai servizi per l’età evolutiva ai servizi per l’età adulta, che sono spesso ancora molto indietro nell’aiuto a persone con queste caratteristiche.
Cordialmente
drGBenedetti

Salve dottore, la ringrazio

Salve dottore, la ringrazio per la sua risposta e per l`interessamento mostrato. È un sollievo poter dare un nome al problema di mio fratello e sapere che per un medico l`uso dei farmaci è inopportuno,devo dire che io sono stata sempre contraria.Come lei ha intuito X frequenta ancora la scuola,fino allo scorso anno seguiva anche il normale programma di studio,tuttavia da questo anno gli è stato dato un programma alternativo in quanto l`insegnante di sostegno può assisterlo per una fascia oraria inferiore rispetto a quella prevista dal piano di studi e quindi mio fratello fa meno ore di quanto previsto. Abbiamo anche richiesto un assistente materiale che potesse sostituire l`insegnante ma non ci è stato concesso. Devo ammettere,per altro,che la scuola risulta l`unico svago che gli resta,posto che con la maggiore età è stato interrotto il ciclo di terapie che faceva e di conseguenza non ha altre attività da svolgere. La proposta dell`educatore credo sia interessante ma purtroppo non siamo economicamente in grado di darvi seguito. Non Vi è altra cura o terapia? La ringrazio ancora.saluti

La migliore 'cura' che abbia

La migliore 'cura' che abbia mai visto, per ragazzi adolescenti e post-adolescenti con problemi mentali di vario tipo, dall'insufficienza mentale della sindrome di Down alle gravi alterazioni psichiche delle sindromi autistiche e psicotiche, è quella dei 'ragazzi di sipario', una cosa iniziata quasi per caso da genitori e parenti che hanno saputo creare per i loro ragazzi esperienze di contatto con la realtà (nei suoi aspetti più piacevoli, dallo sport -in questo caso il golf!- al teatro, hanno fatto anche una televisione, con TG gestiti da loro) con le persone e infine con il lavoro, cioè un ristorante dove lavorano in cucina e in sala, sotto la guida di qualche operatore esperto. Ho sentito di altre esperienze simili in Italia. Conoscevo i ragazzi prima e dopo : non c'è paragoni, direi che è stato il modo migliore di passare dalla scuola che prima bene o male li aveva contenuti, alla realtà. L'esperienza fatta da questi ragazzi è in effetti la 'terapia' migliore che ho visto. Per loro e per i loro familiari, che sono riusciti ad aprire gli occhi e darsi da fare in prima persona.
Cordialmente
drGBenedetti

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