Risveglio notturno

Gentile dottore,
Tutto procede abbastanza bene con S., è sempre più interattivo e sillabante, inoltre lo vedo felice e sereno. Il problema attuale riguarda il 50% circa delle notti e desideravo avere un suo parere.
Il bambino non dorme di giorno e si addormenta da solo senza grosse difficoltà verso le 21 però spesso dopo circa 4 o 5 ore si sveglia (non piangendo) e non riesce più a riprendere sonno (nemmeno cullato o nel lettone) se non dopo anche 4 ore in cui gioca o se la "racconta". Secondo lei da cosa può dipendere? Il pediatra mi ha detto che potrei dargli qualche gocce di un integratore a base di sostanze omeopatiche calmanti ma ho visto contenere anche melatonina e sinceramente preferirei evitare. Grazie mille come al solito e saluti

Anche le difficoltà del sonno

Anche le difficoltà del sonno possono essere un segno di disagio, come le sue crisi di rabbia, noia e pianto. Quelle come vanno?

Attualmente non ha più

Attualmente non ha più episodi di rabbia inoltre gioca molto di più sia in casa che fuori. È come se di notte sentisse meno necessità di dormire, perché in questi episodi non si sveglia piangendo ma resta seduto nel lettino per ore a parlottare o a giocare.

Mi descriva una sua giornata

Mi descriva una sua giornata tipo, orari, abitudini, giochi, organizzazione familiare, modalità di gestire la sua giornata,...

Più o meno si svolge così:

Più o meno si svolge così: sveglia 8:30, nido fino alle 13 dove il bambino mangia, giochi in casa fino alle 14:30, arriva la nonna e si esce (parco o giro in centro o centro commerciale, escluso il giovedì in cui fa psicomotricità), merenda verso 16:30 e ritorno a casa, giochi in casa o giochi in terrazzino, doccia, cena verso 19, arrivo papà verso 20, cena genitori con il bambino a tavola con noi o che gioca, messa a letto con canzoni e relax verso 21.
Ultimamente una buona metà delle volte il bambino si sveglia verso le 4 o prima per rimanere sveglio ore giocando o parlottando (se la lucetta è accesa si alza addirittura dal letto giocando tranquillo nella sua stanza come fosse giorno), si riaddormenta poi volendo ovviamente dormire sino metà mattina.
Le volte che riposa il pomeriggio non sono più in grado di metterlo a letto prima di mezzanotte.
Non capisco dove sbagliamo.
Ps. Cosa fuori tema: il bambino negli ultimi tempi si è molto legato a me perché sto cercando di essere più affettuosa e materna. Ora sono la prima persona per lui.

Non riesco ad inquadrare bene

Non riesco ad inquadrare bene la situazione. Le notizie che dà sono un po' troppo sintetiche, quasi limitate ai 'fatti' e poco ai sentimenti, per così dire. Forse è un aspetto 'informatico' per cui magari Lei vorrebbe poter programmare le cose in modo un po' asettico e digitale, mentre le persone - anche i bambini - forse funzionano in modo analogico, probabilmente. Qualcuno ha detto che la mente segue più la logica quantistica che quella tradizionale. O comunque la logica forse non basta per capirli e questo potrebbe essere la difficoltà. Quanto al sonno provate farlo dormire di giorno solo per poco il primo pomeriggio, massimo un'ora, svegliandolo la mattina verso le 8 e facendolo dormire la sera prima delle 10.
Comunque lo sviluppo va ad alti e bassi, ritmi e comportamenti sono spesso influenzati da eventi e cambiamenti cui il bambino può adattarsi più o meno facilmente. Bisogna cercare di capire le reazioni del bambino all'ambiente, mettendole in relazione al funzionamento e all'organizzazione ambientale e alle modalità relazionali e comunicative usate. Un problema di comunicazione e linguaggio può essere capito meglio magari conoscendo l'ambiente comunicativo e linguistico in cui è immerso. Non solo i fatti, quindi , ma come i fatti sono vissuti nel contesto familiare.

La sintesi nello scrivere è

La sintesi nello scrivere è sempre stata un mio dono e condanna insieme.
Evito che il bambino dorma di giorno perché purtroppo non si accontenta di dormire una sola ora ma minimo due e mezza cosa che poi gli rallenta l'addormentamento la sera.
Secondo la sua esperienza è meglio evitare omeopatici tranquillanti a base di erbe e melatonina?

Lo risvegli dopo un'ora. Il

Lo risvegli dopo un'ora. Il sonno dei bambini non è una questione biochimica e non userei quindi la biochimica per 'curarlo'. Veda se vuole un mio vecchio articolo sulla questione.

Si l'avevo letto qualche

Si l'avevo letto qualche giorno fa.
Purtroppo se svegliato dopo un'ora diventa isterico però se dice che è opportuno ci proverò.
Il bambino comunque sta facendo diversi progressi, la psicomotricista dice che vede in lui un'immaturita' fisiologica che crede però recupererà, come se stesse compiendo le sue tappe un po' in ritardo. Alla mia domanda "perché" lei sostiene sia corredo genetico. Il bambino appare ipotonico anche se spesso non si capisce quanto lo faccia apposta e quando no, come se cercasse di usare l'ipotonia come meccanismo di difesa: esempio banale, non voglio fare le scale quindi resto rigido, perché ad esempio se non vuole essere messo a terra quando è in braccio si attacca con le gambe... boh, che mistero i bambini ma soprattutto la mente umana.
Grazie dottore e buona serata.

Ormai alla genetica si

Ormai alla genetica si attribuisce tutto e il contrario di tutto. E' un comodo capro espiatorio di quello che non si sa. L''ipotonia' è simile: oltretutto se è 'rigido' non può essere 'ipotonico'. In realtà i muscoli si irrigidiscono o si rilassano per volontà dell'interessato ( se non siamo nell'ambito di paralisi ecc ).
Sono 'misteri' come tutte le cose che non si conoscono, e per conoscerli bisogna cominciare a osservarli con mente libera da pregiudizi, aspettative, ecc ecc. L'osservazione dei bambini è una delle cose più interessanti che si possono fare, se uno ha la voglia e il tempo di farlo. Si possono scoprire cose che la pretesa e sedicente 'scienza' neanche si immagina.
Direi che il problema attuale del sonno probabilmente è un problema di cambiare abitudine, e allora ci vuole un po' di pazienza e resistenza per far abituare a orari, limiti, regole, ecc.

Gentile dottore, Qualche

Gentile dottore,
Qualche aggiornamento... intanto devo dire che al momento risulta parzialmente risolto il problema dei risvegli notturni: se S. dorme dalle 22:30 alle 9:30/10 non presenta risvegli. Evidentemente quello è il suo bioritmo, il problema però è conciliare la scuola.
A quasi 34 mesi direi che gli aspetti negativi nel suo sviluppo che io rilevo sono: ritardo importante del linguaggio, modo caotico e non simbolico di giocare e poca comprensione del comportamento/regole sociali. Mi soffermo sulle ultime due.
Per quanto riguarda il gioco secondo me fino a 24 mesi era tutto in regola, anzi quasi più avanti per la sua età perché a 14 mesi leggevamo i libretti e lui su richiesta indicava in modo corretto le figure, poi c'è stato un rallentamento fino a scemare in un blocco durato qualche tempo in cui non giocava più con nulla poi si è ripreso con questo modo attuale di giocare in cui gioca con tutto e niente, un minuto monta una torre di costruzioni, poi prende la pallina, poi torna alla torre senza un vero senso logico secondo me, inoltre spesso si limita a tamburellare le dita sugli oggetti o batterci sopra la mano oppure apre e chiude un barattolo, insomma cose che andrebbero bene a 6 mesi ma non a quasi 3, credo.
Per quanto invece riguarda il comportamento sociale a volte fa cose particolari e stravaganti: nei ristoranti non riesce a stare seduto ma si aggira per il locale a volte rubando il cibo dal piatto di altre persone, e ok potrebbe sembrare semplicemente un bambino vivace ma è il modo con cui lo fa che mi turba ovvero non sembra capire che è una cosa sbagliata, perché lo fa con naturalezza, senza neanche guardare la reazione delle persone.
Per il resto è un bambino con buon contatto oculare e con ottima espressività facciale. Sorride, cerca il contatto fisico con noi e gli adulti che conosce, si adatta a tutto, ha una buona comprensione...

La regressione che Lei

La regressione che Lei segnala in alcune capacità verso i 24 mesi richiede un EEG nel sonno, come le avevo già detto .Abbastanza urgente perchè se ci fosse effettivamente una sindrome epilettica.afasica, che non si manifesta in altro modo e può interferire sullo sviluppo, è necessaria una terapia farmacologica specifica. Lei descrive anche un comportamento iperattivo, con un continuo vagare dell'attenzione. A volte è in relazione con una scarsità di sonno, e spesso con altri stress ambientali, mentre che sia una malattia in sè , l'ADHD, è sostenuto dagli angloamericani e curato con anfetaminosimili, ma è tutt'altro che dimostrato. Però può interferire sullo sviluppo e sul linguaggio, che richiedono attenzione e concentrazione ed esperienze adeguate ( che sono difficilissime da specificare...).
E poi ci sono i cosiddetti disturbi specifici del linguaggio, quando non si trova nessun altra causa possibile. Oggi vengono confusi nel cosiddetto spettro autistico, facendo di tutte le erbe un fascio.
Tutte queste difficoltà andrebbero comunque considerate nel disturbo che arrecano alla comunicazione, che è quello su cui concentrarsi. Bisogna fare in modo che ci siano comunicazioni, di qualunque tipo, con segni, segnali, immagini, ecc. Essenzialmente bisogna capirsi e essere capiti, nella relazione e nella condivisione di interessi attività e stati d'animo: questo è lo stimolo principale al linguaggio.
E poi per il comportamento in società bisogna stabilire delle regole, al di fuori di queste la società reagisce male, altrimenti.... I bambini ai ristoranti non devono dare noia agli altri, anche se sono bambini, ma è responsabilità dei genitori, ovviamente, non a parole ma nei fatti. Ovviamente dipende dagli ambienti,ognuno ha le sue regole sociali, più o meno facili per i bambini.

In realtà ci si capisce

In realtà ci si capisce abbastanza bene anche se non con la comunicazione verbale.
Sul gioco non riesco a capire se sono vere regressioni o se semplicemente si è stancato di una certa attività (es. i libretti). So però essere "normali" delle regressioni o messa in standby nella prima infanzia o sbaglio?
Di fatto il vero problema rimane il ritardo del linguaggio.
Si ha ragione sugli esami che penso eseguirò il mese di giugno dopo visita npi già concordata. So esserci un iter di tre giorni che prevede esami e test.
Grazie.

A volte le cose che uno 'sa'

A volte le cose che uno 'sa' in realtà impediscono di vedere come le cose stanno effettivamente, o di vederle in altre prospettive che magari cambiano il significato. Credo di aver già dato, nelle varie risposte, il mio parere. Ci tenga informati sull'evoluzione futura.

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