Il nostro campione

Buongiorno dottore, mi sono imbattuto nel suo portale e mi permetto di scriverle a proposito del nostro bimbo.
le racconto un po' di lui... Il mio meraviglioso bimbo speciale. Compie quattro anni proprio lunedì prossimo e aspetta il suo compleanno per avere la torta:) Fino ai 18 mesi di età ha avuto uno sviluppo normotipico... Un bimbo solare, allegro, molto curioso, sempre pronto ad esplorare e a scoprire, notevolmente vivace, autonomo e di buon appetito...a un anno già camminava... Poi a settembre del secondo anno di nido, il cambiamento... Il primo anno frequentava volentieri, serenamente... Poi dal primo giorno del secondo anno, ha iniziato a manifestare disagio, a non restare volentieri, piangeva sempre e tanto... E il pomeriggio a casa puntualmente lo trascorreva in comportamenti estremamente fisici nei riguardi di mia moglie... Le faceva male, si rotolava su di lei con tutto il suo peso, le camminava letteralmente addosso, le tirava i capelli, le dava pizzichi e morsi, anche schiaffi... E non le permetteva di allontanarsi da lui. Poi la situazione é precipitata quando ha iniziato ( ma solo a casa e non al nido) a non mangiare e a non dormire. Rifiutava ogni regola, una tragedia per ogni cosa... Per sedersi a tavola, per lavarsi le mani... E così via. Allora mia moglie è rimasta a casa per due mesi ed ha ripreso a mangiare e a dormire, perché è rimasto a casa anche lui. Le tate ci hanno riferito comunque di atteggiamenti fisici nei confronti dei compagni e di incapacità ad accettare le regole. Questo al colloquio finale del secondo anno di nido. Durante l'estate si era notevolmente tranquillizzato. .. Rispetto agli atteggiamenti succitati, ma di certo non era tranquillo...ma affettuoso e aveva anche stretto amicizia a modo suo con un bimbo da cui si sentiva accettato e con cui condivideva interessi.
Al ritorno al nido... Le manifestazioni di violenza contro il gruppo dei pari erano notevolmente aumentate e anche il rifiuto a partecipare alle attività ed ai vari momenti della giornata.. Allora abbiamo contattato una psicoterapeuta per farci consigliare e lei ha osservato nel bambino un grosso blocco emotivo. In realtà avevamo paura che potesse trattarsi di autismo perché le tate sottolineavano lo sguardo sfuggente del bimbo. A detta della psicoterapeuta il piccolo non era autistico pur avendo atteggiamenti che potessero farlo pensare. Con le terapie e dopo accordi tra esperta, famiglia e scuola , il piccolo ha cominciato ad evolvere positivamente, a dire qualche parola in più, ad accettare le fasi della giornata, a partecipare alle attività , si é tanto calmato e tranquillizzato, infatti non picchiava più i compagni e la coordinatrice pedagogica ci ha detto di non aver mai visto un bimbo fare così tanti progressi in così poco tempo. Anche a casa le cose gradatamente hanno iniziato a migliorare, meno capricci, meno ribellioni, maggiore rispetto delle regole. Ha iniziato a giocare un poco ma da solo. Anche se sua sorella l'ha sempre amato molto riesce a fare con lei solo giochi di movimento, gli piace acchiapparello o nascondino o i fantasmi o la lotta. All'aperto ha sempre amato stare. Come ama tantissimo i cani. Infatti abbiamo preso una cucciola e da quando abbiamo lei ha iniziato a pronunciare frasi più lunghe, a diminuire il linguaggio ripetitivo, a scegliere nelle domande con opzioni, a non invertire sempre l'uso dei pronomi( che comunque usa da poco, è da qualche mese che ha introdotto io oppure mio) e comunicare pensieri spontanei, stati d'animo, ha senso dell'ironia, ha iniziato a fare giochi da tavolo e simboloci( anche se poco). Ha diminuito i tempi di visione cartoni animati. Non è più violento nè a casa nè a scuola. All'asilo ( ora frequenta la materna) va volentieri e fa tutte le attività ma continua a non giocare con gli amici. É poco interessato a comunicare comunque ed è oppositivo ancora se stressato, se decide di non volere fare qualcosa. Per questo mi sono rivolta al servizio di neuropsichiatria del territorio di Modena e la dottoressa che lo ha preso in carica mi ha detto di non vedere tanto segnali di autismo ma piuttosto comportamentali ma che per tranquillità lo metteva in lista d'attesa solo per escludere l'autismo( cosa che ha continuato ad affermare prima della visita). Anche la logopedista che l'ha visto per tre volte prima del secondo livello, ha più volte affermato con sicurezza che vedeva un oppositivo ma non in autistico, che è intelligente e curioso, che parla abbastanza anche se non sempre con chiarezza. Invece poi La sua diagnosi é di F84.9, disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato, cioè ha atteggiamenti autistici, secondo la dott. del secondo livello che lo ha sottoposto al test, dai quali potrebbe uscire con terapie adeguate, anche perché ha un notevole bagaglio linguistico considerate le difficoltà e comunque anche a suo parere, il bimbo, anche se non ha effettuato ancora test cognitivi, sembra comprendere quanto gli viene detto ( e lo confermo!) e al limite, sarebbe un autismo ad alto funzionamento. Io non posso negare che mio figlio abbia delle problematicità principalmente legate al linguaggio, alla difficoltà (sottolineo, difficoltà, non impossibilità) a relazionarsi con gli altri ed uno sguardo spesso sfuggente, però so che é un bimbo in evoluzione positiva, so che sta facendo progressi e speriamo di tirarlo fuori. Ci riusciremo? Cerchiamo gli aiuti ed i consigli giusti :)

In seguito il questionario

problemi in gravidanza........nessuno.....

nascita

a che settimana …………40+5.

Parto ( naturale difficoltà)………nessuna……

alla nascita : peso 3580, altezza 51, circonferenza cranica 36

(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……nella norma...

indice di Apgar ……9./ ……10….. durata del ricovero in ospedale…3gg…..

Primi mesi

allattamento: misto materno 3 mesi……. artificiale …8 mesi……

svezzamento a che età ……5 mesi facile

ritmo sonno veglia, orari regolare

eventuali difficoltà....nessuna

persone che lo accudivano mamma e papà

epoca successiva

alimentazione..completamente svezzato a 10 mesi., sonno regolare...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc)culla in camera genitori fino a 30m esi, successivamente in camera con srella più grande. Da piccolo si addormentava con dondolio, ora nel letto con presenza genitori

abitudini ( ciuccio fino a due anni (lasciato da solo), biberon ancora in uso, orsacchiotto no copertina no, ecc) .....

sviluppo psico-motorio:

seduto da solo a che età ...5 mesi..

primi passi da solo.......a 12 mesicamminava da solo.

capacità motorie attuali...molto agile e veloce.

controllo sfinterico (pipì e popò) a che età...controllo diurno 30 mesi, notturo pipì 42 mesi, popò mai fatta di notte..

interesse e curiosità verso le persone .....nella norma fino a 18 mesi. successivamente difficoltà nella socializzazione e nella reazione. fase in via i ripresa nell'interesse verso ilò mondo e verso le persone .............

reazione di fronte a persone e ambienti nuovi.complessivamente di disagio. negli ultimi mesi disagio più controlato...

figure principali cui è attaccato........papà

reazioni alla separazione dai genitori......spesso vive con disagio il distacco dal papa, nella norma quello con la mamma....

rapporto con le persone, adulti ...discreto... bambini...in fase di miglioramento..

comprensione delle cose e delle richieste alta

comunicazione dei suoi bisogni e desideri dopo un periodo di chiusura al momento esprime i suoi bisogni in maniera concisa ma piuttosto chiara

sviluppo simbolico

linguaggio:

prime parole......2 mesi (mamma)

due parole insieme ...non ricordo

uso del no e del sì ....no acquisito a 6 mesi, si più tardi

frase minima (verbo e sostantivo )....3 anni

interesse e curiosità per gli oggetti

uso dei giochi ( gioco funzionale .si (quello che gli interessa)...imitativo ..si...rappresentativo no )

disegno spontaneo

scarabocchio si , linee si, cerchi..si. omino-testone si, a modo suo... figure no, casetta no, ecc

attenzione nelle varie attività e interessi: breve ... lunga ....alta in quello che gli interessa, breve in altro

comportamento

(iperattivo non più, capriccioso in fase calante, tranquillo nelle situazioni che gli piacciono, ecc),

adesione a regole a fatica, orari nella norma, limiti inizia a misurarli,

obbedienza agli adulti .....in generale tende ad ascoltare

reazione a divieti ....ribellione ma, anche se a fatica, si riesce a persuadere

capricci, abbastanza capriccioso, come la sorella più grande

paure, fissazioni....al momento preferisce luci accese e porte aperte ma si lascia convincere e tranquillizzare. di notte solo lucine notturne

scolarizzazione

asilo nido …si……. A che età ………8 mesi……. Reazioni eventuali ……nella norma il primo anno con buon inserimento. difficoltà al rientro al secondo anno sin dal primo giorno dopo le vacanze( 20 mesi). Pianti, manifestazioni violente contro compagni e mamma (alternati a momenti di grande affetto verso la mamma) difficoltà di gestione da parte delle insegnanti con momenti di rigidità e di punizioni. incapacità a farlo integrare col gruppo. problemi sino a gennaio dell'anno scolastico successivo (circa fino a 36 mesi). dopo, con lavoro mirato congiunto genitori/scuola/psicoterapeuta privata, primi rapidi miglioramenti. miglioramenti divenuti ancora più evidenti con l'inizio della scuola dell'infanzia grazie agli aiuti mirati di un'insegnante estremamente competente……

Rapporti sociali scarsi, amicizie quasi inesistenti, attività extrascolastiche. nuoto, ippoterapia, parco, giochi di movimento.......

Composizione familiare ………mamma, papà, sorellina di sei anni e lui……..

altri conviventi (nonni, parenti, ecc) ………no…

Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonnni, baby sitter, ecc),...papa lavora su turni, la mamma al mattina. in genere il papa li porta a scuola. baby sitter usata pochissimo e solo in condizioni di emergenza....

modalità educative (si tenta di mantenere una linea educativa ferma e coerente ma spesso la solitudine ed il poco tempo a disposizione ci "costringono" ad essere un po' più morbidi e ad assecondarli di più... orari di sonno regolari, dove dorme nella sua camera, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' i genitori ecc .....).........,

Eventi particolari, cambiamenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....Avendo la famiglia lontana ci ritroviamo soli e spesso emotivamente e fisicamente stanchissimi. Condizione generale non propriamente serena

Visite mediche, ospedale, altro......

Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)

Altre osservazioni ……….

..................

Grazie infinite per l'attenzione

Mi sembra la storia di un

Mi sembra la storia di un bambino che ha realizzato l'esperienza della separazione dall' ambiente familiare conosciuto solo al rientro al nido il secondo anno ed ha manifestato solo a quel punto reazioni alla separazione che normalmente avvengono all'inizio. All'inizio era troppo piccolo per realizzarla e superare quindi l'ansia di separazione e distacco.
A ciò è seguita una cascata di complicazioni e difficoltà, a partire dalla sua opposizione e aggressività , insieme a un atteggiamento tirannico e risentito verso la mamma e si è creato forse un circolo vizioso che ha bloccato l'evoluzione per qualche tempo. Ora la situazione sembra in evoluzione positiva su tutti i piani. Mi sembra pertanto che sia da continuare la strada fatta finora con gli aiuti che avete ricevuto.
Non mi occuperei tanto della diagnosi, che mi sembra più che altro una 'diagnosi di attesa', in attesa appunto di capire meglio la situazione. A me sembrerebbe però più simile ai bambini 'iperattivi, oppositivi e provocatori' che di solito creano problemi a scuola quando sono un po' più grandi. Speriamo che in questo caso invece la situazione si possa normalizzare prima.
Cordialmente

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