difficoltà evolutive in bambino di tre anni e mezzo

Buona sera dottore,
intanto grazie per avermi risposto,inoltre mi scuso per averle scritto con mol
ta fretta ed averle omesso che chi le scrive sono i genitori del bimbo in
questione.
La situazione è la seguente:
Bimbo nato a termine, ad un mese stava dritto con la testa,comincia ad alzarsi i
n piedi ed a gattonare a 7 mesi e si lascia a camminare definitivamentea a 13mes
i :a tre mesi cominciò con ma-ma, -pa- ecc. a 7 mesi diceva scarpe -mamma , papà
ecc. a 13 mesi quando entrava qualcuno diceva buon giorno,buona notte ecc. il t
utto chiaro e limpido.
A 17 mesi prime otiti.
A 20 mesi già sa tutte le regioni d' italia(è appasionato meteo e geografia da
quando aveva pochi mesi,era attratto dalle previsioni in tv.)Tutte le persone
che lo vedevano ci dicevano che era un piccolo genio,ed un bimbo solare,(in
questo periodo inizia a conoscere i primi numeri, gli piaceva sfogliare i libr
i, stare con la penna in mano ecc.
A 22 mesi dopo 1 mese che dicevo che il bimbo non stava più bene ,in quanto e
ra molto stanco e diverso, (nessun medico mi credeva), scoprono mononucleosi inf
ettiva.
a 24 mesi il bimbo comincia a parlare sempre meno,ed aumenta l'iperattività,iniz
ialmente noi pensammo fosse una fase transitoria, passarono altri 2 mesi ,il bi
mbo non diceva neanche più mamma,al chè ci recammo nuovamente dall' otorino
e dal pediatra che mi dissero di anticipare l'asilo per via ,he il bimbo in qu
estione, stava solo in mezzo ai grandi.
A scuola ci segnalano che il bimbo non risponde quando lo chiamano,
di corsa nuovamente da un altro otorino (già durante l'estate ne avevamo consult
ati due.)L' otorino fa un timpanogramma e ci dice che sente solo al40% da ambed
ue le orecchie, inizia la cura, ed iniziammo a parlare con voce più alta, ed an
che ad urlare per farci sentire meglio.
il bimbo ricomincia a parlare ed apprendere nuove nozioni.
successivamente passiamo altri mesi tra un'otite e l' altra,parla e non parla.
Cambiamo appartamento,cambiamo scuola,viviamo dei mesi di grande apprensione per
un' altro problema familiare.
Siamo nel mese di settembre ed il bimbo a 3 anni.
La nuova insegnante ci riferisce dei sintomi (assenze,isolamento,ripetizione c
ontinua per più di 4h,non la guarda negli occhi, fa tutto il contrario di quel
lo che lei gli dice)al che impietriti (in quanto ,questa descrizione non corrisp
ondeva con il nostro bimbo),andiamo dal pediatra, che pur ritenendo assurda tale
descrizione, ci invia da un' otorino,da un neuropsichiatra infantile,e ci segn
a un eeg. risultato negativo.
la situazione e questa ;
Otorino:
non sente totalmente ad un orecchio,adenoidi ipertrofiche ,di conseguenza ci di
ce che il bimbo ha un disagio sì, ma non del tipo che insinua l' insegnante,inol
tre giustifica la seria di sintomi con il fatto che con le adenoidi in quello st
ato subentra tutta una serie di problematiche correlat.Fa operare il bimbo veloc
emente.
neuropsichiatra :
Visita il bimbo,ci dice in effetti qualche problemino c' è , ma anche lui concor
da con l' otorino, anche se non può escludere una leggerissima forma di autismo,
per cui ci consiglia a diversi mesi dall' intervento, un esame per definire il q
uadro dell' età.
Ora il bimbo è stato operato una settimana fà,e siamo in attesa di valutazione l
ogopedica, valutazione dell' udito, e valutazione complessiva dell' età ( che a
vverrà nel corso di più giornate)
Nel frattempo l' insegnante anche se più ridimensionata nel linguaggio e nelle d
iagnosi ,continua ad importunarci con la storia che nostro figlio è diverso dagl
i altri.
Forse quello che tentavo di chiederle ieri sera, può un bimbo per noi tutti così
inteliggente, così aperto verso tutto e tutti( guarda anche negli occhi, se n
e va via per mano anche con gli estranei, gli rivolge parole anche spontanee ti
po come sta signore?Un bimbo che avverte anche il più piccolo stato d' animo de
lle persone sia conosciute sia estranei, spesso se vede qualcuno piangere o far
si male lui dice " povero bambino")Può questo bimbo essere scambiato per aut
istico?
Può essere invece che questo bimbo non abbia simpatia per l' insegnante , oppure
abbiano sbagliato l' inserimento scolastico,
le voglio solo riferire un colloquio avvenuto con l' insegnante e poi conclud
o." ci riferisce che durante un lavoro in una classe composta da 23 bimbi dai 3
ai 5 anni, il bimbo in questione finì circa 20/30 minuti prima degli altri,al ch
è l' insegnante lo sistema da solo su un tappeto mentre gli altri continuano a l
avorare ,a quel punto il bimbo in questione inizia a prendersela con tutti in qu
anto voleva ancora lavorare ,e ciò gli è stato negato.
Mi scuso per la lunghezza della lettera ed intanto la ringrazio per il tempo che
ci sta dedicando.
Cordiali saluti
I genitori del bimbo in questione.

Dalla vostra descrizione, il

Dalla vostra descrizione, il bambino sembrerebbe aver avuto uno sviluppo psicomotorio normale, anche più rapido nel linguaggio e "quasi geniale" negli interessi, disturbato poi da malattie dell'orecchio e dalla mononucleosi. Sembrerebbe aver avuto quindi una regressione nel linguaggio e un comportamento iperattivo che segnalavano un periodo difficile. Il miglioramento dell'udito dopo la cura per l'otite sembra corrispondere anche a un miglioramento generale alla scuola materna (non avete detto però come è andato l'inserimento anticipato a scuola, come ha reagito il bambino...), ma ritornano le otiti, ed anche altri problemi: trasloco e un problema familiare importante, se capisco bene. Nel nuovo asilo, a tre anni, il comportamento descritto è di nuovo allarmante per le maestre: sembra un po' oppositivo e provocatorio nei suoi rifiuti e nel suo fare il contrario: può essere un modo di manifestare un disagio nel suo sviluppo, in cui sicuramente qualcosa ha avuto effetti un po' disturbanti, sicuramente i problemi di udito, forse anche aspetti ambientali, traslochi, cambio di asilo, ecc. Difficile rispondere alle domande che ponete: l'andarsene per mano con gli sconosciuti non è un buon segno, e il linguaggio eccessivamente forbito per l'età (se è così), nemmeno. Può darsi che il bambino non abbia troppo simpatia per l'insegnante, ma può anche darsi che questa diventi il capro espiatorio di qualcos'altro.
Aspetterei qualche settimana per vedere l'effetto dell'operazione agli orecchi, ma poi credo sia da valutare bene lo sviluppo del bambino, per vedere in che direzione va, e starei attento a trovare eventuali aspetti disfunzionali nell'ambiente familiare (ce ne sono in tutti gli ambienti, nessuno è perfetto) per poterli eventualmente migliorare.
Cordialmente
dr GBenedetti

Buon giorno, in risposta alla

Buon giorno,
in risposta alla sua domanda all' inserimento precoce nella meterna, possiamo di
re che oltre all' inizio in cui il bimbo non sentiva bene, il tutto proseguì tra
nquillamente,in quanto il bimbo partecipava attivamente alle attività, ma è pur
vero che il primo anno di materna, frequentò la scuola sporadicamente in quanto
stava sempre male tra febbre ed otiti. Andava a scuola molto volentieri,non pian
geva mai , e la mattina si alzava di buon ora per andarsene a scuola.
per quanto riguarda il post-intervento a quasi due settimane di distanza il bim
bo si è calmato di un 60 % , inizia a ripetere meno a memoria,ed ad esprimersi
con frasi sempre più spontanee.L' insegnante dopo qualche giorno dal rientro a s
cuola , ci riferisce che il bimbo ha iniziato a partecipare tranquillamente a qu
asi tutte le attività, pur rimanendo leggermente vivace, inoltre ci riferisce c
he il bimbo prima di iniziare alcune attività vuole essere coccolato.
Per quanto riguarda il problema di esprimersi in modo non consono per l'età , ab
biamo sempre creduto fosse dipeso dal fatto che il bimbo è costantemente circond
ato (al di fuori della scuola) da persone adulte,in quanto in famiglia siamo tu
tti abbastanza grandi.Inoltre il bimbo che spesso seguiva il papà nel suo luog
o di lavoro, vedeva andare e venire continuamente persone estranee.
Un ' altro aspetto che ci viene in mente e dove il neuropsichiatra ci riprese,
era dovuto al fatto che non lasciavamo il tempo al bimbo di chiedere nulla, in q
uanto essendo l' unico bimbo piccolo sia in casa,che dai nonni,tutti, ma proprio
tutti ,cercavamo sempre o di non farlo piangere, o di accontentarlo,addirittura
, ci siamo resi conto già da qualche tempo che lui non doveva neanche chiedere
da bere o da mangiare, perchè c' era sempre qualcuno ( noi genitori compresi)pr
onto a servirlo .
Il problema di famiglia, è stata una situazione seria di salute della mamma r
isolto poi con un piccolo intervento( alla fine tutto bene), ma purtroppo in que
i mesi precedenti all' intervento la tensione in famiglia era altissima.
Forse un' altro problema evidente che ci salta in mente, e che prima di iniziare
scuola, nel frangente del problema familiare e del trasloco,abbiamo sottratto
al bimbo tutti i suoi libri,in quanto passava secondo noi troppe ore a sfogliar
li invece di giocare( ora invece alterna, sia i giochi che i libri,sia attività
manuali).
il quadro dello sviluppo avverrà tra circa quattro mesi, in quanto vogliono as
pettare per vedere come procede senza otiti, anche se ci hanno già detto (credo
di aver compreso bene )che anche se questo quadro dello sviluppo o dell' età
, andrà bene, il bimbo sarà ricontrollato man mano nel tempo per vedere come pr
ocede .
Noi speriamo che il problema effettivamente sia dovuto ad un nostro errore o
ad un nostro permessivismo eccessivo, in quanto se fosse questo, forse il tutto
si potrebbe risolversi con meno problematiche.
Nel frattempo la ringrazio per il tempo che ci sta dedicando, e spero di averle
potuto dare qualche informazione in più per comprendere maggiormente la situazio
ne di questo bimbo.
Grazie

Credo si possa

Credo si possa ragionevolmente dire che lo sviluppo del bambino è stato disturbato da aspetti esterni, sia di malattia, sia di difficoltà ambientali e magari da atteggiamenti educativi non ottimali. Possono essere in gioco anche aspetti costituzionali del bambino, quali una sua eccessiva sensibilità, per così dire. Qualche bambino particolarmente sensibile può reagire a difficoltà ambientali con regressioni e atteggiamenti talora simil-autistici. In questi casi il miglioramento degli aspetti ambientali disturbanti o disfunzionali permette una ripresa dello sviluppo in tempi non troppo lunghi. Sperando che i problemi fisici siano risolti è consigliabile avere una consulenza specialistica periodica sia per controllare l'evoluzione del bambino sia per indicazioni educative alla famiglia. Segnalo ai genitori questo articolo sullo sviluppo, può darsi che sia utile.
Cordialmente
dr GBenedetti

Buona sera, ci scusiamo se

Buona sera,
ci scusiamo se non le abbiamo risposto immediatamente, ma ci siamo presi del tem
po per riflettere attentamente su ciò che lei ci ha consigliato.Intanto la ringr
aziamo dei consigli in quanto sembra abbia centrato benissimo la situazione.
Siamo andati in un un' altro centro, per poter procedere più velocemente possibi
le, in quanto la situazione stà di nuovo precipitando (l' insegnante ci riferisc
e che lei non riesce ha gestirlo,che il piccolo è un' elemento dispettoso e dis
turbante per l' intera classe, e che tutti , lei compresa ,debbono acconsentire
a fare o dire quello che il bimbo vuole, altrimenti è il caos ,e di conseguenza
ci fà pressioni riguardo un' insegnante di sostegno)( dall' altra parte c' è i
l bimbo che per la prima volta, da un pò di giorni , si rifiuta di andare a scuo
la, piange e si lamenta che vuole ritornare a casa, si infila l' intera mano i
n bocca per quasi tutto il giorno,sta perdendo peso, e si lamenta che a scuola v
iene picchiato,ma non si sa da quale bimbo, quando invece la maestra ci dice che
è lui che picchia tutti i bimbi)
Il nuovo centro ci conferma in linea di massima ciò che lei ci riferiva, soprat
utto per quanto riguarda l' aspetto educativo.
Ci riferiscono che il bimbo,non ha nessun problema patologico, ma solo comportam
entale,( secondo loro il bimbo, ha preso il sopravvento su tutte le persone ch
e lo circondano )e che sicuramente interverranno sia su questo punto che sul li
nguaggio, ma per il resto non vedono nulla di anomalo, e ci dicono che se questo
è il motivo reale del comportamento del bimbo il tutto si risolverà con una te
rapia non farmacologica.
Tra qualche settimana, ci richiameranno per un quadro dell' età, che ci diranno
finalmente cosa stia succedendo, perchè noi non ci stiamo più capendo nulla, i
n quanto sembrava che stesse riprocedendo tutto per il meglio ed invece la situ
azione si stà nuovamente ripresentando peggio di prima..( in questo momento non
abbiamo nessun tipo di problema familiare ad eccetto questa eccesiva preoccupazi
one del bimbo).
Se lo desidera possiamo continuare ad informarla nelle prossime settimane sugl
i eventi che seguiranno, questo bimbo.
grazie della pazienza
i genitori del bimbo

Il centro che avete

Il centro che avete consultato dunque conferma il quadro di un problema comportamentale / educativo, senza aspetti patologici nello sviluppo globale del bambino (non si tratterebbe cioè di autismo o altro disturbo pervasivo dello sviluppo). Le notizie dall'asilo chiariscono che c'è un comportamento un po' tirannico oppositivo disturbante (e forse iperattivo: può essere utile leggere questo articolo) e il bambino mostra ora disagio e difficoltà ad andarci. Si è creato un circolo vizioso fra comportamento del bambino e reazioni degli adulti che sembra peggiorare la situazione. Importante è uscire da questo circolo vizioso.
Le cose da fare sono sul piano educativo e di 'contenimento' del bambino (niente farmaci per carità) : voi genitori potete occuparvi solo della situazione a casa, con l'aiuto di una consulenza psicologica/pedagogica periodica; non potete ovviamente influenzare il comportamento all'asilo, che riguarda invece le maestre e la scuola. Le maestre dovranno trovare delle modalità di controllare/educare il bambino alla vita di gruppo (questo è lo scopo della scuola materna!), ma se chiedono già un insegnante di sostegno è probabile che siano in difficoltà. Ovviamente un adulto in più a scuola aiuta a gestire le cose, ma per questo è necessaria la visita secondo la legge 104, che forse è prematura, in questi casi. Anche la scuola dovrebbe avere una consulenza specialistica per trovare la strada giusta: i servizi di npi di zona di solito fanno questo lavoro, di fornire consulenze sia alla famiglia che alla scuola. Per un po' potrebbe essere utile a tranquillizzare sia il bambino che la scuola, ridurre la frequenza e farlo uscire dopo pranzo.
La prognosi non è negativa, si tratta di solito di bambini intelligenti e se l'ambiente 'resiste' il bambino un po' alla volta matura e supera questi problemi. Ma la strada può essere lunga e richiede una grande resistenza.
Teneteci informati.
Cordialmente

drGBenedetti

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)