una protesta contro la psichiatria di oggi

Inizierò con questa frase : “La personalità è la felicità più alta” : Johann Wolfgang Goethe .

Già pochi mesi fa non avrei avuto né la voglia né la pazienza di trovare in Internet questa e altri frasi che ben si adattano alla mia “visone della vita” .

Ma cominciamo per ordine :
Hò ... anni (... fra due mesi) , sono in pensione da (vari anni) , sono sposato con X ,hò due figli grandi (maschio e femmina , tutti e due laureati ) che lavorano . Hò un’appartamento in proprietà e un po’ di risparmi per la vecchiaia . Si potrebbe dire che non mi manca nulla . Ed è vero ,è così che penso anch’io .
Come lavoro hò sempre operato ..., a 50 anni mi sono messo in proprio .

Arrivo al primo punto . Hò inziato dal 1990 a prendere degli antidepressivi . Poi nel 1994 il Litio (ma nessuno mi diceva che ero bi-polare) ,poi la mia sospensione di litio fino al 2000 ,poi di nuovo litio fino al 2003 ,poi me lo tolgo da solo ,poi TSO fine 2005 e da lì Litio sempre senza toglierlo .
Arrivo al secondo punto : Dal 2005 a oggi ,MAI NESSUN PSICHIATRA MI HA’ CHIESTO COS HO’ FATTO NELLA VITA ,PERCHE’ HO’ TOLTO IL LITIO NEL 200... (era morta mia madre) ,CHE DIFFICOLTA’ HO ‘ TROVATO A IMPIANTARE A 50 ANNI UN’ATTIVITA’ ,COME HO’ FATTO NONOSTANTE LA MALATTIA AD ACCUMULARE DEI SOLDI , COSA PENSO DELLA VITA .
No niente di tutto questo ,solo aridi colloqui del tipo : “ ….se dormo , cosa faccio , se mangio …” .
Io ammetto che il Litio mi hà fatto bene ,però non capisco perché lo debba prendere per tutta la vita .
Arrivo al Terzo punto ( di questi giorni ) : Io da più di due mesi ,sento in me il ... ,NEL BENE E NEL MALE anche di allora . Il carattere non cambia . Mi spiego : in base a quello che hò detto ,credo che si possa capire alcuni tratti della mia personalità e del mio temperamento . Prima , vivevo quasi come uno “zombi” .Facevo il minimo indispensabile . L’attività fisica non mai stata il mio forte . Nei momenti in cui non dormivo e stavo male , hò prodotto molti manoscritti su quadernetti e poi alcune mie “creazioni aristiche” (secondo me) , che presto verranno valutate da un mio amico che era professore d’arte .
Ecco queste cose le hò dette alla psichiatra e Lei hà scritto “ … Tono dell’umore lievemente ipertimico associato a modesto iperaffacendamento finalistico ..? “ .
La mia controrisposta sarà : Lei hà sbagliato tutto, perché il mio "temperamento" è in una normale oscillazione del tono dell'umore e non mi produce disagio .
Poi la faccenda dell’iperaffacendamento finalistico , cosa vuol dire ? Meglio essere affacendato che passivo . Lei dà giudizi errati senza conoscere il mio vissuto e la personalità

Cosa chiedo a Lei ? Non di dirmi se sono sano o malato ,ma di capire “ questo improvviso risveglio su certe attività che prima trascuravo” e se il giudizio dello psichiatra è eccessivamente negativo (io dormo bene e non sono agitato) .
Io lamento una negligenza dello psichiatra (per es. a una mia domanda se sapeva cosa mi succedeva nel 2005 ,mi hà detto che non lo sa perché non hà guardato il mio dossier) . Non c’è stata una analisi dela mia pesonalità e una conoscenza dei fatti che mi hanno portato lì .

Lei deve sapere che qui a ... al reparto di Psichiatria , ci sono solo medici specailizzandi che cambiano sempre .

Attendo un Suo gentilissimo parere .

La saluto e le auguro buon lavoro .

Lei descrive bene il metodo

Lei descrive bene il metodo psichiatrico predominante oggi - anche se forse comincia a perdere colpi - che deriva dal fatto che secondo questo modello i 'disturbi psichiatrici' derivano solo da uno 'squilibrio biochimico' del cervello e non almeno in parte se non prevalentemente anche dalle esperienze di vita delle persone e dalle loro condizioni ambientali e abitudini. Per cui molti psichiatri formati negli ultimi decenni non si interessano delle persone della loro situazione e delle loro esperienze ma si limitano per così dire a considerare solo l'organo del cervello e le sue presunte disfunzioni, ad appurarne i sintomi e i segni e cercano di rimediare con i farmaci, per lo più, al presunto 'squilibrio biochimico'. Nel caso della sindrome maniacale (cosiddetto disturbo bipolare) il Litio e forse alcuni antiepilettici sono effettivamente in grado di evitare il ripetersi degli episodi e questi farmaci sono sicuramente indispensabili nei casi reali di sindrome maniaco depressiva, per cui una volta, prima di questi farmaci, si veniva ricoverati per lunghi periodi in ospedale psichiatrico. Un grande problema è che la psichiatria oggi vuole occuparsi non più solo delle gravi malattie invalidanti, ma dei comportamenti delle persone anche non gravemente disturbate, e ha esteso le diagnosi che una volta erano riservate appunto alle condizioni gravi di maniacalità, depressione, schizofrenia, anche a situoazioni prima considerate nella norma o ai limiti della norma ( 'nevrotiche' si diceva, in contrasto con quelle 'psicotiche' sopra dette). Morale: certi psichiatri considerano 'patologici' una quantità di comportamenti e li vogliono curare con i loro strumenti, che sono quasi solo quelli farmacologici, per cui assistiamo a un aumento travolgente di diagnosi psichiatriche e di terapie psichiatriche nella popolazione.

Quanto alla sua esperienza, forse Lei ha trovato dei campioni particolarmente rigidi e ossessivi di questi psichiatri moderni. Probabilmente potrebbe trovarne qualcuno che può occuparsi sia delle medicine, se sono necessarie, che degli altri aspetti che sono ugualmente necessari. Come si vede per altre branche della medicina, chirurghi, ortopedici, ginecologi, ecc non tutti i medici sono uguali e uno magari si informa prima di mettersi nelle loro mani...

Cordialmente e con i migliori auguri,
drGBenedetti

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