Aggiornamento bimbo 4 anni e 3 mesi

Buongiorno dottore,le scrivo per aggiornarla sugli ultimi eventi avvenuti in questi mesi. Pochi giorni prima delle vacanze pasquali è avvenuto un incontro tra noi genitori, le maestre, il neuropsichiatra e lo psicomototricista che segue il piccolo A. In quella sede le maestre hanno descritto mio figlio come un bambino ingestibile, che non apprende regole, che viene messo costantemente a sedere per punizione. Hanno raccontato di un bambino che non comunica con gli altri, non collabora e non interagisce. Sono stata li in silenzio per più di un'ora ad ascoltare "non fa...non sa...non dice...ci vuole il sostegno". Fortunatamente il neuropsichiatra e lo psicomototricista ribattevano dicendo che il bambino non è affatto così, che ha sicuramente delle difficoltà, che a scuola si ampliano a causa dell'ipoaffettivita' delle insegnanti che poco lo tollerano. Eppure il bambino va volentieri a scuola, entra in classe trotterellando, cerca sempre la compagnia di alcuni amichetti, solo che non sa ancora mantenerla.Il primo giorno di scuola dopo le vacanze pasquali, appena entrato in classe, le maestre lo hanno subito accolto con baci e carezze, mai fatte prima, attenzioni che continuano ancora oggi, tanto è vero che le stesse hanno notato un sensibile miglioramento del bambino, pur permanendo delle difficoltà in alcune aree. Io ho smesso di ascoltarle, tanto sembra che quello che vale oggi, domani viene ribaltato, infatti sto valutando di cambiare classe. Sono stanca di guardare mio figlio con gli occhi degli altri, sono stanca delle persone che vogliono mettere in risalto le sue incapacità, senza tener conto che si tratta di un bambino, di mio figlio, e che per me è perfetto così. Io e mio marito stiamo facendo un percorso sulla genitorialità col nostro neuropsichiatra che è anchepsicoterapeuta, nell' ultimo incontro ci ha detto che io e mio marito siamo molto cambiati, siamo genitori attenti e consapevoli, amorevoli e che stiamo mettendo dei paletti nell' educazione di nostro figlio, infatti il bambino non ha più un atteggiamento oppositivo, ma è collaborativo e sereno. All' ultimo incontro era presente anche mio figlio, e il neuropsichiatra ha voluto vederlo in una situazione diversa dallo studio. Siamo usciti tutti insieme a prendere un gelato. Usciti dallo studio mio figlio ha camminato con la mano al papà per tutto il tragitto, dicendo" guarda i piccioni, guarda un cagnolino, uh i palloncini di masha e orso". Nel bar ha giocato col dottore, gli faceva grandi sorrisi e si nascondeva dietro di me dicendo che era timido. Ha giocato a fare il solletico con una collaboratrice del dottore che era con noi. Tuttavia permangono alcune note dolenti che il neuropsichiatra preferisce approfondire, per dare eventualmente un intervento più mirato. Vole sottoporre nostro figlio al test ados. Io non sono d'accordo, ma se non lo faccio sarò la madre che ha paura di una eventuale diagnosi di spettro autistico, quindi ho deciso di infischiarmene della diagnosi e considerare il test solo come una valutazione delle aree che vanno stimolate, anche se gli occhi di una madre sono più precisi di qualsiasi test. Ad oggi io vedo un bambino che amplia giorno per giorno il suo vocabolario, che descrive ciò che vede e comincia a raccontare, anche se in maniera povera, ciò che ha fatto a scuola. È un bambino solare, che finalmente sta imparando che ci sono regole, alle quali si attiene, anche se ogni tanto protesta un po', ma glielo concedo, tanto poi obbedisce. È un bambino che gioca seduto e non perché glielo chiedo, ma lo fa da solo, che mi aiuta ad apparecchiare e sparecchiare la tavola, mi posa le stoviglie, mi chiede di posare un gioco prima di prenderne un altro. E' anche un bambino che parla in terza persona, ma se gli chiedo di dire bene le cose si corregge, ha alcuni atteggiamento stereotipati, come correre avanti e indietro con il capo abbassato, avvicinare gli occhi ad un oggetto per guardarlo (ma di rado), fa ruotare qualsiasi cosa e se richiamato finge di fare un altro gioco ( ad esempio si porta l'oggetto all' orecchio e dice che sta facendo una telefonata, oppure lo porta alla bocca fingendo una tromba. Ma la nota più dolente è l'encopresi...da li non ne veniamo fuori...in attesa di un suo parere le invio i miei saluti

Vi rimanderei ai miei

Vi rimanderei ai miei commenti del primo consulto.
I problemi del bimbo sembrerebbero principalmente all'asilo, il non sottostare alle regole e richieste quanto vogliono le maestre. Non so se lui è oppositivo e provocatorio, e per di più iperattivo, che sono di solito i bambini che più mandano in crisi maestre e scuole. Bisogna occuparsi ovviamente di come migliorare il suo rispetto delle regole e dell'autorità degli adulti.
Quanto all'Ados, non è che sia un esame che fa vedere cose che non si vedono 'a vista', come una radiografia, o altro, è semplicemente una lista di 'sintomi' con punteggi che sommati danno un valore che fa inserire il malcapitato in un cassetto con etichetta 'spettri autistici' in 3 scatole di minor o maggior gravità. Mi sa che viene consigliato per obbligo burocratico: anche i medici hanno i loro capo-uffici che impongono i programmi senza capirci niente, di solito, e devono credere e obbedire,possibilmente senza pensare con la loro testa.
Ma voi genitori non dovete rendere conto ai capouffici delle ASL e quindi potete guardare all'interesse vostro e di vostro figlio.
A mio avviso l'ADOS oltre a non aggiungere nulla dà una quantità di risposte false che però precipitano ugualmente nel panico e deformano l'atteggiamento di tutti. Siccome non c'è più privacy verrà detto a tutti e tutto si complicherà.
Si può occuparsi dei problemi e delle difficoltà anche senza fare i test e senza seguire la burocrazia, se questa è dannosa ai bambini.
Occupatevi delle difficoltà che si vedono, non della diagnosi, chè è falsa e inutile, anzi dannosa, e non aiuta minimamente nè a stabilire una prognosi nè a vedere i rimedi.
Almeno, io la vedo così.
In bocca al lupo

Buonasera dottore e grazie per la risposta

Anche io credo che l'autismo non c'entri niente con mio figlio, e che ci sia un problema di adattamento alle regole scolastiche e di chiusura, mi chiedo cosa possa fare io per aiutarlo ad adattarsi meglio e a rispettare le regole a scuola. Ovvio che in casa mia siamo noi genitori a far rispettare le regole, ma a scuola che potere abbiamo? Come possiamo aiutare le maestre? Il bambino a casa è assolutamente gestibile e socievole, lo stesso quando va a casa dei nonni.
Certo, è innegabile che mio figlio sia indietro rispetto ai suoi coetanei, ho anche ipotizzato che il suo comportamento derivi dal confronto con i compagni in cui si possa sentire carente nelle sue competenze. E poi ci sono quelle sue stranezze che ci fanno barcollare, senza che nessuno ci dica come intervenire. Io cerco di correggerlo quando parla in terza persona, quando invece di rispondere ad una domanda spara fuori una risposta fuori contesto. Secondo lo psicomototricista lui tende a voler sempre gestire la relazione, come possiamo correggerlo?noi genitori chiediamo delle strategie, dei consigli per occuparci degli aspetti critici, e invece ci viene proposto l ADOS. Pare proprio che senza diagnosi non si cantano messe. Grazie per la sua attenzione

In effetti quella della

In effetti quella della diagnosi sembra proprio una religione, con i suoi officianti e i suoi riti. Le 'stranezze' sono a mio avviso abitudini acquisite che un po' alla volta diminuiranno, man mano che impara cose nuove. Eviterei di 'correggerlo' ad ogni piè sospinto, lasciando che invece maturi per conto suo, per badare alla sostanza dei contenuti delle comunicazioni e dell'interazione cercando di capirlo e di rispondergli opportunamente e curando il rispetto delle regole e dei limiti, in modo da diminuire le difficoltà di adattamento sociale. Il tutto con pazienza e tranquillità, se possibile.

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