oh! serafina

Egregio Dottore, forse sono riuscita ad inserirmi tra gli adulti. Chi crede e/o spera, come me, nell'esistenza dell'isola che non c'è, forse non è propriamente "adulto", ma come dice la canzone di Bennato, chi non crede alla sua esistenza è ancora più matto di me.
Scrivere a ruota libera senza censure....
Non ricordavo di aver già usato il nome tramonto.......
Ma questo è un piccolo passo sul viale del tramonto. I viali di solito non hanno scale, speriamo neanche questo, neppure metaforiche, ma è solo una speranza.
Come ritrovare l'entusiasmo......

meglio tardi che mai

Egregio Dottore,
Meglio tardi che mai - chiamiamolo frustrare o limitare o gentile richiesta o invito ripetuto o come altro ci piace, il nome che possiamo dare non cambia il fatto che il suo intervento per fermare/limitare il numero e il ritmo dei miei post passati era stato molto opportuno. Scrivere di getto e in un certo numero non aggiungeva nulla, anzi. Mi sto facendo una certa idea, ma è in itinere..... se sono rose fioriranno, altrimenti pazienza.

Quali psicoanalisti avrei paragonato a degli abusatori?

Caspita la trasformerei in un abusatore......Sicuramente sta riportando una sua sensazione..
Forse potrebbe essere, non mi pare attraverso le "frustrazioni", che riguardavano il numero e la frequenza dei post, ma in altro modo. Preferisco tacere a riguardo perché la cosa ora inizia a stagliarsi e a volte appare nitida, ma non sempre. e poi è un po' complessa.

Lasciare che i pensieri vaghino, un po' come Alice, si ma Alice era stata aiutata dal leprotto e c'era un autore.
Di nuovo le unghie mozzate trascurate, ancora tracce di giardinaggio. Uno scricchiolio mi fa sobbalzare, ma appena un po'. Questi rumori sono usuali o sono rumori della "struttura?".
Il frigo è rumoroso. Ogni tanto sento passare delle automobili. Prendere il treno partire, andare lontano, in un posto sicuro o ritenuto tale. Non basta. Tastiera difficoltà nel mettere spazi. No, i pensieri di ieri non ci sono più, macinati, scomparsi, svaporati e forse lasciano un vuoto. Non ci sono più, così pare, forse torneranno, forse no. Genius tornano in mente, erano simpatici. Fossero reali, che bello, ma forse lo sono anche se in forma diversa. Dare la mano a qualcuno e camminare insieme per un tratto di strada. Non è solo darsi la mano è una forza, sicurezza. Altro scricchiolio, ma è della sedia. Rumori, urla ritenuti insopportabili, forse spaventosi, ora non più. Ritorna l'co nella miamente dl litigio tra moglie e marito di ieri, forse trasportato dal vento.
Vento che piega l'erba alta ma non la spezza, effetto ottico bellissimo. Ma poi aumenta le porte sbattano, sui balconi oggetti vanno avanti e indietro...di nuovo troppo rumore.

Pazientiamo...

Pazientiamo...

uno di quei...

Egregio Dottore,
è uno di quei giorni in cui pare niente riesca bene o almeno così e così- il libro che sto cercando di studiare sembra scritto in qualche oscura lingua antica, aramaico? il "materiale" che vorrei inviarle o sparisce subito dalla mente, non ha neanche il tempo di avere un misero inizio o mi sembra poco adatto alla sua "macchina analizzante". Alcuni pensieri che superano la fase iniziale, mi paiono quasi inutili forse perché provengono da me, ma è una illazione, può essere anche altro. Alcuni di questi pensieri riguardano i post multipli del passato, ma non credo che in questa sede sia così "interessante" sapere almeno alcuni dei motivi per cui le risposte si duplicavano. Non sarebbe utile alla "macchina".

Dice che la vedo e trasformo in un abusatore....esprime una sua sensazione; posso solo tenerne conto.
A volte, non sempre, altrimenti sarebbe un rapporto strano se non addirittura sadomasochistico, come diceva lei in un precedente post.
A volte, mi sembra di essere come una cipolla a cui vengono tolti i veli per sapere cosa c'è oltre, ma ora mi sembra che velo dopo velo, ci sono rimasti tanti veli svolazzanti privi di senso.
Altre volte mi sento messa sotto una lente, oppure "usata" per verificare teorie, in questo caso divento quasi un oggetto, la persona quasi messa da parte. Leggo le sue risposte e trovo alcune parole e mi dico: ecco questo lo scriveva Bion o Meltzer. La parte ragionevole mi dice che sono solo parole e che esistono le coincidenze; se non sbaglio recentemente avevo usato tra le altre, la parola infinito e a lei, considerando la sua risposta, era venuto in mente un famoso poeta. Scrivendo quel post non avevo in mente la letteratura, forse per un istante un film "l'attimo fuggente". Così può essere anche per lei nonè detto che quando scrive certe parole ha in mente Bion o Meltzer.
L'anticipo questo materiale non è adatto alla sua "macchina analizzante", ma almeno ci ho provato...

Le è proprio difficile

Le è proprio difficile rinunciare a decidere Lei cosa è utile qui e cosa no? Se lo sa già, perchè viene qua?
Provi a fissare due appuntamenti la settimana con sè stessa di mezz'ora circa, e scriva quello che in quella mezz'ora vede nella sua mente, senza 'giudicare', liberandosi di tutte le sue argomentazioni che ormai hanno riempito tutto internet, o quasi...

Non

Non conoscevo questo suo lato umoristico… spiritoso!!!. Non mi sono basata su quello che so e non so neppure cosa sia utile o meno in questa sede:mi sono basata sulle sensazioni del momento e sulla statitica:non é mai o se é capitato molto di rado che scrivessi qualcosa di utile in questa sede. Grazie, anche per l' ironia e per il resto che mi attribuisce.... forse non le piace la statistica descrittiva o inferenziale?

Ho riempito la rete

Egregio Dottore,
Era la prima volta in cui scrivevo che il materiale portato non era adatto alla macchina. Detto in base alla statistica e solo per la cronaca non ho mai paragonato nessun psicoanalista a degli abusatori. Mi dispiace aver riempito internet con le mie argomentazioni, ho scritto quello che sentivo di scrivere, puó essere che siano ingombranti, allora cancelli quello che ritiene opportuno. Non c'erano giudizi in quelle parole, semplice statistica, e pensarci bene, probabilmente confermata dal suo ultimo post. Comunque la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato, per l' ironia. Di nuovo grazie, cordialità.

A livello individuale la

A livello individuale la statistica spesso non è molto utile: uno mangia, uno resta a digiuno, ma la statistica direbbe che mangiano mezzo pollo a testa, come è noto, non accorgendosi che uno rischia di morire di fame...
Mi riferivo a 'giudicare' se i contenuti potevano essere adatti o no (come Lei diceva nel post precedente al mio): ennesimo frainteso, mi sembra, favorito probabilmente anche da aspettative negative. Queste mi sembrano ormai tali, da entrambe le parti, da minare la possibilità di continuare qui.
La situazione mi sembra abbastanza critica. Per salvare il salvabile del lavoro fatto finora le propongo un periodo di prova non più in questo spazio pubblico ma nello spazio privato parallelo che altre volte le avevo proposto (veda E-therapy), riformulando un nuovo 'contratto' di lavoro. Forse anche prendendoci una 'vacanza' di riflessione.

Ok

Egregio Dottore,
Chissà perché la statistica spesso è confusa con la media artimetica semplice e/o ponderata, forse per Trilussa?
Nel Precedente post, in fondo, avevo messo le mani avanti:qualsiasi cosa avevo/ho scritto non andava mai o quasi mai bene per la macchina analizzante (non la memoria, non la parte ragionenevole, neppure le emozioni, tentato anche con la parte fantasiosa.. ), ora sono stanca e non riuscirei a fare altri tentativi e forse non capisco neppure a quale materiale fa riferimento. Quindi come propone lei, meglio un periodo di riflessione e con il fresco, forse in autunno. Non so quale sia la differenza tra questi post e gli altri che propone.
Sperando che il lavoro fatto npn abbia avuto danni e nel frattempo le auguro buone vacanze. Cordialmente.

D'accordo, buona vacanza

D'accordo, buona vacanza anche a Lei.

non ci siamo salutati bene e....

Egregio Dottore,
prima di tutto le esprimo qualche perplessità, in forma di domanda, quali sono le "argomentazioni" di cui dovrei liberarmi? mi pare difficile che siano i "giudizi" se i contenuti siano adatti o meno. Non possono aver riempito internet, solo in un post mi esprimevo così. Forse per via delle aspettative negative, come diceva Lei.
Non è una ricostruzione storica, cose recentissime. Forse avrò fatto l'errore di confondere il contenuto o meglio lei valutava se il materiale che le proponevo era adatto, come dire alla sua macchina, e non dava giudizi sulla persona. Avevo mischiato le cose, me lo aveva fatto notare e ho cercato di trovare questo contenuto adatto alla sua macchina analizzante. Sembra che non ci sia riuscita, forse perché riteneva che non era spontaneo perchè su internet, come se facessi fiction? Libertà di pensiero, non era fiction, era quello che sentivo e non è stato facile esprimerlo, compresi le perplessità di uno degli ultimi post. Ritenendo "fiction" per il pubblico le mie risposte, per questo propone il percorso parallelo? non lo so per questo domando.
Chissà se i sogni sono "profetici".
Nel sogno stavo dormendo, mi sveglio ( sempre nel sogno) e vedo sia Lei che la dottoressa, che volteggiate sul mio letto, quasi due Genius appena usciti dalla lampada. La dottoressa ha capelli legati, ben curati e Lei ha un vestito grigio. Muovo le braccia come per allontanarvi, come per dire che non era il momento giusto: stavo dormendo.
La voglio salutare bene e ringraziarla per i momenti in cui mi è stato vicino e poteva non farlo. Ringraziarla perché mi ha insegnato che rispondere subito non sempre indica spontaneità e che a volte meglio non fare affidamento sul dizionario. Per queste cose e altre che mi sfuggono in questo momento.
Eppure mi era sembrato un periodo che volgesse al meglio: il bicchiere mezzo pieno, persino una cosa riguardante la fobia. Quando mi esprimo così liberamente dopo le persone fuggono, così almeno mi pare, ma è una cosa personale.
La ringrazio di cuore, grazie a lei ho notato che anche chi non crede nel "habeas corpus" o non lo applica nella vita di tutti giorni ( è un principio giuridico, non necessariamente applicabile al quotidiano) è una brutta persona.
Dopo cinque anni, mi permetto di abbracciarla sia pure virtualmente.

Bene. Se c'è altro da dire,

Bene. Se c'è altro da dire, meglio in quell'altro spazio che dicevo.
Ricambio i saluti

Bene. Se c'è altro da dire,

Bene. Se c'è altro da dire, meglio in quell'altro spazio che dicevo.
Ricambio i saluti

Quali sono

Egregio Dottor G. Benedetti,
Le chiedo una cortesia, può dirmi, se vuole, quali sono i limiti e le regole di di questo rapporto terapeutico? così conoscendole posso più facilmente onorarle.
Sono tornata eccezionalmente sul blog.
La ringrazio per la Sua cortese attenzione ed eventuale risposta.

Come ho scritto nella mail,

Come ho scritto nella mail, quelli e quelle " che appunto lo rendono diverso da qualsiasi altro, per poter essere strumento di un effetto terapeutico." Non sono regole formali, ma come i limiti di una strada da cui non uscire per non rischiare incidenti di percorso.
Scrivere qui sul blog forse è appunto una violazione, più ennesima che eccezionale, quasi per Lei i limiti fossero oggetti da violare irresistibilmente.
Forse può provare a tradurre in pensieri e parole la spinta che l'ha fatta intervenire qui, stasera, tornando però sulla strada concordata. Provi magari a specificare Lei quali sono gli aspetti di questi limiti e regole che Le riescono difficile da onorare, appunto. O, in altre parole, quali sono gli aspetti di questo rapporto, di cui sta facendo esperienza da vario tempo, che Le sono poco accettabili o poco comprensibili.

Aggiornamento

Gentile Dottor Benedetti, non so se vuole essere aggiornato, in una ultima mail le avevo scritto che lo avrei fatto. Qualora non volesse me lo faccia sapere. Cmq la novità é che la fobia stia migliorando:sono riuscita a scendere delle rampe di scala senza appoggiarmi al passamano e alcuni gradini scesi da sinistra, cosa per me di solito difficilissima. Sperando nn sia un fuoco di paglia... la Ringrazio e la saluto.

Buongiorno. Piacere di

Buongiorno. Piacere di rileggerla. Sono lieto che la situazione stia migliorando. In bocca al lupo! Cordiali saluti.

aggiornamenti... se vuole

Gentile Dr Benedetti,
A distanza di un po'di tempo riporto alcuni aggiornamenti, se non vuole me lo dica, non vorrei essere fastidiosa.

1)Scendo un po' meglio le scale, che soddisfazione affrontarne alcune senza usufruire del passamano o scendere dal lato sinistro, ma nn le affronto tutte, rispetto a qualche tempo fa...

2) deciso di terminare gli studi anche se in un altro ateneo che offre più opportunità. Così si potrà chiudere un periodo della mia vita.

3)La ringrazio per l'aiuto che mi ha dato, anche ne vedere le cose in modo diverso. Solo come esempi. Prima x me alcuni principi, sarebbe meglio dire dogmi, erano invlcuni ili, penso al "senso di giustizia "",ma é un concetto astratto, relativo; se un lupo mangia un cucciolo di cervo é giusto x la famiglia del lupo, ma per la famiglia fel cervo... cosi nn c'é giustizia quando un bambino muore precocemente; lo stesso vale x i terremoti sono ingiusti peró assicurano l'esistenza delle terre emerse. Un altro principi/dogma quello di Buonafede, applicato quando ritenevo a torto, che lei doveva dar credito ad una mia versione di Alcuni
fatti e solo dopo aver acquisito più informazioni metterli in dubbio. Forse questo può valere in tribunale, ma altrove é solo formalismo, inoltre questo principio può contrastare con in altro:quello della libertà. Tutte queste parole x dirle grazie, sarà un piccolo passo verso nuove prospettive, piccolo, ma tanti piccoli..

3)Per caso riaprendo il thread, ho riletto un paio di mail e ho notato che spesso o fraintendevo i suoi commenti o prendevo piccole note o addirittura passavo ad altro; nn deve essere stato facile per lei, ne ha avuta di pazienza.

La Ringrazio per la cortese attenzione e cordialmente saluto.

Nessun fastidio. Sono lieto

Nessun fastidio. Sono lieto se le cose Le vanno meglio. Restando a disposizione, ricambio cordialmente i saluti
PS può continuare a mandare gli aggiornamenti qui, se crede. Altrimenti per il nuovo sito deve mandare una richiesta con un nome di suo gradimento, come da istruzioni in 'crea nuovo profilo'

grazie

Grazie per la nuova password. E poi " qualcuno volò sul nido del cuculo " mi sta meglio come nome utente. Bellissimo libro.
Convivere con la fobia?..... ho sbagliato decisamente oggetto, si trova troppo spesso, da usare altrettanto spesso.
Forse potrebbe aiutarmi aumentare la mia sicurezza, evitando i se e i ma, tanto per non smentirmi, ma non so come fare.
Grazie ancora e le auguro un proficuo proseguimento.

C'è chi usa tecniche

C'è chi usa tecniche 'strategiche' di distrazione, per aggirare l'oggetto della fobia; e dicono di avere un grande successo e in pochissimo tempo. Le cosiddette terapie strategiche, appunto. Non so se le conosce. A mali estremi...
Non ne ho però esperienza diretta.

pensieri, dispensieri e altro ancora

Gentile Dottore,
mi sembra che sia passato tanto tempo dall'ultima volta che l'avevo disturbata, eppure è solo un mese e poco più. La frase riferita a pazienti - ben orientati nel tempo e nello spazio...- o qualcosa di simile con me forse inizia a mostrare delle crepe.....
Sto valutando la sua proposta di avvicinarmi a tecniche strategiche, ma ancora prendo una decisione, come si suole dire: lasciare la via vecchia per la nuova...., chissà se possono coesistere, e se si, immagino occorrano delle risorse sia personali che economiche.
Stranamente oggi mi sono tornati in mente alcune cose che Lei ha scritto, non ricordo se come book page o qualcosa di simile, vado a memoria, quindi posso ricordare male.
In una pagina,sempre a memoria che tra l'altro sta diventando sempre più breve, c'era qualcosa riferito a Meltzer, c'è un momento della psicoterapia in cui il paziente cade in una sorta di depressione profonda, ha la sensazione di aver sprecato tempo..... allora la psicoterapia diventa interessante. Ricordo male? cosa vuol dire la psicoterapia diventa interessante e per chi? a me pare di trovarmi in una situazione simile, chissà se riesco a venirne fuori, anche se ho dei dubbi.
Un altro ricordo su un suo book page, questo non riesco a ritrovarlo, quindi può essere che faccia confusione, e se mi sbaglio mi scuso già da ora, per caso aveva scritto qualcosa su San Miniato? nei cassetti della memoria ricordo anche un giro in bicicletta. Forse questa parte di mail può sembrare che testi la mia memoria, ma non è solo questo.
Lei è bravo nell'interpretare i sogni e se vuole può chiarirmi il senso di questo sogno recentissimo.
Sono con mia sorella, il paesaggio è particolare. Il suolo è pianeggiante, paludoso, fango si alterna a ciottoli e a pozzanghere. Poco più avanti c'è un lago dal colore scurissimo tra il blu ed il nero, molto profondo, bello. Sullo sfondo ci sono delle montagne, tipo dolomiti, grigio chiaro, sono frastagliate e un bel pezzo sporge tipo balcone. Sul lato destro del paesaggio c'è un piccolo paese, proprio sulla cima della montagna. Mia sorella ed io vediamo i tetti, tutti rossi, Un paesaggio incantevole. POi come se avessero messo della dinamite o un sisma e la parete rocciosa esplode e cade nel lago un istante dopo anche il paese fa la stessa fine. Allora dico a mia sorella che bisogna iniziare a corre, c'è il rischio di una onda anomale. Penso tra me echi ci può trovare in questo posto sperduto. Iniziamo a correre, mia sorella corre un pò più veloce, mi sento un p0' affannata. Dopo aver corso per un po', ho la sensazione di pericolo scampato. Non posso aggiungere altro perchè un rumore mi ha svegliato, proprio quando le cose si mettevano per il meglio,almeno nel sogno.
Un paesaggio così bello eppure....
La ringrazio per la sua cortese disponibilità, le chiedo scusa se ogni tanto torno a disturbarla.

Buongiorno. Se vuole cercare

Buongiorno. Se vuole cercare dei contenuti o delle frasi sul sito ( purtroppo il pulsante 'cerca' non funziona più) puo scrivere le parole che le interessano su google aggiungendo 'neuropsic altervista', di solito funziona.

Il sogno mi sembra abbastanza esplicito, quanto al pericolo scampato. Visivamente mi ricorda un po' la tragedia del Vaiont.
Particolare che è con sua sorella, come se aveste attraversato insieme un frangente simile, forse un pezzo di vita quando abitavate insieme.
Lo sfondo è incantevole, come dice, ma il terreno sotto di voi è paludoso, fango, pozzanghere. E davanti, fra voi e lo sfondo così bello c'è un lago scurissimo e molto fondo, bello, dice, ma forse inquietante. C'era quindi forse un'aspirazione a raggiungere quel paesaggio, ma la situazione del momento era un po' paludosa, fangosa, e in mezzo c'era un parte forse attraente ma inquietante e pericolosa (il lago). C'è stata poi una catastrofe che ha distrutto quasi tutto, ma in qualche modo siete riuscite a cavarvela con le vostre forze.
Forse il sogno evoca in modo molto artistico qualcosa della sua esperienza vissuta e di quanto aveva in mente in un certo periodo.

Non saprei riguardo alle altre cose che scrive. Mi viene solo in mente che l'interesse, nel senso di interessarsi a una persona, è una cosa molto importante, che è la base di partenza di tutto quanto, direi. Un moto spontaneo che è guidato dal caso, dalla fortuna, che magari cerchiamo di influenzare ma per lo più ottenendo il risultato contrario, forse. Come per molte cose che crescono spontaneamente, l'intervento attivo, volto a suscitarlo artificialmente, può disturbarlo, invece. Si dice di certi bambini che vogliono 'essere al centro dell'attenzione', cercando di suscitare l'interesse verso di loro,che magari non hanno avuto abbastanza, ma ottengono spesso di farsi respingere come disturbatori. Forse anche a Lei può essere capitato qualcosa di simile.

sena né capo né coda.......

Gentile Dottor Benedetti,
ho avuto un po' di tempo per pensare alle sue considerazioni riguardo il sogno. Meglio tardi che mai.
Vero, con mia sorella ho attraversato dei frangenti simili. Il più ovvio la stessa situazione famigliare, con qualche piccola differenza, mia sorella aveva conosciuto la nonna ed io no.
Poi il frangente simile riguarda la scelta o meglio la non scelta dell'università. Entrambe non l'abbiamo scelta, altri hanno scelto per noi. Entrambe non siamo state capaci di cambiare, però mia sorella ha fatto una scelta con un certo tipo di lavoro, ma la scelta non l'aveva soddisfatta, almeno così ha sempre detto. Forse sia i paesaggi che le persone inquietanti hanno qualcosa di affascinante, di attraente che porta curiosità. Alcuni attori sono noti oltre che per la loro bravura anche per la loro inquietudine basti pensare James DEan, o nell'ambito della pittura al Caravaggio.
Il ricordo è vago, quindi fallace, forse da bambina anch'io avevo degli atteggiamenti per avere l'attenzione, non so se potevano essere definiti disturbatori, ma non avevano alcun effetto neppure di essere allontanata. Ora da adulta, posso percepire i motivi, buoni motivi, direi ora, almeno da parte di mia madre, per cui risultavo così "invisibile", ma allora forse ero di altro avviso.
Riflessione: sia con la terapeuta sia con Lei, non ho mai parlato dell'adolescenza, neanche per caso. Ho difficoltà a parlarne, come se, paragonando la vita ad una scala, saltassi a piè pari dei gradini, rendendo di fatto la scala più infida. Proprio per la difficoltà a parlare uso una parola giapponese che può rendere l'idea, tratti in comune con Hikkomori.
Sogno in apparenza a luci rosse.

Sono in un bagno pubblico, sono sdraiata per terra con le gambe sul vc chiuso con il coperchio bianco. Sono nuda a metà e mi sto masturbando con rabbia e penso così dovrebbe fare il mio compagno. Non c'era erotismo o piacere, ma solo rabbia che per un attimo veniva fuori.
Poi mi trovo in un grande magazzino stracolmo di merce di tutti i tipi. Nel sogno mi dichiaro omosessuale. Poi arriva una mia amica che deve fare una cosa subito e mi affida sua figlia per qualche istante. Una bambina max 10 anni. La bambina mi da la mano fiduciosa. Nell'altra mano ho una busta di plastica trasparente un pò strappata, serve come segno di riconoscimento, tra tutta quella folla in negozio. Sto aspettando un veterinario, anche lui omosessuale. C'è una reciproca simpatia.
Grazie per il tempo che mi dedica e le auguro un sereno 2019

" come se, paragonando la

" come se, paragonando la vita ad una scala, saltassi a piè pari dei gradini" Particolare l'analogia, visto il suo sintomo 'ufficiale', istituzionale, per così dire... Certo , l'adolescenza è come una scala fra la fanciullezza e l'età adulta. Se uno resta 'chiuso in casa' ( hikikomori ) in effetti può non impratichirsi delle scale della vita. L'analogia delle scale poi è abbastanza comune, la vita fatta a scale, Dante stesso l'ha usata , lo scender e il salir per l'altrui scale... Quasi fosse una dichiarazione che finora nessuno aveva ricevuto, e Lei non fatto, dice , l'aver saltato l'adolescenza, o almeno di parlarne...
Il fascino per l'inquietudine, per le situazioni o le persone inquietanti... gli artisti maledetti..., o la parte maledetta di questi
E forse nel sogno si trova Lei a personificarla, nella scena un po' trash della masturbazione rabbiosa e nel pensiero forse di indurre altri a fare lo stesso. Poi l'omosessualità, anche questa condivisa, per così dire. Come una volontà di trasgredire limiti e norme ( che è tipicamente adolescenziale ), forse di scandalizzare. E la bambina affidata, quasi incautamente, sembra di capire, come se potesse essere non protetta a dovere, traviata dalle persone cui è affidata...
In effetti se ricordo bene Lei potrebbe aver cercato di annullare una fase della sua vita ( come forse è successo con l'invisibilità nell'ambiente ), per eliminarne i contenuti spiacevoli, traumatici, indigeriti, ma si è poi ritrovata su scale infide e insicure

" come se, paragonando la

" come se, paragonando la vita ad una scala, saltassi a piè pari dei gradini" Particolare l'analogia, visto il suo sintomo 'ufficiale', istituzionale, per così dire... Certo , l'adolescenza è come una scala fra la fanciullezza e l'età adulta. Se uno resta 'chiuso in casa' ( hikikomori ) in effetti può non impratichirsi delle scale della vita. L'analogia delle scale poi è abbastanza comune, la vita fatta a scale, Dante stesso l'ha usata , lo scender e il salir per l'altrui scale... Quasi fosse una dichiarazione che finora nessuno aveva ricevuto, e Lei non fatto, dice , l'aver saltato l'adolescenza, o almeno di parlarne...
Il fascino per l'inquietudine, per le situazioni o le persone inquietanti... gli artisti maledetti..., o la parte maledetta di questi
E forse nel sogno si trova Lei a personificarla, nella scena un po' trash della masturbazione rabbiosa e nel pensiero forse di indurre altri a fare lo stesso. Poi l'omosessualità, anche questa condivisa, per così dire. Come una volontà di trasgredire limiti e norme ( che è tipicamente adolescenziale ), forse di scandalizzare. E la bambina affidata, quasi incautamente, sembra di capire, come se potesse essere non protetta a dovere, traviata dalle persone cui è affidata...
In effetti se ricordo bene Lei potrebbe aver cercato di annullare una fase della sua vita ( come forse è successo con l'invisibilità nell'ambiente ), per eliminarne i contenuti spiacevoli, traumatici, indigeriti, ma si è poi ritrovata su scale infide e insicure

Hikkomori

Gentile Dottore, a pensarci bene neppure nel precedente post, ero riuscita a parlare dell' adolescenza, quasi nascosta dietro la parola Hikkomori. Sicuramente, come lei notava, non ho preso dimistichezza con le scale della vita, e come può essere possibile se ci si rinchiude... Ormai l'adolescenza è passata,non c'erano stati avvenimenti particolari,traumatici, qualche lutto..niente di tutto questo, eppure... L'adolescenza come le scale di certi sogni che facevo in passato: i gradini apparivano e c'era il baratro, il nulla.

La mia parte inquieta ed inquietante che appare nel sogno, a volte mi pare che sia compressa usando una similitudine banale, un po' come il Vesuvio, che raramente si esprime, forse meglio l'Etna, anche se recentemente ha fatto danni. Forse mi piace di avere questo aspetto. Nel sogno compare l'omosessualità, ma forse c'era un po' di confusione tra i vari modi di esprimere la sessualità.
Le ho scritto prima per via di questo sogno recente. Il sogno è Ambientato in una scuola, l' aula non si capisce se si trova in una mansarda oppure a pianterreno con il tetto a vista. Il pavimento è nero di gomma antiscivolo, gli studenti sono seduti per terra e davanti hanno un quaderno. Il prof anche lui seduto per terra spiga la lezione con l' ausilio di un computer;è molto bravo, rende parte ci gli studenti, fra questi c'è una studentessa da poco trasferita dall' America che pensa tra sé speriamo che nn chieda a me è mi lasci un po' di tempo per ambientarsi. Il prof chiede proprio a Lei, e riesce a rispondere. Non ricordo cosa se le aveva chiesto. La scuola era di aeronautica non ricordo se per il personale di volo o di terra. Poi la scena cambia, siamo in un cimitero. C'è una donna davanti ad una tomba, li è seppellita la giovane studentessa detta l'americana x via delle sue origini. Non si sa la causa della morte se suicidio o le complicazioni di una gravidanza. La giovane americana era masochista x via della precoce gravidanza portata avanti da sola. Poi compare una cagnolina abbandonata con ancora il guinzaglio che saltella intorno alla donna,che chiama la cagnolina con il nome dell' americana. La cagnetta le salta in braccio. Quasi una reincarnazione. Grazie x tutto.

Prego. Vagamente felliniano,

Prego.
Vagamente felliniano, mi sembra... Il secondo sogno sembra mostrare le conseguenze di quanto accade nel primo. Sembra tragico, ma il finale lascia la prospettiva di una nuova vita, quasi una reincarnazione, con una cagnetta che sembra allegra e contenta, non più abbandonata...

sogni a sfondo religioso/clericale. Che sia questo il nesso?

Cortese Dr Benedetti,

Se i due sogni descritti nei precedenti post sembravano come a puntate, questi due più recenti hanno lo stesso tema di fondo: religioso/clericale, almeno di prima lettura.
Primo sogno. Sono sull'altare, per gentile concessione del parroco, sto scendendo i pochi gradini che portano dall'altare maggiore a dove il prete dice messa. Sopra i gradini ci sono tante bottiglie di plastica d'acqua minerale liscia. Mentre scendo porta una tavola di legno, mi servirà per dire le preghiere. Mentre scendo urto due bottiglie, che erano chiuse bene, nessuna fuoriuscita di liquido. Era difficile evitarle. Il parroco prontamente le raccoglie e le mette a posto. Poggio la tavola di legno, sufficiente per inginocchiarmie dico le mie preghiere rivolte ad un Santo - San Vincenzo Ferreri- ( l'ho scoperto dopo il sogno, noto anche x il miracolo dell'acqua). Una mia amica che mi sta seduta accanto, mi dice che il tempo è finito per le preghiere, 9.25 e alle 9.30, il parroco dice messa. Il prete mi aveva dato un tot di tempo x pregare sull'altare prima della messa. Allora mi preparo a scendere gli altri gradini, sempre di marmo come il resto della chiesa, e ho un attimo di paura, e mi dico di non averne il Sa
nto mi aiuterà.

Secondo sogno più breve. Mi hanno svegliata.
Sono sempre sull'altare forse per la preparazione a qualche sacramento.
Poi ho una specie di mancamento e sto per cadere a terra, il parroco vuole aiutarmi, ma finiamo entrambi per terra senza farci male. La scena era divertente, anche gli astanti sorridevano divertiti...

Nota personale sul primo sogno, come in altro descritto precedentemente ,c'è un po' di confusione, sia pure per motivi diversi. Nel primo sogno descritto non ho paura a scendere la prima parte dei gradini eppure c'erano degli ostacoli: - braccia ingombrate; gradini non liberi. La paura c'è nella seconda parte eppure non c'erano ostacoli.
Gentile Dottore, non so se i "se" ( mi scuso per la ripetizione) ed i "ma" sono una caratteristica dei fobici oppure mi "appartiene".
Ora, almeno dal mio punto di vista, così mi sembra in questo momento, alcuni miei modi di essere, che si erano manifestati in questa sede (forse più accentuati qui che altrove,ma in altre sedi, spesso hanno più spazio i luoghi comuni che i fatti prettamente personali)si siano un po' assopiti, ma non scomparsi del tutto.
Mi è difficile dirlo, -l'emozione non ha voce..- ci provo, ma non so se riesco.
Spesso quando leggevo le sue risposte era come se ci fosse uno stato di pre allerta, che so, come se lei volesse richiamarmi/rimproverarmi o dirmi delle cose che potevano distruggere qualsiasi mia speranza e forse anche un qualche mio aspetto positivo. Razionalmente so che non è così, Lei è una persona cortese ed attenta, non mi ha mai tolto o fatto pesare il suo sostegno e non lo dico per piaggeria, eppure mi aspettavo che lei comportasse come certe scale all'apparenza solide e poi appena ci si poggia il piede diventano altro tipo una discesa a picco o una scala con gradini diversi l'uno dall'altro. Mi limito a descrivere le sensazioni/emozioni, ma difficilmente riesco ad aggiungere altro, ad esempio non saprei dire se erano state presenti sin dall'inizio o si sono aggiunte e/o mostrate dopo, in itinere.
Forse come sottofondo c'è una paura diffusa, immotivata. Forse sono come la cagnetta del precedente sogno, ma per lei c'era stato un happy end. Non parlo solo del passato relativamente recente, ma di cose che sia pure in forma attutita ci sono ancora.
Non so se si fanno le cose impauriti, comprese le scale, si rischia maggiormente di cadere, di farsi male e di farle male. E poi questa "convinzione" di essere una brutta persona, incapace.....neanche a scendere le scale. Quando provo a risolvere dei problemi mi riesce solo ad aggiungere inconvenienti. Tutto questo mi ricorda un romanzo, forse utilizzato per un precedente thread "...vivido scorre il fiume..". Nel romanzo il protagonista riesce a ritrovare se stesso e la propria vita, un po' meno bene al coo protagonista, cma tutto sommato anche a lui non va così male. Solo per inciso il coo protagonista era uno psichiatra.. Tornare indietro nel tempo per vedere dove, quando, come si è smesso di essere se stessi. In quel romanzo c'è una parte di me, naturalmente è solo un caso.
Questa volta sono stata molto "lunga", a mia scusante, se può essere tale,posso dire che mi sono lasciata andare e ho pensato solo a me stessa.
La ringrazio come sempre, anche per la sua pazienza.

Non so se scrivere qui si

Non so se scrivere qui si trasforma nei sogni in accedere all'altare, con tutte le vicissitudini descritte e quelle passate accennate. Sembra vedersi un conflitto fra sacro e profano, funzioni religiose e 'cadute' che suscitano ilarità. E lei che oscilla fra seguire le regole, gli orari, ecc ( delle 'preghiere', delle mail, ecc) e rotolarsi per terra travolgendo anche il 'parroco', ma 'senza farsi male'... Forse i due personaggi, del sogno, del libro, delle terapie, rappresentano e impersonificano due tendenze: a fare la brava, seguire le regole, ecc, e a travolgere tutto superando tutti i limiti. Che tutto finisca bene è una speranza, però c'è anche la paura che non sia così, e che tutto diventi una scala scivolosa. Forse appunto è questo conflitto, confuso e più o meno velato e nascosta, che rende scivolose le scale, cioè la sua strada nella vita, e le fa temere di essere una "brutta persona, incapace...", perchè dietro la parte esterna bene educata, che fa la brava, c'è una parte che vuole fare il contrario, una bambina terribile, e fra le due c'è un conflitto continuo, forse come un costruire seguito dal distruggere quello che stanno facendo. Ma non è detto che le cose stiano come sembra: potrebbe essere al contrario. La 'brava' potrebbe essere in realtà una carceriera e la 'terribile' quella imprigionata che cerca di liberarsi. Nella confusione certo è difficile mantenere l'equilibrio.

bella immagine

Chissà se scrivere qui si trasforma in un accedere all'altare e lei diventa un sacerdote.
In un sogno c'era qualcosa di sacro, ricevere un non meglio precisato sacramento. Poi il malore e il sacerdote pronto a sorreggermi, ma cadiamo entrambi. Cadere può capitare a chiunque. Personalmente ci avevo visto questo: ero in difficoltà, il sacerdote ( terapeuta) pronto ad aiutarmi, ma purtroppo nn c'è niente da fare. In questo momento si è aggiunto un altro pensiero:l'aiuto del sacerdote ha attutito la caduta, trasformandola in qualcosa persino divertente. Questa è una lettura più superficiale della sua.
Chissà perchè chi cade suscita ilarità, vedi paperissima.
NN so se c'è questo conflitto tra due parti tra una che segue le regole ed un'altra terribile, che vuol fare il contrario. Prima di aver seguito una lezione di un suo collega- uno psichiatra- avrei detto che seguo le regole, la legge ecc. Come faceva notare il dr, parlando per se stesso, ma secondo me, poteva valere anche per altri, compresa me.- Se fossi davanti ad una scatola contenente un certo quantitativo di euro, sapendo che non sono segnalati, cosa farei?- facile dire che li porterei alle autorità competenti...- Solo una circostanza in cui uno potrebbe essere tentato a violare le regole, penso ci possano essere altre. Dunque nn sono così sicura di essere ligia al rispetto delle regole. Esprimo un dubbio: il rispetto delle regole è sempre e cmq una cosa positiva? ( la Germania di Hitler, eletto dal popolo, rispettava le leggi razziali, fatte da un parlamento democraticamente eletto. Oppure il minore che ubbidisce ai genitori violenti o che li costringono a fare delle cose tipo prostituirsi, mendicare, lavoro minorile ecc ). Sembrerebbe alta la probabilità che abbia questo tipo di conflitto. Forse in questo sito nn si nota, ma mi sembra di appartenere alla categoria che non si ribella mai, quasi incapace di dire no. Come se ci fosse un blocco. Sembrerebbe che in certi momenti mi si blocchi persino la capacità d pensare e compare il temuto vuoto. Di solito questa sensazione nn propriamente gradevole la provo davanti al rispetto o meno di regole, quanto piuttosto di scelte libere, banalizzando scegliere tra una limonata ed una aranciata. Forse qualcosa di simile davanti alle scale, ma in questa circostanza attutita da un'altra sensazione: la paura irrazionale.
Riguardo l'altra ipotesi che prospettava, non saprei. SE la mia parte "terribile" è imprigionata dalla parte brava... Poi bisogna aggiungere dell'altro alla parola "terribile"
se per terribile si intende disordinata, allora questa parte si esprime molto bene. Terribile come travolgente o forse esuberante? nn sarebbe così terribile, ma nn mi pare di avere le energie. In ogni caso la confusione c'è. Confusione potrebbe essere il mio alter nome.

Il nostro dialogo prosegue da un po'. Se vuole può rispondere a qualche piccola domanda, spero di nn violare regole, mi pare che i dr spesso sentono queste domande.
Lei ha notato dei cambiamenti rispetto all'inizio dei thread? Il dialogo come lo trova rispetto all'inizio?

Curiosità
La maggior parte dei nomi dati ai thread che il nome utente sono ispirati a due romanzi della Caldwell, uno citato anche recentemente; oppure a libri che in modo diverso parlavano di manicomi. Qualcuno volò sul nido del cuculo bellissimo film, ma ancora di più il libro. Anche lì il dilemma del rispetto delle regole....

Credo che sia meglio che mi

Credo che sia meglio che mi limiti a trovare spunti nei sogni che descrive, che Lei può utilizzare per esplorare sè stessa e forse conoscersi un po' di più. Le sue domande, come altre volte, mi fanno pensare che Lei vorrebbe conoscere invece di più su cosa passa per la mia testa. Curiosità comprensibile ma che Lei sa da tempo che io penso meglio non soddisfare. Un esempio appunto dei 'limiti' e 'regole' ( ogni rapporto e ogni situazione ha le sue, giuste o sbagliate che siano ) su cui è tornata nel suo post e che Lei, o una parte di Lei, prova forse una voglia di violare che torna fuori periodicamente. Dovrebbe forse esplorare e conoscere di più questa sua voglia, che è appunto forse l'altra faccia della medaglia della paura delle scale. D'altronde è tanto tempo che periodicamente ci ritroviamo a questo punto, dove sembra si debba ritornare qualsiasi strada abbiamo preso ogni volta. Un incrocio da cui passano tutte le strade. Quasi un 'punto di attrazione' cui non si sfugge. ( E' un espressione usata nella teoria degli sviluppi non lineari che interessa anche la psicologia, per l'esplorazione della mente non lineare..) L'essere tenuta fuori da un ambito che è 'riservato' e cui c'è un 'divieto di accesso ad estranei' sembra esserle insopportabile. Sembra qualcosa molto importante per Lei.

non avevo fatto in tempo

Gentile Dottore,
quando le avevo inviato il post non avevo fatto in tempo a descrivere un sogno. Ero stata interrotta, credevo di aver salvato il post invece per errore lo avevo inviato.
Sogno
Eravamo insieme la terapeuta ed io. Non c'erano colori, non saprei descrivere i colori dei nostri abiti. Non c'erano mobili o un paesaggio. Poi la terapeuta mi dice di fare una cosa insieme, ( da veglia non saprei dire cosa ), all'inizio sono un po' titubante, proprio per la novità. La terapeuta mi dice che mi sentirò meglio. Accetto. Poi ci troviamo proiettate in un'altra dimensione, un'altra realtà, forse com può capitare a chi medita o a chi a esperienze di coma, almeno così le immagino. Una esperienza di spiritualità.

Alta probabilità di essere cretina, francamente non ritenevo di violare delle regole, facendo quelle domande, che tra l'altro, per esempio, o faccio io o chi accompagna mia madre al cardiologo. Ora lo so, che trattasi di una violazione e la ringrazio per averlo detto.
Ciò non esclude che ci sia una parte di me che vuole violare regole. In questo momento mi sfugge come possa essere l'altra faccia della paura delle scale. Forse meglio iniziare dalla violazione delle regole e/o dal desiderio di violarle. Da approfondire, in questo momento tra bisogni e Maslow, ho la testa un pò confusa.
Solo una curiosità, come le ho detto già altre volte il mio computer è decisamente datato e limitato, e ogni tanto mostra una erta autonomia. Quando ho riaperto la pagina sono apparse
queste parole, scelte da computer, fortunatamente erano poche, così le ho potuto ricordare, e così come sono apparse sono scomparse. Il tempo del computer di riassettarsi. Le parole erano:
Hikkomori ( non proprio Hikkomori, ma una vita abbastanza ritirata. Forse, ma non solo, per il timore di nn essere accettata o qualcosa di simile).
- sogni a sfondo clericale- religioso
- che questo sia il nesso?
Ancora una volta la ringrazio e le auguro una buona serata

sogno e........

Gentile Dottore,

la ringrazio per il tempo, interesse, la pazienza tutte le volte che ho scritto di scale dintorni, purtroppo tante volte...,
se vuole sottoporrei alla sua sua cortese attenzione, un sogno un pò particolare. Altrimenti lo consideri non scritto e ancora una volta la ringrazio.

Sono davanti al giardino del "Piccolo Duca" ( così era soprannominato, un uomo da piccolo, forse perchè di famiglia più che benestante e poi figlio unico). Hanno un bagno in giardino, si prepare ad andarci, si tira giù i pantaloni e si vedono delle mutande da donna di un rosa forte. La moglie lo vede e gli dice di tirare su i pantaloni. Non vuole chele persone sappiano che in realtà il "Piccolo Duca" in realtà è una donna, per cui lei ha sposato una donna, non un maschio.
Mi trovo a casa dei miei genitori, con una mia amica nella stanza dove dormiva mia zia quando veniva a trovarci. Stiamo rifacendo il letto, quando al centro del materasso notiamo una macchia piccola, ma scura. Siccome non è così evidente decidiamo di lasciar perdere.
Sono al piano terra della casa dei miei genitori, mi affaccio alla finestra e vedo il cagnolino dei miei vicini che si allena a guidare la moto, dopo aver fatto dei giri per la piazza si ferma proprio sotto la finestra. La moto era particolare, fatta su misura per i cani.
Grazie per tutto e le chiedo scusa per le volte in cui sono stata ripetitiva, noiosa, ottusa ed altro ancora.
Grazie di cuore e le auguro buone cose

La parte di sogno del

La parte di sogno del cagnolino sulla moto sembra uno spettacolo da circo, direi, ma Lei dice che è a casa dei suoi genitori... Anche la seconda parte, del materasso macchiato, è a casa dei suoi genitori. Decidete di 'lasciar perdere' ( lei e un'amica).. La prima parte, del Piccolo Duca, c'è qualcosa che non deve essere svelato, anche se è già esposto pubblicamente...( una coppia di donne, dietro l'apparenza maschio/femmina )

Nel sogno del precedente post c'è una proposta nuova della terapeuta e lei dopo qualche titubanza, accetta. (altra coppia femminile) L'effetto sembra di essere proiettate altrove, una dimensione fra la meditazione e il coma, che immagina come esperienze di spiritualità...
Ci si metteva anche il computer a complicare le cose e dare i numeri, o le parole.... hikikomori, chiusa in casa, sfondo clericale religioso

Sembra come se qualcuno avesse fatto a pezzetti dei ricordi o pensieri o fantasie e poi li avesse rimescolati e assemblati casualmente. C'è un 'vedere' , un 'fare' , un 'nascondere', e forse un fare confusione per alzare un polverone e non vedere e non capire più nulla...
Restano in mente le 3 'coppie di donne', quella de 'i genitori' che sono una coppia uomo/donna nominata due volte ma non vista, una strana coppia Lei/cagnolino in moto e sullo sfondo Lei ed io che siamo una coppia donna/uomo che si incontra in internet, e frammenti di cose "di tutti i colori", come in un caleidoscopio. Il titolo appunto potrebbe essere "fra meditazione e coma, esperienze di spiritualità"...
Meglio di Recalcati, se permette, nel senso di grande effetto

sogni spezzettati

Due sogni di cui ricordo solo degli spezzoni, forse perchè interrotti dal risveglio.
Mi trovo in una stanza rettangolare, molto ampia apparentemente senza mobili, solo dal soffitto pende un lampadario imponente. Entra qualcuno nella stanza e mi chiede se avevo avvertito le numerose scosse di terremoto. Rispondo di no e allora lui dice che bisogna stare allerta, tutto quello sciame può essere pericoloso.
Chissà se il sogno risente di un certo triste anniversario.....

Sono in strada con un gruppo di persone,ci rechiamo in un certo posto per seguire un non meglio specificato corso. Il professore ci accompagna nell'aula, ci sono delle poltroncine bianco non brillante di plastica e metallo. Il sedile non è liscio, forma delle righe parallele e ogni tanto una punta, ad intervalli regolari. Mi siedo ascolto la lezione, verso la fine ho l''impressione di avere le mestruazioni e di poter macchiare la poltroncina, metto le mani sotto le gambe come per fare un separe' dalla sedia. Dopo mi alzo e vedo che ci sono delle macchie rosse, messe in modo particolare, non tanto al centro, ma ai laterali e proprio su alcuni rilievi. Prendo una salvietta umidificata per pulire e sento alle spalle una voce che dice:- ... Crede di essere stata Lei a sporcare? non si preoccupi quelle macchie ci sono sempre state...-. Effettivamente le macchie non si tolgono come accade spesso per quelle fresche, si sbiadiscono solo un po'.

Una aggiunta al sogno del "piccolo Duca".
Il "piccolo duca" era un bambino di cui, da bambina,ero invidiosa, aveva tutto quello che un bambino potesse desiderare, genitori attenti, nonni, zii, giocattoli ed altre persone, compreso mio padre, tutti intorno a lui. Per me era una grande ingiustizia, ma la causa di tanta disparità non era il piccolo duca, bensì suo padre ( la madre era ai miei occhi una persona eccezionale),per non non aveva neppure il nome era il "padro" così scrivo e dicevo.
Chissà se queste cose aggiungono altre informazioni alla interpretazione del sogno.
Ora che ci penso, particolare che scrivessi tutte le vocali, anche se in parte sbagliate, di solito avevo la tendenza ad ometterle, cosa che ancora mi capita.

Il periodo è di confusione, non so cosa fare, quando mi decido, rare volte, ci sono degli impedimenti, che favoriscono il procrastinare o peggio il non decidere affatto.

Tornando ai sogni più recenti, compresi quelli, come dire più fantasiosi, chissà se c'è un legame tra loro oppure sono sconnessi.
Le auguro una buona giornata

L'anniversario del terremoto

L'anniversario del terremoto sembra entrato anche nel suo sogno, in effetti. Il lampadario imponente... e l'uomo che entra nella stanza... per avvisare del pericolo...
Nel secondo sembra venire assolta dalla voce fuori campo che la discolpa, mentre Lei si sentiva colpevole e cercava di rimediare ai danni causati dal suo apparato sessuale, temeva.
Anche con l'aggiunta al 'piccolo duca' forse vuole rimediare a qualcosa, forse a un'interpretazione non soddisfacente. Stessa cosa forse col pensiero dei legami fra i recenti sogni, 'spezzettati' e teme 'sconnessi'
Sembra incolparsi del procrastinare e non decidere e forse si sente in pericolo
Certo se tutto è spezzettato e non connesso è difficile decidere, come quando il computer non si connette...
Degli elementi comuni nei sogni, non solo recenti, forse riguardano appunto la sua sessualità, i suoi diversi aspetti , che forse teme possano 'sporcare' , chissà se anche provocare 'terremoti'... Magari a volte li provoca effettivamente, in adolescenza, come si diceva , l'emergere della sessualità, che può scompaginare e sconvolgere i legami, e lasciare tutto sconnesso e spezzettato come per un terremoto.

nuovi sogni e....

Gentilissimo Dottore,
due nuovi sogni.
Primo sogno, in ordine cronologico.
C'è mia zia ( morta da qualche anno ) che sta facendo ginnastica a 4 zampe e poi facendo qualcosa simile alle flessioni, per terra , in una strada chiusa al traffico automobilistico. Accanto a lei c'è la nuora che l'aiuta. Poi mia zia dice di essere stanca e che sarebbe stramazzata al suolo se continuava a fare esercizi. Mi trovo in autobus pieno di gente, soprattutto maschi. Ad un certo punto si ferma davanti ad un arco grigio di cemento, simile a certi archi che si trovano nelle città antiche e sono chiamate, mi pare, porte, solo che è di cemento. Alcuni scendono dall'autobus e portano in mano dei cuscini di juta con delle scritte forse rosse,ma illeggibili. I cuscini contengono neve da portare oltre l'arco. Pare che una volta consegnati bisogna distruggere tutte le prove della consegna.
P.S. ho messo quest'ordine, ma non ricordo se ho sognato prima l'una o l'altra parte del sogno.

Secondo sogno
Sono sulle scale con una mia compagna di scuola che non vedo da tanti anni. Devo fare una visita medica, ma ho qualche perplessità, vorrei rinunciare, ma la mia amica mi convince, dopo tutto è una infermiera. Il dottore era Lei, avevo avuto la conferma che fosse Lei per via della folta barba e per il viso ( cose che si vedono anche sul sito), indossava un camice candido e decisamente troppo ampio, era circondato da uno stuolo di assistenti, che appena mi avevano visto mi avevano messo i piedi in una bacinella con dell'acqua.

Nel primo sogno sembra che ci sia qualcosa da nascondere come, se ricordo bene la sua interpretazione, nel sogno del piccolo duca. La sua è una interpretazione del sogno con il piccolo nobile,che va oltre le apparenze e le letture immediate, che possono fare i profani come me. La mia lettura superficiale del sogno del piccolo duca ci ho visto la "soddisfazione" di una bambina che vede il "rivale" in difficoltà: richiamato all'ordine come un bambino e impedito ad andare al bagno di casa,ma solo a quello della dependance. Poi il fatto che fosse praticamente in mutande....
Tornando al sogno in cui c'era lei, forse il camice sembrava troppo ampio perchè aperto, ma non sono sicura. Trasmetteva energia e sicurezza, senza essere borioso o frettoloso. Anche in questo sogno c'è qualcosa di nascosto: perchè dovevo essere visitata? facile dire perchè non mi sentivo bene, almeno ricordare qualche sintomo, disturbo, fastidio:
niente.

Grazie ancora e buone cose. Cordialmente

E' tornata di nuovo al sogno

E' tornata di nuovo al sogno del 'piccolo duca'... in mutande, dice, ma femminili!, aggiungerei, che era quello da tenere nascosto. Mi pare che nelle ultime mail ci siano riferimenti relativi a possibili aspetti della sessualità che però Lei sembra non raccogliere.
Nel primo sogno odierno la parte con la zia, morta, non mi evoca niente, mentre sull'autobus lei sottolinea che erano tutti maschi. Di nuovo un riferimento di genere, sessuale. Con la zia invece c'era una donna, che l'aiutava... La 'neve', in gergo, indica la cocaina, mi sembra... Anche questa usata spesso a scopi sessuali. E ovviamente da tenere nascosta.
Nel sogno in cui viene a visita da me, titubante, accompagnata da una donna, dice che non sa per che cosa, o meglio forse per una cosa nascosta, ma le prima parole del sogno si riferiscono alle scale, come la sua prima mail, se non sbaglio. Forse 'nascondevano' il motivo reale?
In questi sogni i personaggi femminili sembrano aiutare, occuparsi di qualcuno, essere 'fidati' ( anche se poi il risultato dell'aiuto puo' far 'stramazzare', come dice la zia morta...) . Mentre quelli maschili sono un po' messi alla berlina o forse vagamente inquietanti, come nascondessero qualcosa. Anche il personaggio che fa fare a me, col camice troppo ampio, aperto, lo stuolo di assistenti, sembra un po'caricaturale. Non so se c'è anche il lavacro dei piedi, tema pasquale...
Insomma c'è qualcosa che resta nascosto riguardo a parti maschili, femminili,...?

Esultanza

L'esultanza, la gioia, di vedere, sia pure in sogno, il piccolo duca, in difficoltà e forse messo leggermente alla berlina, era talmente tanta, da offuscare il resto.
Non sapevo di certe caratteristiche della cocaina, forse meglio pasticche azzurro/rosa.
Superficialmente direi che nel sogno del duca poteva essere nascosta l'omosessualità. Potrebbe sembrare che le parti femminili siano di aiuto, ma la moglie del piccolo duca sembrava piuttosto una cerniera prepotente. Ma forse era l'eccezione. Le parti maschili intravedo indifferenza (forse mio padre?).
Nel sogno in cui c'è anche lei: uau finalmente le scale viste come strumento utile per collegare vari piani di un edificio. Addirittura mi ero fermata su un gradino per pensare meglio sul da farsi. Le scale viste dal versante dalla salita e non della discesa. Soprattutto nn si trasformarono in altro tipo gradini variabili, inclinazioni variabili ecc. Nn ricordo se nel sogno mi era nota la sua specializzazione, presumo di si. Il fatto che ci fossero tanti assistenti, poteva implicare un reparto con numerosi posti letto. Cmq. l'osservazione, poco simpatica, che mi viene i mente nei miei confronti è che se degli psichiatri iniziano dai piedi, potrebbe essere che penso...con i piedi. Nel sogno andava di fretta, ma la fretta nn implicava superficialità quanto piuttosto sicurezza. Anche le parti maschili danno aiuto, lei è gli assistenti. Aleggia in questi sogni l'insicurezza: essere se stessi e mostrare l'omosessualità oppure tenerla nascosta;andare o meno alla visita. La necessità di risolvere il dubbio fa superare anche la fobia, che non compare nel sogno. Le parti maschili in un sogno dopo aver fatto il lavoro di trasporto erano occupate a distruggere le prove, cosa che nn ho visto nel sogno, e nn saprei dire quali prove fossero, forse i piccoli cuscini? La distruzione delle prove può fare venire in mente alcune cose, la più ovvia si è commesso in reato, ma si può distruggere anche qualcosa di cui ci di vergogna oppure che nn è più utile o per giocare o per far credere una cosa per un'altra. Mah, chissà..
Grazie e le auguro una buona giornata.

Lei sembra quindi trionfare

Lei sembra quindi trionfare su un o una rivale ( il piccolo duca, sua moglie?): “l'esultanza offusca il resto...”
Più avanti c'è un'altra cosa che offusca qualcos'altro: “la necessità di risolvere il dubbio fa superare anche la fobia”. (Fra l'altro così ha scoperto una tecnica usata in psicoterapia strategica per eliminare le fobie: offuscarle, appunto, con la necessità di fare qualcos'altro; gli 'strategici' danno infatti dei 'compiti' con lo stesso scopo, che distolgono, come dicono, dalla fobia. D'altronde si sa che se si deve scappare per un grave pericolo, incendio o altro, la fobia di solito scompare magicamente, almeno per quel momento...I latini dicevano appunto “ubi maior, minor cessat” , che può voler dire molte cose, anche “la paura maggiore scaccia quella minore”...)
Distruggere prove, corpi di reato o cose vergognose o cose non più utili per giocare o per ingannare, mentire?
Che il trionfo su qualche rivale fosse da nascondere, come un reato, o una vergogna, o una menzogna, o un gioco non più gradito...?
Sicurezza / insicurezza … parti o personaggi maschili / femminili... dei sogni / della realtà... omosessualità / eterosessualità … fretta... superficialità ... piedi / testa …. salita / discesa...
Sembrano immagini di un caleidoscopio

caleidoscopio, bello, colorato

Gentile Dottore,
come si suole dire di una cosa che difficilmente può accadere.... si, ma nel mondo dei sogni....
Difficile che possa avere la meglio su una mia/o rivale (semplice constatazione della realtà, non è mai accaduto, ma ciò non esclude che possa accadere), però è accaduto in un sogno. Ho notato che in alcuni sogni avvengono cose che difficilmente possono capitare nello stato di veglia. Questo è un esempio, come può esserlo il fatto che mi sia fermata su gradini alti di una scala, senza avere un minimo di paura. Altri esempi in un sogno avevo superato la difficoltà ad avvicinarmi ad altri. Se gli altri fanno il primo passo non ci sono problemi, ma il contrario....Eppure nel sogno riuscivo a farlo e mi dicevo che a volte bisogna farlo e non sempre dirsi che gli altri ti rifiutano a priori. In un altro sogno ammettevo i miei sentimenti ormai passati verso una passati. Quasi che i sogni possano riempire qualcosa che da veglia nn accade.
....Bella l'immagine del caleidoscopio, colorata.. forse un po' dispersiva.
Altri due sogni
Il mio compagno ed io stiamo per acqistare una nuova casa, entriamo, c'è una camera vuota, molto grande, le pareti bianche come il pavimento. C'è una porta che da su un'altra stanza ancora più grande, al centro di una parete un caminetto. Il mio compagno dice che il numero delle stanze è esiguo, ma sono abbastanza spaziose da dividerle ulteriormente. Accanto al caminetto noto una porta color pino, provo ad aprire, sembra chiusa, alla fine si apre, lì c'è un piccolo ripostiglio, all'interno c'è un bambino che non vuole uscire. C'è un'altra porta simile a quella che ci ha permesso di entrare, ma che da all'esterno della casa. Accanto al bambino c'è un uomo che gli porta i viveri. Il bambino vive li e nn esce più. Arriva un signore, il proprietario dell'immobile e padre del bambino, gli dice di uscire, ma il bambino rifiuta. L'uomo è vestito in modo elegante, con una giacca bordò di lana pregiata. Si ritrova disteso per terra, forse un malore, forse scivolato. Gli chiediamo se va tutto bene e risponde di si.
La porticina, mi ricorda una porta dell'infanzia, permetteva l'ingresso ad una piccola stanza accanto alla casa dei miei genitori, c'era un lavello, forse fungevada ripostiglio, ma non ricordo bene.

Sono al mare. Forse sulla spiaggia o ai bordi uno stabilimento. Il mare è di un azzurro intenso, tranquillo. Ad un certo punto tanti cavallucci marini ( così sono definiti nel sogno, ma sono più simili a delfini), che nuotano come dei delfini, uscendo fuori acqua e poi di nuovo sott'acqua. Bellissimi. Avevano la vita stretta.
Poi si sono allungati sulla sabbia come per prendere il sole e riposare. Si lasciavano ammirare, tranquilli.
Il colore del mare mi ha ricordato il film "le ali della libertà" o meglio la frase di Red prima di vedere l'oceano Pacifico, più o meno:-....io spero che l'oceano sia azzurro come nei miei sogni. Io spero...-
Un' altra cosa, recentemente quando faccio dei sogni, la cosa nn riguarda questi due, e mi ritrovo a raccontarli, pur ricordando al meglio i sogni, non saprei quale sia l'ordine cronologico delle "scene".
Grazie per la cortese attenzione e le auguro un sereno week end

I sogni son desideri, cantava

I sogni son desideri, cantava Biancaneve di W Disney parafrasando Freud. O era Cenerentola... Anche nel sogno della casa e compagno e bambino sembrano esserci dei desideri. Un bambino che non riesce o 'non vuole' nascere? E i cavallucci marini potrebbero essere come degli spermatozoi? Che però si esibiscono ma non realizzano?
Chissà, riguardo all'ordine cronologico, forse anche nei sogni vige quella regola della matematica che cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia...

nuovi sogni

Gentile Dottore,
c'è qualcosa che mi sfugge nella sua interpretazione di un sogno. Trovo molto bella la similitudine. Dopo il sogno ho visto in tv o letto su un giornale, che un gruppo di delfini di erano avvicinati molto alla spiaggia, sempre belli ed eleganti. Ne ho parlato con un mio amico con l'hobby della pesca, secondo lui niente di straordinario: i delfini vanno dove si mangia e in quel periodo c'erano molti, mi pari, sgombri.
Quanto al bambino che non riesce a nascere. Forse già accennato tempo fa, ma non possiamo avere
figli. Non so se per figlio che non riesce a nascere si intende altro.

SognoI
Mi trovo alla casa nuova di una mia amica. E' un monolocale molto ampio, c'è un pilastro al centro rivestito di piastrelle di granito grigio scuro, come pure il pavimento. Nonostante il colore scuro e l'apparente mancanza di finestre, l'ambiente è molto luminoso. Ci sono molti divani messi secondo un certo ordine. La mia amica è seduta accanto a sua madre ( purtroppo venuta a mancare un po' di anni fa). Dico loro che è un bell'ambiente,essendo così grande in futuro, se vorranno, potranno metterci dei tramezzi.

Sogno II
Per certi versi sembra ambientato nel passato per altri pare più recente.
Sono nella piazza davanti casa dei miei genitori. Dobbiamo andare ad una città vicina, con noi dovrebbero venire anche la ns vicina con la figlia. Personalmente deve andarci per via della scuolA. Faccio un rapido conto siamo in 5, la macchina ne porta 4 di persone. Decido di rinunciare e mi nascondo dietro una tenta di bambù, tanto nessuno si sarebbe accorto della mia assenza. Inoltre anche se ci fossimo entrati in 5 in macchina, non mi andava che se per sbaglio fossi capitata al sedile anteriore, mio padre mi avrebbe fatto una lavata di capo, dicendo che ero maleducata: posto anteriore all'ospite. Questo anche se nn lo avessi scelto io, magari ceduto da terzi. Dopo un po' esco dal nascondiglio e vedo mia madre, molto più giovane di come è ora, le dico che vado con il treno. Lei risponde ok, l'espressione è fai quello che vuoi, non mi riguarda nè interessa. Mi ritrovo nella stazione dell'altra città. Sono di fronte ad una macchinetta che distribuisce sigarette, un gruppo di uomini usufruiscono del servizio. Poi tocca a me, quella macchinetta oltre alle sigarette distribuisce premi di una sorta di lotteria. Il gestore della stazione mi ha dato un biglietto, lo inserisco va bene solo al secondo tentativo. Dopo un po' esce il premio: un portafortuna di acciaio, senza forma, lo mostro ai signori che avevano acquistato sigarette, la mia espressione doveva essere alquanto delusa. Uno di loro mi dice che è un bel premio, di fortuna c'è sempre bisogno. Mi guardo intorno e vedo solo il bordo d'oro della veste di una statua d'oro, doveva essere la statua della Madonna del Bordone.
Per curiosità ho controllato, non c'è una statua con tale nome, ma un quadro a Siena.
Non ho mai visto Siena e non sapevo nulla di tale quadro famoso.
Chissà come a volte si sognano cose che non si conoscono, come in questo caso, mi era capitato anche di sognare il codice enigma, oppure dettagli della vita di persone che conoscevo vagamente, anche con la terapeuta è successo, le avevo raccontato un sogno, diverso tempo fa, lei mi ha guardato e mi ha detto:-...chi ti ha parlato di queste cose?..- la mia espressione stupita, le confermò che stavo raccontando un sogno e nn qualcosa che avevo sentito. Allora lei mi ha detto gli elementi in comune tra il sogno e quanto le era accaduto in passato. Sicuramente coincidenze, ma un pò strane, e poi sinceramente,dopo aver sognato, Bordone, credevo fosse il nome di un pittore o di un borgo/città.
Spero di recarmi a Siena per vedere la basilica di Santa Maria dei Servi per ammirare il dipinto a tempera e oro di Coppo di Marcovaldo. Speranza di un viaggio grazie ad un....sogno.
La ringrazio ancora una volta e..... speriamo bene

Non ricordo la questione del

Non ricordo la questione del non poter avere figli. Se vuole me ne riparli...
1 sogno: madre-figlia-tramezzi per fare spazio a che cosa? forse un figlio, appunto? Passaggio di generazioni, vita che continua...?
2 sogno anche qui genitori e figlia, ma per la presenza di altre persone Lei deve lasciare il suo posto e nascondersi. Il nascondiglio è quasi una macchina del tempo e torna a quando sua madre era giovane. Ma non serve a migliorare il rapporto, quasi assente... Almeno suo padre la rimproverava, meglio che niente ( ovviamente nel suo vissuto in sogno, non so nella realtà).
2bis Altra parte del sogno: una specie di macchinetta lotteria; ha fortuna,le dicono, Lei era rimasta invece delusa. E appare quella specie di visione della 'Madonna del Bordone'
Vado su wikipedia a vedere il quadro: è una Madonna col Bambino. Forse quindi anche questo è un riferimento a genitori e figli, generazioni future. La fortuna sarebbe forse poter avere un figlio? A volte i sogni fanno "smuovere"...

da che parte iniziare?

Gentile Dottore,
Anche a Lei piace il quadro di Coppo di Marcovaldo? Il mio "inconscio", mi passi la parola, usata da una una profana,sa molto più di me di pittura..ah! Ah!

Riguardo il suo incipit, non possiamo avere figli o meglio non posso avere figli per via di una malformazione congenita. Al di là delle questioni, come dire, fisiche, abbiamo accettato la cosa, la nostra casa ospita a stento due persone. A volte penso che persino Barbie ha un appartamento più grande. Non è semplice cambiare casa di questi tempi, varie difficoltà economiche, questo rende ancora più difficile. Tra l'altro con i bambini proprio non ci so fare, potrei imparare, ma sulla pelle di un innocente o terzo. Il mio compagno ci sa fare di più, ma lui dice per 5 minuti, poi si stanca... Non so forse sbaglio, ma anche per questo occorre un minimo di portamento.
In un sogno c'era una mia amica che viveva in un monolocale spazioso. Ho vissuto per un paio d'anni in un monolocale, per carità: apri e chiudi il divano, in caso di influenza o cose simili non si ha un minimo di privacy...
Delusa nel sogno, direi di si, almeno nel sogno vincere qualcosa di più concreto. Però il commento dell'uomo del sogno non era poi così improprio: nella vita ci vuole un pò di fortuna.
Mi viene in mente una mia amica che dopo aver passato un piccolo ponte aveva sentito un forte rumore, aveva pensato ad un incidente e si apprestava a dare aiuto, nessun incidente: il ponte era crollato.
Riguardo le Sue osservazioni circa i miei genitori, a me pare che il sogno rispecchia la realtà. Per loro ero invisibile. Mio padre qualche volta mi aveva rimproverato, sempre in modo garbato, ma sempre in presenza di altre persone,per esempio se non usavo le posate ole usavo male in famiglia neanche se ne accorgeva, ma se c'erano altre persone, allora mi richiamava, ma non diceva come usarle, allora preferivi non mangiare, questo opzione andava bene. Oppure come nel sogno, allora preferivo restare a casa. L'invisibilità rimane, solo che allora era molto difficile da sopportare....e ci mancava solo il Piccolo Duca, papà gli dedicava molto tempo. Sembrerebbe che il sogno fotografi una certa situazione...Ne ho parlato solo per via del sogno. Con mamma ora il rapporto è leggermente migliorato ( da assente completamente almeno ora qualche rara volta mi ascolta), purtroppo non sta tanto bene: operata al cuore, udito scarso, forte fibromialgia reumatica ecc. Davvero comico quando mi chiede aiuto per poter scendere i gradini. L'inverno scorso ce la siamo vista brutta, mamma che si era bloccata su un gradino stretto, avevo provato ad aiutarla, mi ero messa anche davanti a lei per facilitare, ma niente, c'era tanta gente, nessuno ci aveva aiutato, per fortuna papà era tornato indietro .... Cmq anche questo indica che il rapporto è migliorato..
come si suol dire il rotto che porta il sano, in questo caso due con difficoltà con le scale che si aiutano o ci provano.
Ancora una volta la ringrazio. Questo è una aggiunta personale, una saluto al suo Trentino ( sono così cortesi, continuano a mandarmi proposte per le ferie, i week end ecc). Parafrasando una vecchia canzone: ti sogno trentino ed un giorno io verrò....

Noto un tono un po’

Noto un tono un po’ disincantato. Maturo, realistico, autoironico, ma forse rinunciatario, remi in barca… Copre forse una delusione più grande, una disillusione, la rinuncia a porsi domande, a conoscere più a fondo. Forse anche c’è la paura di perdere quel poco che si è recuperato…I
Il saluto al ‘mio’ trentino… Il ‘sogno’ sembra il luogo dove si mantiene il desiderio, la speranza o l’illusione, che sono il motore della vita. I suoi sogni forse contraddicono il realismo disincantato della veglia, che sembra aver rinunciato a tante cose, lasciando però dei dubbi se le motivazioni siano in effetti reali…, o se servano solo a tappare le domande, le aperture.
Però, a distanza di anni, il suo post ha un titolo significativo, mi pare: " da che parte iniziare...?". Ci potrebbe essere un inizio, quindi... Inizio e fine sono forse degli estremi collegati e interscambiabili fra loro, e magari il senso del cammino può invertirsi e dove sembrava la fine è invece l'inizio di un viaggio di ritorno, che non è certo lo stesso dell'andata...

Agosto tempo di ferie.....o forse no

Gentile Dottore,
Siccome il mio viaggio o vacanza in Trentino non è imminente, ho trovato il modo in cui possa avere notizie della regione tramite mail. Così la mente e la fantasia possono volare ed immaginare un territorio.. Si, ho rinunciato a tante cose, le rinunce spesso fanno da apripista a dei rimpianti, brutte cose che incupiscono la vita. Auto consiglio: bisogna tener conto in primo luogo del presente e un pochino del futuro. In teoria si potrebbe fare, ma in pratica...
Sto studiando ( a mo' di gambero 2 pagine avanti per tornare subito dopo dietro. Diciamo che fa caldo...)qualcosa di psicologia sociale, il testo riporta l'errore di persistenza. Difficile cancellare le cose dalla propria mente o tenerne di poco conto.Mah... non so, mi trovo ancora alle prime pagine, chissà come evolverà il testo.
Altri due nuovi sogni.
Sogno 1
Sono con il mio compagno a casa dei suoi datori di lavoro. Forse sotto il portico di casa davanti al giardino. La moglie ci sta preparando una crema gialla,una sua ricetta esclusiva, la sta come shakerando, il marito sta seduto su una poltrona da giardino, vestito di chiaro, molto più magro di come è realmente, ma non sottopeso. Loro 3 sono impegnati a parlare di lavoro, la moglie presa anche lei dal discorso dimentica di servire la crema. Poi arrivano degli ospiti, il mio compagno dice che andiamo via, anche se siamo invitati a restare. Penso tra me: per fortuna si va via: basta sentire parlare di lavoro.
Sogno2
Mi trovo in un appartamento, nel sogno la mia casa, ma non somiglia affatto a come è in realtà. In camera da letto, non molto grande, di fronte al letto c'è un radiatore. Accanto a me c'è un mio cugino che nota una piccola macchia un po' scura su una federa e dice qualcosa in proposito, non ricordo cosa, poi prende l'altro cuscino lo sfila dalla federa e su questa ci sono tanti topi, messi come sardine in una scatoletta. Mi chiedo tra me e me come riuscivo a dormire con tutti quegli ospiti... Poi chiedo a mio cugino come fosse possibile una cosa del genere. Lui risponde che i topi di giorno vagano per casa alla ricerca dei radiatori. Evidentemente il sogno ambientato in inverno. Poi la notte preferiscono il caldo dei cuscini.
P. S.
Quando scrive che rinuncio a pormi domande a conoscere più a fondo. Si riferisce al mondo esterno, inteso in senso ampio o il mio mondo interno o forse entrambi?
La ringrazio per la gentile attenzione e le auguro buone vacanze...ovunque andrà.

Beh, 'per fortuna si va via'

Beh, 'per fortuna si va via' del primo sogno potrebbe riferirsi al mondo esterno... mentre i 'topi come sardine sotto la federa' sembrano il motivo per cui potrebbe rinunciare a conoscere più a fondo l'interno.
Passato, presente, futuro, rinunce, rimpianti, cancellare le cose dalla mente, non tenerne conto... Esercizi di equilibrismo aspettando il Trentino al caldo?
Ma intanto rilassarsi un po' al mare? Non dovrebbe essere lontano da dove sta lei...

Settembre, forse un po' di freschetto

Gentile Dr Benedetti
Forse ci stiamo lasciando alle spalle la calura, l'afa, quasi come descrive Celine nel suo celebre romanzo, che non ho mai finito di leggere.... notte molto, molto lunga.
Non sono stata al mare, ma in campagna, vita ritirata, tra gli svaghi accudire ed osservare 4 galline, e chi lo avrebbe mai detto ghiotte di biscotti al cioccolato!!! Mi piace osservare gli animali.
Esercizi di equilibrismo, chissà forse vivere è proprio questo....Ho trovato questo aforisma che a me è piaciuto, forse c'è anche una parte di me. "....x chi ha un'alta stima di sè , il mondo è un sontuoso banchetto, ricco di opportunità di avanzamento, ma x la persona che ha una bassa autostima il mondo è un campo minato che può umiliare e deprimere...". Anche qui questione di equilibrismo.
Tanti sogni, ma ne ricordo solo uno.
Sono con una mia amica, ci troviamo in una macchina vecchia, 500 vecchio tipo, stiamo percorrendo una strada non asfaltata, abbastanza pericolosa, alla destra una specie di dirupo, la via costeggia una collina senza alberi, a prato, alla sinistra fango. Sul lato sinistro ci sono numerosi edifici adibiti a università, tante facoltà, collegate da questa strada insicura, sulla destra, parte bassa della collina, edifici in costruzione; dico alla mia amica che spero che gli edifici delle nuove facoltà siano fatti meglio dei precedenti. Poi la mia amica per evitare il burrone si ritrova nel pantano e la macchina nn riesce ad andare avanti slittando, mentre io non sono più in macchina, come se osservassi la scena dall'alto e dall'esterno.
La ringrazio, come sempre

Bassa autostima... in genere

Bassa autostima... in genere è un giudizio distaccato che maestre o simili danno di certi alunni. Non mi è mai piaciuta l'espressione 'autostima', sembra appunto come una voce sulla pagella cui segue il voto, e il giudizio finale, promosso... bocciato... per così dire un giudizio di un osservatore esterno, come nel sogno Lei fuori dalla macchina...
Uno che sta camminando, magari in un'escursione in montagna, non dice “ ho una bassa autostima”, se si sente stanco e teme di non farcela. Magari si ferma, riposa, riparte, o cerca aiuto. Non può 'tirarsi fuori'. Così come dal cammino della vita …. Oggi vanno di moda il camino di Santiago, o la via francigena... La fanno in molti, con i più diversi mezzi, tempi, velocità, durata...
Meglio direi osservare gli animali, anche le galline, 'non intelligenti', come diceva una vecchia canzone credo di Cochi e Renato..., che stare a fare giaculatorie sul'autostima.
Anche nel sogno c'è una strada, un cammino, fra università malfidate e pericolosi dirupi e pantani, in cui la 500 con la sua amica finisce e resta bloccata. Lei sembra essersi tirata fuori ad osservare dall'esterno e a coltivare le sue malinconie
Tirarsi fuori dalla mischia... Bion in un libro cita un libro indiano, il Bagavadgita, o simile, in cui il principe Arjuna non vuole entrare nella guerra che si svolge ai piedi della roccia dove sta perchè ci sono anche molti suoi parenti, di qua e di là. Ma il dio Krisna, che gli si manifesta, lo incita a scendere in campo e assumersi le sue responsabilità. Forse è una metafora della crescita e del diventare adulti prendendo la propria parte nella vita e seguendo il proprio destino.

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