CRISI DA ASILO E DISFLUENZA LINGUAGGIO

(precedente consulto)

Buongiorno dottore, le scrivo ancora per un avere un suo prezioso parere. Ricorderà la storia del mio bimbo di quasi tre anni. Purtroppo ancora sembra non aver accettato la nuova scuola materna. Non riesce a starci tranquillo e la mattina al distacco è veramente disperato. Inoltre la mattina ha iniziato nuovamente a svegliarsi molto preso (come faceva lo scorso anno dopo l'inizio del nido).
I primi mesi ci eravamo illusi perchè sembrava andare meglio dello scorso anno ma adesso mi dice proprio "asilo nuovo non mi piace!".
Le maestre (per le tante paure che manifesta durante la mattina anche per piccoli eventi o banali cambi di situazione) ci hanno consigliato un colloquio con lo psicologo della scuola.
Lei nel precedente consulto già mi aveva detto di non ascoltare le maestre e non chiedere troppo come va... Ho provato a farlo ma data l'insistenza della maestre ho accettato di incontrare (da sola senza il bimbo ovviamente) questo psicologo. Mi ha liquidato in poche parole dicendomi che l'ansia è una brutta bestia, che a tre anni certe reazioni non si devono più avere e che è bene consulatre un NPI.
Non me la sono presa più di tanto perchè tanto lo sapevo che la risposta sarebbe stata questa... Nel frattempo il bimbo si è ammalato ed è stato quasi 10 gg a casa. Con noi è sereno, allegro e non manifesta questa ansia e queste paure che loro ci dicono. Certo rimane un bimbo timido e prudente ma è davvero migliorato su tantissimi aspetti. Incontra la gente e gli chiede "come ti chiami?" oppure "che fai?". Tanto per fare degli esempi, è molto più aperto e comunicativo.
Quello che più mi preoccupa è che da un due/tre giorni ha iniziato ad avere una accentuata disfluenza nel linguaggio. Come sa ha iniziato a parlare tardi e da circa un paio di mesi ha iniziato ad associare bene le parole costruendo le prime frasettine di 3/4 parole. Insomma si è sbloccato ed eravamo davvero tutti più tranquilli ed allegri nel goderci il nostro nuovo piccolo parlatore! Poi da un giorno all'altro ha iniziato ha ripetere la prima parola della frase (anche se la frase è di solo 2 o 3 parole) minimo due volte, ma in certi casi anche 4/5 volte manifestando proprio una lampante difficoltà nell'andare avanti. Le singole parole non le balbetta mai e quando parla usando una sola parola oppure anche due dicendole in modo lamentoso (tipo cantilena) come faceva fino a qualche settimana fa, questa cosa non succede. Può rientrarci in tutto questo lo stato di ansia dovuto alla materna?
Ovviamente siamo un po' preoccupati per questo "peggioramento" anche se non so se di questo si può parlare, perchè per il resto il bimbo parla tantissimo, è molto cumunicativo, ci dice le sue idee, è allegro, solare ed anche un po' meno bizzoso. Ora riesce a dire bene tutte le parole (anche le più lunghe e composte). Gioca tanto e bene. Sembra quasi che il cervello vada più veloce delle parole e lui non riesca a stargli dietro...
La ringrazio per il tempo che ci dedicherà.
Cordiali saluti

Grazie

La ringrazio dottore per la veloce risposta. Cosa intende per comportamenti ansiogeni nell'organizzazione familiare?
Io sono molto ansiosa ma cerco di trattenermi con il piccolo.
Saluti

La balbuzie verso i tre anni

La balbuzie verso i tre anni è solitamente transitoria ed è legata sicuramente a una situazione di preoccupazione e ansia collegata con vicende ambientali. Potete leggere questo breve articolo.
Quanto all'ansia sicuramente è una brutta esperienza, ma fa parte delle esperienza normali della vita. Se eccessiva diventa ovviamente disturbante, ma si tratta specialmente nei bambini, di reazioni a situazioni ambientali che li mettono troppo sotto pressione. L'asilo è utile per abituarsi alla società in cui il bambino dovrà imparare a vivere, ma il passaggio a volte è come uno scalino troppo alto e faticoso. Se possibile si può trovare tanti piccoli scalini che siutino a superare il dislivello con eno fatica. Consiglierei quindi di riprendere per così dire l'inserimento a piccole dosi badando anche che il bimbo non subisca eccessive pressioni dalle insegnanti.
Occorre anche vedere che a casa non ci siano aspetti troppo ansiogeni, nell'organizzazione nel funzionamento familiare.
Cordialmente

Un eccesso di attenzione,

Un eccesso di attenzione, preoccupazioni, apprensività può mettere ansia perchè uno non si sente mai abbastanza tranquillo ,abbastanza bravo, ecc. C'è sempre il senso che qualcosa non vada bene e la tranquillità va a farsi friggere.
Le scrivevo: " ...l'unico aspetto che mi pare di vedere è quello che Lei mamma è 'troppo' qualchecosa, non so se ansiosa o esigente o altro. Rischia però anche Lei di non distinguere più le cose e fare un sacco di confusione. Direi che può risentirne anche il bambino....".
In luglio scrivevo: "... Mi sembra che c'è un allarmismo eccessivo nell'ambiente, come un sistema antincendio troppo sensibile che dà l'allarme se si accende un fiammifero e vede 'traumi' dappertutto.
Il bambino può sviluppare anche lui per assorbimento dall'ambiente un sistema di allarme troppo sensibile e andare in panico per ogni minimo problema...."
Bisogna quindi forse badare a come rendere più tranquillo l'ambiente, in modo che il bambino si senta sicuro. Ovviamente deve essere una cosa 'vera', nonbasta fare finta, anzi è peggio, i bambini 'sentono' la finzione ed è anche peggio.
Comunque niente drammi, ma cercare di essere forti e pazienti e resistenti in modo da affrontare le difficoltà che si incontrano. Almeno cercare di farlo.
Cordialmente

Grazie

La ringrazio ancora dottore per la risposta.
Ricordo perfettamente tutto ciò che mi ha detto in questi mesi. Mi sento veramente a pezzi. Sono certa che la mia ansia e le conseguenti liti in famiglia siano in parte causa di questo disagio. Il mio bambino è troppo sensibile ed io l'ho sottovalutato.
Ho davvero paura di non uscire più da questo problema. Ieri sera il bimbo per un paio di volte si è inceppato talmente tanto da non riuscire a dire la seconda parola e si è arrabbiato. Noi siamo riusciti a non dargli peso e tutto è andato per il meglio. Ma riuscirò ogni volta ad essere forte? Glielo devo e ci dovrò riuscire. Lo so dottore che non ha la bacchetta magica ma mi dica sinceramente sono cose che si risolvono davvero? Ce la possiamo ancora fare?
Grazie e saluti.

Cerchi di gestire la sua

Cerchi di gestire la sua ansia. Ci vuole pazienza e resistenza. La balbuzie passa da sè nella maggior parte dei casi, senza fare nient'altro che stare calmi e non pressare il bambino. Molto spesso nella vita bisogna aspettare e vedere, senza precipitarsi a fare qualcosa, che la maggior parte delle volte è sbagliata e dettata solo dall'ansia. La spinta innata allo sviluppo è quello che muove le cose, l'importante è non disturbarla troppo ma incanalarla con le regole (poche ma buone) e i limiti, gli argini giusti.
Cordialmente

Grazie

La ringrazio dottore. Spero proprio che lei abbia ragione. La terrò aggiornata.
Cordiali saluti

Miglioramento!

Gentile dottore, torno velocemente ad aggiornarla perché il bambino già da 3/4 giorni è tornato a parlare senza balbettare! Sabato sera ha ripreso a parlare fluido, più lento. Allunga un po' il tono delle parole come faceva mesi fa ma le ripetizioni sono praticamente sparite. Abbiamo festeggiato il suo compleanno ed ha pure cantato "tanti auguri a te"! Il miglioramento è avvenuto in giorni di tranquillità. Proprio quando ho deciso di dominare la mia ansia. E non è un caso lo so!
Tornerò con aggiornamenti.
Grazie e buona serata.

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