Genitori con Dubbi e confusi dai tanti pareri su disturbi del comportamento

composizione familiare; età dei componenti: Padre 45 anni, Mamma 43 anni
età del bambino 32 mesi, nato il 31 gennaio 2014

Problemi in gravidanza nessuno.

NASCITA
alla 37 settimana con
Parto cesareo –il bambino era podalico e non si è girato per il parto, la mamma ha iniziato il travaglio con le doglie, è iniziata la dilatazione ha avuto la rottura della membrana ma si è preferito praticare il taglio cesare : peso 2,650 kg, altezza 48 cm, circonferenza cranica ...
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1'……./ 5'……….. durata del ricovero in ospedale

PRIMI MESI:
allattamento materno a richiesta,
inizio svezzamento all’età di sei mesi, tramite lo svezzamento naturale, gli si metteva davanti il piatto con gli ingredienti e lui decideva cosa assaggiare e cosa no, non ha mai mangiato minestrine o pappine di sorta. Il Distacco dal Seno non è mai avvenuto, poiché mia moglie allatta ancora il bimbo a richiesta.
Per quanto riguarda il ritmo sonno veglia, ha avuto orari quasi regolari, è sempre stato con la mamma e nei fine settimana anche col papà, raramente con la nonna materna.

EPOCA SUCCESSIVA:
alimentazione molto varia, con un’ adorazione per la pasta, ne mangiava quasi 100gr a pranzo e altrettanti la sera, per il resto adora il pesce cucinato in tutti i modi e mangia bene anche la carne rossa o quella di pollo e tacchino, mangia bene anche legumi e verdure. Sonno: non ha mai dormito molto, i suoi orari sono stati dalle 23:30 – 24:00 alle 09:00 dalle 14:30 alle 17:00, si addormenta sempre nel lettone mentre ciuccia dalla mamma, viene poi sistemato nella sua culla vicino al letto matrimoniale e durante la notte quando si sveglia per la poppata, molto spesso, rimane nel nostro letto, mai preso il ciuccio e mai avuto un animale o una copertina o un peluche, se al risveglio non trova la mamma vicino a lui piange.

SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
seduto da solo all’età di 6 mesi,
primi passi da solo intorno ai 14 mesi,
capacità motorie attuali: cammina e corre benissimo, salta, gioca con la palla, sale da solo sulla scivola senza alcun problema e non vuole che qualcuno lo aiuti, sale le scale con la mano e a volte anche da solo senza tenersi con la ringhiera, a volte sale anche senza fermarsi su ogni gradino ma in maniera spedita.
controllo sfinterico (pipì e popò), porta ancora il pannolino, questa estate in settembre abbiamo provato a toglierlo, ma in seguito ad alcune cose che abbiamo osservato, non abbiamo voluto procurargli uno stress di troppo, comunque adesso sempre più spesso ci fa capire che vuole fare pipi e la facciamo in bagno e molte mattine il pannolino è completamente asciutto, cosa che mi fa presumere che il bambino è pronto per toglierlo.

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita,
primi sorrisi
da subito, curiosità verso oggetti e persone: alta, abbastanza socievole, andava con tutti e usava i giochini; attenzione alta, ascoltava le canzoncine della mamma e ballava con lei; capacità di seguire con lo sguardo sempre presente;
facilità al pianto e facilità a consolarlo: non piangeva facilmente e quando accadeva era facile consolarlo; coccolarlo, amante delle coccole;
facilità a capirlo è sempre riuscito a farsi capire con noi genitori indicando e guardando gli oggetti desiderati;
lallazione c’è stata, gorgheggi si;
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: diffidenza, più con le persone che con gli ambienti

SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio)
Le prime parole cioè mamma e papà all’età di 10 mesi, il suo linguaggio non si è più evoluto e fino a 28-29 mesi era composto soltanto da poche parole : mamma, papà nonna e ciao, due parole insieme mai dette, usa il no molto bene e ogni tanto anche il si, a questo si deve aggiungere che conosce benissimo tutti i versi degli animali e tutte le lettere dell’alfabeto.

INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI gioco funzionale si, imitativo si, rappresentativo non molto;

DISEGNO SPONTANEO
 scarabocchio si alla lavagna, linee si, cerchi si, omino-testone no, figure no, casetta no, pittura manuale e con pennelli insieme alla mamma si e a volte lui si divertiva a disegnare sui muri di casa.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: M. presenta una discreta attenzione alle cose che gli diciamo e che gli spieghiamo, non so dire se breve o lunga ma di sicuro capisce perfettamente ciò che gli diciamo e lo esegue.

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE
M. è molto attaccato alla Mamma e al Papà, nei confronti delle altre figure è un po’ diffidente ma nello stesso tempo se riescono a farsi dare la sua fiducia lui ci gioca con serenità

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori, riusciamo a lasciarlo quasi senza problemi con la nonna materna, tranne che nei casi in cui vuole la mamma o il papà a tutti i costi ma sono rari momenti.

RAPPORTO CON LE PERSONE: M. si trova più a suo agio con gli adulti piuttosto che con i bambini, tra i bimbi della sua età e quelli un po’ più grandi preferisce i secondi.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE: perfetta, capisce tutto ciò che gli viene detto ed esegue le richieste

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI: riesce sempre a comunicare i suoi desideri e i suoi bisogni, tramite gesti ed indicando ciò che vuole oppure viene a prenderci per mano e ci porta lì dove vuole che stiamo o che facciamo qualcosa per lui o giochiamo insieme, a volte ci viene a prendere per mano semplicemente perché vuole che stiamo seduti sul divano vicino a lui per guardare i cartoni.

COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc),
adesione a regole dipende, alcune regole le esegue altre meno, ad esempio il sistemare le costruzioni dopo averle usate non lo fa. orari sono regolari,
obbedienza agli adulti abbastanza ubbidiente,
reazione a divieti a volte accetta il divieto, altre volte si impone piangendo, frustrazioni quando lo istighiamo nel parlare e lui non ci riesce,
capricci non ne fa, bizze non ne fa, fissazioni nessuna.

SCOLARIZZAZIONE
 asilo nido inizio all’età di 32 mesi (10 giorni ad oggi), nessuna difficoltà nell’inserimento, normale pianto nei primi giorni, senza alcun caso particolare da segnalare, si è attaccato alla maestra e pian pianino inizia ad interagire con i compagnetti.

RAPPORTI SOCIALI, amicizie, ha solo un amichetto coetaneo che frequentiamo una volta ogni 2 mesi ma che tutti i giorni vede a scuola, non ha altri amichetti né cuginetti e non ha avuto occasioni di incontro con altri.

SITUAZIONE FAMILIARE viviamo da soli , in casa siamo in 3 mamma, papà e Matteo, nessun altro convivente a parte un labrador di 3 anni; Organizzazione familiare per l'accudimento, generalmente sta con la mamma tutto il giorno, il papà pur lavorando anche da casa si occupa di lui ad orari spezzati, soprattutto la sera, non è mai rimasto con una baby sitter. La giornata tipo di Matteo, fino a 10 giorni fa, era cosi organizzata, sveglia intorno alle 9:30, piccola colazione dopo aver poppato dal seno materno, giochi con la mamma fino alle 13:00 orario del pranzo, poi alle 14:30 circa riposino fino alle 17:00, merenda con budino o frutta o cracker o dolci fatti dalla mamma. Gioca con la mamma o da solo e tv fino alle 20:00, cena sempre con i cartoni animati accesi e rimane davanti la tv fino alle 23 orario del sonno. Da 10 giorni a questa parte gli orari sono cambiati, in quanto il bimbo va ora all’asilo nido, sveglia ore 8:15 colazione, asilo dalle 9:15 alle 11:30, rientro in casa pranzo alle 12:30, riposino dalle 13:30 alle 15:30, nel pomeriggio merenda alle 17:00, generalmente gioca con la mamma o da solo fino alle 19:30 orario di cena, si va a letto intorno alle 22:00., 
modalità educative sono serene e non severe, cerchiamo di spiegare il più possibile al bambino qualsi sono i compiti di ognuno di noi in famiglia.

M. ha probabilmente abusato di tv e di un uso eccessivo di iphone e ipad, fin quando ci siamo resi conto che sembrava come dipendente da queste forme di tecnologia e abbiamo iniziato a “disintossicarlo”, adesso non tocca più il telefonino neanche per un secondo spontaneamente.

EVENTI PARTICOLARI
Nessun caso particolare da rilevare, tranne per il fatto che all’età di 7 mesi ci siamo accorti che aveva una agenesia del grande e del piccolo pettorale sx, abbiamo fatto alcuni controlli sia con genetisti sia con fisioterapisti e ci hanno diagnosticato che il bimbo ha la “sindrome di poland” ma in forma molto lieve, infatti non presenta alcun problema nei movimenti e fa tutto con assoluta naturalezza.

Buongiorno Dottor Benedetti,

Le scrivo per avere un parere su mio figlio M., come ha potuto leggere dalla relazione il bimbo ha adesso 32 mesi e nei mesi di luglio e agosto ci ha fatto un po’ preoccupare, cercherò di raccontarle cosa accaduto in maniera cronologica.

Nel mese di Giugno mio figlio inizia ad avere una diarrea con feci giallo-oro e con un forte odore di acido, non ha tante scariche al giorno ma soltanto una e anche piuttosto regolare come orario, sentiamo il pediatra che ci dice di dargli dei fermenti lattici e di togliere il latte ( all’epoca beveva, oltre al latte materno, il latte della Plasmon nutri-mune) cosi facciamo, diamo i fermenti e togliamo il latte per una decina di giorni ma la diarrea non termina, il pediatra ci dice che abbiamo inserito troppo presto il latte, perché dopo che il bimbo ha avuto un virus gli enzimi per la digestione del latte non si erano ancora riformati.

Togliamo nuovamente il latte ma la situazione non cambia e cosi trascorriamo ben 5 settimane, alla fine di luglio a mia moglie viene in mente di fare una prova, sostituire la pasta con del riso, e come per miracolo il giorno dopo che il bimbo mangia il riso fa la cacca formata e di colore regolare, ripetiamo questa prova per 3 volte e abbiamo sempre gli stessi risultati.
Interpelliamo il Pediatra che ci dice che M. potrebbe essere celiaco, quindi ci consiglia di togliere il glutine completamente e a settembre (eravamo ormai a ridosso di agosto) lo avremmo dovuto ricoverare e fargli tutti gli accertamenti del caso.

Dai primi giorni di Agosto inizio a notare in M. dei cambiamenti, il bambino inizia a fare delle cose che , a me, sembravano strane: inizia a correre girando intorno al tavolo della cucina ed emetteva uno strano suono tipo una mmmm continua e poi una iiiii; quando era sul seggiolone per i pasti iniziava a dondolarsi avanti e indietro sempre emettendo quel suono; stava spesso con gli occhi in alto come se guardasse il soffitto e quando lo chiamavamo con il proprio nome non rispondeva, il bambino mi sembrava come fosse in un altro mondo, la notte si svegliava spesso e a volte rimaneva sveglio anche per 2 ore, per quanto riguarda la parola era come se si fosse bloccato non diceva più le poche parole che conosceva ma soltanto mamma, non riusciva più a chiamare papà, continuava a fare i versi degli animali e a riconoscere le lettere dell’alfabeto.

Ho Iniziato ad andare su internet, in quanto non essendo un medico non avevo idea di cosa potesse avere mio figlio, e ho trovato diverse pagine che descrivono i comportamenti di M. come i campanelli di allarme dell’autismo.

Il 22 Agosto sento un amico che ha un figlio Autistico il quale dopo avermi ascoltato mi dice che probabilmente questi sono tratti simil autistici dovuti a problemi alimentari, a probabili intolleranze, e mi consiglia di togliere dalla dieta di mio figlio il glutine il latte e i suoi derivati e la soya.

Il 25 Agosto, lo portiamo a fare una visita con un neuro-psichiatra il quale ci dice, dopo averci ascoltato e senza neanche guardare M., di far fare al bimbo gli esami sulle intolleranze e di mandarlo all’asilo.

Però non volendo reinserire il glutine per i test sulla celiachia ci rechiamo in un centro di medicina biologica, dove facciamo fare a M. due test genetici per il probabile morbo celiaco e per l’intolleranza al lattosio oltre a tutte le altre intolleranze classiche.
Le riporto i risultati di questi esami, e se vuole posso anche inviarle i pdf via e-mail,
Per quanto riguarda la celiachia l’esame dice: altamente improbabile
La comparsa della celiachia in quanto l’esame ha riscontrato l’assenza deli alleli HLA a rischio celiachia.
Per quanto riguarda l’intolleranza al lattosio LCT l’esame dice:
Polimorfismo – 13910 T/C presente in omozigosi
Polimorfismo – 22018 A/G presente in omozigosi
L’analisi di sequenza del polimorfismo – 13910 T/C del gene della lattasi (LCT) ha evidenziato la presenza di due copie dell’allele C (genotipo C/C)
L’analisi di sequenza del polimorfismo – 22018 A/G del gene della lattasi (LCT) ha evidenziato la presenza di due copie dell’allele G (genotipo G(G)

La Dottoressa pertanto ci fornisce una dieta dove ha escluso completamente il latte e i suoi derivati e il glutine oltre ad altre cose tipo il lievito di birra, (se lo ritiene opportuno posso inviarle via pdf anche la dieta), e ci ha consigliato di accompagnare la dieta proposta con degli integratori nutrizionali

• THREELACTM Poweder 60 della Kirkman 1 dose al giorno dal lunedi al venerdi;
• SUPER Nu-Thera Powder- new improved formula 454 gm/16 oz della Kirkman 1 tappo misurino al giorno sciolto in una bevanda;
• B-Complex with CoEnzymes Pro-Support Powder della Kirkman 1 cucchiaino al giorno mescolato al cibo;
• Biofilm Defense 1 cap al giorno;
• Efalex liquid 10 ml la sera per 6/7 giorni;
• Calcium Magnesium Liquid della Kirkman due cucchiaini al giorno a metà mattina e a metà pomeriggio.

Dal momento in cui M. inizia la dieta senza glutine e senza latte e derivati notiamo subito un miglioramento che continua sempre più, infatti, adesso il bimbo, ha ripreso a parlare e ogni giorno introduce nuove parole, ride molto più spesso e gioca con molta vivacità, ci cerca con lo sguardo e tiene il contatto oculare, dorme molto meglio la notte e non ha più delle crisi di pianto quando qualcosa non era come lui la desiderava.
All’asilo le maestre ci dicono che si rapporta bene sia con loro sia con i compagnetti
A casa si diverte a giocare con il cane e cambia gioco di continuo, non fa più il movimento del dondolarsi sul seggiolone e la corsa è diminuita talmente tanto quasi a scomparire.

Ma il dubbio ci rimane, per cui prendiamo appuntamento con una psicologa, la quale prima ascolta me e la mamma sui comportamenti di M., poi il 13 ottobre lo vede ed effettua su di lui un test ADOS, alla fine del test ci dice: “signori ma di cosa stiamo parlando, state tranquilli” e poi aggiunge ma vorrei rivedervi per raccontarvi le cose che ho visto e ho riscontrato.
La re incontriamo il martedì 18 ottobre e ci dice che M. è molto intelligente e ha seguito molto bene il test, ma ci sono state delle aree che hanno messo in lei il dubbio che possa rientrare nello “spettro”, le chiediamo di cosa sta parlando e ci dice: prima di tutto il fatto che non parla, poi che il bambino tra tutti i giocattoli si è concentrato maggiormente sugli animali, poi anche il fatto che lei gli ha fatto il solletico e lui si è un po’ irrigidito e infine che alla fine del test quando dovevamo andar via il bambino abbia pianto perché voleva continuare a giocare e quindi non voleva andar via.
Ci consiglia quindi di iniziare un percorso riabilitativo sia per la parola sia cognitivo comportamentale e di farlo vedere ad un neuropsichiatra e ci parla bene di un medico.
Decidiamo di andare da questo medico e il giovedì successivo il 20 ottobre ci presentiamo per una visita, il dottore ci dice che ha già ricevuto la relazione della dottoressa nella quale ci sta scritto che M. secondo i risultati del test ADOS rientra nello spettro, quindi lui per togliersi tutti i dubbi, dopo aver letto i risultati degli esami che erano già stati fatti, ci consiglia di far fare in ospedale un esame ematico e poi un ECG, seguiti da un nuovo test ADOS, anche se, ad onor del vero, ci dice che solo il test e una valutazione di qualche minuto non è sufficiente per fare una diagnosi e che dovrebbe vedere il bambino in tutti gli aspetti della vita di tutti i giorni.

Alla fine di questa storia, siamo molto perplessi e navigando su internet ci imbattiamo sul suo sito e prendiamo la decisione di voler sentire il suo pensiero, tante cose di quelle che lei scrive ci sembrano assolutamente corrispondenti al vero e anche il comportamento delle persone che abbiamo incontrato ci appare molto generalizzato e legato al business.

Secondo lei e la sua esperienza come dobbiamo comportarci per dare a nostro figlio tutto l’aiuto che potrebbe aver bisogno, che cosa dobbiamo fargli fare, delle sedute di logopedia o un percorso terapico più completo?
Lo dobbiamo sottoporre all’esame ematico e all’ECG?
Alcuni ci dicono che debba aver bisogno di psicomotricità ma onestamente, vorremmo affidarci a un esperto competente quale lei è.
Eventualmente siamo anche disposti a portare personalmente M. ad una visita di controllo presso la sua sede.

La ringraziamo anticipatamente per il tempo che ci dedicherà e aspettiamo con ansia una sua risposta.

Ho letto il vostro post con

Ho letto il vostro post con tutte le traversie che avete passato. Per quanto riguarda la possibile intolleranza alimentare e indicazioni dietetiche avute non ho una competenza specifica. Rilevo invece che ci sono stati forse aspetti educativi ambientali non ottimali che potrebbero influire sullo sviluppo del linguaggio e sul comportamento, ma per rispondervi sarebbe utile anche avere dei filmati con il bambino insieme a voi, secondo le istruzioni nella colonna qui a sinistra.
Cordialmente
drGBenedetti

Ho visto sette video col

Ho visto sette video col bambino in varie situazioni. Oltre al ritardo linguistico - e forse della funzione simbolica - e a un certo impaccio motorio non mi sembra che si noti niente di particolare. Il bambino segue, nelle varie situazioni, è presente, aderisce alle richieste, dice solo qualche parola, si diverte, ci sono poche iniziative sue o attività da solo, spontanee. Non si vede niente di patologico.
Forse le modalità di accudimento, l'allattamento al seno ancor oggi, le modalità di addormentarlo, ecc sono un po' 'vizianti' e possono far mancare esperienze utili per lo sviluppo, che possono aver rallentato lo sviluppo del linguaggio. Mancano notizie sufficienti alla nascita e subito dopo, non so se possa aver avuto una lieve sofferenza neonatale.
Direi di togliere dalla mente, se ci riuscite, idee di autismo o simili, e invece di cominciare a trattarlo da bambino della sua età e lasciarlo crescere.
Ho visto spesso ritardo del linguaggio e dello sviluppo in bambini allattati al seno troppo a lungo. Oggi mi sembra che si è diffusa una specie di ideologia di 'seno per sempre' che temo possa rallentare lo sviluppo e creare complicazioni. Dopo i sei mesi un bambino non ha più bisogno di latte materno, sembrerebbe. In realtà ci sono bambini che crescono senza problemi anche con allattamento solo artificiale. Forse si è un po' esagerato nel raccomandare il latte materno...
Forse è stato troppo a lungo solo con la mamma nei primi due anni e mezzo e possono essere mancate esperienze diverse.
Non ho idea di cosa abbia avuto quest'estate, non so se ora è tornato come prima, magari un po' cresciuto.
Non so che esami ematici vorrebbero fare. La sindrome di Poland è isolata e la causa sconosciuta. L'EEG potrebbe essere utile per scoprire eventuali sofferenze pregresse o cause di difficoltà di linguaggio
L'indicazione che vedo è di lasciarlo fare un po' più da sè, senza seguirlo e stimolarlo a ogni passo. L'asilo dovrebbe aiutare a avere più esperienze, ma senza esagerare. Per ora non farei nessun intervento sul bambino. Vediamo come va nei prossimi mesi.
Datemi informazioni fra un paio di mesi.
Cordialmente

Prima di ogni cosa la

Prima di ogni cosa la ringrazio per la sua celere ed esaustiva risposta.
Rifacendomi alla sua le riconfermo che alla nascita e subito dopo mio figlio non ha avuto nessun problema, è cresciuto bene sotto tutti i punti di vista.
Questa estate non è successo altro che a causa dei malesseri dovuti alle intolleranze di cui le avevo accennato il bimbo presentava dei momenti di assenza, correva senza un giustificato motivo e come le dicevo si dondolava sul seggiolone.
Grazie alla dieta che sta seguendo da fine settembre mio figlio è tornato come a luglio e anzi sta crescendo velocemente,sia nei comportamenti sia nel linguaggio che ormai arricchisce di 2-3 parole ogni giorno.
Vorrei capire meglio cosa intende quando dice: cominciarlo a trattare da bambino e farlo crescere ed evitare forme di accudimento un po " vizianti" .
Per quanto riguarda i " ritardi" che lei ha riscontrato, ritiene che gli stessi possano rientrare e se si in che tenpi?.
Sa Darci qualche indicazione su come riuscire a togliere il latte materno senza suscitare in lui eccessivo stress?
Quando ci scrive non farei nessun intervento, intende dire neanche un aiuto logopedico?
Crede sia opportuno vedere dal vivo mio figlio per poterci fornire delle indicazioni, che sarebbero molto importanti per noi?
Non avremmo in questo caso alcun problema a venirla a trovare a Firenze, anche perché noi non ci stiamo affidando a nessuno oltre che a Lei.
Le rinnovo i mieie ringraziamenti, di mia moglie e anche del piccolo M.
Cordiali saluti
Salvatore

Ovviamente a distanza posso

Ovviamente a distanza posso dare un parere con tutti i limiti che ci sono. Una visita diretta forse permetterebbe un parere più fondato, ma spesso i dubbi rimangono lo stesso. A differenza di altri campi della medicina, in questo i dati sono spesso troppo aleatori e non permettono risposte definite e prognosi sicure: bisogna seguire nel tempo l'evoluzione del bambino. Se non ci sono elementi sicuri anche gli interventi sono quanto mai opinabili e poco valutabili come rapporto efficacia/rischi. Ogni intervento sanitario comporta dei rischi, degli effetti collaterali: se non è certo che siano necessari si corrono rischi per niente, forse...

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