Ritardo del linguaggio?

Gentile dottore,le scrivo per mio figlio che ha 32 mesi e parla poco e mAle, non so se è il caso di fare dei controlli o attendere che migliori da solo rispettando i suoi tempi. Cerco di darle un quadro generico. Il bambino è molto solare e socievole con tutti, capisce tutto, anche i discorsi più complessi tra adulti, esegue i comandi se ne ha voglia ed è molto affettuoso. È nato a termine, peso 3.560 per 52 cm, apgar 9/10, parto naturale dopo lungo travaglio e induzione.allattato sempre al seno, svezzato a 5 mesi senza problemi, ha continuato a prendere un po di latte materno la sera fino ai 14 mesi. A 7 mesi abbiamo chiesto un consulto ad un NPI perché a volte teneva la testa poggiata a destra ma secondo questo medico il bimbo riprendeva la posizione che teneva nel grembo materno e infatti a 8 mesi ha smesso di piegare la testa, come ci aveva detto lo specialista.ha camminato a 14 mesi, ha sempre dormito senza grossi problemi, da qualche mese si addormenta nel lettino da solo e a luce spenta, prima voleva essere un pò cullato. Poco prima dei 2 anni ha iniziato a dire qualche parola ma poi lo sviluppo è stato molto lento. Ora dice una sessantina di parole identificabili come tali ma non tutte comprensibili; infatti molte sono inventate e solo noi familiari capiamo a cosa si riferisce (ad es ammi per camion, tirata per scarpa, allo per tutti gli animali a 4 zampe).altre parole sono pronunciate male ma si capiscono (acca per acqua, nana per banana). Poi ci sono le parole omnicomprensive!pappa indica tutti i cibi, mamma i miei oggetti oltre che me...combina le sue poche parole in frasi semplici in genere senza verbo (papà ammi e nonno scco= papà portami dal nonno col camion che poi nonno mi porta al parco giochi). A volte dice frasi complete e ben pronunciate ma poi non lo più come se le dimenticasse . Per il resto non sta zitto un attimo ma dice cose a!noi non comprensibili.Il bimbo è stato con i nonni fino a poco tempo fa ma ha sempre frequentato altri bimbi ai giardinetti ed esce spesso di casa. Ora è a casa con me che sono in maternità del secondo, non ancora nato. Cerco di stimolarlo molto e vedo dei miglioramenti se gli parlo tanto ma vedo anche che il Gap con i suoi coetanei è notevole. Andrà alla materna a settembre, volevo mandarlo prima proprio per aiutarlo col linguaggio ma l unico istituto delle vicinanza che prende bambini dai 2 anni e mezzo purtroppo non aveva posto. Gli ho ridotto le ore di televisione perché ho notato che chiedeva troppo spesso i cartoni e utilizzo questo tempo per disegnare e guardare i libri illustrati, cose che gradisce molto. Conosce tutte le figure dei suoi libri, anche le cose più particolari, ad esempio distingue, indicando, tra i jeans e i semplici pantaloni oppure tra tutti i vari tipi di palla (calcio, basket, tennis). È un bimbo molto fisico, adora il basket per cui sembra avere anche una certa predisposizione. È molto coordinato però spesso cammina ancora sulle punte. Lo fa quando parte per correre o quando qualcosa lo eccita particolarmente, per il resto invece poggia tutto il piede a terra.Oltre a capire tutto si fa capire perfettamente...non capisco perché non parli , se per pigrizia o reale difficoltà. ..vorrei una sua opinione, la pediatra del bimbo non è affatto preoccupata perché lo vede sveglio e intelligente e dice che all'asilo, quando avrà bisogno di farsi capire dagli estranei,perlera'...

In realtà il bimbo parla,

In realtà il bimbo parla, solo che lo fa ancora a modo suo, prevalentemente. Quindi è entrato nel mondo del linguaggio, per così dire, devo solo passare dal suo al nostro, un po' alla volta. Non si vede alcun motivo per cui non debba succedere. Come sta facendo Lei mamma mi sembra che vada bene e sia sufficiente, le raccomando però di non fargli pressioni perchè parli, e di non bombardarlo troppo di parole, nè di correggerlo o richiedergli di parlare bene o dire le parole in modo giusto. Potrebbe avere l'effetto contrario e venirgli l'idea di parlare male, non essere bravo. Invece è solo piccolo e parla da piccolo. Limitatevi a dire voi le parole 'giuste' per sincerarvi di avere capito bene, lui imparerà un po' alla volta, da sè. L'importante è capirsi, non in che modo. Il resto viene da sè, appunto.
Aggiornateci fra un po',
cordialmente

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