timore autismo

Egr. Dott. sono la mamma di un bambino di 25 mesi che mi preoccupa non poco.Ho notato negli ultimi mesi un comportamento di chiusura nel confronti degli adulti, a volte non si gira se chiamato e ha un contatto oculare sfuggente. Noto, invece, un comportamento allegro e spensierato con noi , molto recettivo . Ama le coccole e il gioco fisico (solletico) . La pediatra lo ha definito un bimbo " con il minimo alto " e ci ha rinviato ad una visita dal neuropsichiatra che in modo molto rude ha diagnosticato un disordine globale maturativo ed in più ha paventato una quasi certezza di diagnosi di autismo ( oltretutto definendolo grave) .
Sinceramente per il trascorso del bambino ( operato in prima giornata di atresia esofagea di III tipo e fistola tracheale con importanti complicazioni e lunga ospedalizzazione ) non credevo di sentire una diagnosi di autismo, ma di un disturbo comportamentale legato anche ad un disagio psicologico. Siamo in attesa di svolgere tutti gli esami, ma sono molto perplessa.
Non vorrei essere vittima ( mio figlio) della psicosi "autismo".
Le invio il questionario, ringraziandola anticipatamente per la Sua cortesia.
QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare; mamma , papa’, figlio
età dei componenti ...mamma 36 anni, papà, 39 ,..
età del bambino/a : 25 mesi
problemi in gravidanza..: gravidanza da pma ; minacce di aborto primo trimestre, assunzione eparina per tutta la gravidanza in soggetto trombofiliaco ...........
NASCITA
a che settimana 39+5………….

Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà)……rottura delle membrane, stimolazione con ossitocina, successivo cesareo ………

alla nascita : peso, 2,840 KG altezza, 49 circonferenza cranica : 34
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……... operato in prima giornata di atresia esofagea di III tipo con fistola tracheale, alimentazione parenterale fino al 25/01/2015 , complicanza chilotorace, sedazione e intubazione per 5 gg dopo l’intervento, ricovero prolungato in UTIN fino al giorno della dimissione in culla termica, mai contatto con la mamma e il padre se non attraverso le aperture della culla termica, utilizzo latte a con grassi a catena media per complicanza chilo torace ; trombosi , 2 trasfusioni .

indice di Apgar: 1' 8./ 5 10 durata del ricovero in ospedale dal 25/11/14 al 30/01/2015
PRIMI MESI
allattamento: materno No , mai attaccato al seno . artificiale si a orario o a richiesta per recupero peso
inizio pappine, 6 mesi minestrine, 7 mesi
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon), età 6 mesi facile SI difficile ....
eventuali difficoltà qualche iniziale problema di masticazione
ritmo sonno veglia, orari irregolare di notte per via dell’appetito 2/3 tra mattina e pomeriggio
persone che lo accudivano : mamma, nonni materni
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: mangia tutto, anche solidi ; sonno: non disturbato , orari e modalità ( dorme nel suo lettino in camera da letto con i genitori ; dall’età di 18 mesi si addormenta da solo nel lettino con la mamma accanto per pochi minuti)
abitudini ( ciuccio SI dopo l’anno biberon SI , ma ormai usa borraccia e cannuccia orsacchiotto,NO copertina NO quando è nervoso cerca il ciuccio per consolazione e la bottiglietta di acqua) ..... tempo video: televisione 4 ore telefonini, tablet... sa usare perfettamente tutti i congegni elettronici che cerca costantemente
SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: subito dopo il ricovero è stato prevalentemente tenuto in braccio dalla mamma e dal nonno materno, ha sviluppato un notevole senso di attaccamento alla mamma e al nonno materno con i quali ricerca sempre il contatto fisico ; dagli 8 mesi lasciato libero di muoversi per casa , da piccolo non amava stare costretto nei luoghi circoscritti come il box
seduto da solo a che età : 7 mesi
primi spostamenti a che età e come: gattonato all’eta’ di 9 mesi
primi passi da solo.: 13 mesi .
capacità motorie attuali.... a volte inciampa quando cammina , corre in modo un po’ scomposto , sale scende le scale aiutato con la mano o appoggiandosi al passamano; non sa bene calciare la palla
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età NO porta ancora il pannolino
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi : 2 mesi ancora nella culla termica
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo : molto attento alle cose e alle persone
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc : a volte pianto inconsolabile con difficoltà nel consolarlo ( fino all’anno)
facilità a capirlo e interagire: buona
lallazione, gorgheggi: 8/9 mesi
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) fino ai 20 mesi nessuna diffidenza , né paura verso l’estraneo , dopo i 20 mesi dopo qualche settimane dall’averlo lasciato con i nonni paterni, diffidenza e paura ad entrare a casa dei nonni, crisi di pianto inconsolabile se non dopo essere usciti dalla casa dei nonni paterni, ricerca costante della mamma . inserimento nel settembre 2015 in asilo primavera, classe numerosa 25 bambini, bambino ritirato a novembre perche sempre triste, non comunicativo, chiuso con le maestre, riferiscono che non ascoltava e non guardava negli occhi, né si girava al suo nome. Durante le ore in classe, preferiva stare sempre in braccio ad una assistente
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro : un po’ ansioso e apprensivo da parte dei genitori
SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio)
prime parole : 18 mesi , mamma , papà, ciuccio, pappa, gnammi gnammi , appla ( applauso)
due parole insieme ...no
uso del no e del sì ....a volte si a volte no, a volte preferisce l’azione alla comunicazione
frase minima (verbo e sostantivo ).... NO
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ) imita mamma e papà nelle faccende domestiche , o se si pettinno, si lavano i denti, gioca con le macchinine, costruzioni preferisce distruggere più che costruire, ama il gioco all’aperto, altalena, scivolo, giostra
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc : solo scarabocchi e linee grossolane sul foglio e fuori dal foglio
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE : prima maggiore, adesso minore e solo se sollecitato e non per molto tempo
figure principali cui è attaccato MAMMA, PAPA’, NONNI MATERNI ( ABITIAMO NELLO STESSO STABILE E LI VEDE COSTANTEMENTE A TUTTE LE ORE)
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori : all’asilo piangeva disperato , quando viene lasciato con i nonni materni non ha reazioni particolari, ma è felice al rientro dei genitori , sorride e abbraccia, lasciato ai nonni paterni, ricerca la mamma e il papà
RAPPORTO CON LE PERSONE: non considera quasi mai gli adulti, ma se giocano con lui o comunque lo conquistano fisicamente ( salti, solletico) li guarda e ride e richiede di continuare, contatto oculare sfuggente ; bambini: sorride quando li vede e li vuole abbracciare, preferisce giochi fisici, come rincorrersi, condivide spazi e giochi, ma non gioca assieme, partecipazione al gioco ( ad es. girop giro tondo) solo se mediata da un adulto o se il bambino più grande si presta a seguirlo e giocare con lui.
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE : richieste fatte dai genitori e dai nonni materni buona, se fatte dagli adulti estranei al nucleo familiare scarsa
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI: facilmente comprensibile da tutti, conoscenti e estranei, indica ciò che vuole, chiama l’adulto per avere ciò che desidera , indicando l’oggetto o condividendolo
COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc), iperattivo, poco capriccioso, se rimproverato interrompe l’azione anche se poi a volte la riprende , ,a raramente
adesione a regole, orari, limiti, : si
obbedienza agli adulti : a volte
reazione a divieti, frustrazioni : piange e sbatte i piedi , ma si consola da solo , a meno che non sia particolarmente stanco
capricci, bizze : NO
paure, fissazioni : accatasta gli oggetti come se fosse un recinto o una piramide e si nasconde
SCOLARIZZAZIONE
asilo nido : SI , A che età …………20 mesi ma ritirato a 24 …. Reazioni eventuali : rifiuto e chiusura
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento : le maestre hanno notato un comportamento al limite dell’autismo
RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri : frequentazione amici di famiglia e cuginette ( ottimo rapporto con la piccola di quasi tre anni) almeno 1 volta a settimana
SITUAZIONE FAMILIARE ……………..
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) nonni materni visti quotidianamente , abitano nella stessa scala del condominio
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc),
(modalità educative: molto permissivo il papà, più severa la mamma, poche punizioni, orari e abitudini certe e controllate imposte dalla mamma con ottimo adeguamento del bambino
tempo video : non meno di 4 ore
EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc.... : operazione chirurgica come descritta sopra , follow up in ospedale
Visite mediche, ospedale, altro : riconosce pediatra e piange, riconosce ambienti ospedalieri e piange , riconosce camice medico , sottoposto a moltissimi esami diagnostici
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) nessuno
Altre osservazioni
..................

La Sua 'diagnosi' mi sembra

La Sua 'diagnosi' mi sembra molto più giusta e parlerei di difficoltà evolutive legate alle esperienze passate... Dalla storia direi che ovviamente la partenza è stata molto difficile, come sarebbe stato per chiunque, e forse ci sono state anche in seguito alcune esperienze un po traumatiche, legate alla separazione dalle persone e dall'ambiente conosciuto. Forse non era pronto,per tanti motivi, comunque sembra essere rimasto 'scottato' da tutte queste esperienze, come mostra anche la sua reazione di fronte a medici e ambienti medicie casa dei nonni paterni. Vi direi di mandarmi alcuni video seguendo le istruzioni nella colonna qui a sinistra, per averne un'idea più diretta e risparmiargli magari altre esperienze potenzialmente traumatiche e probabilmente inutili, visto che tutto si risolve poi nel prescrivere psicomotricità e logopedia e simili panacee.

Timore autismo

Egr. Dott. La ringrazio per la celere risposta. In attesa di inviarLe i video da Lei richiesti, Le volevo raccontare l'incontro avvenuto ieri sera, in studio, tra il mio bambino e un nostro amico psicologo, che con grande tatto ha, comunque, ravvisato alcuni tratti autistici nel comportamento del bambino.
In particolare , Le sottolineo l'assenza di contatto oculare tra il bambino e lo psicologo.
Molto diffidente e alla continua ricerca di noi genitori, il bambino non ha mai giocato e guardato o si è mai girato al richiamo dello psicologo. Si è , però, fatto prendere in braccio e quando guardavano dei libri, si è appoggiato a lui tenendogli la mano.
Cercava sempre noi genitori, con un contatto oculare già più " presente" e " consapevole" e quando facevamo finta di ignorarlo, cercava degli oggetti all'interno della mia borsa.
Per me è evidente una chiusura relazionale importante e sono molto confusa e, non Le nascondo, enormemente preoccupata. La ringrazio anticipatamente.

Il termine autismo e simili,

Il termine autismo e simili, come 'tratti autistici', ecc, è per me fuorviante ed erroneo. Rimanda all'idea che ci sia una malattia , l'autismo', responsabile di tutti i sintomi. Ma non è così, come potete leggere nelle nuove riflessioni sull'autismo nella colonna qui a ds. A livello internazionale sta venendo riconosciuto da varie parti e ci sono proposte di cambiare terminologia. In Italia non ancora.
Un bambino può avere difficoltà relazionali e comunicative e sociali e cognitive ecc ecc, ma vanno valutate individualmente cercando le possibili cause diverse delle difficoltà, non legate a un'unica malattia o gruppo di malattie imparentate, non di più di quanto la febbre o la tosse possono essere dovute a fattori diversissimi fra loro.
Quindi va approfondita la conoscenza del bambino e del suo ambiente, ma è sbagliato e dannoso spesso fare diagnosi di autismo o spettro autistico.

Buona sera dottore , le

Buona sera dottore , le inoltro la relazione della logopedista da noi interpellata su richiesta del npi . Siamo molto preoccupati, anche se il bambino in questo ultimo mese ci è sembrato più recettivo e se stimolato risponde positivamente.
X, di anni 2.3, giunge alla mia osservazione a seguito di visita specialistica NPI.
Dalla valutazione effettuata in contesto ludico e semi-strutturato, alla presenza della mamma, si riporta quanto di seguito:
. difficoltoso l’adattamento al setting, il piccolo ha mostrato un iniziale momento di chiusura a fronte delle proposte di gioco dell’operatore, con il quale non ha inizialmente condiviso il focus attentivo sulle attività, prediligendo un’esplorazione autonoma e scarsamente finalizzata dello spazio e dei materiali, X ha investito lo spazio per lo più in maniera caotica e fugace, prevale l’esplorazione sensoriale dei materiali (striscia, batte, porta alla bocca), tuttavia le prestazioni e le competenze adattive migliorano nel corso delle osservazioni, durante cui è stato possibile agganciare il piccolo, sebbene per pochi momenti e prevalentemente in situazioni di giochi di routines socio-sensoriali;
. si riscontra deficit di attenzione condivisa e sostenuta;
. il contatto oculare appare elicitabile durante l’esecuzione di giochi particolarmente graditi al piccolo, generalmente appare poco sostenuto e prevalentemente rivolto verso gli oggetti;
. risposta al richiamo incostante, se impegnato in attività/giochi che assorbono la sua attenzione sono necessari ripetuti richiami per ottenere una risposta, alla stessa maniera le risposte aumentano in seguito a frasi di routines di inizio/attivazione di un gioco pronunciate dall’adulto, da pochi giorni i genitori riferiscono un aumento delle risposte con le figure familiari;
. la comunicazione avviene prevalentemente mediante modalità extraverbali, carente appare l’iniziativa richiestiva, X ha provato per lo più a raggiungere autonomamente oggetti desiderati, nel caso di oggetti di difficile accesso il piccolo tende ad avvicinarsi all’adulto familiare tirandolo e conducendolo verso l’oggetto desiderato, emergente appare l’utilizzo del pointing a fini richiestivi e occasionalmente associato a vocalizzi indirizzati a fini comunicativi, tuttavia il gesto appare per lo più scarsamente coordinato con lo sguardo verso l’interlocutore, i genitori riferiscono emergente la triangolazione di sguardo, a fini comunicativi in alternativa il piccolo tende la mano verso l’oggetto, guarda in direzione dell’oggetto e/o si posiziona in prossimità di esso, in alcune occasioni ho osservato uso strumentale dell’altro, X spontaneamente non ha consegnato oggetti per richiedere aiuto/accesso (da quanto riferito tale competenza emerge solamente in presenza di cibi graditi), nei casi in cui l’adulto non ha accolto le richieste il piccolo ha desistito;
. durante l’osservazione X non ha emesso suoni e/o approssimazioni di parole in maniera volontaria e a fini comunicativi, i genitori riferiscono un lessico espressivo di circa 30 suoni/parole/approssimazioni di parole che, tuttavia, il piccolo non ha stabilizzato e non sempre riesce a produrre in contesti differenti e su richiesta;
. presente marcato deficit del controllo motorio orale verbale e non verbale, si riscontra scialorrea specie se X è impegnato in un altro compito motorio che richiede maggiori risorse attentive;
. si riscontra deficit di decodifica verbale, il piccolo non ha dato risposte significative a consegne semplici ed altamente contestualizzate, spesso necessita di aiuti di tipo visivo-gestuale e/o di modellamento fisico per portare a termine le consegne, le risposte vengono inficiate altresì dalla marcata intermittenza attentiva nei confronti dell’operatore;
. viene riferita una migliore decodifica di parole/frasi di routines in contesti noti e con interlocutori familiari;
. in un ambiente strutturato e in presenza di materiali graditi emergono i primi schemi d’azione funzionali con oggetti ad alta frequenza d’uso e l’imitazione di azioni con l’oggetto prodotte dall’adulto, felicitabili i primi schemi di gioco costruttivo, tuttavia emerge deficit della pianificazione e della programmazione, il piccolo applica prevalentemente una procedura per tentativi ed errori, deficitarie le abilità di turno e scambio per l’età, carente appare la tolleranza alle frustrazioni, con comparsa di segni di disdregolazione emotivo-comportamentale (i genitori riferiscono che questi comportamenti si sono notevolmente ridotti).
Conclusioni
Dalla valutazione effettuata si riscontra un disturbo comunicativo-linguistico per l’età, che interessa sia il versante recettivo che il versante espressivo, associato a significativo deficit del controllo motorio orale, in un soggetto con carenti abilità attentive (attenzione sostenuta e condivisa).
In virtù dei dati emersi e della storia clinica del piccolo, si ritiene opportuno proseguire con l’attivazione del trattamento riabilitativo logopedico, al fine di favorire uno sviluppo più armonico delle suddette competenze e limitare gli effetti cumulativi sul comportamento e sulle capacità adattive. Questa e' la relazione completa, la logopedista ritiene che l'intervento chirurgico possa aver influito ( atresia esofagea e fistola tracheale ) ma sia solo una concausa e che ci siano altri problemi.
Cordialmente

La relazione fotografa la

La relazione fotografa la situazione attuale del bambino, con l'ottica e la terminologia 'oggettivante' e meccanica che usa oggi e non considera gli aspetti emotivi e l'esperienza, nè la sua evoluzione, cioè da dove viene e dove va il bambino. Ovviamente non valuta l'effetto dell'ambiente sul comportamento e, a quanto dite, si sbilancia inopinatamente e indebitamente sulle cause, non so con che cognizione di. Ovviamente indica logopedia, come un salumiere consiglierebbe di mangiare salame a un bambino magro, prima di valutarne le cause.
Purtroppo è la situazione attuale di gran parte dei centri pubblici e privati che si occupano di bambino, dominati dalla teoria dello spettro autistico, e dove i bambini vengono affidati ad operatori tecnici privi di sufficiente competenza e formazione.
Consiglierei di cercare un operatore meno indottrinato, con sensibilità ed esperienza sugli aspetti emotivi e relazionali dello sviluppo, che si può trovare forse più facilmente fra gli psicoterapeuti per bambini formati in scuole di orientamento psicoanalitico, per seguire bimbo e familiari, valutare e modificare eventuali ostacoli e disfunzioni ambientali e facilitare lo sviluppo con indicazioni e eventuali interventi diretti e indiretti. Potete trovarli forse nella pagina dei link, colonna qui a destra,

Aggiornamento

Carissimo dottore, a distanza di 4 mesi vorrei aggiornarla sui progressi di mio figlio. In primis ci siamo rivolti ad una psicoterapeuta che sta svolgendo una lavoro di tipo cognitivo comportamentale da marzo. Secondo la dottoressa, infatti, e la npi il bambino non necessita di un protocollo aba in quanto troppo rigido ma di un intervento, appunto cognitivo comportamentale, che lo supporti nella crescita. Orbene dalla primissima visita dalla npi effettuata a marzo e l'ultima di giugno ( e quindi dopo nesnche 4 mesi di terapia 2 volte a settimana) la npi ha potuto constatare " buone emergenze imitative con e senza oggetto, migliorata la prossemica ed emergenti patterns motori a sostegno di competenze nel l'aria delle autonomie proprie dell'età,presente canale della comunicazione non verbale rivolta al l'interlocutore, scarse emergenze verbali( emergenti suoni onomatopeici e gesto deittico prossimali)" il bambino ha migliorato moltissimo l'attenzione e i tempi di attesa e controllo' adesso inizia e porta a termine un gioco. Durante la terapia in Questo mese ripete e dice i versi degli animali e alcune paroline come dai, vai, goal, tira, Brum Brum, ecc. Inoltre se la terapista gli chiede di ripetere anche delle vocali ( aaa e iii) lo fa su richiesta. Si è inserito a scuola senza sostegno, mangia da solo, le maestre riferiscono che è molto affettuoso ed ubbidiente, se chiamato risponde ed esegue i comandi, imita tanto i compagni. Ride ed è molto affettuoso. Non ha alcuno problema di adattamento a luoghi o persone anzi è molto curioso. La npi mi ha detto che riesce a compensare molte cose, la psicoterapeuta ch lo segue ritiene abbia fatto passi da gigante in pochissimi mesi, stante la lungaggine delle terapie riabilitative. Dal momento che il bambino è molto più attento e collaborativo, vorremmo farlo valutare da una logopedista,anche perché sul piano recettivo ha una comprensione quasi totale e generalizza le abilità in tutti i contesti. La npi l'ha comunque inserito ai fini burocratici nel disturbo multi sistemico dello sviluppo, di ciò non temo perché mi chiedo : se un bambino è autistico come può fare così tanti passi in così pochi mesi? Forse ho il prosciutto sugli o occhi, o mi sto illudendo. Da profana penso che l'esperienza dell'intervento di cui le narravo e lospedalozzaziome così brutale abbia determinato un ritardo nello sviluppo che via via sta recuperando ( a due anni non saliva ne scendeva le scale , ora 2 anni e mezzo e' un fulmine) non saprei dottore è come se dovesse recuperare un gap che via via sta recuperando. Mi preoccupa solo il linguaggio . Aspetto le sue considerazioni, cordialmente

Mi sembra che lei riporti

Mi sembra che lei riporti proprio le cose (valutazioni e indicazioni) su cui io sono più contrario, ma se voi (non tanto le varie dott...) vedete il bambino progredire, direi che va bene così, quello che conta è che lo sviluppo continui. Sono invece d'accordo, come in precedenza, con le sue valutazioni e considerazioni. Cercate di difendervi dalle esigenze burocratiche...
Quanto al linguaggio, non si insegna a parlare, si può solo verificare che , come per imparare a nuotare, ci sia l'acqua, cioè l'ambiente giusto. Galleggiare, e parlare, sono capacità istintive, non si insegnano. Ma se non c'è l'acqua, la papera non galleggia, si dice.
Se non l'ha ancora fatto, bisogna escludere disturbi dell 'udito e fare un eeg nel sonno per escludere l'afasia epilessia. Per il resto altre cose non servono

Lei ha perfettamente ragione,

Lei ha perfettamente ragione, ovviamente io riporto ciò che i medici scrivono per cercare di darle un quadro più o meno complessivo della situazione. Il bambino ha svolto EEG del sonno con risultato nella norma, ed anche esame audiometrico e potenziali uditivi e visivi. La npi del pubblico insiste per fare esami genetici, stante l'importante malformazione con cui è nato e anche una risonanza magnetica encefalica, anche per escludere qualche problema durante l'intervento o il coma farmacologico indotto..anche se capisco che è un protocollo.... ( autismo). Cordialmente

Senta, non è molto utile che

Senta, non è molto utile che io faccia commenti sull'operato dei colleghi e sulle loro relazioni. Molto di più sull'andamento del bimbo e sulla situazione, se crede, su cui posso dare il mio parere, se lei mi dà gli aggiornamenti e magari mi fa vedere qualche filmato, seguendo le istruzioni.

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
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