ripetere EEG?

Buongiorno dottore,
le scrivo per mio figlio, di 4 anni e 8 mesi.
Abbiamo una diagnosi di ritardo del linguaggio e disturbo della regolazione della processazione sensoriale di tipo negativo/provocatore (asse I - Classificazione diagnostica : 0-3R) fatta a 3 anni e 3 mesi.
In precedenza, a causa del ritardo del linguaggio, avevamo fatto a 2 anni esame audiometrico (negativo) e a 2 anni e 10 mesi EEG poligrafia di veglia e sonno con videoregistrazione. Quest'ultimo esame dal seguente esito: "In veglia, attività di fondo theta polimorfa diffusa. SLI senza significativo effetto. Sonno ben strutturato con adeguata e simmetrica rappresentazione dei grafoelementi fisiologici. Due brevi bouffées di punte-onde diffuse in addormentamento e rari elementi aguzzi sulle aree frammisti ai grafoelementi ipnici fisiologici. Conclusioni: Tracciato di veglia e sonno ben strutturato. Modeste anomalie parossistiche diffuse in corso di addormentamento". il medico verbalmente ci disse che queste modeste anomalie in addormentamento, vista l'età del bimbo, non erano significative. Sul referto scriveva di un eventuale ulteriore controllo "al bisogno".
Da allora il bimbo ha sviluppato il linguaggio, dopo breve terapia logopedica (6 mesi). Oggi parla, formula frasi e domande, la pronuncia non è ancora perfetta: manca la r e le e sono molto aperte. Ci mette un po' ad organizzare un discorso un po' più complesso, ma nel complesso riesce ad esprimersi efficacemente. Per questa ragione in quest'anno scolastico ha fatto solo psicomotricità per aiutarlo nella regolazione del comportamento e dell'attenzione, e nella motricità (fine e grossa) dove è piuttosto goffo.
Il bimbo continua però ad avere anche disturbi del sonno, iniziati verso i 6 mesi, cioè risvegli durante la notte e risvegli precoci al mattino.
Vorrei sapere se, alla luce di queste informazioni, lei ci consiglia di ripetere l'EEG.
Grazie. Attendo una sua gentile risposta.

Dopo aver letto il

Dopo aver letto il questionario in effetti mi ero dimenticato della richiesta specifica, riguardo al ripetere l'EEG.
Le varie vicissitudini descritte non sembrano avere motivi 'organici' da controllare, a parte la goffaggine motoria che forse , insieme al dato eeg, può segnalare una possibile minima anomalia cerebrale , forse da lieve sofferenza alla nascita o prima.
Fra l'altro goffaggine motoria e ritardo linguistico sono da qualcuno associati nella sindrome di disprassia verbale, se si vuol dare un nome. Probabilmente anche una Risonanza non darebbe risposte utili . Non vedrei necessità al momento di ripetere l'EEG.

Le problematiche del sonno e del comportamento descritte nelle informazioni sembrerebbero più di tipo emotivo affettivo, con aspetti ansiosi e insicuri che si riflettono sul comportamento nel sonno e nella veglia e forse hanno concorso a rallentare lo sviluppo del linguaggio.
Il quadro ora sembrerebbe essersi abbastanza normalizzato e forse il bambino va lasciato libero di misurarsi con l'ambiente esterno. Dal questionario potrebbe forse emergere un sospetto di iperprotettività nell'ambiente con un eccesso di interventi forse non necessari, forse per ansie dei genitori, come viene accennato nelle informazioni.
A questo punto, se dovessero emergere altri aspetti problematici a livello comportamentale, credo che andrebbe centrata l'attenzione più che altro sulla situazione attuale e sull'organizzazione e il funzionamento e le dinamiche familiari per evitare magari qualche possibile intoppo o disfunzione.
Cordialmente
drGBenedetti

Un parere può venire solo da

Un parere può venire solo da una valutazione globale della situazione, per quanto possibile on line, per cui vi direi di compilare il questionario.
Cordialmente
drGBenedetti

questionario

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

problemi in gravidanza: NO

nascita
a che settimana A TEMRMINE.
Parto: NATURALE CON ANALGESIA
alla nascita : peso 3645 GR., altezza 53 , circonferenza cranica 34. CRESCIUTO SEMPRE TANTO OLTRE 90%.
indice di Apgar AL 5 MIN. : 9. durata del ricovero in ospedale UNA SETTIMANA PER ITTERO, ISOIMMUNIZZAZIONE ABO, VALORE MASSIMO DI BILIRUBINA 11,9 MG% IN TERZA GIORNATA.
PER REPERTO ASCOLTATORIO DI TONI CARDIACI OVATTATI FATTA ECOCARDIOGRAFIA "non evidenti stati malformativi a carico di cuore e grossi vasi" e RX TORACE: "per quanto valutabile nella sola proiezione AP a paziente supino non si apprezzano lesioni pleuro-parenchinali (parola non comprensibile).Ombra cardiomedia...(non comprensibile) nei limiti". FATTA PROFILASSI OCULARE ANTIBIOTICA, VITAMINA K, FOTOTERAPIA. SCREENIG PER IPOTIROIDISMO, FENILCHETONURIA, MUCOVISCIDOSI.

Primi mesi
allattamento: artificiale ………
svezzamento a che età 5-6 MESI facile.
ritmo sonno veglia, orari
eventuali difficoltà: A 5 MESI BRONCHIOLITE, NO RICOVERO IN OSPEDALE, MA ASSUNTO BENTELAN, BRONCOVALEAS, CLENIL AEROSOL. DOPO CIO' E CON SVEZZAMENTO INIZIANO RISVEGLI NOTTURNI CON PIANTO DISPERATO. IPOTIZZATO CHE NON DIGERISSE LA PAPPA SERALE CON FORMAGGIO, PROVATO A CAMBIARE DIETA MA NO MIGLIoRAMENTO. FORSE REFLUSSO (IL BIMBO HA SEMPRE RIGURGITATO TANTO QUANDO ERA LATTANTE), MA IL PEDIATRA NON MI HA MAI PRESCRITTO CURE PERCHE' IL BIMBO CRESCEVA BENE. VERSO I DUE ANNI I PIANTI NOTTURNI PASSANO MA RESTANO I RISVEGLI FREQUENTI E LA DIFFICOLTà AD ADDORMENTARSI. (VEDI OLTRE)
persone che lo accudivano: la mamma, una tata di fiducia

epoca successiva
alimentazione: BIMBO VORACE, NON MASTICA MOLTO, manda giù bocconi grossi. Fatto lavoro con la logopedista su masticazione che renderlo consapevole, ma ancora oggi tende a riempirsi la bocca ed a masticare poco. bisogna sempre ricordargli di fare bocconi piccoli.
sonno: MALE:
DIFFICOLTA' AD ADDORMENTARSI (ANCHE UN'ORA DI TEMPO tra 1 e 3 anni. tra 3 anni e 3- 10 mesi abbiamo usato melatonina che ha aiutato l'addormentamento). Noi abbiamo curato molto il rito della nanna: mezz'ora di tv tra 20-15, 20.45, poi si spegne e si va tutti in bagno con mamma papà sorellina di due anni più grande. Si fa la pipì, si lavano i denti e poi i bambini vanno nei loro lettini nella loro cameretta che ha già la luce notturna e la luce soffusa del comodino accesa. I bimbi vanno a letto e un genitore a turno legge una storia, dà la buonanotte, io canto anche delle canzoni e dico le preghiere, poi si spegne la luce e il genitore si trattiene nella camera fino a che i bimbi non sono addormentati.
Capitava però che se, steso nel suo lettino, il bimbo non riusciva ad addormentarsi dopo un po' (15-20 minuti), anche con un genitore vicino che lo rassicurava, entrava in ansia e quindi tendeva ad alzarsi e a correre nel lettone, con chiaro intento di trovare rassicurazione. Così lo seguivamo e per paura di disturbare la sorellina molte volte lo lasciavamo nel lettone. Da quando si sono ridotti i tempi di addormentamento, il bimbo è più tranquillo, accetta sempre di stare nel suo lettino e di addormentarsi con accanto un genitore. Quindi sull'addormentamento siamo riusciti a risolvere le difficoltà.
L'addormentamento si è via via aggiustato, più lungo se all'asilo dorme un'ora nel pomeriggio. Nelle ultime settimane anche all'asilo tendono a non farlo più dormire e quindi il bimbo crolla in genere con facilità.
Quello che permane dai sei mesi ad oggi sono i frequenti risvegli notturni: tra 6 mesi a 1 e mezzo con pianti, poi senza pianto. In pratica il bimbo dopo una/due ore che si è addormentato nel suo lettino si sveglia sempre e si alza e fino ad un mese fa veniva nel lettone, rimanendovi sino al mattino. Noi abbiamo accettato la cosa pur di dormire, perchè se lo riportavamo nel suo lettino (a parte il fatto che urlava e piangeva rischiando di risvegliare la sorella), poi comunque si risvegliava un'altra volta e di nuovo così sino al mattino. In tre nel lettone abbiamo dormito in questi ultimi anni evitando di alzarci durante la notte, ma comunque capitava che il bimbo si risvegliasse comunque anche dormendo con noi e in piena notte iniziava a cinguettare per un po'... oppure si muoveva molto venendoci addosso, per cui comunque abbiamo continuato ad avere notti interrotte, l'unico vantaggio era che non ci dovevamo più alzare dal letto sino al mattino.
Consapevoli che ormai dovevamo educarlo all'autonomia nel sonno, un mese e mezzo fa abbiamo acquistato un bel letto a castello nuovo, creando aspettative e portando i bimbi a sceglierlo al negozio, e abbiamo spiegato al bimbo che a 4 anni è ora che lui dorma tutta la notte nel suo lettino. Lui ha capito bene ed ha accettato la cosa, ma i risvegli non sono passati per cui continua a svegliarsi dopo 1-2 ore che si è addormentato, si alza, viene a chiamarci: evita di stendersi nel lettone, ma ritorna nel suo lettino chiedendo però che gli si stia vicino sino a che non si riaddormenta. ma la cosa non finisce qui perchè comunque si sveglia ancora almeno altre due volte e sempre si alza, richiedendoci di stare vicino a lui nella cameretta sino al nuovo addormentamento.
Noi abbiamo tenuto duro, ma siamo davvero stanchi perchè ci dobbiamo alzare a turno ogni notte e a volte perdiamo il sonno. Inoltre il bimbo si sveglia molto presto, a volte prima delle 6. qualche volta gli do la colazione alle 6 poi lo convinco a tornare a dormire un'altra ora, sino alle 7.30 quando poi si alza e ci prepariamo per l'asilo. Mi preoccupa che non dorma abbastanza e che sia questa l''origine dei suoi problemi di attenzione.
Il ciuccio lo usava sino a 2 anni e 4 mesi, poi per una caduta i due denti davanti sono rientrati nella gengiva ed abbiamo dovuto toglierlo su consiglio della dentista, per evitare che il succhiarlo spingesse i due dentiti ancora più su.
Ora lui dice di avere paura del buio e della notte, parla di "squali e coccodrilli dai denti aguzzi..." noi lo rassicuriamo, abbiamo letto diverse storie illustrare sull'argomento e spiegato che non bisogna avere paura della notte, io gli dico che nel mondo dei sogni lui ha una spada magica (lui ha aggiunto che è di fuoco!) che caccia via tutti i coccodrilli... insomma abbiamo cercato in ogni modo di dargli rassicurazioni ed incoraggiamento con le parole, con le storie, attingendo al mondo della fantasia, ecc...
Aggiungo che il bimbo è senz'altro ansioso (come me): da gennaio si mangia le unghie. E' sempre stato un tipo impressionabile: a 3 mesi quando vedeva mia suocera che è una donna molto rugosa e dipinta con un forte profumo, piangeva disperato (non una volta, diverse) e la paura per le donne anziane gli è rimasta (sino ai due anni quando mi fermavo a parlare con una vicina 80enne mi tirava via, frignava... finchè un giorno ho capito e gli ho detto "caro, la lei è G.. la nostra amica che abita sopra.... non devi avere paura" e non è più successo).

sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età: 8 MESI.....
primi passi da solo: 15-16 MESI........
capacità motorie attuali: E' UN BIMBO UN PO' GOFFO, fa psicomotricità da novembre due volte alla settimana: oggi sa saltare a piedi uniti anche da fermo, sale e scende le scale a passo alternato, sa salire sulla spalliera e sugli scivoli senza problemi, però SULLA BICI RIESCE A PEDALARE SOLO ALL'INDIETRO E NON IN AVANTI. Può usare la bici senza pedali, non riesce facilmente ad afferrare una palla al volo. infila le perline, tiene abbastanza bene la penna, però ha difficoltà con la mano a fare il gesto delle forbici (per quel gioco che fanno all'asilo sasso-carta-forbice) quindi direi che c'è un impaccio grosso e fino motorio, anche se non grave.
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età: 4 anni

interesse e curiosità verso le persone ..................
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: Noi abbiamo una vita normale: lo portiamo alle feste dei bambini, in pizzeria, al mare, in vacanza, lo abbiamo anche portato una volta al cinema. Però io lo preparo e gli spiego sempre dove andiamo, com'è il posto ecc... (è un'abitudine che avevo soprattuto quando non parlava e quindi non riusciva a chiedere lui spiegazioni, ma intuivo che ne aveva bisogno). Io lo preparo, ma certamente soprattutto verso sera trovarsi per lui in un luogo nuovo non è facile. per esempio: siamo stati nella mia casa paterna, e ha dormito nella mia vecchia camera da ragazza con me e la sorellina...però ha notato alcuni poster che erano appesi, in particolare un collage fatto vent'anni fa da mia sorella dove c'erano delle facce in bianco e nero, una di marlene Ditricht e ha cominciato a dire che erano della "facciacce brutte..." così io, per non turbarlo, pur avendogli spiegato che era solo carta ecc..., l'ho fatto sparire il poster...
figure principali cui è attaccato: è un bimbo solare ed affettuoso, è legatissimo a mamma e papà ed alla sorellina di 2 anni più grande, ma anche ai nonni (che vivono però un po' lontano e non vediamo spesso) ai cuginetti, a vari amici.
reazioni alla separazione dai genitori: Bene quando va a scuola. In alcuni mesi dell'anno devo assentarmi da casa: si tratta di due giorni ed una notte una o al massimo due volte al mese. Quando non parlava ed era più piccolo facevo un cartellone con la mia foto sopra un treno e spiegavo la scansione della giornata, il fatto che io prendevo il treno ma che il giorno dopo sarei tornata con un bel regalo e che lui rimaneva con babbo e tata. E mi sembra che anche queste separazioni siano state ben metabolizzate.
rapporto con le persone, adulti ...... bambini: è amato all'asilo, quest'anno quando entrava nell'asilo arrivava un bimbo di un anno più piccolo che lo abbracciava. Ma mi è capitato altre volte di notare che veniva spesso abbracciato o baciato dagli altri bimbi.

comprensione delle cose e delle richieste: bene
comunicazione dei suoi bisogni e desideri : ora che parla, abbastanza bene, direi

sviluppo simbolico
linguaggio:parlatore tardivo - ritardo del linguaggio
prime parole: sino a tre anni diceva tante onomatopee, il diminutivo della sorella, no e si, bu per dire blu e poco altro .....
due parole insieme : a 3 anni e mezzo...
uso del no e del sì: verbale, poco prima dei tre anni ....
frase minima (verbo e sostantivo ): tre anni e mezzo

Vi era un notevole ritardo del linguaggio. Fatto esame audiometrico a 2 anni, ok; Elettroencefalogramma a 2 anni e 8 mesi (come già detto).
A tre anni e 1 mese iniziata terapia logopedica che è durata 7 mesi, dopo la logopedista ha sospeso il trattamento settimanale (fa solo dei follow up per monitorare l'evoluzione) lascinadoci la seguente relazione: "P. al suo arrivo mostrava un linguaggio fatto di iniziali di poche parole, ma la difficoltà era anche il sottostare alle regole, tendeva a muoversi continuamente, si alzava, prendeva un gioco, poi lo riposava, non c'era condivisione nel gioco ed il contatto oculare era poco presente. E' stato fatto un lavoro sull'acquisizione delle regole e sulla gestione della frustrazione, parallelamente si è lavorato sulla comunicazione non verbale ed infine si è stimolato la comparsa del linguaggio. Adesso P. inizia a fare la frase semplice, il lessico è in espansione, il linguagio è intelligibile, solo raramente non si riesce a capirlo, i tempi di attesa sono aumentati, adesso il bimbo aspetta i comandi ed esegue con estrema velocità, è un bimbo molto intelligente, conosce tutti i colori, riesce a classificare in base alla grandezza, è molto intiuitivo e brillante nelle attività proposte. Permane un certo impaccio nella motricità grossolana...Vista l'età del bambo (3 anni e 8 mesi) si ritiene opportuno interrompere il trattamento e rivalutare il caso a ... per seguire nel tempo l'evoluzione".

interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi: bene mi sembra. Ha una passione per le macchine grandi e piccine, ma gioca anche con il lego, con la cucina, con il didò, gli piace gioca con l'acqua, dipingere, a volte fa la voce alle macchinine o ai pupazzetti improvvisando storie ed avventure. ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )

disegno spontaneo: il tratto grafico è ancora immaturo ma stà migliorando anche con l'aiuto della psicomotricita. Non ama affatto colorare disegni prestampati, cosa che rappresenta, ahimè, l'80% delle attività che gli propongono all'asilo. Quindi colora male, non nei bordi, si stanca subito. Rifiutava anche il disegno libero dicendomi che "non era capace". ed in effetti era ancora allo scarabocchio con qualche accenno di faccia. Per tutto questo secondo anno di asilo i suoi disegni erano scarabocchi a cui però lui dava un significato e mentre li faceva inventava una storia (tipo. "ora arrivava la tempesta..., aiuto..." e giù righe nere ...) Ho segnalato alla maestra, abbiamo cercato di incoraggiarlo, ho comprato una lavagna con gessetti e pennarelli, gli faccio usare le tempere, ecc... e devo dire che i miglioramenti ci sono: ieri ha per la prima volta disegnato due case, due alberi, il sole ed il cielo. Va sempre un po' incoraggiato, come se da solo non riesca ad organizzare lo spazio sul foglio, però ...speriamo ....

attenzione nelle varie attività e interessi: la psicomotricista dice che il suo punto debole è l'attenzione. Anche il neuropsichiatra che lo osservò a tre anni ipotizzò che si trattava di un disturbo attentivo. La maestra conferma tempi di attenzione brevi per le attività per lui poco motivanti come appunto il colorare...Durante il primo anno di scuola marterna aveva una difficoltà con l'ora di educazione motoria in quanto nella grande palastra si distraeva e invece di stare in fila ad aspettare il suo turno per fare l'esercizio, correva in giro senza uno scopo. QUest'anno vi è stato un miglioramento grande, alla lezione aperta di ginnastica è stato capace di stare seduto ad aspettare il suo turno e poi ha eseguito il percorso. Certo, rispetto ai suoi compagni si vede che più goffo e meno coordinato ed ha avuto bisogno che il maestro lo sostenesse sulla trave mentre gli altri bimbi facevano da soli.

comportamento: il comportamento è stato molto problmeatico quando era più piccolo, con bizze, capricci, pianti e urla, si buttava per terra... soprattutto secondo me legato alla difficoltà di esprimersi, cosa che gli ingenerava grande frustrazione. Mi ricordo un aneddoto: torniamo dall'asilo con la bicicletta, siamo nel cortile di casa e io lo sto facendo scendere dalla bici, lui dice "GE", io non capisco e gli dico: "ora andiamo a casa a fare la merenda", lui insiste a dire GE e vendendo che non capico si mette a correre nel cortile, verso il cancello urlando... io penso disperata "e' autistico..." poi capisco: "GE" stava per "GELATO" che spesso andavamo a prendere dopo l'asilo....
A questo devo aggiungere che di recente mi ha anche detto: "io l'anno scorso, non riuscivo a parlare come i miei compagni".
Tende ancora oggi ad essere un po' bizzoso ma è divenuto più ragionevole ed ubbidiente. PEr esempio lui adora le macchine e quindi per una buona parte dell'anno se la mattina il padre lo portava all'asilo in bici invece che in macchina erano capricci... finchè abbiamo deciso di spiegargli che ormai è grandicello per questi capricci e che quindi se l'indomani avesse rifatto la solita scena, gli avremmo portato via uno dei suoi giochi preferiti... lui ha capito e non è più successo. quindi tende ancora ad avere comportamenti a volte capircciosi ma con l'intervento educativo si ottiene sempre una risposta positiva.

scolarizzazione
asilo nido si a 18 mesi. bene. nessuna difficoltà segnalata, nonostante assenza del linguaggio. Si trattava di un piccolissimo nido di 13 bambini.
Scuola materna : sta terminando il II anno.
eventuali difficoltà di inserimento: il primo anno di materna non è stato facile, nonostante ci fosse la sorellina che all'epoca frequentava il III anno con cui poteva condividere alcuni momenti della giornata come l'entrata, il pranzo, certe attività del pomeriggio. Il bimbo non si esprimeva ancora, tendeva a fare capricci e a non sottostare a certe regole. Ogni tanto scappava in bagno a giocare con l'acqua, una volta ha fatto il bagno a tutti i pupazzi (ma devo dire che era un gioco che facevano all'asilo-nido, e non più permesso alla materna), un'altra volta ha messo gli asciugamani dei bimbi nei piccoli water (all'epoca gli spiegai con fermezza che non doveva farlo, ecc... di recente ne abbiamo riparlato e lui sghignazzava dicendo che era uno scherzo, ricorda che le maestre lo sgridarono e sa che non si fa, ma mi ha complito che ricordava benissimo la sua bravata e lo spirito con cui l'aveva fatta!).
Il II anno di materna si è aperto con un grande cambiamento e il bimbo non ha più dato alcun problema di comportamento. COnosce e si è adattato alle regole, ha imparato i giorni della settimana e conosce perfettamente l'orario delle attività settimanali dell'asilo quindi sa che il martedì c'è inglese, il venerdì pittura, la ginnastica, ecc...

La diagnosi di disturbo della regolazione ci è stata fatta da un servizio di psicologhe infantili a cui ci indirizzò il neuropsichiatra che lo vide a 3 anni per le varie valutazioni .

Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche: il bimbo è socievole. Ha un amico più piccolo di un anno, ma è molto amato anche dai suoi compagni di classe, spesso lo vedo abbracciato e baciato... è una cosa che mi ha sempre colpito... forse per il fatto che non parla ancora perfettamente lo considerano più piccolo.

Composizione familiare : mamma, papà, sorellina di 2 anni più grande e lui.
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) No …………
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonnni, baby sitter, ecc): io lavoro a casa, mi devo assentare due giorni ed una notte una/massimo due volte al mese. Per il resto dopo l'asilo mi occupo quasi sempre dei bambini o di entrambi oppure di uno o dell'altra, a seconda delle attività che svolgono, lasciando l'altro alla tata.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc .....): il padre è più fermo, io sono di carattere piuttosto morbida, però ho capito che in certi casi devo essere più ferma è mi sono sforzata di migliorare mettendo regole precise (dare la mano, orari precisi per la tv, stare a tavola ed assaggiare sempre i cibi, regole per come fare il bagno (niente spruzi nè tuffi), chiedere il permesso da tavola prima di alzarsi, ecc... una vera fatica educare i figli ;-)

Eventi particolari: a 2 anni e 4 mesi il bimbo cade con la tata e batte i 2 denti davanti che sono rientrati nella gengiva. Oggi abbiamo anche scoperto una carie all'ultimo dentino inferiore che stiamo curando.... è strano perchè gli abbiamo sempre lavato i denti mattino e sera e ha lo spazzolino anche all'asilo. non beviamo bevande zuccherate, poche caramelle...

lutti: lo scorso anno abbiamo perso mio suocero che vedavamo due volte al mese con regolarità. Abbiamo spiegato al bimbo che è andato in cielo, ci ha chiesto se ritorna e gli abbiamo detto di no. Lo abbiamo portato al cimitero. Mi sembra che la cosa sia stata affrontata in modo sereno.
Visite mediche, ospedale, altro......NO
Eventuali esami fatti e referti: udito e EEG. No RMN per via della sedazione e della paura che il bimbo così impressionabile, potesse averne uno shock. Del resto abbiamo capito che l'eventuale lesione o malformazione che la risonanza potrebbe evidenziare non sarebbe curabile e quindi non muterebbe le terapie che sta seguendo ora.
Esami genetici: cariotipo normale da amniocentesi, X fragile su di me risultato negativo (non ho in famiglia persone con ritardo psicomotorio, ma nel dubbio e potendo fare esame su di me l'ho fatto). Ci indicarono in particolare quello sul gene FOXP2 ma francamente per noi non è molto importante sapere se lui ha o no un gene che lo ha predisposto al disturbo del linguaggio ed abbiamo lasciato perdere, vista l'ansietà con cui affronta i posti nuovi o i medici.

Grazie. Attendo un suo parere.

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