capitaniere

Gentile Dottore, mi auguro che questo post arrivi a buon fine. Recentemente ho qualcosa in comune con Meltzer, il nome solo che cambia la parola successiva...uguale a Donald Duck.
Solo per fare degli esempi dal salumiere chiedo del Praga crudo(inesistente),mi accorgo della gaffe e sorridendo dico che ho cambiato città,l'altro risponde che ho proprio cambiato nazione. Può essere una distrazione, non è la sola. Accompagno una amica a fare acquisti in un outlet. Prendo i suoi acquisti e li tengo piegati su un braccio e ci avviamo alla cassa. Erano solo due cose, ma ad un certo punto mi erano sembrate pesanti. E già, avevo agganciato un signore con le stampelle per i vestiti,come se fosse un acquisto mi accingevo a portarlo alla cassa. La mia amica ancora adesso ride e mi raccomanda di controllare la presenza del codice a barre.
Sarà un periodo alla Paperino...
I sogni davvero difficile ricordarli persino i frammenti.
Non so se posso fare un collegamento con gli ultimi sogni del precedente consulto.
Se è sbagliato o inoppotruno consideri queste parole come non scritte.
Il sogno dei camion che facevano manovra in una piazza ,mi ricorda un episodio quando ero bambina. Un camion faceva marcia indietro in una piazza e se non fossi salita su un gradino di un portone mi avrebbe buttato a terra sul marciapiede.
L'altro sogno, quello del treno, ha molto in comune con un episodio di cronaca. Una studentessa rimane con il piede incastrato tra le porte dell'autobus. l'autista non si accorge di niente forse perché il mezzo è pieno e riparte. La studentessa si fa così 200 metri, cercando di mantenersi aggrappata all'autobus. L'episodio di cronaca mi aveva colpito molto.

Si puo mangiar bene in

Si puo mangiar bene in ristoranti diversi, anche se magari il cibo è diverso...

Le sue domande forse esprimono la domanda di 'che cosa penso di Lei?'... E' comprensibile, ma non credo che la risposta sia importante, nè utile: molto di più lo è cosa pensa Lei di se stessa. Nell'esplorazione che stiamo facendo - almeno questa è la mia intenzione - è più importante quello che trova Lei che quello che vedo io. Magari Le può essere utile anche anche quello che credo di vedere io e che descrivo nei miei commenti, ma sono sempre i suoi occhi e la sua testa che vedono e affrontano le cose intorno a Lei. Sul fatto se sia meglio per vivere avere certezze o avere dubbi i pareri sono molto diversi...

Anche il sogno del liceo sembra di argomento vicino, o almeno io ce lo vedo: prendere appunti, cercare di fissare sulla carta dei concetti 'importanti', per paura di parderli o lasciare che la mente li recepisca e li usi a modo suo?

Per usare la metafora del ristorante e del cibo (sono lieto che Le sia servita): è meglio informarsi delle ricette, del funzionamento e dell'organizzazione della cucina, ecc, o lasciare che il cibo venga assorbito e assimilato e trasformato nei 'mattoni' usati dall'organismo per vivere, che ovviamente non lasciano più riconoscere da che cibo provengono...?

salomone

Dubbi o certezze? Forse dipende dalle circostanze a volte più opportuni i primi altre le seconde, ma non è agevole distinguere.
Le certezze mi sembrano, come dire, delle dighe possono dare sicurezza, metterci al riparo, ma quando crollano... i dubbi in questo senso fanno meno danni, tuttavia mettere sempre in discussione, dubitare sempre e comunque può significare girare a vuoto, rovinare dei rapporti.
Forse un tantino "salomoniche" queste parole.
"Punti fermi" raggiunti nell'altro ristorante. le parole usate possono indicare "certezze", ma le cose sono un po' più complesse. Si potrebbe dire sinteticamente - la certezza del dubbio-.

Si, sono interessata a sapere quello che pensa di me,( dice che la risposta a tale domanda è inutile come le altre cose che ho portato in questa sede -prendo le cose dalla soffitta) ma la domanda era un po' più circoscritta, riguardava il possibile ambito delle "non verità". A pensarci bene la domanda era superflua, non ci sono motivi per escludere la diagnosi da tale ambito. Probabile che ritenga che anche su questo ambito (diagnosi che mi era stata fatta) non abbia detto la verità.

Cosa penso di me stessa? oltre l'incapacità, la fobia, che tra l'altro non sono pensieri, ma delle osservazioni, on saprei... e poi bisognerebbe saper pensare e a me non riesce tanto bene ( presumo, ha presente Dottore?). A parte la battuta, non saprei proprio.
A proposito del sogno del liceo. NOn sono così intuitiva da lasciare che la mente percepisca i concetti e li usi a modo suo, occorrono più fasi, almeno sinora mi è riuscito molto di rado, occorre che prenda appunti, li osservi e poi forse.

Tornando al sogno del cagnolino bianco, che poteva avere una pluralità di interpretazioni, chissà quale più pertinente. Non mi stupisce che mi mettessi a giocare con il cucciolo, ma l'uomo con l'impermeabile che fine faceva, si era trasformato in cane? L'esperimentatore cosa voleva dimostrare? Forse tra le tante interpretazioni ne avrà una che le sembra più idonea.
Altro sogno.
Sono a piedi con altre due persone sulla strada che porta a casa ( questa volta proprio casa mia). Una di loro la conosco e mi presenta l'altra , che è ila sua diretta superiore all'ospedale, come sento il cognome, dico che mio padre aveva lavorato con uno dello stesso cognome, Lei risponde che è lo zio. Seguitiamo a camminare, la mia amica nota che la recente alluvione non ha portato danni. Poco distante da noi si sentiva che facevano festa per lo scampato pericolo, ma la protezione civile a metà strada aveva messo una transenna che indicava la zona a maggior rischio di alluvione, in questo tratto era inserita anche casa.
Le previsioni mettevano forti piogge per la notte. La mia amica che le aveva ascoltate aveva detto che si poteva arrivare a due metri di pioggia. Guardo all'orizzonte ci sono nuvole scure, basse, minacciose. Decido di rientrare in casa, non abito ai piani più bassi e poi chissà...

Almeno in questo sogno può

Almeno in questo sogno può tornare a casa, nonostante dubbi e incertezze e pericoli vari...
Mi sembra che i suoi sogni recenti lascino trapelare delle minime informazioni su di Lei, forse rispondendo alle mie recenti proteste di non conoscere nulla di Lei, a parte il suo modo di scrivere, di reagire, di porre domande, ecc ecc . I suoi sogni sembrano quindi 'collaborare' con l'esplorazione che stiamo facendo...
Forse non è così intuitiva proprio perchè non lascia che la mente percepisca i concetti e li usi a modo suo... Anche con i sogni (che la sua mente fa diciamo 'intuitivamente', approfittando di qualche momento di libertà favorito dal sonno...), una volta sveglia sembra volerli sottoporre a una disamina serrata che li priva della libertà...

positivo

Almeno c'è una parte di me che trova collaborativa all'esplorazione -quella che sogna-. Notizia positiva, che lascia un velo di amarezza, di tristezza forse insanabile. NOn sempre i sogni li ricordo, ma non per questo mi sentirò poco collaborativa, resistente, ostruzionistica o mentecatta, semplicemente può capitare. I sogni possono dare informazioni senza interferenze della parte razionale ( con a quanto pare non c'è questo pericolo), quindi di prima mano. Forse non è proprio così, ci possono altre interferenze, i contenuti o la loro lettura risentono di tanti altri fattori.
Intuito. Qualcuno mi aveva fatto notare che l'intuito ha dei vantaggi come la rapidità della comprensione, il concetto subito preso, ma anche degli svantaggi nella velocità si perdono dettagli, persino cose importanti, e si può facilmente sbagliare, mentre con il ragionamento, la riflessione si possono osservare più cose, essere più precisi, ma il momento può non essere colto. Forse vuole dare una spiegazione o essere gentile sul fatto che sono poco intuitiva. Chi conosce l'esperienza dell'intuizione sa che non ha ostacoli, come la lava viene fuori o come una lampadina che sembra spenta e poi all'improvviso torna il contatto. Non può essere limitata o c'è o non c'è. Comunque grazie per aver detto che posso esserlo anch'io sia pure con qualche accorgimento. Di rado è capitato anche a me, non sono dati significativi.
Contavo molto sull'aspetto "razionale", ma Lei è stato pronto a togliere questa che a quanto pare, era solo un'illusione. Forse in altri tempi le sue parole avrebbero avuto un effetto diverso.
I sogni mi dicono poco o niente, come potrei fare una loro disamina? C'è stato un sogno recente in cui ho speso qualche parola in più, riprendeva delle cose che avevano suscito il mio interesse. Nel sogno del cagnolino bianco, era stato Lei ad accennare ad una pluralità di interpretazioni, ma nonne aveva detta una.
Non so cosa vuol dire tornare a casa nei sogni; non mi pare che negli altri sogni non riuscissi a tornare a casa, mala memoria può avere delle lacune.
Coincidenze o esistono i sogni premonitori? Sogni recenti: estranei in casa tra cui dei ladri. Qualche giorno fa hanno cercato di aprire la porta di casa (il portone del palazzo è quasi sempre aperto), forse disturbati da qualcosa hanno desistito, al contrario del sogno in cui reagivo con consapevolezza coraggio, forse troppo, stavo per aprire la porta.
NOn è la prima volta che mi capitano di queste coincidenze.

- Rachele piange i suoi figli. Nessuno può consolarla, perché non sono più-.
Parlando con una signora, non conosco neppure il nome, che sosta sotta casa, c'è una panchina su chi siede lei e il cagnolino scuro. Le chiedo del cane e lei inizia a parlarmi in quale circostanza le era stato regalato, in seguito alla morte del figlio a malapena trentenne. Morte avvenuta più di un lustro fa, in circostanze particolari, soffriva di depressione, ma non si era tolto la vita. Stava dicendo queste cose ad un'estranea, nella sua voce asciutta, le lacrime ormai asciugate, c'era un misto di rabbia, di dolore sia pure contenuti. La frase di Rachele rende l'idea. Il suo dolore era aggravato dalle circostanze in cui era avvenuta la morte. Parole come elaborazione del lutto, il tempo guarisce le ferite, sono solo parole vuote. Non dimenticherò la sobrietà, la compostezza della signora mentre parlava di queste cose. Se avessi avuto intuito avrei capito prima la forza della frase riferita a Rachele, ho dovuto fare un percorso lungo e forse non sono stata d'aiuto alla signora, mi ero limitata ad ascoltare, fare poche osservazioni e qualche rarissima domanda per facilitare il racconto.

Non conosco bene il

Non conosco bene il personaggio di Rachele, forse può parlarmene di più.

L'aspetto razionale e culturale è indubbiamente importante per muoversi nel mondo, ma a volte toglie spazio all'aspetto intuitivo naturale spontaneo. Disaminare è un po' disanimare, si potrebbe dire... Forse 'disaminando' lei vuol 'dis-animare' i sogni, che invece sono proprio un'espressione 'animata', direi, della nostra 'anima-lità', cioè nauralità, spointaneità, vitalità... Per questo forse le "dicono poco o niente"

"mi ero limitata ad ascoltare, fare poche osservazioni e qualche rarissima domanda per facilitare il racconto." Ecco un aspetto insolito di Lei , almeno per me, o almeno non si era manifestato finora così chiaramente: mi sembra un altro aspetto positivo che emerge.

di nuovo positivo

Un altro aspetto positivo!!! Qualunque esso sia sono contenta della sua esistenza.

Lei aveva detto che del sogno dell'uomo con l'impermeabile che si trasformava anche in cagnolino, si potevano dare diverse interpretazioni, per cortesia, può accennarne una e chissà se anche la mia spontaneità possa avere una aiutino. Mi piacciono molto i 4 zampe, in passato ne avevo uno, da cucciolo era proprio brutto, al contrario di quello del sogno, crescendo era migliorato di molto. Era un "attoraccio".

Di nuovo il liceo nei sogni-
Il sogno è frammentato per la carenza di ricordi.
Sto preparando la cartella con il necessario per la scuola: libri, quaderni appunti, ecc..
Non ricordo se ero in anticipo rispetto all'orario dell'autobus o se si entrava alla seconda ora o se proprio non c'era scuola e lo avevo saputo tardi. Sto parlando con una mia amica a proposito di un omicidio avvenuto al liceo, di cui però nessuno parla più. Le dico che anch'io ero stata coinvolta a causa di una intercettazione telefonica e cioè avevo telefonato ad una mia amica che era intercettata perché era in contatto con uno dei possibili colpevoli, ma la mia posizione era stata subito chiarita.

Rachele è un personaggio sia del vecchio testamento (moglie di Giacobbe) che del nuovo, credo che la frase sia ripresa dal vangelo di Matteo, ma la memoria è fallace, è il simbolo del dolore delle mamme che vedono morire prima del tempo e in modo violento i propri figli. La strage degli innocenti. La frase aveva attirato la mia attenzione, finalmente un po' di spazio al dolore delle donne, delle madri.

P.S.
---Non le chiederò se le piacciono o meno i cani; dubito risponderebbe. Però Meltzer non teneva nascosta la sua passione per i cavalli.

--- Stranamente anche a me è venuta una felice intuizione. Conferma in una lettura su Bion e Winnicott, naturalmente niente a che vedere con il loro lavoro. Riporto questo perché sono la prima a non crederci, ma a volte anche le coincidenze possono tirarci su anche se per un attimo.

Ma non ho idea delle

Ma non ho idea delle possibili interpretazioni.... Non c'è un libro dei sogni e delle interpretazioni, o almeno io non lo posseggo. I sogni sono solo un modo di produrre significato da parte della mente nel sogno - a volte anche nella veglia - che diventano comunicazioni se raccontati ad altri, come le altre forme di comunicazione in un rapporto...
Ci vorrebbero delle 'intercettazioni' per poterle conservare ed usare a proprio piacimento...
Particolare che Lei sembra essersi risposta in questo sogno alla domanda che da tempo le premeva nella mente, mi sembra, o almeno mi ha evocato questa interpretazione. Segno che il suo dialogo interno sta migliorando, forse. Mi sembra che comincino a venire 'felici intuizioni', come dice Lei.... Buon segno, non Le pare?
Chissà come Le è venuta in mente Rachele, quindi... Potrebbe essere un'intuizione, una specie di sogno che cerca di farsi strada, una comunicazione nascente...

australia

Inizio da un nuovo sogno ambientato in Australia. Due motociclisti percorrono una strada deserta, piena di curve, verso il basso c'è l'oceano blu, calmo senza increspature.
Arrivano a casa dove c'è un bambino. Si tolgono il casco, il giubbotto, uno di loro esagera rimane solo con la camicia, tutto il resto scoperto. L'altro dice al bambino di non guardare, ma il bambino ha visto e dice qualcosa candidamente come fanno spesso i bambini.

--Riguardo al sogno del cucciolo, mi è venuta in mente l'immagine di Mosè ( non il personaggio biblico, ma quello dei fumetti), cucciolo festoso e non guardiano della fattoria McKenzie.

---Riguardo la "felice intuizione" o "fortuita coincidenza" a seconda dei punti di vista, speriamo che sia come dice Lei un buon segno. Posso dire che dietro c'era stato un discreto lavoro di lettura e di osservazione anche di foto. Proprio perché ho visto diverse foto di Winnicott, mi ero permessa di dire, osservando una sua foto on line, che aveva l'espressività di Winnicott, almeno così mi era parso. Associazione istantanea, senza motivi solidi o razionali, più che altro una sensazione. Spero non si è offeso.

P.S.
Leggendo qualcosa su Bion, trovato interessante che non era propriamente "senza memoria".
----spero di non diventare come Mosè, sempre quello dei fumetti.

nessuna offesa, ma forse

nessuna offesa, ma forse qualche perplessità... Lei sembra quasi porre indovinelli, come la Sfinge...
Non conosco il Mosè fumetto, ma certo Mosè, Winnicott, Bion e altri sembrano personaggi di questa scena

Nel sogno di oggi due persone sono in viaggio e tutto è calmo. Quando arrivano (" a casa") invece si crea invece qualche increspatura o onda emotiva. Il personaggio 'altro' sembra preoccupato di qualcosa di esagerato del primo e vorrebbe proteggere il bambino, ma non riesce. Quello che dice candidamente il bambino non si sa o non viene riferito.

Nei sogni ( e non solo) i personaggi rappresentano di solito 'parti' del sognatore, o comunque 'attori' che mettono in scena più o meno chiaramente 'copioni' del sognatore, magari trovati casualmente in qualche soffitta.

copioni, perplessità e altro ancora

Perplessità....Nel suo blog c'è una dicitura:-seguici su facebook-, cosa che avevo fatto un pò di tempo fa e avevo visto una sua foto. Non sapevo di violare la privacy o di fare qualcosa di sbagliato. Non sono tornata più su facebook. Non so se con queste parole una piccola parte di perplessità siano state dissipate o come accade spesso qui, non ci ho preso proprio.

Mi piace "Lupo Alberto", Mosè è un personaggio di questo fumetto. Mosè è un cane da guardia, secondo alcuni un bobtail, mi pare di ricordare che l'autore avesse detto un'altra razza, a me ricorda il maremmano. In qualità di guardiano della fattoria McKenzie applica le regole, esegue gli ordini senza mai porsi una domanda. Spero di non diventare mai così anche se inizio ad avere dei dubbi. Non mi è chiaro di quale scena farebbe parte Mosè insieme a Winnicott e Bion. Sembrerebbe che sono una pessima regista o sceneggiatrice, non mi accorgo di produrre copioni, ma la fantasia sembrerebbe esserci, mettere insieme Mosè, Winnicott e BIon..
Per evitare "spiegazioni" o simili avevo tagliato delle "parti", per rimanere in tema, al precedente che era risultato poco chiaro, quasi con degli indovinelli ed inoltre avevo contato sulla notorietà di" Lupo Alberto".
Dice che nei sogni e non solo ci sono parti del sognatore o attori che mettono in scena un copione del sognatore o della persona non dormiente. Si potrebbe dire che anch'io sono un personaggio di un suo copione?
Piccolo passo indietro . Quando parlavo della morte prematura e forse evitabile della mia amica, diceva che pensavo al passato ed altro ancora. Certo cambia molto l'ottica se anziché considerare la mia amica una persona, un personaggio di un mio copione.. Forse può sembrare forzato come collegamento, ma tutto dipende dalla prospettiva usata o chiave di lettura.

Riguardo ai sogni a volte mi capita di sognare quello che faccio/succede durante la giornata; quante volte mi è capitato di ripetere nel sogno una lezione che non avevo finito di studiare o c'erano dei punti che non avevo capito. Qualche volta anche dei sogni premonitori.
Rileggendo il sogno descritto nell'altro post, ci sono delle omissioni.
La prima parte del sogno ricorda una delle ultime scene del film " le ali della libertà", Red in viaggio su un autobus di linea, vede per la prima volta l'oceano. La seconda parte c'è un motociclista che vuole proteggere un bambino, chissà da che cosa, ma non occorre, infatti con molto candore ed ammirazione esclama vedendo l'altro motociclista seminudo: " davvero notevole, grande!".

Leggendo l'ultima parte del suo post sembrerebbe che il sognatore viva nel deserto libico, forse lì c'è più vita o che si creda di essere l'unico al mondo. Questa è stata una mia personale percezione, ma se ho violato qualche regola me lo dica, cos' eviterò di dirne altre. Forse sono diventata Mosè, almeno in questo blog e la cosa mi preoccupa.

Penso che tutti siamo oltre

Penso che tutti siamo oltre che persone anche personaggi nel vissuto (sogni ed altro) delle altre persone. Le persone famose corrono dei rischi per il fatto che sono personaggi (idolatrati o esecrati) di moltitudini, e infatti devono difendersene, spesso. Qualcuno ne resta vittima, come John Lennon, ad esempio. Ma anche le persone non famose sono personaggi degli altri del piccolo mondo in cui vivono, e anche questo comporta a volte dei rischi, almeno di fraintesi.
Quanto alle persone morte, penso che restino appunto solo personaggi nelle mente di quelli che vivono, pochi o tanti che siano. tranne forse per quelli che pensano di potersi mettere in contatto con le persone morte.... Il culto dei morti ha a che fare con questo, forse, e col bisogno di affrontare l'idea della morte. Discorsi che escono dai limiti di questo spazio.
Certo se Lei pensa che una persona le appaia realmente in sogno, la sua interpretazione sarà diversa che se pensa che è un personaggio la cui 'parte' è scritta nel copione del sognatore.
Nell'impossibilità di dirimere il dubbio forse vale la pena di tenere presente entrambe le possibilità e i rischi di fraintesi legati al fatto che l'immagine può essere vista in modi opposti, come l'anfora e le due facce nella tipica immagine della prospettiva reversibile.

Mi sa che a volte è quello che ci capita qui. Io ho infatti l'impressione e volte che parliamo e vediamo cose diverse, probabilmente ci sono entrambe ma vediamo solo quello che mettiamo a fuoco. Forse questo spiega la perplessità che io a volte provo, ma forse anche Lei.

Altri aspetti, l'ironia, ecc, forse sono dettati dalla percezione che io faccia apposta, per così dire, per ingannarla o che so. Ma forse qui entra in gioco il Personaggio che Lei mi fa fare nel suo copione, che si sovrappone alla mia persona. I cenni che ha fatto, su Winnicott, somiglianze, foto, ecc, forse sono riferiti a questo personaggio. Potrebbe essere interessante e utile cercare di vederlo un po' meglio.

persone, personaggi

Le persone famose fanno parte di un circuito mediatico che spesso alimenta il personaggio a scapito della persona. Molte cose potrebbero essere evitate portando più rispetto per la persona. Cosa facile a dirsi non altrettanto a farsi, non sempre c'è, se a questo si aggiunge il fatto che siamo limitati, ecco che arrivano gli equivoci, quando va bene.
Sarà un luogo comune, dei cari defunti conservo dei ricordi fatti di esperienze in comune, di frasi dette.

In questa sede difficilmente racconterò i sogni-specchio della giornata e neanche i sogni premonitori, anche perché non ne ho più avuti e direi per fortuna. In quest'ultimi non è che appariva un defunto in qualità di oracolo, erano altra cosa, meno male non ci sono stati più-

Dunque Lei sarebbe un personaggio a cui affiderei un mio copione....
Non la conosco abbastanza, quasi niente,se non attraverso il curriculum che ha riportato qui e le sue risposte, quindi molto poco, dovrei fare affidamento sulla fantasia, sottolineo fantasia, rischio di dire cose che non hanno aderenza con la realtà-
Le foto di Winnicott trovate su internet. C'è una foto che trovo particolarmente bella ed espressiva. Il Dottore è seduto molto comodamente su una sedia, ha le gambe allungate e si notano impietosamente le suole consumate. L'ambiente è piccolo, povero;c'è un'altra sedia, una scala a pioli ed una piccola staccionata in legno. Il suo viso è stanco, ma soddisfatto, come di chi è consapevole di aver dato il meglio di sé, ma senza vanità. Ci sono altre foto del pediatra inglese alcune con la sigaretta accesa, forte fumatore?, ma sempre sorridente, un sorriso non di posa. Nella sue foto ho trovato una certa comprensione benevola, fiducia verso gli altri, una notevole aperura mentale che non giudica o mette facili etichette. Queste cose mi era parso di aver visto anche nella sua foto. Ho letto anche qualcosa su Winnicott sia su libri che su internet, uno studioso di questo psicoanalista, aveva usato queste parole - realista, concreto, solare, facilità a mettersi in contatto con i bambini-.
Secondo me, la sua solarità traspare anche nelle foto. Forse l'importanza che dà all'ambiente deriva dal fatto che aveva lavorato in un ospedale e non in un quartiere alla moda come la Klein. In alcuni libri trovato anche qualche suo caso, si era sempre espresso in modo cordiale, mai offensivo, anche i suoi silenzi erano rispettosi. Effettivamente rispettava la persona.
Naturalmente Lei non somiglia fisicamente a Winnicott, ma in quella foto avevo visto alcuni elementi comuni.
No, non credo che Lei voglia ingannarmi, a volte, in passato avevo l'impressione che Lei assecondasse il ciclo o trend, nel senso che già da me mi attribuivo (sco) già tanti limiti ed incapacità e Lei dicesse non ci sono solo quelle, ma anche altre. Quando sono troppe e viste tutte insieme si corre il rischio di fermarsi e non per riflettere o prendere forza. Ma mi pare che appartenga al passato.
A volte non capisco cosa voglia dire, in nessun senso, ma è Lei ad essere oscuro o sono io che capisco poco?
Post scriptum
Gentile Dottore, per cortesia, se le va, può dirmi cosa sono i " punti di riferimento interni" e la loro mancanza cosa implica. La ringrazio sin da ora

Dipende. Penso che per i

Dipende. Penso che per i chirurghi siano certi vasi o organi che mettono allo scoperto durante le operazioni, se non le pinze o garze che lasciano - e poi a volte dimenticano...
Ma Lei a cosa si riferisce?
Mi domando se in questo tipo domande che a volte mi fa Lei si metta nella posizione di Scolaro e metta me in posizione di Professore-che-dà-chiarimenti-e-spiegazioni. Chissà questi personaggi che parti hanno nel suo copione...
Visto che mi sembra interessata a queste cose, Le darei un rifermento bibliografico, non so se l'ho già fatto, agli ultimi libri di Bion, la trilogia 'Memoria del futuro', e in particolare l'ultimo, 'l'Alba dell'oblio', come spunto per vedere all'opera i 'Personaggi' di un dibattito interno interminabile, cui a volte mi sembra assomigliare il nostro dibattito...
Mi sa che per un minuto sono entrato nel ruolo del 'Professore'....

grazie

Grazie per avermi consigliato un libro.

Perché no, Prof. o esperto? Quanto a me, il ruolo che più potrebbe essere adatto in un ipotetico copione ( torna in mente un nome: Berne) quello di Ignorante o che non sa.
Mi riferivo ai punti di riferimento interni di un pz/cliente nevrotico o con altro disturbo e cosa può implicare l'assenza di tali punti.
A proposito di Scolaro, in un sogno sono ancora una volta studentessa. In un'aula cerco un posto libera che consenta di poggiare le tante cose che porto con me. Un mio amico mi indica uno vicino a lui. Poggio le cose. La lezione inizia e come gli altri prendo appunti, la penna sbava un po', ma non c'è problema, ne ho di altre. Finita la lezione, chiedo ad uno studente se ha delle buste di plastica da darmi così posso portare melio sia i libri che la merce in autobus. La merce consiste in diverse camicie, maglioncini e biancheria da uomo. Il mio amico guarda con attenzione e dice che soprattutto le camicie sono molto belle. L'altro studente mostra alcune buste, posso sceglierne una. Non ricordo se le prestava o se erano a pagamento.

Sogno particolare.
Due uomini sono seduti a delle sedie attaccate ad una parete volante. Ci sono diversi seggiolini e tante persone che volano con la parete, una di loro fa volteggiare per gioco le gambe. Uno dei due uomini vorrebbe fare lo stesso, non può perchè paraplegico. Il suo amico se ne accorge e allora sposta più in avanti il suo seggiolino, e con le mani fa volteggiare le gambe paralitiche dell'amico, che lo ringrazia con parole molto affettuose. Nel frattempo altre persone si stanno accomodando ai seggiolini vuoti, sentono le parole affettuose e scambiamo i due amici per omosessuali, ma nella parole non ci sono pregiudizi, solo l'aver notato due persone che si scambiano tenerezze.

P.S.
Ho una leggerissima tendenza a fare domande, anche ai chirurghi, a proposito di cose che dimenticano, uno di loro ,mi ha detto, che Lui adotta il sistema di contare i pezzi usati durante l'intervento e di ricontarli alla fine; secondo lui alcuni oggetti una volta tinti può essere difficoltoso distinguerli.

Mi sembra che nei suoi sogni

Mi sembra che nei suoi sogni c'è vita, attività, scambi, incontri. Lei forse a volte fa l'Ignorante qui con me, e lo fa fare alternativamente anche a me, con citazioni che non conosco (es Berne ???), mentre nel sogno fa la Studentessa coscienziosa che prende appunti. Un po' ingombra di cose, ma riesce, con qualche aiuto, a cavarsela...
Nel secondo il personaggio del Paraplegico forse è lei quando si blocca sulle scale, e il rapporto con chi l'aiuta può dall'esterno essere scambiato per qualcosa a contenuto sessuale, ma "senza pregiudizi".
La sua "leggerissima tendenza a fare domande" potrebbe essere volta ad indagare le persone con cui sta trattando, forse per paura appunto di "pregiudizi"?

Punti di riferimento interni. Per scoprirli potrebbe valer la pena di esplorare la 'zona geografica' in questione. L'effetto della presenza o assenza di 'punti di riferimento' può dipendere dal tipo di ambiente, dalle condizioni 'meteo', visibilità, ecc che permettono di orientarsi con più o meno difficoltà... Oggi molti si abituano ai 'navigatori', col rischio se questi vanno in tilt di non saper più come orientarsi.
I sogni sono a volte come dei resoconti del 'navigatore interno'. Non so se esiste già questo termine, altrimenti potremmo brevettarlo... Potrebbe rivelarsi utile

come paraplegica

Effettivamente potrei essere io sulle scale, il paraplegico del sogno, anche la parete volante può essere assimilata ad una scala e le seggiole a dei gradini. Riguardo al reso del sogno, non saprei, di solito mi affido al passamano, per inciso una volta si era pure rotto, per fortuna era dal lato del muro. Comunque qualche volta mi è capitato di appoggiarmi a delle persone, non so dall'esterno che effetto potesse fare.

A proposito dei resoconti del " navigatore interno", due nuovi sogni.
Sogno ^^^
Sono alla fermata dell'autobus insieme alla terapeuta ( non in questa veste, ma di conoscente), in attesa del mezzo e parliamo un po'. Mi dice che da ragazzina usciva poco,forse con la scorta, non ricordo, perché il padre era un magistrato dell'antimafia o un avvocato che si era esposto troppo con i poteri forti. Ora il pericolo non c'è più. Saliamo sull'autobus, lei prende posto più avanti. Arriva la ns fermata, la terapeuta scende dalla porta posteriore e anch'io faccio lo stesso subito dopo, ci sono delle persone davanti a me. La porta è piccola, ma riesco ad uscire con facilità.

Sogno*****

MI manca un dito della mano, non si sa se è stato tagliato o si è staccato da solo. Qualcuno mi propone di controllare a quale mano manchi il dito. Osserviamo una, pare sia proprio quella a cui manca il dito, forse l'indice o l'anulare. Ritroviamo il dito staccato e con della colla è riattaccato. La mano è funzionale per il momento,dopo potrebbe non funzionare ma meglio andare da un dottore, così mettere meglio il dito e ricongiungere i vasi sanguigni.

Quale sarà il loro resoconto?

Gentile Dottore, ad aver detto che "faccio l'ignorante", .....
Nei cassetti della memoria, sempre più piccoli, c'era finito Berne collegato alla parola "copione".
Sempre nei cassetti della memoria, mi pare di aver letto che la paura dell'altezza fa parte delle fobie specifiche o disturbo d'ansia mentre la paura delle scale ha delle caratteristiche con l'agorofobia. Cosa ne pensa?

Forse la B che fa queste

Forse la B che fa queste considerazioni nosografiche ( e mi interpella come Prof.) è in effetti un 'personaggio' da tenere in considerazione (Berne?), come quelli che compaiono nei sogni: stavolta la 'Terapeuta' o 'Qualcuno' che controlla il dito staccato. Prendiamo atto che c'è una parte di Lei 'Nosografica', interessata alle classificazioni delle fobie (da tenere nei cassetti?). Per cui la Paraplegica, l'Amputata, la Fobica, sono oggetto di interesse della Nosografica, - mi viene il sospetto che Lei sia interessata anche professionalmente, magari come Studente – agli argomenti di cui trattiamo... Realtà o personaggi anche questi?
Nel sogno la Terapeuta sembra spogliata della sua funzione (solo conoscente) e parla di quando era ragazzina e Lei l'ascolta (quasi un'inversione di ruoli) e scendete dalla “porta posteriore”, piccola e ostruita, ma non c'è difficoltà a uscire (la tematica sembra meltzeriana...).
Invece Qualcuno la aiuta a controllare la mano e riattaccare il dito ma si parla di andare da un “dottore” per ricongiungere i vasi. Qui il riferimento sembrerebbe quasi essere Freud, come tema di amputazione.
Particolare che mancano le emozioni che dovrebbero accompagnare i temi dei sogni, come se fossero state tagliate via, per così dire, asportate e messe da un'altra parte. (sempre nei cassetti?).
Meccanismo tipicamente fobico... (prenda nota, qui sono il Prof che parla alla Studente-Nosografica)

Il Navigatore Interno sembra fare un buon lavoro....

senza emozioni

Nella descrizione degli ultimi sogni, forse non solo a quelli, mancano le emozioni che di solito dovrebbero accompagnarli. La mancanza non riguarda solo l'attività onirica, ma anche nel riportare la lettura inerente la classificazione delle fobie avevo omesso la parte o "ruolo" delle emozioni, forse anch'esse finite in un cassetto.

Dunque le avrei affidato una parte, quella del Prof., in un mio copione, non per spirito polemico, solo per ipotesi( o per mia ignoranza),non può essere che le ponga delle domande perché Lei è l'esperto con una certa esperienza ed io la profana? Dunque sarei un personaggio, ci possono essere dei vantaggi come ad es. non prendere peso, se l'autore non vuole, fare cose non comuni ecc. Personaggio di un romanzo.
Non capisco la sua domanda: - Realtà o personaggi anche questi?-

---Il rapporto con la Terapeuta è diverso da come si intende di solito. Ma i ristoranti rimangono divisi, non aggiungo altro.

Sogno recente.
Nel sogno c'è una strana atmosfera non saprei descriverla, inoltre è in bianco e nero o meglio con sfumature di grigio. C'è un telo bianco, quasi uno schermo che occupa tutto lo spazio, nel telo ci sono dei buchi o perfetti numerosi e messi in modo sistematico. Mi pare di intravedere un conoscente che racconta cosa gli era successo. Aveva conosciuto una persona che era riuscito ad avere la sua fiducia tanto da diventarne amico, mai si era reso conto delle sue intenzioni cattive soprattutto verso la sua famiglia. Non riesce a capire per via di quello che era successo alla figlia. Nel sogno compare la figlia che piange ancora oggi per quello che le era successo. Dice che era stata così ingenua da cadere nella trappola del malfattore, che nonostante il male, per lei aveva qualcosa per cui si recava da quell'uomo, che voleva una cosa sola -- non ricordo altro del sogno, che è spezzettato.

--------forse c'è qualche nesso tra identificazione proiettiva e i personaggi?
TANTI AUGURI DI BUONA PASQUA

Oggigiorno 'sfumature di

Oggigiorno 'sfumature di grigio' suona un po' particolare... E fa anche pensare a un mondo senza colori, senza emozioni dove avvengono le cose...
D'altronde tutto il sogno sembra evocare emozioni che forse sono tagliate via, per lasciare tutto grigio.. Il 'telo bianco' potrebbe far pensare a un 'buco nero', che è noto per assorbire tutta l'energia, e quindi anche le emozioni. Ma la figlia piange ancora, , si parla di fiducia mal riposta, di ingenuità, di attrazione ... Il sogno è spezzettato, dice, forse le emozioni sarebbero troppo forti, nonostante il buco nero/schermo bianco, se i pezzetti fossero messi insieme.

La sua domanda mi fa venire in mente i 'Personaggi in cerca d'autore' di pirandelliana memoria...

Grazie, auguri anche a Lei.

sogni e dintorni

Questa volta il primo sogno è a colori, sempre spezzettato. Il sole sta per tramontare e le ombre si allungano: Si vede una villa ad un piano solo, ormai in ombra, di colore rosso mattone, ma l'ombra lo fa apparire più cupo. Davanti c'è un prato all'inglese ben curato. Nella villa c'è una donna vestita di scuro forse blu, ad un certo punto nella stanza un lupo ed un cucciolo, addomesticati, di colore bianco. La signora è molto contenta che sono tornati a casa, soprattutto quello più grande, dopo l'avventura appare un po' malandato con il pelo un po' rovinato, ma la donna dice che con un lavaggio e un po' di cure sarebbe tornato in forma.

Altro sogno di nuovo con vari tipi di grigio, anche questo frammentato.
C'è una discesa o forse una scalinata grigio chiaro, non so distingue bene, ci camminano (salgono e scendono) diversi esseri viventi, forse animali, uno in particolare sembra un peluche rotondo dalla folta pelliccia. Arriva una persona, forse io, lo prende sulle braccia, lo vuole nascondere, perché se viene preso questo, la gara o gioco viene vinto dall'altro gruppo. Apre una porta, lo nasconde, sicuramente li non lo troveranno, è la prima porta più visibile ( come la lettera di POe) e poi il peluche è abbastanza abile.

IL telo del precedente sogno oltre ad assorbire tutte le emozioni, è bucato, come la mia memoria e non solo nei sogni. I sogni si sono fermati a 59 sfumature di grigio (inteso come colore)mentre la scrittrice è andata oltre ha aggiunto le sfumature di rosso e di nero, dove avvengono sempre delle cose...

---Leggendo qualcosa da internet su Meltzer, ho trovato che usava questi: "personaggi", "copione" anche in relazione all'identificazione proiettiva. Parole trovate in un ebook in cui viene descritto un caso di un personaggio isterico che usa molto la I. P. Difficile capire il linguaggio di Meltzer così denso di riferimenti kleiniani e spesso come chiave di lettura la I.P.
Mi pare che l'uso della I.P. per Meltzer indichi quasi sempre patologia, così come pure il copione ed i personaggi. L'istrico ad es. cerca di far recitare al terapeuta il ruolo che gli ha assegnato. Naturalmente sono letture parziali, nel senso di limitate di numero.

Post scriptum

Mi rivolgo al Prof., se per cortesia vuole rispondere al quesito, cosa significa: al pz è mancato il rispecchiamento ( ma cosa sarà) e cosa implica la sua assenza.
La ringrazio sin da ora.

Il post scriptum, ( e il

Il post scriptum, ( e il paragrafo che lo precede) sembra come un cambiamento di dimensione, e ci trovassimo che so, in un Seminario come quelli di Lacan o Bion o Meltzer stesso e tanti altri epigoni attuali. In quest'altra dimensione sembra che io farei il prof e lei quella che fa interventi e domande intelligenti...
Magari è un sogno a occhi aperti, meritevole di attenzione come i sogni da dormiente...

“il telo è bucato” e le sfumature sono tante, anche qui forse c'è un sogno ad occhi aperti che continua il sogno ad occhi chiusi...

I sogni di oggi hanno un interessante scenario, ville, prati, persone, animali, veri e di pelouche, scalinate, spazi nascosti e spazi in vista... non è ben chiaro il gioco che vi si svolge, quasi continuando dal sonno alle veglia, ma un po' alla volta può diventare più visibile, forse, e darci qualche altro spunto.

inizio ancora con dei sogni

Come l'altra volta inizio con dei sogni, sempre incompleti, mal ricordati.
La memoria è proprio come il telo del sogno.
SOGNO I
Sono in macchina con un' amica, dobbiamo svoltare a destra, c'è una strada privata, ma con diritto di passaggio. Un uomo insieme alla sua compagna ( lo stesso uomo di un sogno precedente in cui compariva con sua figlia), non vogliono che passiamo, soprattutto lui e tiene ostruito il passaggio con un mezzo meccanico. Urla più volte no, mio padre dall'altro lato della strada dice cheè un ns diritto passare. L'altro uomo inveisce contro mio padre, non ricordo cosa dicesse.
SOGNOII
Mia madre mi dà una giacca appartenuta a mio zio defunto. La giacca è bella, di lana, colorata, stile missoni, i colori sono verde pistacchio, beige e nocciola. Dice che la devo indossare, ma non la devo far vedere alla zia o ai cugini, era un regalo particolare dello zio. Indosso la giacca in realtà è un abito lungo, esco e non c'è nessuno, quindi mi reco in un ufficio dove ci sono dei burocrati per pagare le imposte relative alla giacca.
SOGNO III
Sono seduta sul letto accanto a mia sorella, che è allungata. Sto cantando un pezzetto del nessun dorma, lei non è entusiasta dice che non la ricordo bene. La cosa mi dà fastidio e le scuoto le braccia, ma senza farle male e mi chiedo possibile che non si accorge che è l'ultimo regalo che le faccio prima di togliermi la vita?

Particolarità in due sogni vicini nel tempo compare lo stesso uomo/personaggio anche se con "ruoli" diversi, nel primo di padre sensibile e dispiaciuto, nel secondo come prepotente.
Meltzer usava la parola "personaggio" in relazione all'isteria, non ricordo di aver trovato la stessa parola in relazione ad alter patologie. Nelle poche letture fatte, ho notato che spesso si riferiva ai pz con parole dure ( pz che impara a memoria, personaggio, pseudo adulto, ecc.). Chissà se aveva lavorato in qualche manicomio...come il Prof. Basaglia

P.S.
---Quando dice: "sogni ad occhi aperti", usa queste parole in senso bioniano?
--- A proposito della Coppa di Rubin (usata anche da Bion per spiegare le sue teorie e i rapporti con i pz), perché la associano alla reversibilità della prospettiva? a guardarla,mi fa venire in mente più prospettive viste in simultanea.
L'uso che ne fa Bion non mi ancora chiaro, forse con il tempo e con qualche folgorazione..

Davvero lusinghiera la prima parte del suo post, potrei crederci. Comunque grazie

Stavolta i suoi sogni

Stavolta i suoi sogni sembrano presentarmi suo padre, sua madre, sua sorella, e si parla anche di zii e cugini... In vari contesti ,ma comunque sembra darmi il permesso di accesso alla sua famiglia e ai suoi rapporti con i diversi familiari, in sketch istantanei, per così dire, che forse fotografano certi aspetti del suo rapporto con loro...
"non si accorge che è l'ultimo regalo che le faccio prima di togliermi la vita?" sembra un grido improvviso che squarcia la tranquillità, tutto sommato, dei sogni. Quasi come 'l'urlo' di Munch, o un'improvvisa eruzione vulcanica. Chissà cosa sta emergendo.

Mi sa che i suoi commenti successivi e lo spostamento nell'area 'seminariale', forse più neutra e rassicurante, sono un modo di prendere le distanze, per paura di qualche 'folgorazione'...

molto lontana da S. Paolo

Anche a distanza di tempo da quello che ha chiamato " l'urlo di Munch", non è arrivata nessuna "folgorazione", si vede che sono molto diversa da S. Paolo, neanche in altre forme.

Riguardo allo spostamento nell'aerea "seminariale", è Lei il "colpevole", mi passi la parola impropria, perchè aveva usato le parole - sogni ad occhi aperti-. Mi sono venute in mente delle domande del tipo anche Bion usava queste parole? Scoperto che effettivamente le usava, in un libro - Gli elementi della psicoanalisi- insieme al concetto di prospettiva reversibile. Trovato il libro estremamente difficile, oscuro. Difficoltà rese maggiori dal fatto che l'ho letto si internet in forma di anteprima di un ebook, quindi molte parti sono mancanti.
Mi corregga se dico idiozie ( nulla di nuovo), dopo aver letto una parte tratta da "L'alba dell'oblio", sempre su internet, ho avuto l'impressione che Bion fosse molto canbiato rispetto al periodo in cui aveva scritto " Gli elementi della psicoanalisi", anche nel modo di rapportarsi con i pazienti.

SOGNO ECCLESIASTICO
Sono in una chiesa si sta celebrando una funzione ( o come si chiamano), forse una messa. Mi sorprendo che il posto sia riscaldato, c'è un piacevole calduccio ( forse in altre occasioni la chiesa era fredda). Alzo lo sguardo e noto una controsoffittatura di legno benfatta, prima non c'era. Aumenta il senso di tepore. Usciamo dalla chiesa anche il prete con i paramenti, forse una breve processione. Davanti alla chiesa c'è un prato ricoperto da un cm. di neve candida. Ci sono diversi uccellini, tra cui merli, che cercano di beccare qualcosa tra la neve. Il prete mi dice che prima c'erano altre specie, ma i merli se li erano mangiati, come se avesse capito, un piccolo merlo nella mia mano, come se dicesse, guarda come siamo piccoli, impossibile per noi fare quello che ha detto il prete.

POst scriptum

Domanda un po' diversa, forse comune.
Quando un sintomo/disturbo/difesa ( ancora riesco a capire cosa sia una fobia specifica, a seconda dell'interlocutore può essere un disturbo, un sintomo, una difesa), persiste tanto nel tempo significa qualcosa ad es. che nasconde qualche altro sintomo/disturbo/difesa? E chissà se anche l'andamento variabile può indicare qualcosa...
ma ci sarò pure qualche rimedio temporaneo, che nel frattempo che non arrivi un miglioramento più stabile, aiuti sia il "morale" che ad affrontare la vita quotidiana. Inutile negarlo, la fobia delle scale è più limitante di quella delle cavallette.

Sta aumentando il suo

Sta aumentando il suo interesse 'seminiariale' all'argomento, direi.
Chissà se il prete del sogno ha a che fare col 'seminario', parola dai molti sensi... In fondo le accademie e le scuole sono un po' delle chiese...

Difficile però tenere insieme gli interessi seminariali con quelli personali, qui. Si creano temo 'conflitti di interessi', e confusioni...

Forse la folgorazione è nell'ultima frase "ci sarà pure un qualche rimedio", quasi un urlo di dolore e di impazienza...
Le sue mail da un po' sembrano mostrare un cambiamento, non so se come quello di Bion che lei dice. Ma la fobia non è cambiata, a quanto pare, e lei protesta forse come i merli del sogno di fronte a un'accusa ingiusta.
I limiti che le pone la fobia sono molto forti, dice. Le credo. Mi vengono in mente le proteste che faceva di fronte ai limiti che sentiva che le ponevo io qui.
Desideri e limiti sono in fondo i due elementi fondamentali che ci governano, le Scilla e Cariddi fra cui ci troviamo a navigare ogni giorno...
Forse un po' alla volta si fanno strada i desideri, se l'intolleranza ai limiti diminuisce.

sogno breve e piccolopasso indietro

SOGNO BREVE
Sono in Liguria con altre persone che non conosco, ci troviamo in un palazzo di vetro, non proprio al primo piano. Stiamo conversando in modo amichevole, quando si sente la prima scossa sismica, qualcuno dice che non è forte, in realtà il palazzo ondeggia come se fosse in mare aperto. Un altro dice che la scossa è stata corta, non finisce di dirlo e non è ancora finita la prima che inizia la seconda, che pare abbia un altro verso rispetto alla prima pur rimanendo ondulatoria. Qualcuno suggerisce di lasciare il palazzo, ma non occorre perché solido.

PICCOLO PASSO INDIETRO
Quando in passato, uso le sue parole, protestavo di fronte ai limiti che sentivo che Lei poneva qui, ero, tra le altre cose, confusa tra i due ristoranti (problema risolto da Lei con il consiglio di tenerli separati), non solo, non riuscivo a "sintonizzarmi" con il suo lessico, che spesso capivo poco e male. A proposito del "seminario", Bion nel libro- gli elementi della psicoanalisi-dava una certa lettura degli equivoci, fraintendimenti; casi particolari in cui il pz li usava per raggiungere determinati scopi, ciò non toglie che a volte si capisce male semplicemente. Inoltre per Lei, mi pare di ricordare, vale il presupposto che la persona menta o meglio non dica la verità ( non ho motivo di ritenere che quelle parole erano rivolte solo a me e non avessero una validità più ampia), mentre per le persone sono sincere, come assunto di base, che può essere modificato se ci sono elementi. A pensarci bene sono entrambe delle "presunzioni", che possono rivelare altre cose su chi le afferma.
Forse anche a Lei è capitato di aver frainteso.

--Fino a poco fa, credevo che superare la fobia fosse una concreta possibilità e non un pio desiderio. In concreto, la paura delle scale può significare in assenza di ascensore e non sempre ci sono, rinunciare ad un lavoro, non fare una visita medica, non fare degli acquisti, non stare insieme a degli amici, ecc.. Si può dire che anche i paraplegici hanno gli stessi limiti, ma nel mio caso le gambe, la schiena sono funzionanti e non se questo rende la situazione più tollerabile.
Non so, se sono intollerante a dei limiti, come più volte ha detto in passato, altre persone che mi conoscono dicono che i limiti me li metto da sola, più ne sono meglio è. Punti di vista diversi o forse in questa sede mi sono mostrata in maniera diversa da altre sedi.

POST SCRIPTUM
L'interesse "seminariale" non è che stia aumentando, è sempre lo stesso,solo reso più esplicito. Mi interessa conoscere il punto di vista degli altri, il loro lato umano. L'anno scorso mi è capitato di ascoltare il "delirio" di una persona, che poveretta aveva anche le allucinazioni, mi ero seduta accanto a lei e con un po' di difficoltà cercavo di seguirla anche perché le parole erano storpiate.
In queste sede ho esplicitato l'interesse verso Bion,Meltzer, Basaglia. L'interesse verso i primi due è stato Lei Gentile Dr, ha promuoverlo, usa spesso la loro terminologia. L'interesse verso Basaglia è sorto dopo aver visto " c'era una volta la città dei matti", qualche intervista allo psichiatra e una trasmissione dedicata a lui. Prima per me c'era la semplice equazione Basaglia= legge 180,ora è diverso, era uno psichiatra che non parlava di scienza o di scienziati ma di volontà.Non voleva essere il carceriere di nessuno dopo essere stato carcerato. Sicuramente per Lei queste cose equivalgono alla scoperta dell'acqua calda. ..E poi era pure gradevole d'aspetto.
Questo aspetto può favorire o essere in conflitto d'interesse, può essere, ma c'è, cosa propone di chiudergli la bocca? di ucciderlo? Tuttavia grazie a questo aspetto ho trovato una "spiegazione" un po' diversa circa la fobia specifica nelle teoria dell'attaccamento, ma siccome sono cialtrona e lenta a capire, ho lasciato perdere.

again

Per prima cosa la racconto un sogno recente. Nel sogno vedo una donna affascinante molto bella, capelli rosso sul chiaro, ben curati. Indossa una pelliccia dello stesso colore e tono, anche il rossetto è della stessa tonalità. Si presenta e dice di chiamarsi Imea o qualcosa di simile.
Nell'altro sogno il palazzo era particolare, un cubo di vetro totalmente trasparente, ma antisismico.

Avuto dei dubbi nell'inviare questo post.
Mi pare che il dialogo sia migliorato rispetto all'inizio, ma forse Lei è di diversa opinione.
Riguardo la fobia, alcune considerazione, mi scuso per l'imprecisione o peggio, si può dire che sia espressione dell'inconscio? Se l'inconscio non dipende dalla parte razionale e/o consapevole si dovrebbe manifestare comunque, invece se sono distratta la fobia non dico che sia assente, ma quasi nel senso che affronto molto bene le scale compreso il famigerato primo gradino più alto. Chissà ottundendo ancora di più la mente..
Carissimo e Gentilissimo Dott. mi dispiace darle tanto fastidio e vorrei che arrivi un giorno in cui possa scrivere - stair no problem-
A volte penso che la fobia nasconda dell'altro e che sia un paravento di altre patologie (ma quali?) o altro ancora. Forse è una pretesa sperare di superarla, ma se così fosse quali sono i motivi per cui sperare di affrontare le scale è solo una pretesa o pio desiderio?
Grazie, per tante cose ma soprattutto per aver reso sopportabili gli equivoci, di aver compreso i toni più rudi e di capire che spesso non sono particolarmente sveglia e brillante.

La risposta al post

La risposta al post precedente s'è persa in qualche meandro del computer, evidentemente. Me ne scuso.
sogno palazzo cubo di vetro trasparente antisismico in Liguria... solido...
sogno con bellissima donna rosso chiaro... affascinante...
"spesso non sono particolarmente sveglia e brillante"
beh oggi si tratta meglio, a volte quindi è sveglia e brillante...

"...se sono distratta la fobia non dico che sia assente, ma quasi nel senso che affronto molto bene le scale compreso il famigerato primo gradino più alto. Chissà ottundendo ancora di più la mente..."

Letteralmente se si potesse 'distrarre' la signora Fobia, questa farebbe meno danni e Lei farebbe meglio le scale.... Come distrarla, cioè fare allentare la presa su di Lei? Nel senso di 'distrarre' un carceriere, così il prigioniero può scappare...
Intanto bisognerebbe distinguere il prigioniero dal carceriere: sempre personaggi sono...
così come quella che "dà fastidio" e quella che "si dispiace"... Siamo fatti di parti diverse, che è utile distinguere,se possibile: alcune sono "insopportabili", altre no...

MRS FOBIA

Volendo personalizzare la climacofobia, si potrebbe dire che la Mrs Fobia suppone spesso: e se cado; se non riesco a rialzarmi; se divento così indifesa proprio perché a terra e se...
Pensieri immediati, poi chissà se (di nuovo un se) c'è dell'altro.
Non mi pare di ricordare, che quando affronto le scale un po' meglio, una parte di me (il personaggio il prigioniero) si senta più libero o che sia in fuga, quanto piuttosto di stupore. Ma meglio tornarci su appena mi capiterà l'occasione, spero presto.

Associazioni. Come un quadro immenso o un libro fatto da molti capitoli apparentemente senza collegamento e che proprio per il loro ingombro fisico non si apprezzano per intero, ma aspetti parziali, così per le persone ( chissà perché a seconda delle teorie di riferimento si sa la parola persona o personaggio)si notano solo degli aspetti parziali o parti. Probabilmente non può essere che così. Pensieri bizzarri. A proposito di "parti insopportabili", si sono manifestate diverse volte in
questa sede? e quali sono?

SOGNO CON ASCENSORE (COME LI HO spesso sognati).
Entro in un ufficio ci sono molti impiegati intenti a lavorare alle loro scrivanie. Mi avvicino ad una di loro, dovrebbe essere l'amministratrice, le voglio regalare un libro a cui tengo molto. Ci salutiamo, mi chiede di un'altra persona, le porgo il libro, si mostra gelida e scortese. Vado via dicendo a non rivederci. All'uscita non c'è il corridoio ma altri uffici, difficile trovare l'ascensore in mezzo a tutte quelle scrivanie. Non mi va di fare tutte quelle rampe a piedi ( anche nel sogno per la prima volta l'ascensore è una scelta e non una necessità). Vedo una porta che si apre c'è l'ascensore fatto un po' strano, un uomo mi dice che è un montacarichi per l'ascensore basta seguire le indicazioni. Prendo l'ascensore insieme ad altri e una donna dice che meglio appoggiarsi perché l'ascensore fa una manovra particolare, superare una collina. Arriviamo a pianterreno.

P.S.
"personalizzazione: la percezione soggettiva di sé come entità oggettiva, il sentirsi una tot. integrata. O, per citare l'opera di G. Benedetti, avere un simbolo di sé coerente e stabile, capace di mantenere una sufficiente coerenza tra i vari personaggi interni che recitano nel teatro della mente..."
Per caso è parente di G. Benedetti?

Ora faccio solo un accenno, forse la prossima volta verrà meglio.
Sullo sfondo oltre la climacofobia, forse c'è un'altra paura, ma non sono tanto sicura, può essere una impressione, e cioè la paura di perdere il controllo, non nel senso che possa iniziare a dire - sono la Regina Elisabetta-, qualcosa di difficile da dire e chissà se è proprio questa cosa che mi fa contare i mesi ed i giorni da certi avvenimenti recenti quasi fossero ricorrenze. Per fortuna non ancora arrivo a contare le ore.

In un possibile copione, Mrs

In un possibile copione, Mrs Fobia ( o Phobia?..) direbbe piuttosto: "Dove vuole andare questa qui? Blocchiamola un po'..." Quando invece Mrs Phobia è distratta, la Prigioniera è stupita di scendere liberamente...
Quanto all'accorgersi o meno, l'esistenza di un inconscio credo che sia riconosciuta ora anche dai più convinti comportamentisti, bene o male .

A proposito di "parti insopportabili",.... ma non era Lei che ringraziava di averle sopportate?... tenerle insieme in effetti non è sempre facile.
Forse il sogno risponde alla sua domanda, col personaggio dell'Amministratrice; sembra quasi una panoramica sul suo 'teatro della mente', che compare nella successiva citazione.
Arriva a pianterreno, bene o male: chissà se è qui che ci sono le nuove paure, la paura di perdere il controllo... ( in effetti se succede in pubblico può essere imbarazzante, dopo una certa età...: è una possibile interpretazione, non l'unica)

(io mi firmo GBenedetti, ma non sono l'unico...)

Climacofobia: fobia del climax?...

La Regina Elisabetta potrebbe essere un nuovo personaggio che incontreremo in futuro, come la Regina di Picche di Alice nel PdM?

'contare' mesi o giorni o ore o altre cose può essere in effetti un modo (ossessivo: niente di male) di controllare qualcosa di cui si teme di perdere il controllo...

ringrazio

E la ringrazio ancora di sopportarle, ma forse possiamo intendere "parti diverse", per me ad es. la parte che scrive a penna, scrive a scatti, mangia consonanti, vocali e persino periodi o l'eccessiva reattività per piccole cose e la scarsa reattività per questioni più importanti. Sono degli esempi di un lungo elenco, per Lei le "parti insopportabili" possono essere altre che a me possono sfuggire. Non so se capita anche a Lei che una parte di una persona a volte ci sembra pregevole altre particolarmente odiosa-

Già paura del climax, chissà perché le fobie hanno un nome greco.

Può essere che il copione di Mrs Phobia (scritto così è più elegante) sia quello che dice Lei, allora ci si potrebbe chiedere perché questo alt c'è solo per alcuni tipi di scale, in particolare per il gradino più alto, dai momenti a prescindere dalla distrazione. Forse Mrs Phobia lunatica? Se Mrs Phobia interpreta il personaggio della carceriera, non è chiaro chi interpreta quello della Prigioniera; quando sarebbero spuntati questi personaggi forse innati?
Sicuramente sbaglio, messa così la fobia pare che sia qualcosa ( ancora capisco se la fobia è un disturbo, un sintomo o una difesa) che c'è nella testa o che sia intrapsichica mentre l'ambiente, le esperienze avrebbero un valore prossimo allo zero. Per quel che vale non è che vedo le scale come pericolose quanto piuttosto incapace a superare l'ostacolo, in questo caso paura di perdere l'equilibrio fisico e così faccio come Varenne alla sua prima corsa.

--Non so se ho capito bene sembrerebbe che perdita di controllo sia interpretato (una delle possibili interpretazioni) come paura di perdere il controllo degli sfinteri in pubblico. Cosa imbarazzante, immagino possa capitare più facilmente se si assumono diuretici.
In base alle sensazioni che consapevolmente provo, di altre non potrei dire alcunché, mi pare che la paura di perdere il controllo si possa verificare in quelle situazioni che sono inevitabili, in cui non si ha alcuna possibilità di opporsi. L'inevitabilità non è oggettiva nel senso che in certe situazioni nessuno può farci niente, ma soggettiva, solo io non riesco a reagire, senza volontà o controllo e mi lascio trascinare. Ipotesi. Forse per questo preferisco la parola persona, ( parti della persona) alla parola personaggio, che mi pare senza volontà, quasi un burattino senza vita in mano ad altri.
Pensieri ameni o sempliciotti a seconda del punto di vista. Si può perdere il controllo quando abbiamo un accesso di ira o per patologie come la psicosi ( nell'immaginario collettivo spesso il malato di mente viene visto come colui che dice di essere Napoleone), ma a pensarci bene anche in altre circostanze che non hanno niente di eccessivo e/o patologico, ma hanno durata limitata...

Grazie per avermi rassicurato riguardo il "contare".

P.S.
Riguardo all' amm.trice del sogno, nella realtà la conosco poco, ma sono stata fortemente condizionata nei suoi riguardi.
--Secondo Lei perché si fa la distinzione tra fobia specifica e fobia sociale? quest'ultima trova molto più spazio su internet che non la prima, almeno per la mia esperienza.

Proprio in fondo al post

Proprio in fondo al post sembra di vedere bene la 'parte' 'seminariale, studente o come altro vogliamo chiamarla, che non perde occasione per uscire con qualcuna delle sue domande, magari portando via il posto a quello che Lei (un'altra parte di Lei, o un'altro filone di pensieri, se preferisce chiamarla così) stava dicendo e pensando, riguardo al sogno e all'amministratrice.
A volte per mantenere l'attenzione su certi argomenti si deve concentrarsi e resistere a 'distrazioni' che tendono a 'portare via'. La 'studentessa' sembra infiltrarsi spesso, in modo quasi impertinente e saputello, a volte, a rompere la concentrazione su certi argomenti.

D'altronde oltre alla paura di perdere l'equilibrio fisico in certi tipi di scale, potrebbe esserci la paura di perdere l'equilibrio psichico in prossimità di certi altri tipi di 'climax'. In effetti Lei sembra a volte aggrapparsi a certi 'corrimano' razionali ed eruditi quando si trova in punti forse 'scivolosi'. Forse per paura di ritrovarsi come dice: " io non riesco a reagire, senza volontà o controllo e mi lascio trascinare".

sogni e sogni a fumetti

SOGNO###
Un uomo mi invita a vedere l'appartamento che recentemente ha acquistato. E' molto particolare, nella zona giorno c'è una piccola cucina con delle pareti basse, ben accessoriata, un gradino o due più in basso c'è un ampio soggiorno e nella parete di sinistra colorata in modo particolare c'è la porta che introduce nella zona notte.

SOGNO A FUMETTI
Appena sveglia lo ricordavo abbastanza bene, poi svanito, quasi fosse passato un cancellino.
Il sogno era fatto di strisce di fumetto.
Sono a letto, che ricordava vagamente il letto di VanGogh, lo sfondo è blu scuro. Ci sono delle nuvolette con delle frasi scritte x spiegare la scena e c'è anche una voce di sottofondo, quasi un servizio televideo per non vedenti. In una delle vignette mi pare di ricordare una macchia nera. Le frasi scritte erano solo in parte leggibili, ma la voce ere chiara e spiegava il senso delle vignette, della macchia nera, forse una persona con cui avevo uno strano rapporto e che forse mi incitava al silenzio e a dimenticare. C'era anche la barra della memoria che doveva filtrare.
Appena sveglia era tutto chiaro, poi svanito, mi sarebbe piaciuto ricordarlo meglio il sogno perché è la prima volta che sogno in forma di fumetto. NOn so cosa abbia avuto l'effetto cancellino, testa a canestro, paura...ma di che?
A proposito di paura e quella di cui faceva accenno Lei, paura di perdere il controllo psichico, se inteso come una più o meno rapida ed improvvisa perdita del controllo delle funzioni psichiche, chissà se ho paura di perderle tutte o qualcuna in particolare. Mi pare che quella dell'affettività non sia così efficiente, considerando la fobia, anche se poco funziante, pare ci sia ancora, potrebbe sparire insieme alle altre, come il sogno..

A volte m sembra come se il pensiero fosse bloccato e anche la capacità di azione, a volte si associa la sensazione di spavento, ma non sempre. Così ad esempio passeggiando per il mercato ho incrociato due uomini che si "beccavano" tra di loro, si comportavano come due ragazzini alquanto "sciocchi", come mi hanno visto, uno di loro ha detto all'altro che lasciava la presa perché stavo passando. In quel frangente ero rimasta senza parole e per un istante mi ero fermata, poi avevo ripreso il cammino. DEtesto certi istanti, momenti.
Forse faccio come il pangolino, mi pare si chiami così il grazioso animaletto che quando ha paura prende la forma di ciambella. Altre volte la reazione è un po' diversa vorrei fuggire e nascondermi in qualche angolo remoto magari par urlare, piangere, ma in un angolino tutto mio.
E poi non riesco ad essere rilassata, come se ci fosse qualcosa... ma cosa non so.

Spero di non essere stata tanto insolente. Non so se sia vero o meno, mia madre mi ha detto che la prima espressione che ho avuto stampata sulla faccia da neonata erano dei punti interrogativi.
-----Riuscire a scoprire quali son le altre scale...

La domanda messa alla fine dell'ultimo post, me la sono sempre posta, questa divisione tra le fobie e soprattutto il minor interesse per la fobia specifica ( forse mi sbaglio oppure non ho trovato le letture inerenti, quindi è solo un caso), quasi figli di un DIo minore.

Sembra un sogno senza parole,

Sembra un sogno senza parole, e queste allora ritornavano nei 'fumetti' del sogno successivo? Ma i fumetti sono spariti subito e così resta il senso che è stato tagliato via il significato, come dalla censura. Trapela solo qualcosa di strano e un invito a tacere e dimenticare.
Forse resta anche il senso di paura per qualcosa che non si conosce – che spesso fa più paura di quello che si conosce – che poi è quello che succede nella fobia. Non capisco la sua 'ossessione' per la distinzione fra fobie diverse, a me sembrano tutte uguali, anche se come diceva la fobia dei serpenti magari, vivendo in città, disturba meno di quella delle scale o degli ascensori. Se poi abitasse in un grattacielo...

la scena al mercato : se non erro si è trovata di fronte a una scena di una certa violenza fisica, anche se contenuta, forse come un confronto fra due 'galletti' che si 'beccano' – di solito per il predominio sulle 'galline'. La sessualità è spesso associata con la violenza, a volte nella coppia, a volte 'precedente', fa come parte del contesto preliminare, e le 'femmine' assistono per vedere chi sarà il vincitore. Adolescenti e uomini ( ma spesso ora anche donne), fanno allo stesso modo, talora con conclusioni tragiche.
Lei dice DEtesto certi istanti, momenti , reagisce in vari modi … e“ non riesco ad essere rilassata, come se ci fosse qualcosa... ma cosa non so”.
Era rimasta senza parole, come i sogni recenti sono rimasti senza parole uno e bloccato, eliminato quasi, l'altro. Ma in questo post alcune parole mi sembra le ha ritrovate, e la voglia di allargare lo spiraglio...

come al cinema muto

Effettivamente il primo sogno era senza parole, come se osservassi i dettagli di un appartamento in rigoroso silenzio.
Il secondo è stato cancellato, non so, se dalla paura, dalla censura o dalla cattiva memoria. Ricordo che appena sveglia mi pareva ben presente, un sogno strutturato in modo così particolare, almeno per me la prima volta. Forse il background del sogno più che di paura era di collusione, commistione, se fossimo nel penale si potrebbe dire qualcosa di simile al tanto di scusso "concorso esterno in associazione mafiosa". Solo delle ipotesi, sensazioni che possono stare insieme ad altre, tanto è povero il ricordo del sogno. In questi casi di scarsa conoscenza o ricordo può far paura anche il gran numero di ipotesi e la possibilità di sconfinare nella fantasia o all'opposto di non considerarle tutte correttamente.

La sua similitudine, i galletti, per spiegare la scena del mercato è appropriata, siccome ero di passaggio non conoscevo i motivi del contendere e per arrivare alle mani in modo alquanto sconcio, parafrasando Mosè (il cane da guardia del fumetto Lupo Alberto) che quando non capisce il comportamento di Alberto dice "...roba da lupi..", direi "..roba da maschi..". Questo tipo di comportamento aggressivo sta facendo proseliti anche tra le donne.
Rimane il fatto che ero rimasta interdetta sia pure per qualche istante, cosa che non mi piace e mi piace ancor meno non conoscerne i motivi. Ma non per questo perdo il sonno la notte.
Questa sensazione è istantanea, come se venisse sfiorato un nervo scoperto mentre la sensazione di mancato relax, quasi di allerta è come un dolore non troppo forte, continuo a cui ci si è abituati. Talmente l'abitudine da averlo notato solo di recente.
Altro sogno muto. Sono in un ambulatorio molto affollato e aspetto il mio turno. Esce il medico ci salutiamo a distanza con un gesto di mano. Credo che il mio turno si sia avvicinato, ma scopro che c'è un'altra sala d'attesa altrettanto piena.

POST SCRIPTUM
L'ossessione per la distinzione delle fobie, si potrebbe dire, mi è stata indotta, leggendo su riviste, su internet articoli e risposte sul tema e compariva se non sempre molto spesso la distinzione tra fobia specifica e fobia sociale, anche in un articolo- riassunto che "spiegava" le fobie in base alla teoria dell'attaccamento ( scelta tra base sicura e esplorazione). Articolo che avevo trovato interessate, c'erano molte cose in cui mi rispecchiavo, ma un po' per la difficoltà insita nei riassunti, qualcosa si perde, un po' perché faceva la distinzione netta tra f. specifica e f. sociale non ho approfondito.
Le fobie per Lei uguali a parte il grado di "invalidità" che possono implicare.
Il DR del sogno ha paura dei serpenti, mi ha detto di non aver mai fatto niente per superarla, non so se perché vivendo in città non lo invalida più di tanto o perché ritiene che per superarla non sia facile.

solo per

Solo per mantenere la modalità abituale, a Lei risposte dispari a me le pari (così aggiungo un'altra possibile "ossessione") e non per venir meno alle regole.
Chissà se il sogno si era svolto in modalità fumetto per alleggerire il contenuto e per mantenere una certa distanza.

L'idea di una collusione e

L'idea di una collusione e concorso in associazione mafiosa fa pensare a una responsabilità in qualcosa di 'criminale' su cui è meglio tacere e dimenticare... Ma spesso è proprio tacere e dimenticare che mantiene la paura, forse un tipo di paura diversa, di essere scoperti, che possa crollare tutto...
Era rimasta interdetta: un campanello d'allarme, un nervo scoperto, un senso di inquietudine di fronte ai due maschi-galletti che vengono alle mani in modo sconcio. Anche qui forse chi assiste è invitato a colludere e tacere, come in un concorso esterno... Il testimone di un avvenimento in effetti ha la sfortuna di esserne coinvolto, e se tace è considerato colluso, o almeno reticente. E si tiene un'inquietudine costante, come fra due fuochi.

Con la teoria dell'attaccamento Lei introduce tematiche più precoci, che mi sembra quasi mai abbia toccato e dice che in certe cose ci si rispecchiava. Giustamente sente che i riassunti non bastano e bisogna entrarci dentro.
Sembra che mi associ al dottore del sogno che non fa niente per superare la fobia dei serpenti... d'altronde Lei aspetta di entrare nella sala visite ma ci sono ostacoli inattesi che trattengono. Nel sogno quindi si rinvia la visita, l'esame per cui era lì. Ci sono ancora 'resistenze', sembra però essersi molto avvicinata.

i dintorni della memoria

Ricordo pochissimo del sogno a fumetti, quindi le ipotesi possono sembrare tutte verosimili dalla paura di essere scoperti e che crolli tutto insieme all'ipotesi di perdere qualcosa che l'altro ci può dare grazie alla ns complicità e silenzio.
Comunque il sogno era a colori a differenza di quelli più recenti caratterizzati dalle sfumature di grigio.

Dimenticare non è sempre una forma di difesa ( rimozione, dissociazione ecc.) o una scelta di metterci una pietra sopra, a volte possono essere gli altri a mettercela nel senso che il povero testimone viene tramortito con una botta alla testa e non è detto che al risveglio la memoria sia ancora in forma, può andargli anche peggio.
La mia inquietudine di fondo non so se sia quella del testimone e/o anche la sensazione che mi manchi qualcosa, quel quid che permetti di fare e di affrontare le scale senza timore.

:-) Come mai ha l'impressione chela voglia associare al dr che non fa nulla per superare la fobia dei serpenti? Avendo la stessa fobia avrei fatto come lui.
Mi aveva raccontato un episodio in cui per far contenti i figli erano andati ad una mostra di serpenti. Era permesso accarezzarli, i figli lo avevano fatto, lui no. Evitamento per un fobico è un classico, ma c'è un altro aspetto spesso messo in secondo piano: l'irritazione che prova il fobico verso se stesso per il suo comportamento. Così il dr diceva:-...ma la bocca era lontana..- ed io:...ma la scala era bassa, il gradino comodo..-
:-( Per le tematiche precoci potrei portare degli esempi, quasi delle foto, se Lei è d'accordo. Non mi pare che l'esplorazione era stata favorita.
SOGNO CAMPAGNA ELETTORALE
Mi trovo in un paese/città che non conosco e c'è la campagna elettorale per l'elezione del nuovo sindaco. Ci sono 3 liste, nelle prime due si contrappongono alla carica un fratello ed una sorella. Quest'ultima ( vive in un'altra città) fa intervenire anche un dr austriaco o tedesco(cognome iniziava per Hau...) facendo intendere che avrebbe migliorato la sanità locale, lei stessa un medico, e che con le sue conoscenze avrebbe migliorato anche il turismo. Il fratello era più conosciuto nel posto vivendoci ed inoltre era benvoluto.

POST SCRIPTUM
I dintorni della memoria in un certo senso sono pericolosi.
Nel sogno a fumetti il fatto di essere frammentato lascia spazio a troppe ipotesi, sviluppi. Anche questi mancati ricordi possono alimentare la paura.

--I dintorni della memoria possono lasciare perplessi, se una persona cara ha l'attitudine a dimenticare e a cambiare i ricordi. Mia madre un po' è così, un piccolissimo es. a 14 avevo tentato il suicidio prendendo le pasticche, per la mamma ho bevuto candeggina ( che schifo!!!)

--Mancanza di memoria da parte mia, quando da ragazzina non ricordavo certi fatti e gli altri si, non era affatto divertente, anche in quelle occasioni tutto era possibile, niente potevo escludere. La soluzione che adottavo: la fuga. Viva il coraggio, così si affrontano i problemi con una bella fuga.

Mi sembra che nel suo post


Mi sembra che nel suo post traspaiano vari tipi di difficoltà, ostacoli ad affrontare le cose, fra 'verità' è travisamenti di vario tipo.

Ricordo pochissimo del sogno a fumetti, quindi le ipotesi possono sembrare tutte verosimili dalla paura di essere scoperti e che crolli tutto insieme all'ipotesi di perdere qualcosa che l'altro ci può dare grazie alla ns complicità e silenzio.
Omertà?

...il povero testimone viene tramortito con una botta alla testa e non è detto che al risveglio la memoria sia ancora in forma, può andargli anche peggio.
Punizione mafiosa per la mancata omertà?

La mia inquietudine di fondo non so se sia quella del testimone e/o anche la sensazione che mi manchi qualcosa, quel quid che permetti di fare e di affrontare le scale senza timore.:-)
Paura per quanto sopra?

...episodio in cui per far contenti i figli erano andati ad una mostra di serpenti. Era permesso accarezzarli, i figli lo avevano fatto, lui no.
Mi sembra un ricordo ulteriore del sogno: più che la 'fobia', colpisce forse l'idea di lasciare che i bambini tocchino i serpenti, le associazioni possono essere molte...

Evitamento per un fobico è un classico
dotta conoscenza scientifica che copre quello che non si conosce e si teme?

ma c'è un altro aspetto spesso messo in secondo piano: l'irritazione che prova il fobico verso se stesso per il suo comportamento. Così il dr diceva:-...ma la bocca era lontana..- ed io:...ma la scala era bassa, il gradino comodo..-
Il 'testimone' intimidito cerca a volte di mettersi in pace la coscienza?

:-( Per le tematiche precoci potrei portare degli esempi, quasi delle foto, se Lei è d'accordo. Non mi pare che l'esplorazione era stata favorita.
Ricordo giusto o travisato per tutte le motivazioni di cui sopra?

SOGNO CAMPAGNA ELETTORALE
..Ci sono 3 liste, nelle prime due si contrappongono alla carica un fratello ed una sorella. Quest'ultima ( vive in un'altra città) fa intervenire anche un dr austriaco o tedesco(cognome iniziava per Hau...) facendo intendere che avrebbe migliorato la sanità locale, lei stessa un medico, e che con le sue conoscenze avrebbe migliorato anche il turismo. Il fratello era più conosciuto nel posto vivendoci ed inoltre era benvoluto.
Di nuovo un dottore...anzi due... che fanno propaganda (che come si sa con la verità c'entra poco...) nella rivalità fra dei fratelli

POST SCRIPTUM
I dintorni della memoria in un certo senso sono pericolosi.
Nel sogno a fumetti il fatto di essere frammentato lascia spazio a troppe ipotesi, sviluppi. Anche questi mancati ricordi possono alimentare la paura.
--I dintorni della memoria possono lasciare perplessi, se una persona cara ha l'attitudine a dimenticare e a cambiare i ricordi. Mia madre un po' è così, un piccolissimo es. a 14 avevo tentato il suicidio prendendo le pasticche, per la mamma ho bevuto candeggina ( che schifo!!!)
--Mancanza di memoria da parte mia, quando da ragazzina non ricordavo certi fatti e gli altri si, non era affatto divertente, anche in quelle occasioni tutto era possibile, niente potevo escludere. La soluzione che adottavo: la fuga. Viva il coraggio, così si affrontano i problemi con una bella fuga.
Nel dissidio con sua madre sul ricordo dei fatti, come stabilire chi è che li ricorda giusti, se Lei subito dopo parla di “mancanza di memoria … da ragazzina”. Il coraggio di cui parla potrebbe essere quello di cercare la verità, appunto, affrontando omertà, minacce, paure di tutti i tipi

Quindi: omertà, allusioni, paura, propaganda, conoscenza 'scientifica', ecc possono interferire con la memoria della verità: il rischio è di fabricarsi una verità 'mitica', come gli imperi hanno sempre fatto creando una mitologia sulle proprie origini, sono verità 'politiche', di comodo per consolidare l'establishment dell'impero (le parti dominanti della personalità)...

quante cose

Quante cose interessanti nella sua mail.
Nell'altro post ero stata superficiale ed imprecisa:
--)I figli del Dr non sono bambini e né lo erano al tempo della mostra di serpenti;
:-) nessun dissidio tra mia madre e me, parlando del passato le era tornato in mente il mio tentato suicidio, secondo lei con la candeggina, secondo me con dei farmaci. Come stabilire chi ha il ricordo giusto, visto che ho ammesso di avere delle amnesie? Ci sono i referti medici, le persone che mi avevano aiutato, compresa mia sorella. Dottore, provi a camminare dopo aver ingerito 11 pasticche di flunox, sensazione che non si dimentica facilmente. Penso che prendere farmaci o candeggina diano effetti immediati diversi, non so se per la candeggina si usi lo stesso la lavanda gastrica o se il detergente in qualche danneggi l'apparato digerente;
:-( il fatto che non ricordi alcuni episodi circoscritti non fa di me una smemorata (ora lo sto diventando, buon sangue non mente),o una che travisa sarebbe come dare dell'alcoolista a chi si è ubriacato un paio di volte nell'arco di una vita. Forse anch'io traviserò ma le spiegazione non è questa.

RIFLESSIONI
- l'evitamento è la prima cosa che colpisce della fobia, gli esperti notano gli aspetti più profondi.
--che strano modo ha il testimone intimidito di mettersi a posto la coscienza.
####prima di dire se i ricordi sono giusti o travisati, forse meglio precisare cosa si intende per - non mi pare che l'esplorazione sia stata favorita- e dare una descrizione minima di alcuni episodi. Naturalmente non serve entrare in dettaglio SE (sottolineato) ha deciso che traviso i fatti magari per i motivi che ha riportato nel post.

Nella campagna elettorale si fa propaganda, ci sarà un motivo per cui si chiama così.
Nella Germania nazista c'era persino un ministro della propaganda. Hitler, prima di andare al potere con elezioni libere, aveva scritto un libro " la mia battaglia" in cui descriveva i suoi propositi. Lo sappiamo ora, ma lo sapevano anche all'epoca. Allora come mai..
Il vero potere quello economico non si mostra non fa propaganda usa il potere politico di rappresentanza. Come direbbe N. Chomsky, non ha importanza chi detiene il potere politico tanto non sono loro a decidere. Un filosofo riferendosi a chi detiene il potere finanziario, non sono immorali, ma amorali. Il potere politico usa slogan, frasi orecchiabili, che possono convincere. Un piccolo riferimento al titolo del thread.

L'ultima parte dela sua mail non la trovo molto chiara, forse con il tempo. Mi vengono in mente alcune parole come sabotatore interno o alcuni post kleiniani come Rosenfeld, Meltzer.
Leggendola sua chiusa sembrerebbe che tutto accada nella psiche, lotta tra le diverse parti della personalità, e l'ambiente, le esperienze, le persone che ci stanno accanto che fine fanno? nessun rilievo?
Ambiente in senso lato, mi pare molto diverso nascere a Kinshasa piuttosto che a Montecito.
Un ambiente favorevole o sfavorevole avrà una qualche incidenza sulle parti della personalità o forse no..
POst scriptum
In un sogno recente c'era un merlo, ebbene una coppia di merli voleva fare il nido sul mio balcone, avevano portato il materiale, ma l'appoggio era troppo bucherellato e porzioni di nido cadevano giù.
Ho sognato per due volte dei cani. Sogni molto brevi.
Nel primo un cane a pelo piuttosto lungo color cognac mi viene incontro gioiosamente e con energia, è solo affetto. Una signora che ha paura dei cani chiede all'altra se mi può fare del male, risponde di no, che così si gioca coi cani, mi mostra anche una scodella, è l'ora del pranzo.
Nell'altro ci sono due cani, una cagnetta, pastore maremmano, che sta allungata per terra, le accarezzo la testa e arriva un pastore tedesco, un po' scontroso, ma alla fine si avvicina e nota anche la cagnetta.
Avevo un pastore tedesco, non toccava niente sul tavolo neppure le bistecche, ma se ti vedeva mangiare un gelato...

L'establishment c'è anche

L'establishment c'è anche nella personalità, e difende ovviamente l'assetto esistente, anche se è negativo per altre parti. Io penso che non abbia molto senso cercare cause ed effetti, se non a livello epidemiologico e generale, non quindinel singolo. Tanto più nel passato. Credo che quello che conta è cosa succede nel presente fra tutte le forze in gioco, e il terreno di gioco è ovviamente sia il mondo esterno che il mondo interno. Ma c'è chi dice - filosofi, non psicoanalisti - che il mondo reale in realtà non esiste ed esiste solo il suo riflesso interno. Che bisogna comunque guardare per orientarsi...
Merli che tentano di costruire il loro nido, ma su una base non sicura... Chissà cos'è che ostacola la loro capacità istintiva, da non farli accorgere dei difetti della base.... Spesso è quello che succede: qualcosa ci impedisce di vedere gli ostacoli che ci impediscono, e ci ostiniamo inutilmente...
Neisogni dei cani ci sono manifestazioni di 'energia', che vari persone interpretano diversamente, chi ha paura, che parla di affetto, che pensa alla fame; un cane è scontroso, le attenzioni rivole alla cagnetta, anche i cani sono gelosi, obbedienti ma a volte non affidabili, per fame o gelosia od altro...
A volte parlando di animali si parla di vicende umane, alla walt Disney o alla Orwell...

forse non solo fobia..

Chissà cosa pensano gli abitanti di Katmandu o pi paesi in guerra del pensiero dei filosofi che Lei cita.

La vita di una persona solo di presente o piuttosto un continuum, come la Storia, La Repubblica di Weimar, il trattato di Versailles, forse non sono le cause del nazismo, ma probabilmente avevano creato il terreno favorevole. Nel micro. L'ambito lavorativo di una persona dà un buon esempio di continuum.
E' solo un modo di vedere, uno tra tanti, come per la coppa di Rubin, ci sono almeno due prospettive, si può scegliere di approfondirne una.
Quindi parliamo del presente come Lei propone.
Scrive di propaganda (quale?), parti di personalità(quali?), che difendono un certo assetto (quale?)negativo (perché?) per altre parti (quali?).
Parole simili sono usate dai postkleiniani, compreso Meltzer (organizzaz. patologiche di personalità che si contrappongono a una organizzaz, relativamente sana). Dunque siamo nell'ambito della patologia e di una certa entità. Secondo Gazzillo, autore de " i sabotatori interni", nella letteratura psicoanalitica le organizzazioni patologiche di personalità sono state messe in relazione a diversi stili di personalità: schizoidi, paranoidi, sadici, masochisti, borderline, ecc.. Non so se condivide questo pensiero, ripreso da più autori compreso Melter,mi pare rientri anche Bion con la "prospettiva reversibile" o se si riferisce ad un ambito più ampio, non patologico. Spero di non avere organizzazioni patologiche di personalità e una relativamente sana, ma di averne almeno una sana. Insomma tutte queste parole per dire è solo fobia o si sospetta dell'altro?

§§§I cani dei sogni erano tutti e tre belli e ben curati.
In un sogno compaiono due cani e mi è venuta questa idea.
La cagnetta bianca (pastore maremmano), pacifica, disponibile, graziosa, è la terapeuta. Il pastore tedesco è Lei, Gentile DR ( Bozen forse le dice qualcosa..)Dialogo un po' difficile all'inizio, dopo migliorato, almeno così mi sembra, forse è di diverso avviso. I cani anche se di diversa razza o provenienza sono entrambi pastori...
@@@@Altro sogno. Con altre persone usciamo dalla chiesa e andiamo a casa di una mia amica. E' ora di pranzo. C'è collaborazione. . Cerco di poggiare del cibo sulla tovaglia candida, ma si rovesciano continuamente delle foglie di kenzia messe per ornamento dentro a delle coppette, per fortuna arriva una mia amica e il lavoro si semplifica.
Sogno cupo. E' il tardo pomeriggio di una sera invernale, praticamente è buio, le luci che illuminano il cortile interno e la strada sono deboli. Sembra che ci sia stato un sisma, gli edifici sono strani, ma non lesionati o cadenti, la strada almeno quella che porta a quella principale, risulta piena bozze sopraelevate, nonostante ciò si cammina bene. Non sono da sola non distinguo l'altra persona, insieme andiamo a comprare del pesce da un ambulante. Cadono 10 cent, li raccolgo e saluto un conoscente.

I merli sono andati via, hanno scelto un luogo più adatto per nidificare, un po' mi dispiace, ma la loro sicurezza prima di tutto. Singolare che tra il materiale "edile" c'erano parecchi fili di plastica; anche loro urbanizzati e pronti al riciclo dei rifiuti.
Fortunati i merli non affrontano le scale...
Fantasia/supposizione legata alle scale.
Non prendo l'aereo, non per paura del mezzo, ma della scaletta. Ecco cosa immagino o suppongo se..
1) sto per scendere o paura, allora il/la comandante ( mi pare si chiamino così i piloti) si accorge della difficoltà e mi aiuta;
2)sto per scendere, un piede sull'aereo e l'altro sul primo gradino. La scaletta diventa animata e si stacca dall'aereo e divento come OLivia di Braccio di Ferro.

Fantasie interessanti, che

Fantasie interessanti, che allargano la visuale alla 'paura di volare' (negata) e alle diverse possibilità, più o meno desiderate. Fra cui c'è il desiderio di volare come i merli, beati loro...
Evidentemente le sue 'ali' sono appesantite da qualcosa, rifiuti, residui, materiale vario come quello presentato nei sogni o nelle associazioni ad essi, negli 'oggetti' e personaggi e 'teorie' psicoanalitiche, filosofiche ecc, nelle critiche, ecc
Meno male che dice che 'c'è collaborazione', così potremo sperare di farci strada in questo viaggio in mezzo a tutto questo materiale ingombrante che a volte ostacola il cammino...

regole

Rispondo con un piccolo anticipo, rimanendo ambito 2 post settimanali, non credo di violare qualche regola, ma se si, me lo faccia sapere.

Dopo non dica che sono polemica, per semplice rispetto dei fatti e della cronologia, non sono stata io ad introdurre il pensiero dei filosofi ( e chi li ricorda?), ma Lei e leggendo mi era venuta un'idea sul momento.

^ quante volte abbiamo parlato delle caratteristiche della fobia: "contatto diretto e/o visione diretta" del vuoto. NOn è un caso che ho più paura nello scendere, in particolare il gradino più alto, che nel salire le scale. Caratteristiche che mancano nell'aereo, ma sono presenti nella scaletta. Quando ci saranno gli aerei trasparenti...
Se ritiene che abbia anche questa fobia, per me va bene, di certo non mi cambia la vita.

---Sul balcone di casa sono venuti i merli che cercavano di nidificare. Forse sono venuti loro e non altri, perché numerosi nel giardino? Beati loro perché non affrontano le scale, ma nemmeno altri animali le affrontano, non per questo voglio essere come loro o avere le loro caratteristiche.
§§§ Nel sogno dei cani mi ero permessa di fare una associazione. Ma come mi era venuto in mente!!!

Ho difficoltà, paura nell'affrontare le scale, spero che non per questo i pensieri diventino un peso o che per la fobia mi sia impedito di averne, nei manicomi le persone "internate" perdevano i diritti civili e spesso anche la capacità di pensare,non so se i farmaci arrivano a tanto.

In ogni caso ha taciuto, ignorato la domanda sulle organizzazioni patologiche di personalità, così le chiama Gazzillo. Anche il silenzio può essere una risposta.

Non mi è chiaro quale materiale presentato nei sogni (sembra che neppure più questi siano adatti) o ad essi associato sia un ingombro, se lo dice in modo più chiaro la prossima volta eviterò di portarlo.

E' andato giù pesante, mettere insieme rifiuti, residui, materiale onirico con le idee, dubbi, pensieri personali. Nemmeno nelle fantasie più negative e autosvalutanti sarei arrivata a tanto. Avevo scritto nel precedente post, che il dialogo è migliorato (Lei non si è pronunciato), davvero ingenua.
Presto ci sarà un'autostrada, priva o con pochi ostacoli che possono impedire il cammino, manca un po', anche grazie a Lei.

Ho riletto il mio post

Ho riletto il mio post precedente per vedere cosa poteva averla offesa... Tuttora però non lo trovo offensivo.
A me sembra che abbia interpretato le mie parole alla luce di uno stato d'animo diverso da altre volte di questo periodo e più simile a periodi precedenti. Come se avesse messo un paio di occhiali scuri e vedesse tutto scuro. Provi a togliersi quegli occhiali/stato d'animo.
E' vero, è difficile.
Forse lo scopo qui è proprio quello di ridurre l'effetto di quello stato d'animo e di poter vedere le cose senza quegli occhiali.
Ma Lei a volte sembra affezionata a quelli, come se fossero una parte di sè, della sua identità, irrinunciabili quindi - anche la sua 'fobia' forse fa parte di quegli occhiali, con tutte le argomentazioni intorno - e invece sono solo un paio di occhiali che spesso si è messa addosso...
Non lo dico per offenderla, se vuole credermi, ma per cercare di farla accorgersi e provare a toglierli.

occhilali scuri

Togliere gli occhiali scuri/stati d'animo è buona cosa.

PARTE A

Trovato alquanto singolare che Lei mettesse nello stesso elenco rifiuti, residui, materiali onirici e annessi, pensieri dubbi ecc., accumunati dall'etichetta "materiale ingombrante". Il pensiero è tra le cose che caratterizzano le persone, la sua esistenza la sua espressione (se non si è in dittatura) prescindono dall'intelligenza, cultura e censo della persona.
C'è stata l'interpretazione autentica e sembrerebbe che l'elenco era un coacervo.
Le credo e avrei creduto alle sue parole se avesse risposto alla domanda/dubbio sulle organizzazioni patologiche di personalità. Così non rimane che fare illazioni o fantasticare.

PARTE B

Sogno giornalista. Un noto giornalista molto alto e magro( nel sogno) sta facendo una fila interminabile davanti aduno sportello. Ci sono diverse code separate da una transenna. Il pubblico sta all'aperto mentre gli impiegati sono in un ufficio al chiuso, ma con lo sportello che si affaccia fuori. Il giornalista è stanco, aveva già fatto un lungo viaggio, non può perdere il turno. Non resiste più, rischia di scoppiare e la fa lì. Si scusa dicendo che può capitare. Le altre persone capiscono e lo aiutano a pulire, ma sembra proprio il lago di Como,dove teneva tutto quel liquido?

SOGNO SCALE. Sono seduta su uno dei primi tre gradini della scala di casa dei miei genitori, accanto a me c'è un ingegnere. Siamo seduti accanto. Gli chiedo se alla facoltà di ingegneria fanno ancora l'esame di disegno con riga e squadra, mentre facciola domanda poggio la testa sulla sua spalla. Dopo un po' mi risponde che non la sa di preciso, è tempo che si è laureato, ma pensa di si, in quel modo si possono fare calcoli molto complessi. Gli dico che non avrei mai superato un esame del genere: disegni tutti storti.
Il clima del sogno era sereno, di sicurezza, di affetto sincero.
Mi auguro che in questi sogni non ci sia materiale ingombrante o che possa ostacolare il cammino.

Giornalisti. Mi sarebbe piaciuto andare alla presentazione del libro di M. Fini all'alterfestival.

E ora? si potrebbe p hannrofilare un trade-off, o cerco di essere spontanea o cerco di evitare di portare altri ingombri che ostacolano il cammino-

Fantasia/sensazione davanti a delle scale. In un telefilm avevano inquadrato due rampe di scale e vi stavano scendendo due persone,una stava dietro l'altra e dopo sulla seconda rampa l'affianca per poter parlare e così si mette dalla parte del muro e l'altra del passamano. La scala era inquadrata abbastanza bene. Vedendo la scena provato sensazione strana: un vuoto gelido interno che diventava sempre più ampio. Non la solita paura. Ancge questo ingombro?
P.S.
Lei usa le parole di Meltzer. Nella sua biografia le teorie di Meltzer hanno u un ruolo importante, quindi molto probabile che anche per Lei certe parole ripotino a certe patologie e all'uso improprio di un certo meccanismo di difesa: l'identificazione proiettiva.
Sto cercando di togliere gli occhiali scuri...

Ma sotto ha degli occhiali

Ma sotto ha degli occhiali 'tecnici-teorici'... (che già disturbano molto quelli che fanno analisi nella prospettiva di diventare loro stessi analisti, figurarsi qui dove non c'è quella prospettiva). Però in effetti mi pare che Lei voglia 'imparare', da cui forse tante domande. 'Imparare' in senso tecnico, direi, diverso da 'conoscere', che è una spinta benvenuta anche qui, ovviamente. Imparare in questo senso è come fa l'apprendista stregone (Topolino nel film Fantasia di Disney) prendendo di soppiatto il cappello magico dello stregone e mettendosi a suo posto nell'usare i poteri magici... Finisce che non riesce più a controllarli e finirebbe male se non tornasse in tempo lo stregone vero. Non so se qualcuno l'ha mai detto però mi sembra una buona rappresentazione della sua benedetta identificazione proiettiva, che Le interessa tanto, o almeno di un suo aspetto.

Meno male che poi tornano i sogni. Io mi augurerei invece che comparissero i materiali ingombranti... così si vedrebbe meglio cos'è che disturba. Meglio vedere gli ostacoli, no, che sbatterci contro?
Particolare quello del noto giornalista alto e magro che a un certo punto non resiste più e la fa lì... (non è che poi ha avuto un episodio di enuresi notturna?). Sembra quasi ammirare la prodezza del g.: il lago di Como è un bellissimo lago, anche letterariamente... Ricorda anche la scena del Piccolo Diavolo di Benigni che scopre il fare pipì, e poi scoprirà tante altre cose mirabili...
Che questo sia materiale ingombrante, in qualche modo?.. In effetti il giornalista deve liberarsene perchè ne è molto disturbato...
SOGNO SCALE. forse potrebbe descriverlo più estesamente, con altri particolari, associazioni che le vengono in mente... sembra quasi un rebus-indovinello ...
Il clima "sereno, di sicurezza, di affetto sincero" del sogno contrasta con il "vuoto gelido interno che diventava sempre più ampio" della scena davanti al telefilm. "Non la solita paura", dice. Non Le sembra che ci sia qualcosa che 'ingombri', qui? Forse varrebbe la pena esplorare di più questo ingombro, che per ora rimane come una paura 'non solita' e senza nome...

cercare di capire o...

No, non c'è stato alcun episodio di enuresi notturna (neanche diurna), se non ricordo male aveva già accennato a qualcosa di simile e per questo le chiedo C'è qualche motivo in particolare per cui potrei avere queste cose?
In tema di deiezioni ho trovato particolare un pensiero della Klein (in netto contrasto con quello di una ginecologa che conosco. Solo pareri diversi?): -L'altra linea d'attacco (alla madre) ha origine dalle pulsioni uretrali ed anali e implica l'espulsione di sostanze pericolose dall'interno del Sé nell'interno della madre. Insieme con questi escrementi dannosi, espulsi con odio, sono proiettate le parti cattive del Sé non solo come mezzi lesivi, ma anche come mezzi che permettono di controllarlo e di impossessarsene.- Secondo la ginecologa non è così, le deiezioni sono fisiologiche e necessarie affinché il feto viva. Divergenza di pareri. Anche nell'adulto sono fisiologiche e possono indicare la buona riuscita di un intervento chirurgico ad es. alla prostata. Anche per il giornalista era una necessità impellente. Nell'altro post avevo dimenticato di aggiungere che il giornalista era vestito di grigio, lo stesso abito degli uomini comparsi in sogni diversi e in periodi diversi.

Non saprei cosa aggiungere al sogno della scala.
Le scale erano quelle della casa dei miei genitori, come erano un tempo, scure e senza passamano ( forse mi strusciavo contro il muro per scendere). Posso dire che ogni che c'è l'ingegnere nei sogni sono sempre "positivi" non tanto per il contenuto, ma piuttosto per il clima. Infatti nel sogno salivo le scale insieme a lui senza preoccuparmi del percorso inverso. Al piano superiore, allora, c'era un piccolo soggiorno con un caminetto, sempre spento.

Vedendo le scale nel telefilm, non è esatto usare la parola paura con o senza nome, ma qualcosa di diverso, vuoto gelido interno che si espande come un gas. Non è una sensazione psicologica quanto piuttosto fisica, almeno così pare. A proposito comprato il ferro e sta bene nel ripostiglio. Di solito quando sento freddo è perché manca questo minerale.
E se sta volta fosse invece collegate alle scale...in fondo anche loro si affacciano nel vuoto, collegano un dislivello, raro trovare caloriferi sulle rampe o su pianerottoli.

Altro sogno. Sono su un mezzo pubblico, non è chiaro se treno o autobus di linea, ci sono altre persone. C'è una radio che trasmette le news. MI accorgo che non ho obliterato il biglietto, chiedo ad altri passeggeri se cortesemente mi timbrano il biglietto. Uno dice di no, l'altro è disponibile. Particolarità per farlo non si usa la macchinetta, ma un passeggero deve mettersi in bocca il biglietto, come lo fa gli viene da ridere e non riesce ad obliterare. Penso tra me- ecco perché erano un po' restii ad aiutarmi-.

P.S.
La conoscenza è al di fuori della mia portata e forse persino imparare.
--non sembrerebbe tanto patologica l'identificazione proiettiva, messa così, ma forse sbaglio come sempre.

Per qualche motivo Lei sta

Per qualche motivo Lei sta studiando i classici della psicoanalisi, mi sembra, o almeno alcuni. Avevo parlato di una sua parte 'seminariale', come chi fa una formazione per diventare psicoterapeuta, o simile.

Sogno della scala: Descrive uno scenario, mi sembra:
"Le scale ...della casa dei miei genitori, come erano un tempo, scure e senza passamano ( forse mi strusciavo contro il muro per scendere). ...Al piano superiore, allora, c'era un piccolo soggiorno con un caminetto, sempre spento."
E due personaggi, Lei (grande, piccola...?) e "l'ingegnere " che dice che dà ai sogni un clima positivo, ma il contenuto non è chiro di che segno sia...
e poi uno stato d'animo suo
" Infatti nel sogno salivo le scale insieme a lui senza preoccuparmi del percorso inverso. "
Lo scenario è chiaro, ma non quello che vi si svolge. Nemmeno il clima positivo forse è ben chiaro.

Aspetteremo chiarimenti dai prossimi sogni.

C'è un altro sogno, "Sono su un mezzo pubblico,...." Anche questo mi sembra che meriti delle associazioni da parte sua.

Poi fa capolino una parte di Lei, come chiamarla, autoflagellante?...

sogni vecchi o meno recenti e sogni nuovi

SOGNI MENO RECENTI
Riguardo al sogno delle scale aggiungo che ero adulta e l'ingegnere era un po' curvo mentre saliva le scale, non se era l'unica parte della casa che era rimasta uguale al passato, il sogno si svolgeva tutto sulle scale. Immagino che la sensazione quando c'è l'ingegnere nei sogni sia qualcosa di simile alla base sicura di Bowlby.. POi si vedrà, come dice Lei, con altri sogni.
Già, i mezzi di trasporto pubblici, a volte temo di dimenticare di obliterare o di perdere il biglietto. La macchinetta può essere assimilata ad una bocca (come nel sogno) che assaggia e restituisce. Anche in questo sogno manca qualcosa, appena sveglia ricordavo le notizie trasmesse alla radio, almeno il contenuto, poi più niente. I passeggeri erano maschi e vestiti ancora una volta di grigio, ma cos'è questo grigio che compare relativamente spesso nei sogni o come colore di base o come vestito da uomo.

Più che alle teorie psicoanalitiche sono interessata alla vita degli psicoanalisti del passato, su alcuni di loro i fatti della loro vita hanno avuto una certa incidenza sulle loro teorie. Tra le curiosità ho scopeto che la Klein amava portare i cappelli ed era sempre molto elegante. Il carattere non era facile, secondo Meltzer era aggressiva con i pz, anche se con lui non lo era mai stata. Secondo altri era anche narcisista.

SOGNI RECENTI
Sono in ascensore, devo raggiungere un piano. Sento la voce della mia amica F. ( non è più, in vita era claustrofobica, difficilmente sarebbe entrata in ascensore), dice che ho sbagliato ascensore, ma si può rimediare basta premere un pulsante che ferma l'ascensore così posso cambiare, non funziona, allora suggerisce di premere un altro che permette all'ascensore di slittare in modo veloce a destra, così mi trovo bene. Appena spingo il bottone l'ascensore si sposta. E' andato tutto ok.
SOGNO TRENO
Sono su un treno, da poco sono state rinnovati sia il mezzo che la strada ferrata. Ho un po' di bagaglio con me, spesso capita viaggiando. Scopro che il percorso è stato migliorato, qualche curva in meno. Si avvicina la mia stazione, prima di arrivarci il treno attraversa una piazza, forse leggermente innevata. Non calcolo bene le distanze e rischio di perdere la fermata. Un ferroviere mi aiuta e si mette in mezzo alla porta d'uscita così il treno non possa ripartire. Prendo le cose necessarie e riesco a scendere anche se li treno non era fermo, andava a passo d'uomo. Mi sento chiamare è il controllore che vuole vedere il biglietto, quasi rinuncia tanto ormai sono a terra, ma mi volto ugualmente ed esibisco il titolo di viaggio. Chiedo qualcosa al controllore che si appresta a salire su un altro treno. Mi avvio verso casa, c'è mia zia che dice qualcosa, ma non ricordo. POi è come se vedessi dall'alto l'intero percorso ferroviario, trovo che molte curve sono rimaste, ma la ferrovia è più larga, ai bordi c'è della sabbia rossa battuta, come per i campi da tennis, ci sono anche dei ripari posti ai bordi, per sicurezza in caso di incidenti.

P.S.
Quando si può iniziare a parlare di dipendenza ad es. da farmaco, la quantità assunta ha un rilievo?
Recentemente è andata un po' meglio sia con le scale che con l'altezza, ma non mi illudo.
E' la fobia che acuisce le difficoltà o sono le difficoltà che acuiscono la fobia?

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