Bambina di quasi 3 anni, non parla e ritardo di sviluppo

Buongiorno dottore,
sono la mamma di una bambina di quasi 3 anni che ancora non parla ed è in ritardo nello sviluppo per vari aspetti. Io e mio marito viviamo da più di un anno in una situazione di forte angoscia, siamo anche noi intrappolati nel tunnel dello spettro autistico e al momento non si vede alcun prospettiva di uscita da quest’incubo. Abbiamo altri due figli ormai adolescenti, e nei miei ricordi gli anni della prima infanzia sono quelli più entusiasmanti, magici e deliziosi, mentre ora mi trovo a desiderare che questo periodo per mia figlia finisca al più presto. Ci siamo goduti questa bambina fino ai 15 mesi, poi hanno cominciato ad insinuarsi i primi dubbi: a 15 mesi ancora non camminava, ha iniziato a 18 mesi. A 18 mesi non parlava, e non parla tuttora. Abbiamo cominciato a renderci conto che anche le sue capacità di comprensione e di interazione non erano per niente paragonabili a quelle dei suoi fratelli alla stessa età. Quindi ci siamo imbarcati in una serie di consulti, esami e test dalla quale verso i due anni abbiamo avuto il responso di ‘disturbo pervasivo dello sviluppo’. Parallelamente, da circa un anno, la bambina segue (abbastanza volentieri) una terapia a base di psicomotricità, da cui non mi sembra che abbia avuto miglioramenti notevoli. In realtà la bambina evolve a suo modo, ma molto lentamente, percui il risultato rispetto a suoi coetanei, è che rimane sempre più indietro. E’ seguita in un noto centro specializzato in autismo e disturbi dello sviluppo della nostra città; come spiegazione degli scarsi miglioramenti ci è stato detto che “la bambina non è un normotipo”, “è un caso difficile”, “la mamma non collabora abbastanza”… A quest’ultima affermazione abbiamo risolto lasciando sola la bambina con la psicomotricista, in modo che non ci siano interferenze. Cosa mi sarei dovuta aspettare da un anno di psicomotricità? Perché nessuno si azzarda a dirmi se, a che cosa e quando servirà la terapia che sta seguendo? E’ secondo lei il caso di valutare altre strade?
La ringrazio infinitamente per i consigli che vorrà darmi e aggiungo maggiori dettagli sullo sviluppo della bambina
QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare: oltre alla bambina, padre , madre, fratello, sorella.
età della bambina: 34 mesi
problemi in gravidanza: l’ecografia morfologica effettuata alla 21° settimana non riscontrava nessun problema e riportava valori di accrescimento di BDP=68.8%, CC=45.5%, CA=59.5%, FL=69.7%. Una successiva ecografia effettuata alla 32° settimana riportava un calo dei valori di BDP=32.7%, CC=4.9%, CA=7.2% (La misura FL è rimasta sempre costante). Da quel momento sono state intensificate le ecografie, che hanno riportato un progressivo calo dei parametri. Alla 35° settimana: BDP=38%, CC=3.1%, CA=7.3%. Alla 37° settimana: BDP=18.1%, CC<2.3%, CA=13.1%. Alla 38° settimana: BDP=10.4%, CC<2.3%, CA=4.4%. Nel corso dell’ultimo mese sono stati effettuati numerosi monitoraggi che non hanno rilevato sofferenza fetale. Poiché alla nascita la bambina pesava 3kg, ci è stato detto di non preoccuparci per le misurazioni effettuate in gravidanza, e al momento, considerammo la questione conclusa. I problemi della bambina sono emersi dopo i 18 mesi, e ora, ripensando alla gravidanza, mi viene il dubbio che l’origine del suo ritardo possa avere a che fare con un rallentamento della crescita intrauterina, che ne pensa?
nascita
a che settimana 39+3.
Parto naturale, nessuna difficoltà
alla nascita : peso 3kg, altezza 49cm, circonferenza cranica 33cm
a 1 mese : peso 3.48kg, altezza 53.5cm, circonferenza cranica 34cm
a 4 mesi : peso 5.63kg, altezza 62cm, circonferenza cranica 39cm
a 7 mesi : peso 6.6kg, altezza 69cm, circonferenza cranica 41cm
a 9 mesi e mezzo : peso 7.6kg, altezza 71cm, circonferenza cranica 42.1cm
Nei suoi primi 18 mesi la bambina ha incrementato il peso passando dal 10° al 50° percentile,
è rimasta sul 50° percentile per quanto riguarda l’altezza e sul 3° percentile per quanto riguarda la circonferenza cranica

indice di Apgar: 1' 9./ 5' 10.. durata del ricovero in ospedale: 2 giorni..
Primi mesi
allattamento: materno sino a 9 mesi, poi latte artificiale sino all’anno, quindi latte vaccino; passaggio senza problemi
svezzamento dal sesto mese, facile
ritmo sonno veglia: inizialmente poppate molto frequenti. La bambina ha sofferto di reflusso sino a tutto il secondo mese; ciò le provocava difficoltà di alimentazione, di riposo e irritabilità; poi la situazione è migliorata, anche se il riposo notturno è rimasto sempre piuttosto disturbato.
persone che la accudivano: la mamma, dai 10 mesi anche la baby-sitter al mattino a causa del rientro al lavoro della mamma. A 15 mesi ha iniziato il nido, dove viene tuttora accompagnata dalla baby-sitter.
epoca successiva
alimentazione: non ha problemi di alimentazione: mangia di tutto, ama provare cose nuove, dai 18 mesi mangia gli stessi alimenti del resto della famiglia e dai due anni mangia da sola utilizzando forchetta e cucchiaio.
sonno : si addormenta tra le 21:30 e le 23:00 e si sveglia tra le 7 e le 8:30. Si addormenta nel lettone o sul divano con qualcuno della famiglia (mamma, sorella, papà) che le fa compagnia. Poi viene trasferita nel suo lettino, che purtroppo si trova ancora nella camera dei genitori in attesa di riuscire a ricavare in casa uno spazio autonomo per la bimba (ci stiamo lavorando). Il sonno è spesso disturbato: generalmente si sveglia e si trasferisce nel lettone. A volte nonostante il trasferimento il sonno rimane disturbato, con continui risvegli, pianti notturni e agitazione. Nei mesi estivi è capitato che vagasse di notte per la casa e si addormentasse sul pavimento in altre stanze.
Abitudini: non ha mai gradito né ciuccio, né biberon, né peluches o copertine.
sviluppo psico-motorio:
seduta da sola a che età: 6 mesi
primi passi da sola: 18 mesi (fratello e sorella hanno entrambi camminato a 15 mesi)
capacità motorie attuali: sale e scende le scale da sola appoggiandosi, corre un po’ goffamente, si arrampica su sedie e mobili, non sa pedalare sul triciclo. La motricità fine è buona: impugna molto bene posate e penne, riesce a infilare una biglia in un foro tenendone contemporaneamente in mano altre 2.
controllo sfinterico : non ancora raggiunto, sono già due mesi che ci proviamo
interesse e curiosità verso le persone : Nei confronti di adulti estranei è disinteressata o addirittura infastidita, sembra più attratta dai bambini, li osserva, ma non cerca un approccio. Non è particolarmente interessata nemmeno ad adulti non del tutto estranei, quali nonni, amici di famiglia che vede saltuariamente.
Gli ambienti nuovi non sembrano procurarle particolari reazioni, se si tratta di ambienti molto affollati e rumorosi tende a volersi allontanare
figure principali cui è attaccata: la mamma innanzitutto, poi il papà, la sorella e il fratello. Anche con la baby-sitter c’è un buon attaccamento
reazioni alla separazione: fa fatica a separarsi soprattutto dalla mamma; se la separazione diventa un’abitudine, come il fatto che tutte le mattine la mamma esca prima di lei per andare al lavoro, o che una sera la settimana la mamma vada in piscina, prima o poi si abitua. In particolare, ci sono voluti mesi perché si abituasse a rimanere una sera la settimana con il papà e i fratelli, inizialmente piangeva disperata ed era inconsolabile.
comprensione delle cose e delle richieste: la comprensione è limitata ad attività quotidiane quali mangiare, vestirsi, lavarsi e a concetti molto semplici e concreti. E’ impossibile, ad esempio, farle notare qualcosa da osservare fuori dalla finestra.
comunicazione dei suoi bisogni e desideri: non parla ancora, cerca di trascinare la mano della persona da cui vuole farsi aiutare verso l’oggetto desiderato, oppure cerca di procurarselo da sola. Raramente indica l’oggetto richiesto. Quando qualcosa non le va protesta vivamente
sviluppo simbolico
linguaggio:
ha iniziato verso i 12 mesi a pronunciare alcune parole: “no”, “grazie”, ma non c’è mai stato un vero e proprio sviluppo del linguaggio: alcune parole venivano pronunciate per un certo periodo poi scomparivano, altre parole sono state pronunciate in un’unica occasione. “mamma” è la parola più usata. Ad oggi, abbiamo contato circa 35 diverse parole, generalmente ne pronuncia 3-4 diverse al giorno. In realtà la bambina parlotta continuamente, seppur in modo incomprensibile, e ama canticchiare le canzoncine che sente all’asilo nido, che possiamo riconoscere non tanto dal testo (incomprensibile), quanto dalla melodia.
due parole insieme : no
uso del no e del sì : dice “no” e scuote la testa
frase minima (verbo e sostantivo ): no
interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi : la bambina è molto discontinua e disorganizzata: gioca brevemente con costruzioni, oggetti vari, poi li abbandona. Anche con la bambola: la prende in braccio, la culla, la bacia, poi la scaraventa. Per un periodo ha giocato molto assiduamente con la cucina ed i pentolini: preparava piatti, mescolava, faceva finta di mangiare, ora non sembra più interessata a questo gioco. Ama provarsi le scarpe di tutta la famiglia, giocare con l’acqua, la terra dei vasi. Sposta oggetti avanti e indietro per la casa facendo una gran confusione.
I giochi che preferisce sono in realtà quelli di movimento: rincorrersi, farsi agguati, nascondersi, strapazzarsi, oppure canzoncine e filastrocche.
disegno spontaneo: ama scarabocchiare soprattutto imitando la sorella che fa i compiti: quindi non usa colori ma penne; abbiamo dovuto procurarle un diario identico a quello della sorella
attenzione nelle varie attività e interessi: decisamente breve. Guarda i cartoni animati per 15’, è impossibile leggerle un libretto o raccontarle una storia. Generalmente molto poco interessata quando le si mostra qualcosa
comportamento: a casa è generalmente tranquilla e di buon umore, affettuosa, ama stare in compagnia e non si isola. Sotto alcuni aspetti è piuttosto abitudinaria: ad esempio, si fa molta fatica a farle accettare la sostituzione di un paio di scarpe con scarpe nuove quando cambia la stagione o il numero di scarpa. A divieti e imposizioni reagisce con pianti e proteste, a volta di breve durata, altre volte più prolungati. Io penso che il “capriccio” in conseguenza di un divieto o di una regola sia spesso dovuto anche alla frustrazione di dover subire un’imposizione senza poterne comprendere le motivazioni e senza la possibilità di mediare con proposte alternative. L’adesione alle regole va sempre ribadita, ovvero sa benissimo che alcuni comportamenti non sono permessi, ma ha bisogno di farselo ripetere spesso. Per quanto riguarda gli orari siamo piuttosto elastici anche perché abbiamo più volte sperimentato che è veramente impossibile farla dormire quando non ha sonno. Cerchiamo di darle un numero limitato di regole e divieti perché ci rendiamo conto che si tratta di ‘ordini’ che non è possibile accompagnare con una spiegazione. Di conseguenza, quando è possibile, preferiamo rimuovere la possibile fonte di conflitto piuttosto che impartire un eccessivo numero di divieti.
Fuori casa la bambina si è mostrata a volte più capricciosa, soprattutto nel rifiutarsi di seguire quando si passeggia o nel volersi allontanare da determinati luoghi in cui ci si è recati; è del tutto incapace di aspettare il proprio turno.
Non ha particolari paure o fissazioni
scolarizzazione
asilo nido: sì. A che età : 15 mesi. Reazioni eventuali : l’inserimento è durato circa 1 mese, ora si trova molto bene e ci va volentieri. Al primo anno di asilo nido rientrava a casa dopo il pranzo, da quest’anno si ferma sino alle 16:30. Ci ha messo circa una settimana per abituarsi a dormire al nido. Le maestre riferiscono che si adegua molto bene alle routine proposte, è pure abbastanza ubbidiente. Rispetto a casa, al nido è più ubbidiente, partecipa più a lungo ad attività di gioco organizzato, è meno intraprendente, e meno chiacchierona.
Scuola materna: a settembre la bambina inizierà la scuola materna e abbiamo chiesto per lei il sostegno scolastico, inizialmente ero riluttante, ma ora mi rendo conto che la situazione continua a non sbloccarsi e forse il sostegno potrà esserle utile
Non ha amicizie personali, come attività extrascolastiche svolge psicomotricità 3 volte la settimana
situazione familiare: tranquilla nel senso che non ci sono conflitti, né lutti né problemi economici, per il resto sia io che mio marito siamo profondamente angosciati e amareggiati; i ragazzi sono più sereni.
altri conviventi: no
Organizzazione familiare per l'accudimento: la mattina viene la baby-sitter che prepara la bambina e la porta al nido per le 9:30. Il padre esce presto, la madre per le 8:30. Alle 16:30 la bambina viene recuperata dalla madre che la porta alle sedute di psicomotricità: 2 in studio e 1 in piscina, quest’ultima molto apprezzata dalla bambina. Negli altri 2 giorni feriali il pomeriggio si passa generalmente a casa con la mamma e i fratelli che vanno e vengono dalle loro molteplici attività pomeridiane. Il padre torna nel tardo pomeriggio, a volte anche la sera, a seconda dei turni. A cena si mangia tutti assieme, poi la bimba gioca soprattutto con la sorella e quindi viene preparata per la nanna dalla mamma. Nel week end si fanno passeggiate, oppure ci si trova con amici vari a casa nostra o altrui. Con la bella stagione abbiamo provato a portarla al fiume, ma abbiamo poi desistito perché cercava ostinatamente di buttarsi in acqua. Abbiamo purtroppo rinunciato anche altre attività che prima svolgevamo con piacere: a cominciare dai viaggi, in quanto è impensabile lasciarla per più giorni con altre persone. Abbiamo ridotto anche le cene in locali pubblici e le gite di pochi giorni, per il timore che non si comporti bene e che le nostre uscite si trasformino in un’occasione di ulteriore stress.
modalità educative: non ritengo di essere mai stata una madre permissiva, piuttosto ferma, e contemporaneamente stimolante nell’acquisizione delle autonomie. Il padre è sempre stato un poco più permissivo, ma comunque con un suo ruolo di adulto sempre ben definito. Con i due fratelli questa impostazione ha funzionato egregiamente: ho avuto la fortuna di avere due figli allegri, autonomi, mai capricciosi e fiduciosi in se stessi. Ora con questa bambina sono più disorientata perché la mancanza di dialogo mi devasta e a volte ho veramente più l’impressione di allevare un cagnolino che una bambina
tempo video passato alla televisione: pochissimo, dopo 15’ si disinteressa e si allontana. Sembra riconoscere i personaggi delle 2 serie di cartoni animati che vede. Non è mai la bambina a richiedere la televisione, a volte le viene proposta appena prima di cena.
Telefonino: ha avuto un periodo, durato alcuni mesi, a cavallo dei due anni di grande passione per i telefonini: ne voleva sempre uno tra le mani ed era molto attratta dalle funzioni del touch screen. A volte faceva finta di telefonare dicendo “pronto…”
Visite mediche: a 22 mesi, presso un noto istituto neurologico della nostra città, visita con n.p.i. che diagnosticò un ritardo psico-motorio, e consigliò di approfondire con un ricovero presso la stessa struttura. Quindi a 24 mesi fummo ricoverate presso tale struttura e la bambina fu sottoposta ad una serie di accertamenti: eeg, rmn, valutazione ortottica e delle funzioni neurovisive che non diedero risultati rilevanti. Parallelamente furono somministrati alla bambina dei test: ADOS-2 che totalizzò un punteggio di 26 e Scala di Griffith che rilevò un ritardo di sviluppo soprattutto negli ambiti di udito e linguaggio, performance e coordinazione occhio-mano. Fu quindi dimessa con la diagnosi di ‘disturbo pervasivo dello sviluppo’ con elementi di rischio moderato-severo di sviluppo di disturbo autistico.
Altri esami fatti : Udito, nella norma

Buongiorno dottore, la

Buongiorno dottore,
la ringrazio per la rapida e rincuorante risposta. Nei prossimi giorni cercheremo di registrare alcuni video di nostra figlia, che poi le invieremo.
Una domanda: ho letto un post, inviato da Anonimo il 4 aprile, che descrive la situazione di una bambina che per molti aspetti assomiglia a quella di mia figlia; come devo procedere per chiedere a questa persona se è disponibile a colloquiare direttamente con me?
grazie e buona giornata

può scrivere un post in quel

può scrivere un post in quel consulto.

Devo dire che dalla lettura

Devo dire che dalla lettura delle informazioni resto abbastanza stupito della diagnosi fatta - anche al di là dei miei dubbi di fondo che descrivo da altre parti e della mia diffidenza per i metodi testistici- l'idea che mi veniva leggendo è di una bimba tutto sommato 'nei limiti della norma'. Anche il linguaggio non è completamente assente, il comportamento mi sembra non grossolanamente disturbato, così come il contatto con l'ambiente. Può darsi che ci sia un lieve ritardo evolutivo globale, sia motorio che psicologico, che la mantiene ai livelli inferiori della norma nel confronto con i coetanei. Difficile trovarvi una 'causa': difficoltà in gravidanza, circonferenza cranica ai limiti inferiori, cose piuttosto aspecifiche. In questo contesto io darei più attenzione agli aspetti ambientali, alla qualità delle esperienze sia con i familiari che con altri, in modo che la bimba possa fare il più possibile esperienze che rispondono alle sue necessità. Il rischio degli interventi 'riabilitativi' o simili è che insinuano nel bambino il dubbio di non andar bene, di non essere bravo, e possono percepire la stessa cosa nelle aspettative dei genitori, che come Lei osserva non sono volte a godere il rapporto con la bambina nel momento attuale, ma aspettano solo che migliori, che cambi, che passi il tempo. In questo modo il tempo presente rischia di essere molto poco gratificante, se non solo frustrante, ma il presente in realtà è il solo tempo in cui si vive e si fanno esperienze vitali. C'è il rischio di non accorgersene e di perdere un'esperienza importante.
Se volete potreste mandarmi dei video dove 'vedere' la bimba i diversi contesti, secondo le istruzioni al link 'video' della colonna qui a sinistra.
Cordialmente

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