psicofarmaci come antidolorifici o doping?

Spesso la prescrizione di psicofarmaci, in particolare di antidepressivi, anche laddove non sarebbero pienamente necessari, viene giustificata da psichiatri e medici ( e anche psicologi) come un aiuto alla sofferenza del malato, per la sua ansia, depressione, ecc. Un po' come gli antidolorifici sono dati ai pazienti per lenire il dolore di un mal di denti, di un mal di pancia, ecc, pur sapendo che sono solo sintomatici e che va curato il dente, o la malattia di base. Ma se si può il dolore viene giustamente combattuto.
Ma è giustificato il paragone del dolore fisico con la sofferenza mentale? Come se anche questa fosse una specie di dolore inutile (l'ansia, la depressione, la tristezza, ecc) che anzi impedisce la vita e l'iniziativa e l'interesse, ecc.? Secondo me no, non è giustificato.
Se si deve fare un paragone lo farei invece con la fatica di un lavoro, di una corsa, di un impegno gravoso. La fatica è sicuramente una sensazione sgradevole, ma l'uso di farmaci per non sentirla non è considerato etico nè salutare, nè nello sport, dove si parla di doping, nè nel lavoro, o nello studio, dove non è accettato l'uso di farmaci, come le anfetamine, che appunto non fanno sentire la fatica, come era noto agli studenti prima degli esami.

E' più fatica che dolore, la sofferenza mentale, fatica di sopportare un peso, una perdita, una difficoltà, una paura, ed è quella che viene 'curata' dagli psicofarmaci antidepressivi e ansiolitici, quindi come tale io credo che andrebbe considerata alla stregua della fatica fisica. E' ovvio che chi non è allenato fa più fatica, e può non farcela, o aver paura di non farcela: ma non è un buon motivo per dargli dei farmaci per non sentirla. Più utile 'riposare', e individuare le cause della fatica, e facilitare l'"allenamento" al particolare "lavoro mentale" che il paziente non è abbastanza allenato o abituato a fare.

La psicoterapia, di qualsiasi tipo, probabilmente, è in effetti un allenamento, un esercizio preparatorio ad affrontare un lavoro mentale con più forza e resistenza alla fatica. Come i muscoli, anche la mente ha bisogno di allenamento.

Il farmaco invece è probabilmente addirittura controproducente: sia perchè può mascherare la fatica e far sì che il paziente consuma le sue energie senza accorgersi per poi crollare inaspettatamente, - proprio come quando un antidolorifico può mascherare e ritardare il riconoscimento di una malattia sottostante che quindi si aggrava prima di venire riconosciuta- sia perchè può abituare a non sopportare la fatica e considerarla insopportabile, in un circolo vizioso in cui il farmaco induce una sempre minor capacità di sopportare la fatica/sofferenza mentale. E' questo forse quello che succede a coloro che cercano sostanze per non sentire le pene e le difficoltà dell'esistenza, droghe che permettono l'oblio e il raggiungimento di benessere articiale, ne diventano dipendenti e hanno come scopo principale della vita quello di procurarsele, spesso ad ogni costo.
Non è tanto diversa forse la condizione di molte persone trattate con psicofarmaci, che progressivamente si occupano sempre più del farmaco, dei dosaggi, degli effetti collaterali, in una dipendenza, psicologica se non fisica, che li porta a una situazione simile.

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)