Paura autismo

Buongiorno dottore,
noi siamo una coppia di italiani residente in Francia, dove mio figlio è nato non abbiamo molti amici e pochissimi parenti, solo mia suocera (83 anni) che viene a trovarci per qualche mese all'anno.
Lavoriamo entrambi in un ns locale la sera ed abbiamo degli orari un pò particolari.
Abbiamo cercato per tanto tempo nostro figlio che è arrivato come un miracolo quando non ci credevamo più.
Le elenco le preoccupazioni che ho per mio figlio.
- Alex non indica con il dito,
- Non si girava quando lo chiamavamo (ultimi 2 giorni un po’)
- Dice massimo 10 parole (ripete o forzato)
- Fa ruotare tutti i giochi e altro (sveglia, bottiglia, casa di carta)
- Lancia con violenza gli oggetti indietro (giochi, sassi)
- Fa giochi ripetitivi (in villa va avanti e indietro su una strada a dislivelli, vuole sempre correre anche in riva al mare)
- Sposta ripetutamente gli oggetti a destra e poi a sinistra (panni e giocattoli)
- Passa molto tempo a sfogliare i giornali e libri,
- Mangia da solo unicamente quello che gli piace,
- Con la mamma mangia solo con i cartoni con la baby sitter no,
- Quando mangia mette sempre un boccone di lato e impiega molto tempo,
- Non è abituato a vedere bambini,
- Quando si arrabbia si da schiaffi in faccia (non sempre),
- Quando vuole qualcosa ti spinge o prende per mano per farsi capire.
Guarda sempre girare la lavatrice
Sfoglia continuamente e minuziosamente le riviste ora incomincia anche a stracciarle
Non vuole che legga le storie, mi prende il libro da mano
Non ascolta le storie inventate, solo « I tre porcellini »
Non capisce ancora il si e il no
Fissa tutte le luci (croce farmacia, testi che scorrono)
Per ogni rumore forte si gira a guardarmi
Ancora non parla e neanche mi chiama mamma, Ripete solo qualche singola parola.
A volte è aggressivo, calci, schiaffi, e tira i capelli.
Non sta mai più di 2 minuti con lo stesso gioco
Non sta mai fermo
Se io indico con il dito, guarda il dito ma non nella sua direzione
Continua a girare le ruote delle auto
Non mangia da solo
Si guarda spesso allo specchio

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare mamma, papà, alex
età del bambino/a 26 mesi

problemi in gravidanza : gravidanza complicata, tanto cercata, arrivata naturalmente quando non ci speravamo più, cerchiaggio, tanto riposo e stress perché il bimbo aveva un dia molto grande e pensavano potesse avere la trisomia, invece dopo 8 mesi dalla nascita il buchino al cuore si è chiuso da solo.
nascita
a che settimana 35
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) naturale, ho rotto le acque e mi hanno tolto il cerchiaggio il giorno stesso
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 2540 gr, 45 cm, 33 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1'10/ 5'10 durata del ricovero in ospedale 6 giorni
Primi mesi
allattamento: materno 10 giorni sempre con aggiunta, non riusciva a succhiare, ho usato il tiralatte fino alla mastite, poi solo latte artificiale
svezzamento a che età 6 mesi facile
ritmo sonno veglia abbastanza regolare, ha sempre dormito bene
persone che lo accudivano mamma e un po' papà, a 9 mesi anche la baby sitter

epoca successiva
alimentazione: mangia solo guardando il cellulare con me, ho provato a toglierlo ma non ci sono ancora riuscita, con la baby sitter mangia tranquillo e senza cellulare
sonno 7/8 ore la notte, 2/3 il pomeriggio
(dove dorme, come si addormenta, ecc)dorme nella sua stanzetta nella culla, si addormenta in braccio
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) mai voluto il ciuccio, mai avuto nessun giocattolo preferito, biberon si, prende ancora il latte con il biberon
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età non ricordo penso 9 mesi...
primi passi da solo 12 mesi
capacità motorie attuali corre, si arrampica dovunque, scende le scale con difficoltà, mai da solo, sale bene le scale
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età non ancora

interesse e curiosità verso le persone non è timido e se forzato interagisce, ma spesso non è interessato (né grandi, né piccoli)
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: curioso
figure principali cui è attaccato mamma, papà, un po' alla nonna paterna, baby sitter ( ne ho cambiate 2)
reazioni alla separazione, cioè al distacco dai genitori: disinteressato
rapporto con le persone, adulti e bambini poco interessato
comprensione delle cose e delle richieste: sembra non capire quando gli parlo, devo ripetere più volte di posare il telecomando o di andare a prendere le scarpe... a volte lo fa ma a volta ha la reazione contraria e scappa o va a nascondersi se gli dico che dobbiamo cambiare il pannolino
comunicazione dei suoi bisogni e desideri nessuna - devo stimolarlo io a dire latte o cotto (biscotto) altrimenti piange o mi spinge ma non chiede... non chiede mai di bere

sviluppo simbolico
linguaggio:
(età di inizio)
prime parole 12 mesi, poi stop... poi ogni tanto ripete una mia parola ma senza sapere cos'è
due parole insieme mai
uso del no e del sì solo no, a volte anche per dire si
frase minima (verbo e sostantivo )mai

interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )solo se glielo chiedo io prova a dar da mangiare ai pupazzi o a me, carica la lavatrice e pulisce con lo straccio.

disegno spontaneo
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc : non vuole tenere la matita e a parte qualche linea, dopo pochi secondi si annoia

attenzione nelle varie attività e interessi: molto breve

comportamento
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc),iperattivo, capriccioso
adesione a regole, orari, limiti, nanna il pomeriggio con scarto orario di un'ora, la sera verso le 22:30/23:00
obbedienza agli adulti non ascolta
reazione a divieti, frustrazioni : ti ride in faccia, solo se bloccato scalcia
capricci, bizze
paure, fissazioni: fissa per tutto ciò che è luminoso (croci farmacia, scritte luminose), tutto ciò che gira (lavatrice, ruote delle auto) paura dei rumori troppo forti come l'asciugamani elettrico
scolarizzazione inizierà a settembre la materna
asilo nido no………. A che età ……………. Reazioni eventuali ………….
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........

Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche non abbiamo parenti o amici o altri bimbi piccoli con cui farlo interagire
situazione familiare coppia di emigranti
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) ogni tanto viene la nonna paterna per un mese
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc), (descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino)la mattina è con me (la mamma) fino alle 17:00 poi arriva la baby sitter fino a notte, 2 giorni a settimana pieni con mamma e papà, ma la mamma è sempre indaffarata e a poco tempo per giocare, gioca di più con la baby sitter, 2/3 gg a settimana un'ora di parco e poi i due giorni liberi sempre al parco per minimo 2 ore
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc .....)comanda mamma, ma alla fine vince lui
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) guarda solo 30 muniti di peppa pig alla tv, ma guarda altri video "educativi" mentre mangia a pranzo (un'ora)

Eventi particolari, cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, trasloco a 2 anni e cambio di baby sitter un mese prima . con noi si parla italiano mentre peppa pig alla tv e baby sitter parlano francese
Visite mediche, ospedale, altro......
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)udito ok
Altre osservazioni

Grazie della risposta

Grazie della risposta dottore,
da ciò che le ho elencato, lei esclude alcun problema dello spettro autistico... con i dovuti limiti di una diagnosi on line...
io le ho elencato solo gli aspetti negativi perché sono quelli che mi preoccupano. Alex ride spesso con tutti, è affettuoso e da tanti baci, se gli dico di salutare fa ciao ciao a voce e con la mano, ultimamente ripete solo le ultime parole delle frasi che ascolta, a volte le ultime sillabe... ripete con me l'alfabeto e i numeri fino a 10, conosce i colori e li indica ma non dice il loro nome...è vero, abbiamo delle giornate molto indaffarate, ma io trascorro la mattina e il pomeriggio fino alle 17 con lui e non cambierei mai questo tempo passato insieme, lui resta la cosa più importante della mai vita... la cosa che mi preoccupa è la qualità del tempo... giochiamo e andiamo al parco spesso, ma vorrei farlo sempre... io forse vivo nei sensi di colpa del tempo che gli nego a causa del lavoro... ora ci siamo presi una settimana di vacanza da trascorrere sempre con lui... io continuo a parlargli ma sembra sempre che non mi ascolti... anche le storie... presta attenzione solo pochi secondi... io sicuramente commetto molti errori e forse quello che non so è come correggere me stessa... spero anch'io che con l'inserimento alla materna si sblocchi e che non ci sia bisogno di alcuna terapia... la ringrazio ancora per l'attenzione e il tempo che mi ha dedicato.

Sembra di percepire un senso

Sembra di percepire un senso di peso, di fatica delle cose. Il bambino arrivato quasi insperato sembra aggiungere altre difficoltà alla organizzazione della vita quotidiana. Ha poco più di due anni e sembra come rifiutare le cose proposte - tanto che il 'no' è fra le poche comunicazioni verbali che produce - per fare solo quello che aggrada a lui.
Ci sono dei bambini che sembrano 'dire di no', rifiutarsi, evitare le proposte che gli vengono fatte, come caratteristica di fondo, e sembrano non avere interesse e curiosità in particolare verso le persone, mentre verso gli oggetti hanno atteggiamenti più vari. Spesso, come in questo caso, li sottopongono al loro volere, ordinandoli, controllandoli. Forse perchè gli oggetti sono per loro più facili da gestire che le persone. Finisce che li usano a volte in modo anomalo, non rispettando la loro funzione, per così dire, ma imponendo la loro volontà.
Io penso che questo atteggiamento non sia 'innato', ma sia frutto di esperienza: siamo però nel campo delle ipotesi, non ci sono prove nè in un senso nè nell'altro. Forse l'esperienza con le persone è stata frustrante per qualche motivo e loro hanno reagito rifiutandole, evitandole se non nei modi imposti da loro. Quindi la lista delle doleances forse è il risultato di abitudini venutesi a formare e cui il bambino si è abituato arrivando in realtà a 'vincere' lui, anche se la mamma dice di 'comandare' lei. In realtà sono vittorie di Pirro.
Il bilinguismo fra genitori e resto dell'ambiente può dar conto del ritardo del linguaggio, che di solito poi si sviluppa normalmente. Il bambino non è completamente fermo nel suo sviluppo mi pare, nè nel linguaggio nè nella funzione simbolica. Sembra più oppositivo verso i familiari che verso estranei. Magari sarà meno oppositivo all'asilo e potrà rispondere positivamente all'inserimento.
La questione mi sembra come 'richiamare' il bambino a un interesse, contatto e una comunicazione maggiore con le persone, in modo che non accumuli poi ritardi nel suo sviluppo e nell'apprendimento.
Una volta in situazioni simili - ovviamente con i limiti di una valutazione a distanza - venivano proposti interventi volti a approfondire il rapporto genitori bambini . Si parlava di 'terapia madre-bambino', per cercare di facilitare il rapporto e farlo evolvere in maniera positiva. Anche in Francia erano credo abbastanza frequenti, ma ora sono stati soppiantati da metodi diversi centrati specialmente sul bambino, spesso per addestrarlo a imparare delle prestazioni con metodi di premio e punizione, che trovo poco adatti per delle persone, come anche i bambini sono. Però forse si possono ancora trovare interventi come quelli detti sopra.
Mi sembra che bisogni comunque scuotersi da un clima un po' opprimente, forse, magari fare dei cambiamenti, trovare nuove strade.
Quella di cercare una diagnosi mi sembra a meno utile, mi occuperei più del bambino e del rapporto con lui che non di fare esami test o altro, anche se probabilmente sarebbero la prima cosa che viene proposta da altre parti.
Cordialmente

A mio avviso è fuorviante

A mio avviso è fuorviante pensare a "problemi dello spettro autistico" - anche se tutti ora pensano solo a questo!!! e prescrivono a tutti indistintamente le stesse 'vitamine', per così dire...- a mio avviso è un concetto sbagliato e dannoso. Meglio pensare e cercare di vedere i problemi quali sono, escludendo eventuali malattie mediche ( dell'udito, epilessia-afasia, cromosomiche, ecc in base alla valutazione clinica-pediatrica se necessario) e poi cercando se ci sono ostacoli nell'organizzazione e nel funzionamento ambientale - per quel determinato bambino, non in assoluto - che possano disturbarne lo sviluppo e l'apprendimento. E cercare di vedere quali possono essere i punti deboli della situazione e le eventuali modifiche nell'atteggiamento, ecc.

Le notizie che ha aggiunto fanno vedere un bambino più vitale: prima quindi era quasi diviso in due, e mostrato solo nella parte 'negativa'... Vi consiglierei di guardare sempre il bambino tutto intero, non in pezzi...

Bene una vacanza per stare a sua disposizione. Più che 'continuare a parlargli' io però le direi invece di stare attenta a quello che fa e comunica lui, cercando di essere ricettiva alle sue comunicazioni in modo che cominci a farne: bisogna che ci sia qualcuno che ascolta per parlare.... E se uno parla sempre ( ad esempio al telefono) non dà modo all'altro di esprimersi. Estremizzo per chiarezza ma spesso non si sta attenti alla qualità della comunicazione ( in particolare se è vera o per così dire finta, di maniera: attenzione, spesso le nostre comunicazioni sono in realtà 'finte', non colgono gli interessi del bambino...) e al fatto che perchè sia possibile ci vuole un 'canale' libero in entrambi i sensi. Se si parla troppo, e senza attenzione a quello che il bimbo ha in mente, finisce che il bambino non ci sente più , come fossimo una colonna sonora priva di significato, e finisce che 'non risponde', ecc ecc.
Dedichi quindi la vacanza ad essere a disposizione sua, raggiungibile, senza però imporgli le cose. Vediamo nei prossimi mesi che succede, se avrà progressi o sarà fermo o peggio, regressi. Allora potremo avere più elementi per capire in che direzione sta andando e per valutare il da farsi.

Dottore grazie dei consigli,

Dottore grazie dei consigli, cercherò di metterli in pratica e l'aggiornerò sugli sviluppi dei prossimi mesi. grazie ancora.

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