bambino iperattivo

Buongiorno,le scrivo per chiederle un parere sul comportamento di mio figlio L. di 2 anni e 10 mesi. E' sempre stato un bambino iperattivo ma da un po' di tempo(è andato peggiorando) dietro qualche negazione oppure a qualche richiesta (lava le mani, fai la pipì, lava i denti,stai a tavola, mangia) inizia col dire “no” e se si insiste inizia a fare dei capricci disperati che sono inconsolabili e non si riesce a riportarlo alla ragione. La cosa che ci preoccupa di più è che spesso prende e lancia le cose che ha in mano in segno di stizza o rabbia....altre volte sopratutto quando noi genitori siamo a casa con lui (il fine settimana e la sera .....per fortuna lavoriamo ma siamo fuori casa tutto il giorno!!!!) ad un certo punto strilla (dalla felicità ) e lancia quello che ha in mano, cercando di lanciarlo più volte con cognizione di causa...intenzionalmente, rischiando di fare e farsi male. Non ha paura di niente e a volte rischia di farsi male sul serio. A questo adesso si è aggiunto che spesso, se usciamo fuori in macchina vuole andare nei posti davanti sul lato passeggero mettendo a rischio l'incolumità sua e di chi guida con bizze, pianti e strilli importanti....A volte non vuole uscire di casa (ma poi a casa si annoia) e non vuole vestirsi (soprattutto mettere la giacca, anche se fuori fa freddo, magliette e body). La situazione peggiora quando lui è stanco e ha dormito poco, le crisi si acuiscono e diventano più frequenti. Fatichiamo molto a tenerlo calmo anche perché è di indole molto vivace e non sta mai fermo.

Ha sempre poi manifestato un particolare comportamento, quello di volere portarsi via una o più cose quando si esce di casa oppure quando lascia la casa dei nonni (credo che sia segno di non voler perdere il contatto con i luoghi e le persone che lascia) scegliendo anche cose pericolose e dannose .....usciamo sempre con una borsa piena di oggetti.
Devo aggiungere che lui durante il giorno sta con la nonna .....è' stato anche un mese al mare solo con lei , vedendoci il fine settimana e basta! Non ha mai pianto o fatto i capricci cercandoci ....chiedeva di noi, così come tutti i giorni in cui noi siamo al lavoro ...ma tranquillamente e senza bizze o scenate! È' stato e sta con lei molto tempo .....ma non si comporta come con noi due.....è un bimbo vivace, non mangione e non curioso di assaggiare cose nuove ma con lei fa i suoi pasti regolati, va ai giardini, gioca fa la nanna .....tutto questo dalla mattina alla sera alle 18 circa quando rientro dal lavoro e lo passo a prendere oppure lo trovo già a casa nostra ....senza avere comportamenti eccessivi . Fa cose normali.... quotidiane, già tolto pannolino da un mese circa e devo riconoscere che è stato bravissimo. Ci avverte quando è l'ora di fare pipì o cacca A settembre andrà all'asilo e non Le nascondo che siamo un po preoccupati vista la sua scarsa volontà di confrontarsi con altri bimbi....è' figlio unico...viziato e coccolato ma è' anche un bimbo che non tiene il broncio, sorridente e giocherellone che però non ama giocare al solito gioco, ne tira fuori tanti. Ama i cartoni animati e guarda volentieri i suoi preferiti a volte ridendo a crepapelle nei momenti più scherzosi.....Purtroppo non riusciamo ad andare a mangiare una pizza fuori con amici perché per lui il tempo di stare a tavola per essere serviti è' tempo da impegnare girando x il ristorante correndo per farsi rincorrere giocare e mai mangiare. Non è' mai stato un mangione...non mangia frutta ne verdura, mai bevuto il latte da solo. L'unico modo per farglielo bere è a colazione e merenda con la crema multi cereali. È svogliato nel mangiare anche se riesce ad usare la forchetta per farlo e deve sempre guardare la TV mentre mangia per essere distratto (secondo me) ....i suoi piatti preferiti sono le lasagne e le patatine cose gratinate e croccanti! Le chiede rigorosamente. Ma non ha curiosità in merito Questi sui comportamenti ci stanno mettendo molto in prova, sopratutto quando siamo a casa il fine settimana e quando siamo fuori con altri bimbi (il confronto viene spontaneo e tutti gli altri bambini a confronto sembrano angioletti) ....io e la mia compagna cerchiamo di non arrabbiarci di consolarlo e spiegargli le cose che si possono fare quelle che invece non si devono fare tipo lanciare le cose che poi possono rompersi o peggio arrivargli addosso e fargli del male, evitare di gridare quando il babbo la mamma o la nonna dicono NO! BASTA! Ma è' sfiancante Ultimo sviluppo, soprattutto con sua mamma, quando si arrabbia è capitato che cerchi di spingerci e quasi darci uno schiaffo smanacciando. Abbiamo capito che ha sicuramente un disagio legato alla crescita (terribili 2 anni) e al periodo particolare noi siamo anche un po’ stressati per la nostra nuova casa e per il lavoro (che x fortuna c'è )ma alcuni comportamenti ci sembrano eccessivi e non sappiamo come affrontarli (ignorarlo,
arrabbiarci) o se preoccuparci. Visto che sgridandolo non arriviamo a niente. abbiamo davvero bisogno di confrontarci .Un ultimo appunto che vorrei includere è che lui periodicamente ha delle “fissazioni” più ossessive del normale , a nostro parere , ovvero, inizialmente era preso dai telecomandi, non uscivamo da casa senza questi e ovunque eravamo ne era arra ricerca (esempio il telecomando della pizzeria dove andavamo x cenare o a casa di amici) aspirapolvere, doveva per forza accenderla ed usarla; poi dalle chiavi di casa , stessa storia appena ne vedeva una la voleva a tutti i costi con vari pianti urla e strilli non gestibili… poi quando avremo un incontro potremmo approfondire la questione se ritenuta un problema serio.Spero possa darci qualche consiglio.

Saluti

Il padre e la madre.

Avete usato un'espressione,

Avete usato un'espressione, 'bambino iperattivo', in modo descrittivo, ma oggi quel termine da molti è inteso come una malattia.
In realtà i bambini sempre in attività, quindi iperattivi descrittivamente, volitivi se non tirannici e oppositivi e intolleranti di limiti e regole costituiscono spesso la preoccupazione non solo dei genitori, ma di educatori e insegnanti per le difficoltà di gestione che danno con il loro comportamento. Ne ho parlato varie volte, in articoli e consulti e il vostro bimbo, anche se ancora piccolo, sembra far parte di quella schiera.
Dicevo che molti oggi ritengono questi comportamenti come dovuti a una malattia, cosiddetta ADHD, CIOÈ DISTURBO DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ e ritengono di doverli anche curare con medicine. Altri invece ritengono che tali comportamenti siano dovuti a caratteristiche ambientali, difficoltà educative o altro e ritengono siano da correggere con interventi educativi e psicologici e di rinforzo ambientale. Non c'è una sfera di cristallo che dica chi ha ragione e mancano prove convincenti da una parte e dall'altra.
Vale la pena, a mio avviso, cercare se ci sono aspetti ambientali migliorabili e modalità educative più funzionali di quelle finora attuate, in modo da cercare di raddrizzare la pianta finchè è giovane, perchè man mano che cresce e si indurisce sarà sempre più difficile.
Nel vostro caso sembrerebbe che forse per ragioni legate all'organizzazione di vita, per il lavoro, ecc, il bambino non sente nei genitori un'autorità cui obbedire quando dicono qualcosa, e forse voi vi siete lasciati prendere un po' la mano, apparentemente. Probabilmente il vostro metodo educativo basato sulle spiegazioni razionali non è sufficiente perchè manca un riconoscimento del vostro ruolo da parte del bambino, e questo non si può spiegare, deriva dall'esperienza e dal vissuto. Per fare un esempio come dei giocatori che danno retta all'allenatore ma non ad altri...
Penso che la situazione sia senz'altro da approfondire per trovare qualche via d'uscita e per non entrare in un circolo vizioso voi e bambino e superare questa fase.

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