Consulto per bambino 40 mesi

Buon giorno, sono la mamma di un bambino 3 anni e mezzo. Abbiamo portato il bambino da una npi tramite la asl poiché eravamo preoccupati per un ritardo del linguaggio nel bambino.
Abbiamo fatto una prima visita dalla npi, non abbiamo ancora una diagnosi, ma è emerso che per alcuni aspetti il bambino rientra nello spettro dell'autismo. In sostanza è emerso che il bambino e' presente, che cerca noi genitori, ma nel contempo anche che ha uno sguardo sfuggente e per ciò che riguarda il linguaggio e' presente l'ecolalia. Abbiamo anche fatto un primo incontro con la logopedista, ma purtroppo il bambino non ha collaborato per nulla, anzi era piuttosto oppositivo.
Le spiego un po' com'è il piccolo a casa. Il bambino e' un piccolo sempre felice e sorridente, che cerca a modo suo di interagire con noi genitori e con la sorellina, ci chiama per dirci cosa sta facendo, per 'spiegarci' ciò che vede in tv. Alla visita la np ha affermato che il bambino ha uno sguardo sfuggente, ma quando e'a casa ci guarda molto quando deve chiederci qualche cosa, quando vuole farci vedere qualche cosa, ma ci guarda solo quando lui è interessato. Mi spiego meglio: se lui inizia a dirti qualche cosa ed è interessato a ciò che gli rispondi ti guarda, altrimenti ti ignora. Fa fatica a rispondere alle domande, e ci siamo accorti che compare l'ecolalia quando gli viene posta una domanda alla quale non sa rispondere o alla quale non ha voglia di rispondere, quasi volesse fingere di prestare attenzione. L'ecolalia secondo noi sta migliorando con il migliorare dell'acquisizione del linguaggio. Tende ancora a parlare in seconda persona, ma se gli si dice di prestare attenzione alle volte si corregge ( ad esempio dice vuoi l'acqua al posto di voglio l'acqua, ma se gli si dice dillo bene allora si corregge e riformula la frase corretta). Si distrae facilmente, ed a volte si fa fatica ad avere la sua attenzione se non interessato gli si parla, ti guarda un secondo, ma poi lo vedi che pensa ad altro, i suoi occhi guardano altrove, lo vedi che sta pensando ad altro, che sta puntando altro, un gioco, un cartone ......Ha iniziato l'asilo e le maestre affermano che è un bambino che vorrebbe fare ciò che vuole, che sta tra i bambini, anche se in realtà gioca da solo e che si arrabbia molto se gli altri bambini gli prendono i giochi. In effetti anche a casa fa fatica a condividere i giochi con la sorellina anche se poi ci gioca. Anche a casa vorrebbe sempre fare ciò che vuole, ma alla fine è gestibile anche se a volte fa scene esagerate. Sa rispondere di no e per rispondere si si aggancia alla domanda es vuoi l'acqua? Vuoi l'acqua si. Ha imparato da qualche mese a fare la scelta tra due opzioni, e quando non ne era in grado ripeteva la domanda è lo fa per le domande alle quali non sa rispondere.Non sappiamo che pensare sta facendo dei progressi, anche se magari lenti. La gravidanza è stata regolare, il parto a termine, le tappe dello sviluppo regolari e questa possibile diagnosi di autismo ci spaventa, non tanto per la diagnosi in se, ma poiché non è chiaro cosa essa comporti in termini di qualità di vita per il bambino. Non è tanto interessante capire quale sia la diagnosi, ma capire come fare per far crescere il bambino al meglio delle sue capacità. Le chiediamo di dirci cosa ne pensa, non certo di farci una diagnosi a distanza, ma di darci un parere, un'opinione. La ringraziamo fin d'ora. Cordiali saluti

Vi pregherei di completare le

Vi pregherei di completare le informazioni come indicato nel questionario

Mi sembra che abbiate fatto comunque delle osservazioni molto importanti sullo sviluppo di vostro figlio. Le vostre riflessioni sull'ecolalia sono molto attente e condivisibili, così come la vostra attenzione a certi aspetti, come il parallelo fra la sorellina in casa e gli altri bambini fuori, che registra la sua modalità attuale di affrontare la loro presenza. Sono anche molto d'accordo con la vostra posizione sulla diagnosi, che in sè è molto meno importante che non il come fare il meglio possibile in un dato contesto.
Attendo le altre informazioni.
cordialmente
drGBenedetti

Questionario

Buona sera, la ringraziamo molto per averci risposto e le giriamo il questionario
Problemi in gravidanza: nessuno
Nascita a che settimana: 40
Parto: naturale
Alla nascita peso 3600 lunghezza 52 circonferenza cranica 34,5
Apgar: 7 e poi dopo 5'8
Nato il 17/4 dimesso il 20/4
Primi mesi
Allattamento misto dalla 2 settimana di vita fino a 5 mesi per poi passare al latte artificiale fino ai 12 mesi e inserimento del latte vaccino a 12 mesi compiuti.
Svezzamento a 4 mesi inserimento frutta e a 6 mesi le pappe il tutto è stato inserito facilmente
Ritmo sonno veglia sempre molto regolare
Difficoltà: nessuna
Persona che lo accudivano la mamma fino a 22 mesi, dai 22 mesi fino a maggio 2015 i nonni, da giugno 2015 la mamma
Epoca successiva
Mangia di tutto
Sonno regolare
Orari: dalle 21.00 c.a alle 7.00 c.a dorme nel suo lettino nella sua camera da quando ha un anno. Lo accompagniamo (o la mamma o il papà) a letto facciamo un paio di giochi tipo solletico, cucù e poi salutiamo dicendoci buona notte e ci diamo qualche bacetto. Il ciuccio lo usava fino a 18 mesi e poi è stato tolto senza problemi.
Sviluppo psico motorio
Seduto da solo senza sostegno a circa 8 mesi e mezzo
Primi passi da solo verso i 13 mesi. Ha iniziato a camminare effettivamente da solo a 14 mesi e mezzo. Prima gattonava velocissimo.
Capacità motorie attuali: corre salta, si arrampica, fa le scale da solo
Controllo sfinterico : Ha tolto il pannolino a tre anni e 3 mesi poiché abbiamo aspettato l'estate.
Interesse e curiosità verso le altre persone: corre incontro alle persone che conosce e fa anche dei grandi sorrisi, in passato non manifestava tanto interesse, ultimamente sembra 'esploso' (circa 4 mesi)
Reazione di fronte ad ambienti e persone nuove: dipende dai posti se di suo interesse (luoghi dove ci sono giochi) felicità entusiasmo curiosità altrimenti indifferenza. Nei negozi di abbigliamento non vuole neppure entrare. Reazione di fronte a persone nuove: dipende da come le persone si pongono nei sui confronti, se riescono a entrargli in simpatia fa grossi sorrisi e si dimostra interessato altrimenti manifesta indifferenza.
Figure a cui è particolarmente attaccato: mamma papà e nonni
Reazione alla separazione dai genitori: di norma è tranquillo, ma a volte piange
Rapporto con le persone: notiamo che al momento per lui è più facile avere un rapporto con gli adulti piuttosto che con i bambini, forse perché ancora non è in grado di spiegarsi bene e anche perché non è ancora in grado di condividere molto.
Comprensione richieste: di norma comprende le richieste anche se non sempre le esegue
Comunicazione dei bisogni: Sa Chiedere ciò di cui ha necessità
Sviluppo simbolico
Prime parole: con cognizione di causa intorno all'anno
Due parole insieme: 30/32 mesi
Uso del si è del no: Sto arrivando! Rispondere con il no, ma per rispondere si usa la domanda che gli è stata posta esempio vuoi l'acqua? Voglio l'acqua si. In questi giorni sporadicamente dice anche solo si.
Frase minima verbo sostantivo intorno ai 33 mesi
Interesse e curiosità per gli oggetti: dimostra curiosità
Uso dei giochi: usa i giochi in modo corretto, finge di fare delle cose tipo dormire, parlare al telefono, imita la mamma che pulisce, quando gioca con la macchina a pedali finge di partire per andare al lavoro e prima di partire saluta tutti dicendo cia a dopo, a più tardi. ultimamente mentre gioca con le macchinine dice che stanno attraversando una foresta dove ci sono alberi e animali.
Disegno spontaneo: disegna cerchi e linee, ma disegna anche un cerchio per fare il volto fa gli occhi, il naso, la bocca le orecchie, disegna anche le scarpe sotto al volto ed ultimamente sulle orecchie ci mette anche gli orecchini e a volte fa una macchia sul viso del disegno dicendo che si è sporcato con il succo, la cioccolata o altro.
Attenzione nelle varie attività: dipende se una cosa gli piace tanto anche lunga, ma di norma breve
Comportamento: è un bambino vivace, iperattivo, sorridente, felice, gioioso.
Adesione a orari: non ci sono problemi
Adesione a regole e divieti: fa fatica a rispettarli
Obbedienza agli adulti: vorrebbe fare ciò che gli pare
Reazione ai divieti: opposizione ai divieti a volte con scenate esagerate
Capricci: ne fa ma nulla di particolare
Paure e fissazioni: non vengono in mente paure, più che altro una sensibilità ai forti rumori
Fino a qualche mese fa era letteralmente fissato sul farsi fare i disegni da noi adulti. Ora questa cosa sta man mano scemando.
Scolarizzazione:
Ha iniziato la scuola dell'infanzia a settembre, dalla nascita fino a 22 mesi è stato seguito dalla mamma e poi con il rientro della mamma al lavoro è stato seguito fino a maggio 2015 dai nonni paterni e da giugno 2015 nuovamente dalla mamma.
Rapporti sociali: quando era seguito dalla mamma andava fuori a passeggiare, al parco e
incontrava dei bambini, con i nonni passava gran parte del tempo in casa o in giardino. Ogni 2/3 settimane ha avuto modo di giocare (e lo fa tutt'ora)con le cugine e con una bimba figlia di amici dei genitori. Ultimamente si va al parco per giocare, sta in mezzo ai bambini, ma ancora non interagisce. Al momento non fa attività extra scolastica
Composizione familiare: genitori e una sorella
Orari accudimento: fino a 22 mesi era accudito dalla mamma
Fino a maggio 2015 era seguito dai nonni dalle 8.30 alle 17.30/18.00 dal lunedì al venerdì, il sabato fino alle 13.00 solo dal papà e poi dal papà e dalla mamma.
Dato i lenti progressi nel piccolo la mamma a maggio 2015 si è licenziata e quindi da allora veniva seguito dalla mamma quando il papà è al lavoro (8.30-12.30 e 14.00 18.30 dal lunedì al venerdì)e poi da entrambi al suo rientro. Ora il bambino è all'asilo dalle 8.30 fino alle 12.00 e tranne che per quest'intervallo di tempo è accudito secondo gli orari sopracitati.
Modalità educative: dei nonni molto permissive,
Modalità dei genitori: ferme
Eventi particolari: nessuno
esami fatti: udito - tutto nella norma
Grazie ancora e cordiali saluti

Mah, per quanto si può

Mah, per quanto si può valutare a distanza dalle informazioni date, non ci vedo nessun particolare problema: lo sviluppo psicomotorio e il comportamento sembrano nei limiti della norma, le capacità grafico-ludico-simboliche mi sembrano adeguate all'età, resta solo mi sembra una lieve immaturità del linguaggio a livello espressivo, che comunque è presente e usato per comunicazioni normali. La relazione con i coetanei si impara un po' alla volta dall'esperienza, e lui non sembra averne avuta molta.
Se volete mandarmi qualche video forse posso essere più sicuro nell'escludere qualsiasi patologia, oltre all'autismo che mi sembra proprio fuori luogo.
Cordialmente

chiarimenti

Buona sera, grazie per la risposta. Bastano dei brevi video? Di diversi momenti della giornata? Leggendo la sua risposta mi è venuta in mente una canzone: a modo tuo di Elisa che trovo molto significativa.
Cordiali saluti

Due o tre video in cui si

Due o tre video in cui si veda il bambino in situazione abituale, spontanea, con qualche familiare, di due tre minuti l'uno.

Consiglio comportamento

Buon giorno, non le ho più inviato i video, poiché volevo attendere fino al 4 novembre che ci sarà un incontro con una psicologa e una logopedista e il 3 novembre il primo incontro di psicomotricità per poi riportarle quanto emerso. Nel frattempo Le chiedo un suo parere in merito a un comportamento di mio figlio. All'asilo così come a casa il bambino ha difficoltà nel cambio attività. Ad esempio se sta giocando e il gioco gli piace se cerchi di fargli fare altro fa di tutto per continuare ciò che sta facendo (si sdraia per terra, piange, grida, insomma fa una bella scenetta). Oggi ho parlato con una maestra dell'asilo che mi ha riferito che il bambino ha difficoltà nel cambio di attività e che stanno pensando di fare una tabella che scandisca la routine giornaliera affinché il piccolo interiorizzi le fasi della giornata. Quello che non riesco a capire e' se effettivamente questa cosa possa servire o meno, nel senso che la difficoltà che ha mio figlio, non la vedo tanto come un problema di routine, ma più che altro un problema di comportamento, nel senso che lui vorrebbe fare ciò che vuole. Per capirci non mi sembra che mio figlio sia particolarmente sensibile si cambi della routine quotidiana, se gli scombussolo tutta la giornata lui e' sereno comunque. Dal mio punto di vista ha proprio difficolta' nel fare ciò che gli viene chiesto di fare se ciò lo distoglie dal suo interesse principale. La prima volta che e' stato portato dalla logopedista il bambino non ha collaborato per nulla anzi, come le avevo accennato era piuttosto oppositivo. Ho immaginato sarebbe finita così quando ho sentito pronunciare dalla logopedista determinate parole. Siamo entrati nella stanza della seduta, il bambino aveva puntato un contenitore di giochi trasparente dove al suo interno si potevano distinguere varie macchinine. La logopedista però ha detto al bimbo :è no mi dispiace xxxxxx, ma oggi si fa ciò che dico io e non ciò che dice xxxx. Quindi poi lei ha preso una scatola contenente vari oggetti utili alla formulazione di un test, ma il bambino non ha voluto saperne di collaborare. Solo quando la logopedista ha un po' ceduto prendendo del pongo e' riuscita a avere un po' di attenzione, ma comunque il test non è' riuscita a farlo. Se lei non avesse ceduto credo che la seduta sarebbe stata una disfatta. infatti fino a quando non ha preso qualche cosa di interessante per il bambino, lui se ne stava lì ad opporsi ad ogni suo tentativo di fargli fare qualche cosa: si girava a guardare altrove, si sdraiava per terra, si tappava la bocca. Le racconto questo per farle capire che il bambino ha, secondo me, un carattere particolare, ma ho notato che se non gli do retta quando fa queste scene esagerate, in linea di massima finiscono velocemente (Il problema è che se questo lo fa nel momento delle sedute, non c'è il tempo di " riportarlo a collaborare").Ad esempio se sta giocando ed è quasi ora di andare a dormire, lo avviso dicendo: tra cinque minuti mettiamo via i giochi che poi si va a dormire. Nel momento in cui inizio effettivamente a mettere via i giochi inizia la scena: si sdraia, piange, grida no no, io lo lascio fare e dopo un po' gli dico quando avrà finito di gridare dovra'Andare a prendere il pigiama. Dopo un po è sicuramente con poco entusiasmo lo va a prendere e lo porta. In linea di massima potrei affermare che alla fine il bambino fa quello che gli viene chiesto di fare, ma bisogna avere pazienza. Io vorrei tanto poterlo aiutare a capire che non sempre può fare ciò che vuole, ma che ci sono delle regole che vanno rispettate, ma non so come fare. Certe cose le ha capite e le rispetta senza problemi tipo dare la mano per strada, stare seduti a tavola quando si mangia, non gira in mezzo ai tavoli quando siamo al ristorante. Non voglio certo diventi un soldatino, ma vorrei imparasse che ci sono luoghi tipo l'asilo in cui ci sono delle regole e delle tempistiche da rispettare. Inoltre le chiedo se ha dei suggerimenti per aiutare il piccolo con il linguaggio.
Cordiali saluti

Visto che ormai manca poco

Visto che ormai manca poco agli appuntamenti, aspettiamo e vediamo cosa ne viene fuori. Da quello che scrive mi verrebbe da dire che l'educazione dei bambini dipende dagli adulti, e anche il loro comportamento. Un po' come allo zoo o al circo, se entra nella gabbia dei leoni un domatore esperto di solito non ci sono problemi, se entra uno non esperto può finir male...

Buona sera, concordo con lei,

Buona sera, concordo con lei, il bambino è stato seguito per un anno dai nonni che purtroppo lasciavano fare al bambino tutto ciò che voleva nonostante le svariate richieste di non assecondare tutto. Ora che sono a casa sto cercando di fargli capire che deve rispettare delle regole, ma non è facile. Ora aspetto di sapere cosa ne pensano e le farò sapere. Grazie e cordiali saluti

Aggiornamento

Buon giorno, Le scrivo per farle sapere che ieri abbiamo fatto l'incontro con la psicologa. Dopo un incontro durato circa un'ora, la psicologa ha detto che secondo lei xxxx non rientra nello spettro dell'autismo, ma si tratta di un bambino fortemente oppositivo. Parla di un disturbo oppositivo provocatorio. Non è ancora una diagnosi certa in quanto devono essere concordi logopedista, neuropsichiatra e psicologa, ma ancora non si sono pronunciati in tal senso. Martedì comunque ci sarà il primo incontro di psicomotricità. La psicologa dice che le scene che il bambino fa: sdraiarsi per terra, mettere le mani sulla bocca alle richieste di collaborare sembrano essere fatte poiché il bambino vuole sempre condurre le attività, ma non perché altrimenti prova ansia ( dice essere tipico di bambini con autismo),ma poiché non è ciò che lui vorrebbe fare. Io non ho idea di ciò che sia questo disturbo, ma credo anche che anche se di disturbo dovesse trattarsi, una buona responsabilità (e non lo dico per scaricare le colpe) è da attribuirsi all'educazione permissiva (forse troppo) dei nonni. Con questo non voglio dire di non averne, sicuramente ho sbagliato, a volte mi sono contraddetta ed anche questo non va bene, ma i nonni che lo hanno seguito dai due anni circa fino ai 3 circa, hanno sempre lasciato fare al bambino ciò che ha voluto l'importante era che non facesse capricci. Al primo lamento veniva accontentato. Anche l'altra bambina e' diventata molto più capricciosa da quando seguita da loro. Questo lo hanno ammesso anche loro stessi. Come posso fare per far sì che smetta di fare ste scenate? Il bambino alla fine comunque è gestibile, basta ignorare queste scene e anche se non volentieri fa quello che gli chiedo. Il problema è che ora all'asilo e poi crescendo in altre situazioni, non so se avranno né il tempo, né la pazienza di gestire questa cosa che ho paura divento un grosso problema I nonni tutt'ora noto che nonostante le richieste di non farlo, tendono ad assecondarlo e non vorrei che ciò provocasse solo confusione. Rimane inoltre anche da valutare l'aspetto del linguaggio, che anche se fa dei progressi, non è certo adeguato per la sua età. È' ancora presente l'ecolalia, che comunque dal mio punto di vista non è fine a se stessa. Il bambino la "usa" quasi come conferma di aver compreso ciò che gli viene detto: ad esempio se gli si dice: xxxx vai a prendere le scarpe che dobbiamo andare via, lui ripete: a prendere le scarpe e ci va. Come posso aiutarlo a eliminarla?
Cordiali saluti

'Disturbo' oppositivo

'Disturbo' oppositivo provocatorio vuol dire solo che il bambino ha un comportamento oppositivo provocatorio non attribuibile a cause 'specifiche' conosciute. In realtà nessuno 'disturbo' ha cause specifiche conosciute, altrimenti si tratterebbe di una 'malattia', genetica o altro, come il mongolismo, la paralisi cerebrale infantile, o altra malattia specifica, con i relativi sintomi e segni e riscontri medici. Anche il ritardo del linguaggio o 'disturbo' che dir si voglia, dopo i tre anni, a meno di cause 'specifiche' come sopra è un problema di maturazione e sviluppo spesso con componenti ambientali non facili da individuare. L''ecolalia' (brutto termine che una volta era limitato agli schizofrenici cronici rinchiusi in manicomio...) non è un disturbo per il bambino, ma più per Lei, mi sembra, che non sopporta di sentirlo. Passerà quando il bambino avrà maturato meglio l'uso del linguaggio.
Da quello che aggiunge alla descrizione iniziale, sembra che voi abbiate il problema di entrambi i bambini che sembrano difficili da gestire per i genitori, il vostro sospetto è che dipenda da cause ambientali, cioè educative e relazionali, e la prima reazione di tutti di fronte a un problema è di darne la colpa a qualcun altro. In questo caso ai nonni. Serve poco, se non a liberarsi dei sensi di colpa, ma solo per un attimo, perchè rientrano subito dalla finestra visto che in qualche modo ad organizzare la situazione familare utilizzando i nonni sono comunque stati i genitori... Meglio quindi digerire le 'colpe' e pensare ai rimedi, per evitare appunto che i problemi invadano anche i contesti extrafamiliari, la scuola, ecc.
Comunque quando c'è più di un passeggero su una nave (bambini in una famiglia) che mostrano sintomi di disagio,di solito non è un problema dei passeggeri ma della nave o del mare, che fa venire appunto il mal di mare.
Il rimedio è quindi cercare di stabilizzare la nave e magari di guadagnare acque più tranquille. Anche nel viaggio evolutivo dei bambini e delle famiglie ci sono passaggi difficili, stretti e correnti che 'disturbano' la navigazione. Dipende dai piloti superare le difficoltà. A volte con aiuto di rimorchiatori, interventi di salvataggio, ecc, ma solo in casi estremi.

riflessione

Grazie della risposta. Ha ragione lei, la responsabilità è nostra. Ora spero solo che con gli aiuti giusti la situazione possa migliorare. La mia non è un tentativo di scaricare le colpe, ma sto solo cercando di capire cosa può aver portato il bambino ad avere questo atteggiamento/disturbo. Con la prima bambina non ci sono problemi di gestione, nonostante qualche capriccio in più e' sempre una bambina che non crea problemi. All'asilo parlano molto bene di lei, dicono che è una bambina molto matura, brava. Ad essere del tutto sincera credevo solo che il fatto di questi capricci fosse dovuto anche ad un'immaturità del piccolo e che sarebbero passati col tempo e con un po' di autorevolezza in più da parte di tutti. Non credevo che ciò avrebbe causato problemi di gestione. Ho visto molti bambini fare capricci anche di gran lunga peggiore del mio, ma senza avere poi alcun disturbo. Una cugina più grande ha fatto scene isteriche(6 anni) e le fa anche quella più piccola (due anni e 3 mesi), ma nessuno ha mai parlato di disturbo. Non è certo un bambino che collabora se non vuole, ma non notavo nulla di diverso da ciò che vedevo e vedo intorno. Ad essere sincera infatti non mi ero rivolta alla neuropsichiatra per questo problema, ma per un discorso di problema di linguaggio. Forse a questo punto non sono obiettiva nel guardarlo in paragone agli altri, ma le assicuro che ho assistito a vere scene di isterismo, solo per una maglia del colore non desiderato. Vedo fare cose peggiori fatte dalle cugine che lui proprio non fa.
Grazie cordiali saluti

Mi specifichi un po' di più

Mi specifichi un po' di più il suo modo di comunicare e parlare e interagire, descrittivamente. Può essere utile anche vedere qualche video, in ambiente familiare tranquillo, insiema a sorellina e mamma.

Chiarimenti

Buongiorno, mi dispiace non averle scritto prima, ma tra una e l'altra non ci sono proprio riuscita. Il bambino come le accennavo e' un bambino felice, solare, sempre sorridente. Come le dicevo non mi ero posta il problema per ciò che riguarda il comportamento in quanto pensavo si trattasse solo di una cosa passeggera, legata se così si può dire ad una sorta di immaturità del bambino. Direi che il bambino è cambiato molto nell'interazione sociale da quando non sono più al lavoro. Non so se questo sia una coincidenza o meno, ma tutti hanno notato questo grosso cambiamento. Il bambino è proprio cambiato, mentre prima era abbastanza solitario ora cerca sempre qualcuno con cui interagire, vuole condurre il gioco, ma comunque tenta di spiegare ciò che vede e ciò che sta facendo. Fa molta fatica a condividere i giochi. Insomma ora non sta mai zitto, nonostante non sia ancora bravo dal punto di vista linguistico, vedo che c'è la mette tutta, e' un continuo guardate, mamma guarda, sto facendo questo..., se guarda le TV cerca di spiegarti ciò che vede. Le frasi sono ancora molto scarne, ma è passato ad esempio da non dire nulla quando doveva fare la pipì(luglio) a : mamma o papà o nonni devo fare la pipì. Non si riesce ancora ad avere un vero dialogo con lui, poiché riesce a rispondere a poche domande, ma credo sia normale dato il ritardo nel linguaggio. Dove ha imparato a rispondere, risponde, magari non subito e va sollecitato, ma comunque piano piano impara sempre di più. Lei diceva che l'ecolalia dovrebbe sparire con il migliorare del linguaggio e che sembra dare fastidio a me, non è proprio così, il fatto è che la npi piuttosto che la logopedista hanno posto grande attenzione a questa cosa quasi fosse un grosso problema, io nel mio piccolo pensavo fosse passeggera, poiché avevo notato che ripete ciò che non è ancora in grado di riformulare a modo suo. Per capirci se gli dici ad esempio vai a prendere la palla sotto la siepe, non sapendo dirti va bene, vado a prendere là palle che e' finita sotto la siepe, ti dice palla sotto la siepe, credo per farti capire che ha compreso oppure per interiorizzare la frase, non so bene, ma fa esattamente ciò che gli chiedi. Ora comincia anche a dire cosa fa durante la giornata, ad esempio se gli chiedo cos'ha fatto all'asilo o al parco non fa più scena muta, ma mi dice giocato con i giochi, con i bambini, con lo scivolo, ecc..
Insomma se devo essere sincera sono fiduciosa che anche se molto sotto alla media, il mio bambino i suoi progressi li fa e sono molto felice di questo. Come ripeto credevo che essendo lui ' sbocciato' in ritardo avrebbe manifestato un po' dopo tutte le tappe dello 'sviluppo sociale'. Credevo che questa sua opposizione fosse pare di quella fase che i bambini di norma dicono dovrebbero attraversarla vs i due anni. Insomma non ci vedevo nulla di patologico, ma credevo fosse solo immaturo. Cordiali saluti

Mi sembra che quello che

Mi sembra che quello che 'credeva' sia giusto, e anch'io d'altronde scrivevo: "non ci vedo nessun particolare problema: lo sviluppo psicomotorio e il comportamento sembrano nei limiti della norma, le capacità grafico-ludico-simboliche mi sembrano adeguate all'età, resta solo mi sembra una lieve immaturità del linguaggio a livello espressivo, che comunque è presente e usato per comunicazioni normali".
Quello che scrive oggi indica che il bambino sta facendo globalmente dei passi avanti sulla sua strada, non è quindi fermo e pertanto lo lascerei crescere così, limitandosi ad aspettare e dargli tempo senza tartassarlo troppo con richieste perfezionistiche che possono avere un effetto controproducente. Non badi quindi a singoli aspetti, come la famigerata "ecolalia" e cerchi di resistere alle sue preoccupazioni cercando di reggerle per non rovesciarle addosso al bambino.

Considerazioni

Buon giorno, grazie per avermi risposto. Secondo lei quindi dovrei limitarmi ad osservare? Il fatto è che abbiamo, come già detto, intrapreso un percorso ed in teoria a breve dovrebbero darci, se c'è, una diagnosi e da quanto fino ad ora ho capito ci verrà indicato un percorso fatto di logopedia e psicomotricità. Secondo lei dovrei aspettare? Mi creda se le dico che da quando è iniziato questo iter le ansie e i dubbi sono aumentati invece di diminuire, e lei ha centrato il problema, tutto questo sta rovinando il rapporto che tutti noi abbiamo con il bambino. Sta diventando un caso da studiare e sembriamo tutti piu interessati a studiare ciò' che non fa o a valutare ciò' che fa piuttosto che a gioire con lui dei suoi successi e delle sue conquiste. Non voglio proprio che questa storia si trasformi in un incubo, vorrei godermi il mio bambino per quello che è, con i suoi pregi e difetti, gioioso, felice, curioso, testardo. Ha qualche consiglio per aiutarci a gestire questa situazione.
Grazie cordialità

Oggi ho parlato con una

Oggi ho parlato con una maestra dell'asilo la quale mi ha detto che il bambino si è calmato molto rispetto all'inizio, non socializza ancora con i pari, anche se qualche tentativo lo fa. Ha sempre difficoltà nei cambi attività, ma ora sembra aver compreso la presenza di regole ed attività ' strutturate'. Mi dice che il bambino è buono e gestibile, anche se con questa sua sopracitata difficoltà. Come dicevo non socializza ancora con i pari, ma sta sempre in mezzo al gruppo. Mi dice inoltre che il bambino è curioso e che è migliorato anche dal punto di vista del linguaggio e che si vede che tenta e che ha piacere di comunicare. Per ora il bambino va all'asilo fino alle 13.00, ma dalla prossima settimana visto che dimostra che l'asilo gli piace vi rimarrà fino alle 16.00 in accordo anche con la maestra ed in considerazione del fatto che quando lo andiamo a riprendere non vuole venire via.
Le dico tutto ciò per farle sapere che anche qui in asilo, come poi del resto avevo notato anch'io il bambino procede il suo cammino di crescita, fuori da tutti gli schemi magari, ma procede. Cordiali saluti

Buona sera, le scrivo per

Buona sera, le scrivo per farle sapere che ancora non hanno fatto una diagnosi, ma nel frattempo il bambino ha iniziato a stare all'asilo anche nel pomeriggio. Qui fanno fare ai piccoli il riposino pomeridiano. Le maestre riferiscono che il bambino lo fa volentieri (anche a casa). Le maestre dicono che da quando ha iniziato l'asilo e' cambiato molto. Ha ancora difficoltà nel cambio attività, ma hanno adottato un sistema figurato per scandire la giornata e questo sembra averlo aiutato. Le maestre sono positive. Una di loro mi ha detto che secondo lei il bambino deve solo maturare ed ogni volta che scambio due parole con lei mi dice sempre che ogni bambino ha i suoi tempi e che c'è chi matura prima e chi dopo. Secondo lei bisogna solo essere pazienti. Dice che ascolta molto di più. Ora inizia a rispondere a qualche domanda tipo cos'ha i fatto all'asilo, cosa preferisci x o y? Cosa stai facendo? E altre poche cose. È' abbastanza ripetitivo con le frasi/parole che dice e molto spesso le frasi sono 'incasinate' ma piano piano va avanti. Ancora come accennavo fa fatica con i cambi attività, ma alla fine i lavoretti che fanno fare all'asilo li fa tutti e quelli che ha portato a casa come 'pensierino' sono anche belli e curati. Le maestre parlano di un bambino curioso ed interessato a tutto, sebbene con qualche difficoltà, ma chi non ne ha?
Cordiali saluti

Bene. Direi che avete trovato

Bene. Direi che avete trovato proprio un buon asilo. Quanto alla 'diagnosi', a meno che non sia per una malattia medica definita, ha poco senso (ormai mi ripeto...). Quello che conta è seguire l'evoluzione facendo in modo che possa fare buone esperienze che favoriscano lo sviluppo.

Buon giorno, le scrivo per

Buon giorno, le scrivo per comunicarle che ieri ho avuto il colloqui ufficiale con le 3 maestre che seguono la classe di Xxx. Mi dicono che il piccolo è un bambino felice, sorridente, gioioso, che si è ben ambientato, socializza, per quello che riesce sia con gli adulti che con i bambini. Ha, grazie alla divisione figurata della giornata, imparato che ci sono dei turni per ogni cosa. Non fa più scenate (sdraiarsi x terra) e non si agita neppure al cambio insegnante. Anche loro riferiscono una difficoltà espressiva dal punto di vista del linguaggio, ma denotano anche tanta voglia di comunicare. Da settembre ad oggi dicono sia molto migliorato. Gli aspetti che le maestre tengono d'occhio a quest'eta' mi dicono
essere: adattamento ai cambiamenti, comprensione e espressione linguistica. È molto migliorato per i primi 2 aspetti, ma è ancora indietro con il linguaggio anche se fa progressi. Le maestre comunque affermano che se loro e noi lavoriamo con il piccolo, lo stesso potrà ottenere dei buoni risultati. Anche a casa il piccolo e' cambiato, non fa più scenate, ascolta di più ed è più partecipe. Purtroppo solo dai nonni insiste con molti capricci e stiamo cercando di convincerli ad essere un po più fermi. Da loro ancora si sdraia per terra poiché così loro lo assecondano. A parte questo il quadro generale e' in evoluzione positiva e questo fa ben sperare tutti noi.
Cordiali saluti

Mi sembrano proprio buone

Mi sembrano proprio buone notizie. L'evoluzione in corso fa ben sperare. Quanto ai nonni, l'importante è che il bambino capisca (dall'esperienza, non a parole) che nei diversi posti vigono regole diverse: "in chiesa coi santi...", come dice il proverbio. Mi sembra sulla buona strada.

Grazie, non non siamo della

Grazie, non non siamo della sua zona, ma ci farebbe piacere farle vedere il piccolo dal vivo. Come possiamo fare per venire da Lei e quanto costa un consulto? Non siamo della provincia di Pordenone.
Cordiali saluti

Potete trovare tutte le

Potete trovare tutte le informazioni in 'contatti'.

aggiornamento

Buona sera, oggi ci hanno dato una diagnosi: disturbo del comportamento ed omozionale non specificato che insorge in infanzia o adolescenza. In sostanza ha degli aspetti che lo fanno rientrare nello spettro autistico, ma che non sembrano essere correlate allo stesso. Cerco di spiegarmi meglio uno degli aspetti e' la famigerata ecolalia. Sembra usarla per avere la sicurezza di capire ciò che gli viene detto. È in generale ripetitivo anche sulle frasi che usa e sui giochi che fa quasi a cercare nelle cose conosciute la sicurezza di andare sul sicuro. C'è il contatto oculare, coinvolge nel gioco, gioca con fantasia, insomma è un bambino presente. Lo hanno osservato e affermano che non sempre le sue emozioni sono adeguate alla situazione. Inoltre denotano ancora una certa opposizione alle cose non gradite. Hanno consigliato un percorso di neuropsicomotricita' volto a contenere l'opposivita' ed un controllo tra 6 mesi. Con mio stupore niente logopedia. Cordiali saluti

Come possiamo aiutare il

Come possiamo aiutare il bambino a gestire le emozioni che a quanto pare non sono sempre adeguate al contesto? Non sono cose che uno "impara" con l'esperienza? Cordiali saluti

C'è un paese in cui è di moda

C'è un paese in cui è di moda fare diagnosi per chiunque. Per così dire se un ciclista resta indietro, gli fanno una diagnosi ('disturbo della velocità'), che poi magari si modifica se recupera...
La moda è venuta dall'America dove la diagnosi è necessaria per avere un rimborso spese. Così se uno va in palestra o piscina per diletto o allenamento, deve pagare, se va per 'terapia' non paga, o meglio paga quello Stato .
Un secondo vezzo in quello strano paese è trasformare i 'sintomi' in malattia: così invece che capriccioso un bimbo ha un 'disturbo del controllo delle emozioni', invece che disobbediente o dispettoso ha un 'disturbo del comportamento'. Una che ha la febbre ha quindi un 'disturbo del controllo della temperatura', ecc ecc. Viene in mente la barzelletta del carabiniere che controlla se funzionano le frecce di una macchina e dice "ora sì, ora no"...
Questo ovviamente non succede per fortuna qui da noi ma in quel paese remoto...
Con ciò ovviamente non posso dire nulla di più di quanto ho già detto sulla vostra situazione particolare. Se credete mandatemi dei filmati per vedere, anche se a distanza, il bambino e come interagisce con voi, ecc. Sono d'accordo che sono le esperienze da cui si impara, e credo che sia appunto utile badare a che faccia buone esperienze e prenda buone abitudini, per imparare a stare con gli altri, cosa che è lo scalino evolutivo più difficile per ogni bambino, uscendo un po' alla volta dal mondo familiare per entrare in quello esterno, sconosciuto e spesso diverso.
Cordialmente

La ringrazio molto per la

La ringrazio molto per la risposta. In effetti questa "diagnosi" mi ha lasciata perplessa poiché se posso dirlo sembra una cosa un po' mi passi il termine "rafazzonata". Con questo non voglio criticare l'operato di chi l'ha diagnostica, ma scritta cosi (disturbo comportamentale ed emozionale non specificato con esordio abituale nell'infanzia e nell'adolescenza) da a me che sono ignorante in materia la sensazione di vago e poco chiaro. Le parole 'non specificato' sembrano voler dare la possibilità un po a tutto ciò che non è chiaro e normale di far parte di una diagnosi. Non so più che pensare......

Sono formule in 'neolingua'

Sono formule in 'neolingua' psichiatrese....Per un prossimo aggiornamente aprite eventualmente un nuovo consulto (new blog entry), lo spazio qui comincia a restringersi....

Buongiorno, le scrivo per

Buongiorno, le scrivo per aggiornarla: come sa abbiamo ricevuto la diagnosi di disturbo comportamentale ed emozionale. A seguito ulteriore colloquio con lo staff ci hanno informato che la diagnosi è solo provvisoria in quanto ancora permangono i dubbi riguardanti l'autismo. Il bambino infatti a loro dire per certi aspetti ancora va tenuto d'occhio. Questi aspetti sono : il suo tono di voce non modulare, usare qualche frase fatta, sguardo sfuggente ed ecolalia Ha però tantissimi aspetti positivi: solare, coinvolge nelle attività, gioco di fantasia. Dall'ultima volta che è stato visto mesi fa comunque io posso dire che ha fatto altri progressi, ha imparato a dire di sì e questo ha fatto in modo che per molte cose l'ecolalia sparisse, gioca molto immaginando delle storie, è migliorato il suo modo di esprimersi anche se usa spesso le stesse frasi. Il tono è a volte più modulato, la difficoltà nel modulato è più presente quando cerca di fare frasi lunghe. Più impara a parlare e direi che sembra sempre meno autistico, nel senso che diminuiscono gli aspetti che fanno pensare che lo sia. All'asilo va bene, non ha problemi e anche le maestre montano i cambiamenti. Non son più da che parte prendere. Cordiali saluti

Quindi mi sembra che le cose

Quindi mi sembra che le cose vadano piuttosto bene. Continuerei così. L'autismo non è una malattia nascosta da scoprire, anzi non è nemmeno una malattia, in realtà non esiste, io credo: esistono bambini che possono avere momenti più o meno lunghi di difficoltà nello sviluppo, per cause le più diverse e a volte bisogno di aiuto, se necessario. Di questo bisogna occuparsi non di diagnosi fasulle. Legga se vuole le pagine recenti sull' autismo nel link della colonna a destra. Cordialmente

Buona sera, grazie per

Prosegue in questo consulto

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