Il mio bimbo, 18 mesi compiuti non parla, non indica e non saluta. Dobbiamo preoccuparci?

gentile dott. Benedetti,
le scrivo per parlarle del mio bimbo di diciotto mesi che ci preoccupa un pochino. Il bambino non parla e soprattutto, non saluta e non indica. Aveva cominciato la lallazione verso i nove mesi, poi in corrispondenza con l'inizio del gattonamento ha smesso. Dopo due settimane ha iniziato a camminare con la manina e dopo circa un mesetto autonomamente,ma dal punto di vista linguistico non ha più emesso una sillaba. Ultimamente ha ri-iniziato a lallare, cioè "ta-ta-ta",ma non va oltre a questo. Detto ciò il bambino si esprime con devi versi (io dico che sembra una scimietta) con i quali comunica la sua approvazione, lo scoramento ecc. dal punto di vista motorio è bravissimo: sale e scende dal letto in autonomia, sale sullo scivolo, corre, si arrampica ovunque. Anzi, spesso corre e basta, non procede con lentezza, ma corre. Per il resto mangia imboccato e a fatica, ma beve da solo dal suo bicchierino o dalle bottigliette. C'è da dire che è attaccatissimo alla mamma: se sa che c'è vuol stare con lei, con crisi di pianto se non può. Prende ancora il latte materno e ne sembra ossessionato: se vede la mamma le cerca il seno, se è stanco, cerca il seno, se si fa male pure. é un bambino molto impegnativo - se mi passa il termine - perché quando è fuori non sembra seguire la volontà dei genitori, per esempio in una passeggiata non accetta di andare dove viene portato e "tira" dove vuole lui: tant'è che lo portiamo ancora in passeggino; non vuole mangiare, piange quando deve essere cambiato e all'inizio del bagnetto: poi si calma e si diverte con gli schizzi d'acqua; e, soprattutto, vuole stare sempre con la mamma. Tuttavia non ci saremmo preoccupati se non avessimo notato una chiusura nei confronti degli altri che prima non c'era, un disinteresse nei confronti degli altri bambini e l'assenza del gesto di saluto e dell'indicare. Quando incontriamo qualcuno che non è della sua cerchia familiare si aggrappa alla mamma e si volta dall'altra parte. Se i bambini lo cercano lui non li considera, oppure rare volte li prende e li tira a sé (ma è sempre più raro) tant'è che i bambini scappano da lui. Purtroppo il bimbo non frequenta asili o ludoteca e passa tutto il tempo con la mamma, i nonni, in misura minore il papà. é molto legato anche ai nonni e ci sta volentieri, ma alle volte non vuol stare neanche con loro e cerca la mamma.Non ha molte occasioni di socializzazioni, a parte quando ci incontriamo con i nostri amici con i loro figli, oppure quando viaggiamo. In generale mi sembra che il bambino sia molto più chiuso di un tempo e che sia come "disinteressato" ai rapporti con gli altri. Un altro comportamento atipico secondo noi ce l'ha con i giocattoli: è difficile che ci si soffermi e preferisce lanciarli nel suo box, a dire il vero lancia ogni cosa nel suo box ed è difficile riuscire a farlo interessare al gioco vero e proprio. Un'eccezione è rappresentata dalle macchinine o dalla palla, che non sa lanciare, ma ama portarcela e poi riprenderla quando l'abbiamo lanciata noi. Tutte queste cose insieme ci hanno un po' allarmati e la pediatra ci ha consigliato un confronto con un neuropsichiatra. Il problema è che il bimbo ha delle crisi isteriche alla vista dei medici, problema che si è acuito dopo una brutta caduta per la quale abbiamo dovuto fargli mettere i punti. Perciò vedo molto dura la possibilità di farlo valutare, per di più dal lato psicologico, in queste condizioni.
Per questo vorrei da lei un parere sul comportamento del bimbo, se ci dobbiamo preoccupare, se è consigliabile qualche attività mirata per stimolarlo, se vede in lui sintomi di disagio di qualche natura. Eventualmente possiamo inviarle dei video per conoscere meglio il comportamento del bambino. La ringrazio fin d'ora per il suo sito e la sua attività di consulenza, aiuto e supporto per genitori preoccupati come noi.Grazie infinite.
Sotto, il questionario come richiesto.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare mamma, papà e figlio
età del bambino/a 18 mesi
problemi in gravidanza nessuno
NASCITA
a che settimana 42° settimana
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà) parto naturale con induzione, travaglio molto lungo, 17 ore di travaglio più 3 ore di fase espulsiva
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica : 3,350 kg, 50 cm, 35,5 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 9/9…….. durata del ricovero in ospedale 5 gg: ittero in prima giornata e pcr positiva. Trasferito in patologia neonatale esegue fototerapia per 41 ore e terapia antibiotica fino alla normalizzazione del quadro clinico. Allattamento al seno. Alle dimissioni effettuata ecografia cerebrale che non ha rilevato nulla di patologico.
PRIMI MESI
allattamento: materno
svezzamento a che età: al quarto mese introduzione della frutta, nei mesi successivi pappa con brodo vegetale e dopo qualche settimana aggiunta di carne.
ritmo sonno veglia, orari: dormiva poco di giorno ma molto di notte. Nanna verso le 21.00, sveglia verso le 9.00. Pisolino di una mezz’ora circa dopo la poppata
eventuali difficoltà: coliche serali fino ai 3 mesi che venivano calmate solo con latte materno e, alle volte, alginor.
persone che lo accudivano: mamma, papà e nonni
EPOCA SUCCESSIVA
Non ha un grande appetito. Prende ancora oggi il seno, mangia un po’ di tutto, ma non volentieri. Ama pane, pizza, crackers. Talvolta mangia yogurt e gelato. Il bimbo dorme dalle 22.30 circa alle 9.00 del mattino insieme alla mamma e al papà nel lettone. Fa un pisolino dopo pranzo di circa 2 ore, si addormenta solo attaccato al seno, meno frequentemente e con fatica cullato in braccio dalla mamma, oppure, durante una passeggiata nel passeggino.
SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
seduto da solo a che età : 7 mesi
primi passi da solo: 10 mesi
capacità motorie attuali: cammina, corre, arrampica dappertutto, sale e scende le scale autonomamente reggendosi alla ringhiera
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età: porta ancora il pannolone
SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio) ha iniziato lallazione verso i 9 mesi, poi si è fermato e ha smesso, tornando ad emettere versi
prime parole: non parla, raramente dice mamma ma non bene, dice anche ta-ta-ta, l-la-la, ma quasi a caso. Per comunicare usa dei versi non sillabici
uso del no e del sì ....nessuno
frase minima (verbo e sostantivo ).... no
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )gioca con le costruzioni principalmente inserendole nei buchi (cerchio, triangolo, quadrato). Ogni tanto fa torri. Per lo più accumula i giochi tutti insieme, per esempio li tira dentro al box. Gioca con le palline, raccogliendole in un punto, portandole all’adulto con cui gioca o mettendole in un secchio e poi rovesciandole. Gioca con le macchinine, portandole all’adulto e facendo capire che vuole vederla camminare, poi la prende e la riporta per ri-iniziare il gioco. Ama i libretti, specialmente quelli sonori. Gioca con l’annaffiatoio fingendo di annaffiare, oppure con la scopa imitando lo spazzare. Sorride ai peluches ma non finge di dar loro la pappa o metterli a nanna. E’ molto curioso verso le cose che non conosce, apre e chiude cassetti, talvolta svuotandoli. Offre il suo cibo al gatto (vero). Gli piacciono le scarpe, adora il computer e potrebbe stare per ore a guardare canzoncine sullo schermo (in braccio alla mamma o papà). Se non gli piace quel che vede prende la mano dell’adulto che è con lui e lo porta sulla tastiera per cambiare. Tenta di far capriole, gli piace essere lanciato in aria, dondolato, gli piace il solletico. Si diverte ad arrampicare dappertutto. Ride molto con il gioco del cucù, a volte lui stesso si nasconde dietro le tende e viene fuori sorridendo e aspettandosi che gli si dica cucù. Ama sentir cantare, le filastrocche come il girotondo (ma non si "butta giù", ride) preferibilmente con la mamma, successo che un'altra bambina abbia provato a prenderlo per mano per giocare con lui e lui ha come ringhiato. Gli piacciono le trottole. Al mare usa il secchiello per rovesciarsi l’acqua addosso, non per fare castelli e non usa la paletta. Gli piace la palla, ma come con le macchinine, non la lancia e si limita a prenderla, portarla e riportarla.
DISEGNO SPONTANEO
non disegna
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: su alcuni giochi si concentra (per esempio “annaffia” le piante a lungo oppure ascolta a lungo canzoni al PC) altri lo stufano subito.
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE ..................
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (cioè 'REAZIONE ALL'ESTRANEO': verso una certa età i bambini possono avere una reazione di allarme di fronte a figure non conosciute e ambienti nuovi, reazione più o meno marcata che dura per un periodo più o meno lungo ).…
ha reazioni diverse con adulti sconosciuti, a volte corre verso sconosciuti (specialmente donne e, a volte, persone anziane) per sorrider loro, altre volte li teme, al loro approccio amichevole risponde piangendo, si volta dall’altra parte, vuole salire in braccio alla mamma. Alle volte è terrorizzato da alcune persone (uomini con capelli lunghi o barba luna) o luoghi e si fa venire delle vere e proprie crisi di pianto che poi si auto-alimentano.
figure principali cui è attaccato.........… genitori e i quattro nonni, ha simpatia per alcuni altri parenti e amici di famiglia, altri invece sembra non gli vadano a genio, ha regolarmente crisi di pianto davanti a medici di qualunque tipo. Con la mamma ha un attaccamento quasi morboso, piange forte ogni qualvolta ne è separato anche per pochi minuti.
REAZIONI ALLA SEPARAZIONE, cioè al distacco dai genitori................ piange e si lamenta alla separazione dalla mamma, ma può passare anche diverse ore con i nonni o col papà senza mai lamentarsi. Al sopraggiungere della stanchezza cerca la mamma e ambienti conosciuti senza i quali riesce molto difficilmente a prendere sonno. Quando i nonni vanno via, non saluta, ma piagnucola alle volte un pochino, poi gli passa.
RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti ...... bambini..... sembra non avere alcun interesse verso i bambini suoi coetanei, al parco o in spiaggia si avvicina ad altri bambini ma spesso lo fa solo perche attratto dai loro giocattoli. Mostra più interesse verso i bambini più grandi, si diverte molto quando bambine più grandi giocano a fare la babysitter con lui. Con gli adulti, vedi sopra.
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE alle volte esegue quanto gli viene richiesto (ad esempio “portami la palla”), altre volte continua a fare quello che sta facendo. A volte emette esclamazioni di sorpresa alla vista di animali o davanti a situazioni nuove. Se gli viene impedito di fare qualcosa si arrabbia a volte piangendo altre volte limitandosi a emettere qualche verso, altre volte serrando i pugni,oppure si butta in terra o ancora dà testate contro il muro.
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI comunica con gli adulti prendendoli per mano per portarli dove vuole, o spostando la loro mano verso qualcosa se non riesce a farla da solo, o vuole essere preso in braccio se vuole arrivare a toccare qualcosa in alto dove non arriva. A volte quando non riesce a fare qualcosa autonomamente piange anziché chiedere aiuto a un adulto. In generale si fa capire: è molto testardo e determinato.
COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc), può essere definito iperattivo se confrontato con altri bambini per il suo continuo correre e arrampicarsi, capriccioso per il pianto facile e per non saper accettare i no dei genitori: è testardo, alle volte prende a testate il muro quando gli viene negato qualcosa.
adesione a regole, orari, limiti: capisce il “no” ma talvolta reagisce con il pianto, altre finge di non sentire. Alle volte obbedisce e sorride se gli si dice “bravo” per questo. Tuttavia non è molto ligio alle regole.
obbedienza agli adulti : non sempre obbedisce, ma capisce il divieto e per questo si arrabbia. Per esempio se cammina non vuole esser tenuto per mano e se si tenta di indirizzarlo verso una direzione si arrabbia.
reazione a divieti, frustrazioni : alle volte, specie se stanco, sbatte la testa contro il muro o per terra. Alle volte si irrigidisce e si butta a terra piangendo. Alle volte serra i pugni, ma meno. Di rado cerca di indursi il vomito.
capricci, bizze: è molto capriccioso
paure, fissazioni: dopo il primo anno ha sviluppato un certo timore del buio (se vuole entrare in una stanza buia chiede la compagnia di un genitore), molto diffidente verso il bagno nel mare, si lamenta e piange spesso durante la pappa, prima per farsi mettere sul seggiolone, poi per il mangiare, sempre necessaria qualche insistenza e qualche breve pianto da parte del bambino. Spesso e necessario metterlo davanti a una tv con i cartoni animati per farlo distrarre ed accettare di essere imboccato senza capricci. La sua più grande fissazione è gettare gli oggetti nel box: fa piazza pulita di ogni cosa sia in giro, non solo i suoi giocattoli, ma le nostre scarpe, suppellettili e oggetti che trova nei mobili o nei cassetti, cibo ecc. Capita che voglia entrare poi nel box e da lì getti tutto fuori.
SCOLARIZZAZIONE
asilo nido ………. A che età ……………. Reazioni eventuali ………….
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........
RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri.....… purtroppo non vede moltissime persone extra-familiari: qualche bimbo al parco giochi, qualche amico dei genitori, alle volte i cuginetti, con cui sta volentieri. Siamo una famiglia che ogni circa 2 o 3 mesi parte per un weekend lungo in giro per l’Italia o all’estero: capita quindi che ci si trovi a conoscere nuove persone. Ultimamente sembra disorientato quando ciò accade e reagisce alla vista di nuova gente voltandosi dall’altra parte. Non frequenta nido.
SITUAZIONE FAMILIARE ……………..
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) abita con la mamma e il papà, quasi ogni giorno vede qualcuno dei nonni insieme alla mamma. Durante la settimana vede il papà, ma soltanto alla sera. Nel weekend sta sempre con i genitori.
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc), (descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino).......Il bambino dorme con mamma e papà. Si sveglia verso le 9.00 insieme alla mamma. Generalmente non mangia nulla appena alzato, altre volte biscotti, ma preferisce prendere il latte materno. Il bimbo viene vestito e portato a spasso nel passeggino per un’oretta o due. Va al parco giochi, a fare compere, con la mamma. Alle volte sono i nonni che lo portano fuori anche al mattino. Tornati dalla passeggiata, guarda un po’ di TV e mangia la pappa. Quindi fa un sonnellino di circa due ore. Quando si sveglia esce di nuovo con uno dei nonni e quando rientra guarda ancora la tv e fa la pappa. Quindi gli viene fatto il bagnetto dal papà e va a letto con la mamma. Prima di addormentarsi guarda canzoncine al computer. Questo d’inverno perché d’estate ci trasferiamo per qualche giorno alla settimana nella casa dei nonni, la matttina dopo colazione si va al mare, e si fa tutto come a casa tranne che anziché andare al parco giochi ecc si va al mare.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc .....)........., modalità educative permissive: sia i genitori che i nonni,ma più questi ultimi che per non vederlo piangere gli fanno fare qualsiasi cosa. Dorme nel lettone con i genitori, comanda la mamma, ma non sempre c’è accordo sulle scelte educative per questo c’è un po’ di anarchia.
tempo video: dalle due alle tre ore.Alle volte però teniamo la tv accesa con i cartoni animati come sottofondo.
EVENTI PARTICOLARI,
verso gennaio ha avuto una brutta caduta che ha conseguito la necessità di suturazione con punti in viso. Per il bimbo è stato traumatico: non soltanto la caduta in sé con il dolore e tutto il resto, ma soprattutto il trattamento in pronto soccorso dove è stato immobilizzato con una fasciatura di coperte e cucito col filo da sveglio. Da allora non può praticamente essere visitato da nessun medico
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re:

La ringrazio dott. Benedetti per la sua pronta risposta che mi ha rasserenata e anche strappato un sorriso sul finale.Con la stagione estiva in atto il bimbo frequentarà il mare dove avrà occasione di incontro con i suoi coetanei e con gli adulti. Spero che già questo possa servire. Intanto cercherò una soluzione per settembre con qualche ora di asilo...
La aggiorno.
La ringrazio ancora!

Direi che è un bambino

Direi che è un bambino 'viziato' e che ha preso abitudini 'difficili', essenzialmente quella di comandare lui e fare quello che vuole, o quasi. In più ha un rapporto simbiotico, 'morboso', come dice Lei, con la mamma, e mi sa che pretende di dominarla con la sua irruenza. Non è ancora stato svezzato dal seno verso cui si sente il diritto del padrone, di averlo a sua disposizione quando vuole. Sono tutti aspetti che possono ritardare lo sviluppo simbolico e linguistico, complicando un po' le cose. Non badate all'indicare o rispondere che sono solo specchietti per le allodole, di questi tempi, e invece cercate di passare a trattarlo da bambino un po' più grande, facendogli capire un po' alla volta che 'comandano i grandi'. Anche con la mamma bisogna che il rapporto evolva e diventi più maturo, e non più solo di contatto fisico e allattamento. Sarà utile anche aumentare i contatti con il mondo extrafamiliare e imparare a accettarne le diversità e i limiti e le regole. C'è tempo davanti ma verso i due anni l'asilo per qualche ora potrebbe essere una esperienza utile. Si potrebbe dire una situazione da "SOS TATA"..cioè indicazioni ai genitori per correggere eventuali disfunzioni ed errori educativi.
Cordialmente

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