Pigrizia normale o no?

COMPOSIZIONE FAMILIARE: Età attuale del ragazzo 11 anni ed 8 mesi. Un fratello di 9 anni e 4 mesi. Papà 60 aa. Mamma 43 aa. Nessuna altra famiglia precedente per entrambi.

NASCITA:
Kg. 3,320, cm. 52, I. APGAR non ricordiamo ma nella norma.
2 gg. di ricovero ospedaliero. Solo allattamento materno fino 18 mesi ad orari ed a richiesta, svezzamento normale, senza difficoltà secondo schemi pediatrici.
Ritmo sonno/veglia normale. Nessun disturbo degno di nota.
Accudito prevalentemente da mamma ed anche da papà.

EPOCA SUCCESSIVA:
Alimentazione normale, orari sonno normali, dorme in camera con il fratellino, di solito si addormentano all'incirca alle 22.30, sovente con TV accesa, lui preferisce addormentarsi con TV accesa inserendo il timer. Ma se lo forzo o spengo la TV non fa molte storie. Fino all'età due anni circa ha dormito in lettino nella nostra camera.
A 3 anni ha avuto regalato un Nintendo, che nonostante l'età ha iniziato ad usare prima sporadicamente, poi con maggiore frequenza, seguono giochi elettronici vari, iPod, playstation, iPad, telefonino regalatogli a 9 anni x suo desiderio. Adesso fa molto uso del telefonino e giochi elettronici vari per quanto possibile nell'arco della giornata, ovviamente ad eccezione della scuola - tempo pieno - compiti ed attività sportiva: nuoto 2 volte settimana, sport scelto da lui. Con questi giochi si appassiona, anzi talora direi smoderatamente, in competizioni con compagni. Comunque il tempo di uso giornaliero non supera al massimo complessivamente 1 e 2 ore.
La TV la sera o il pomeriggio se può, con programmi prevalentemente per ragazzini, spesso insieme al fratello, non disdegna qualche programma scientifico o americani di compra-vendita. Certo se potesse (o se capita un'influenza) dedicherebbe molto più tempo a TV, telefonino, play-station, computer. Legge qualche pagina di libro (Harry Potter ed altri) solo se stimolato o forzato.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE: Da piccolo da sveglio veniva tenuto in seggiolina, sul tappetino a gattonare libero di muoversi, su giochi che ne stimolavano i passi e la stazione eretta; ha iniziato a gattonare, poi a camminare a circa 13 mesi. Capacità motorie attuali normali. Controllo sfinterico poco prima di aver compiuto il 3 anno. Dai 5 agli 8 anni in spiaggia al mare eravamo soliti correre insieme anche per 1,5 / 2 km., anche adesso sporadicamente.

RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita: primi sorrisi: da piccolissimo. Curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo, facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo: direi tutto nella normalità, da piccolissimo ė sempre stato attratto dalle luci. Facilità a capirlo e interagire: circa a tre mesi. Lallazione, gorgheggi: circa a tre mesi. Reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: diffidenza, talora pianto, ad esempio a due anni dormendo dalla nonna, anche se in compagnia di mia moglie, restava a lungo a fissare il soffitto prima di prendere sonno. Modalità di accudimento: tranquillo.

SVILUPPO SIMBOLICO

LINGUAGGIO:
(età di inizio) tempi
prime parole: 6 - 8 mesi
due parole insieme: 1 anno
uso del no e del sì: 1 anno
frase minima (verbo e sostantivo): non ricordiamo di preciso l'epoca.

INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ): a 5/6 mesi interagiva con i giochi musicali, poi con vari pupazzi, quindi con giochi che gli permettevano i movimenti: bicicletta senza pedali, inoltre componibili, etc.

DISEGNO SPONTANEO
scarabocchi, linee, disegni apparentemente geometrici e molto colorati.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: nella norma

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE: interesse verso i parenti già conosciuti, ma non molto verso le persone nuove.

Figure principali cui è attaccato: mamma poi papà e fratello, zia e nonni.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: sensibile al distacco dei genitori ai tempi dell'asilo, adesso rimane con piacere dalla nonna per diversi giorni, anche se insieme al fratellino, ma rimarrebbe anche da solo. In realtà fino a 8 anni a parte sporadiche giornate, non è rimasto per giorni fuori di casa da solo.

RAPPORTO CON LE PERSONE: con i bambini i rapporti inizialmente improntati alla timidezza, ma poi molto intensi, scelti i compagni preferiti, con gli adulti amici ed estranei invece è abbastanza schivo, non va oltre il saluto e talora sembra infastidito se deve reggere una discussione.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE: comprende perfettamente cose e richieste, spesso rendendosi conto anche delle motivazioni non espresse delle richieste, e talvolta mi stupisce per la profondità delle riflessioni, ma devo spingerlo a parlare.

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI: esprime bisogni e desideri anche con cognizione di ciò che può chiedere/pretendere o meno, ad esempio nella richiesta del telefonino non ha chiesto il modello top.

COMPORTAMENTO: è molto obbediente, tranquillo, ha senso degli orari e della puntualità, non ama arrivare in ritardo (scuola, feste, sport, etc.). È abbastanza timido ed a scuola un pò ansioso, talvolta ha raccontato lui stesso, che in corso di interrogazione gli sudavano le mani. Non ha paure particolari, reagisce al divieto di uso telefonino, giochi o TV con disappunto e qualche bizza/grido, e talvolta per ripicca va a letto. Non abbiamo motivi di credere abbia frustrazioni. L'emozionalità a scuola, ora diminuita è da ricollegarsi al cambio di istituto: da 5 primaria a prima media, avvenuto l'anno passato, ha cambiato istituto e tutti compagni che peraltro provenivano quasi tutti dalla stessa classe per cui erano già affiatati e lui si è un po sentito solo inizialmente, anche se ora ha superato tale situazione.

SCOLARIZZAZIONE
Asilo nido a 11 mesi, inserimento normale dopo circa 2 settimane,
Scuola materna dopo asilo nido nello stesso istituto,
Successive scuole: 1 elementare a 5 anni, normale apprendimento e comportamento, lentezza nel fare i compiti.

RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri, direi nella norma, sempre un pò inizialmente ambientate verso la timidezza, che poi conosciuti i compagni scompare, anzi!

SITUAZIONE FAMILIARE
viviamo in 4, genitori e fratellino; i nonni e le zie non sono vicinissimi, per cui li vediamo saltuariamente, ma ciò non inficia in alcun modo i rapporti dei bambini che sono anzi felici di andare e stare con i parenti appena possibile. I bambini vanno insieme a scuola la mattina accompagnati dal papà. Lui ha orario prolungato e due volte a settimana esce alle 16.20, o io o mia moglie andiamo a prenderlo, pranzo veloce con uno di noi e poi doposcuola, ove lui va con piacere (fino l'anno passato è stato seguito da mamma e papà, ma da questo anno non siamo in grado, anche per un problema di materie, molto diverse dai nostri tempi) comunque lui è contento, andiamo a prenderlo appena finito e poi si cena insieme, TV durante cena, lui poi preferisce, appena finito di cenare, seguire i programmi TV in camera sua, spesso con il fratello più piccolo. Modalità educative abbastanza permissive ma razionali e con discussione, come già detto dorme in camera insieme al fratellino, ama addormentarsi con TV accesa. E' molto attratto da tutti i giochi elettronici, telefonino, play-station etc, ma non disdegna l'attività sportiva, per sua scelta e per orari compatibili nuoto, ma vorrebbe riprendere anche tennis.

EVENTI PARTICOLARI,
nessun evento particolare, almeno a nostro avviso. La morte di un nonno è stata vissuta da lontano e con adeguate spiegazioni; normali controlli medici, sempre preventivamente spiegati. Soffre di una forma lieve di allergia con risvolti di rinite e sporadiche lievi crisi asmatiche, per cui è in terapia; ciò non lo ha limitato in alcunchè a parte qualche veramente sporadico giorno. Una sola volte a 18 mesi un ricovero ospedaliero di credo 6 gg. per gastroenterite. Non situazioni di tensioni particolari in famiglia.

DEFINIREI IL RAGAZZO "LENTO" IN ALCUNE ATTIVITÀ SOPRATTUTTO NELLO STUDIO, ANCHE A DETTA DEGLI INSEGNANTI CHE MI HANNO RECENTEMENTE RIFERITO CHE SPESSO A SCUOLA NON RIESCE A FINIRE UN TEMA O ALTRO COMPITO NEL TEMPO ASSEGNATO, IO STESSO LO DEFINIREI COME SE FOSSE POCO INTERESSATO ALLO STUDIO ED A TANTE ALTRE COSE, IN CERTI MOMENTI QUASI APATICO. HA QUALCHE DIFFICOLTÀ A SCRIVERE (SVOGLIATO?), NON IN SENSO GRAMMATICALE, MA DI PIGRIZIA, DEVO STIMOLARLO PER FARE UN TEMA O UN RIASSUNTO ADEGUATO AL SUO LIVELLO DI STUDI. POCHI GIORNI ADDIETRO ALLA CONSEGNA DELLA PAGELLA DEL PRIMO QUADRIMESTRE OVE LUI NON ERA PRESENTE, SONO ANDATO IO, MI CHIESE A STENTO CHE VOTI AVEVA AVUTO, E POICHÉ C'ERANO 2 SEI HO DETTO: SAI VERAMENTE .... E LUI MI HA RISPOSTO: VA BENE LO STESSO NON TENGO MOLTO AI VOTI. QUESTO CHE IO DEFINIREI TRA DISINTERESSE/PIGRIZIA LUI LO DIMOSTRA ANCHE NELLE CONVERSAZIONI, SE PUÒ RISPONDE A MONOSILLABI O CON FRASI MINIME TALORA SCORRETTE, PUR DI NON SFORZARSI A COMPORRE FRASI E RISPOSTE ADEGUATE. NELLE ABITUDINI QUOTIDIANE SEMBRA SPESSO PIGRO, COSA CHE PERÒ NON AVVIENE PER ALCUNE COSE DI SUO PARTICOLARE INTERESSE IN CUI DIVENTA PARTICOLARMENTE ATTIVO. CONCLUDO CON UN ESEMPIO: GIOCAVA DISCRETAMENTE A TENNIS, MA COME DICEVA IL MAESTRO SENZA GRINTA, ERA IN GRADO (HA FATTO TORNEI BABY) DI VINCERE TUTTI I PRIMI GAMES PER POI PERDERE L'INCONTRO CON AVVERSARI A LUI INFERIORI ED ALLA MIA OSSERVAZIONE (SEMPRE FATTA COME CASUALE): SE GIOCASSI A TENNIS CON LA PASSIONE CHE HAI PER I VIDEOGIOCHI SARESTI MOLTO PIÙ BRAVO, RISPOSTA : PAPÀ È VERO.
IL RAGAZZO E' NORMALMENTE INTELLIGENTI PER TANTE SUE OSSERVAZIONI PUNTUALI, PROFONDE ED ANCHE DIREI INASPETTATE, TALVOLTA "BATTUTE" SAGACI DA HUMOR INGLESE.

HO GIÀ AVUTO MODO DI PARLARNE CON AMICI NEUROPSICHIATRI INFANTILI (IO SONO MEDICO) NON IN SUA PRESENZA; MI SI DICE: PASSERÀ CRESCENDO.

QUESITO: SIAMO NELLA NORMA COMPORTAMENTALE? VA FATTO "QUALCOSA" PER STIMOLARLO O SAREBBE CONTROPRODUCENTE? CERTO IO NOTO CHE TANTI SUOI COETANEI SONO MOLTO PIÙ SPONTANEI, ESTROVERSI, IN GRADO DI FINIRE RAPIDAMENTE I COMPITI ASSEGNATI. LUI A VOLTE NON CHIEDE UNA SPIEGAZIONE IN PIÙ ALL'INSEGNANTE NON SO SE PER TIMIDEZZA O PER APATIA.Grazie

Grazie molto per i Suoi

Grazie molto per i Suoi consigli, continuerò a seguire la crescita con maggior tranquillità. Eccellente e professionale il Vs. sito che continuo a leggere. Saluti

Apparentemente tutto sembra

Apparentemente tutto sembra normale, come 'funzionamento', anche se magari con una patina esterna di apatia, come dice Lei. Ma non emergono molto, nella descrizione, gli aspetti emotivi e la tonalità e il calore dei rapporti, in famiglia e con i compagni, e gli interessi, a parte i video. In prima media, pubertà, adolescenza alle porte, non è facile vedere sotto la scorza esterna cosa sta succedendo, è un po' come la farfalla nel bozzolo, non si vede dentro... Ma negli anni scorsi? Lo vedete cambiare?
Forse può descrivere com'è in vacanza, con voi, e magari anche come siete voi, che succede con il fratello, gelosie, rivalità, come è verso di voi, verso la mamma. Di fronte alle frustrazioni dei limiti, delle regole, della realtà, come reagisce? E' cercato dagli amici, li cerca? Che carattere ha? è pacifico, collerico, protestatario, lamentoso, si confida con voi, con la mamma? E quanto ai video giochi e simili, che tipo di giochi fa, ecc ecc?

precisazioni

Buongiorno Dottore La ringrazio per il Suo riscontro.
Preciso: il ragazzo è di solito di “buon umore” ed abbastanza emotivo, qualche scatto di rabbia con il fratello per dispetti vari reciproci, in famiglia non è un ragazzino coccolone, spesso siamo noi a coccolarlo, soprattutto mia moglie e lui ne è contento, ma l’iniziativa è in genere nostra.
Direi che è abbastanza emotivo anche per un film o un evento che lo colpisce.
Gioca spesso con il fratello -soprattutto giochi elettronici- anche di buon accordo e con ottima intesa soprattutto nei rari momenti in cui sono da soli casa, in tal caso scompaiono litigi e dispetti.
I compagni che frequenta nel tempo libero non sono tantissimi come anche il tempo di frequentazione, che soprattutto è nel weekend anche se non perdiamo occasione di fargli frequentare festicciole etc.
Sovente con i compagni, ad eccezione di quando fanno un’attività sportiva o in giro con bici, pallone, si “rinchiudono” purtroppo ad eterne sfide in videogiochi (clash of clans, playstation con giochi di auto o anche con routinaria violenza -lotte, spari-, previa nostro consenso e spiegazioni), non possiamo sempre impedirlo.
Adesso, in una fase pre-pubere, comincia a cercare una sua maggiore indipendenza, lo lascio a scuola ma non devo accompagnarlo fin dentro, in corso di festicciola non dobbiamo chiamarlo anche se siamo presenti, situazioni che riterrei nella norma. Anche verso la mamma è adesso un pò più distaccato, anche se torno a dire, non disdegna le coccole (solo a casa) di mia moglie ed anche mie. Peraltro con lei ha un maggior rapporto confidenziale, se stimolato parlare riesciamo a tirargli fuori eventuali accadimenti e crucci; in questi casi magari di fronte ad una frustrazione (scuola, torto di un compagno) regisce male, talora col pianto. Per questo sovente lo stimolo a reagire anche a scuola o con i compagni ovviamente nei modi opportuni. In realtà è uno che sopporta molto e reagisce poco, e forse cova dentro. Per il resto ha un carattere pacato, tranquillo, rarissimamente è collerico, direi che è troppo razionale: ad esempio con il fratello più piccolo, che è molto più vivace e dispettoso, anche quando reagisce con “uno schiaffo, un calcio” lo fa in modo da non fargli male.
Cerca ed è cercato da amici e compagni che però sono in numero ristretto, con i compagni di scuola nelle feste è partecipe, ma come già detto alcuni hanno un gruppo di aggregazione, nato da precedenti anni di frequentazione, da cui lui è un po’ emarginato, e di fatto preferisce ritrovarsi con qualcuno dei vecchi compagni.
I suoi compagni di scuola, in genere maggiori di un anno, nella maggior parte dei casi hanno delle “disinibizioni o forse cattiva educazione” di cui lui si rende perfettamente conto e sovente li critica. Ciò non toglie che invece lega con alcuni suoi attuali compagni di scuola caratterialmente simili. In vacanza fa una cernita dei compagni con cui giocare o condividere i momenti di svago, con i quali si relazione normalmente; non ha mai voluto partecipare ad attività di animazione nei villaggi. Come già detto è abbastanza rispettoso di suo di regole ed orari anche se da noi non imposti oltremodo.
Spero aver descritto bene. Grazie

Con queste ulteriori

Con queste ulteriori informazioni non mi sembra che si vedano elementi fuori della norma per l'età e per i nostri tempi, nè segni di crisi o difficoltà che consiglino approfondimenti. Forse non è ancora assestato l'ingresso nella nuova classe, che sembra l'unico elemento un po' 'traumatico', ma lo sta affrontando apparentemente senza particolari segni di stress. Non saprei che altro dire se non mantenere comunque la vigilanza e la disponibilità dei genitori in questa fase adolescenziale che sta cominciando, come si deve fare con tutti i ragazzi.

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