disturbi del sonno in bambino di sette anni

Buongiorno gentilissimo dott. Benedetti,
vorrei avere un suo parere sui disturbi del sonno di mio figlio di sette anni: durante il giorno è un bambino vivace, intelligente, sensibile e socievole, di notte soffre di incubi e da alcune settimane di un problema che ci ha spaventato, anche se il pediatra ha detto che è una forma di sonnambulismo e dobbiamo solo aspettare che passi: capita che dopo circa un'ora e mezza dall'addormentamento piange e urla, e a volte si alza dal letto; se proviamo a parlargli non capiamo se è sveglio perché pronuncia frasi senza senso.
Le mando le informazioni richieste nel questionario
FAMIGLIA di quattro persone, io di 45 anni, mio marito di 49, il bambino di sette e la sorellina di cinque
GRAVIDANZA a rischio perché le due precedenti si erano interrotte con la rottura precoce delle membrane; eseguito cerchiaggio, profilassi con penicillina e riposo assoluto, nascita a 36 settimane con cesareo, apgar 7/10;
PRIMI MESI
al secondo giorno di vita emorragia allo stomaco, forse provocata dal sondino per l'alimentazione; a trenta giorni ricovero perché mangiava poco, piangeva di continuo e non cresceva, a due mesi ricovero per ernia inguinale;
ALLATTAMENTO il primo mese materno a orario con aggiunta artificiale, dopo il primo ricovero materno a richiesta senza aggiunta
SVEZZAMENTO a nove mesi non ha più voluto essere allattato, ha gradito tutti i sapori, ha avuto invece molte difficoltà con la consistenza: i cibi dovevano essere tutti frullati e passati, se no si strozzava e vomitava; il problema si è risolto spontaneamente verso i tre anni
SONNO risvegli frequenti fino a che ci siamo rassegnati a farlo dormire prima con noi, poi nel lettino in camera nostra
era accudito da noi genitori, una baby sitter e i nonni
niente tablet e pochi cartoni animati per bambini piccoli
SVILUPPO motorio
i primi tempi quasi sempre in braccio, altrimenti erano urla a sirena, in seguito rimaneva volentieri in un tappeto con i giocattoli, nel box solo da grandicello, insieme alla sorellina e per tempi limitati
ha gattonato presto ma ha camminato un po' tardi, comunque nella norma, capacità motorie attuali ottime, è sempre in movimento (sembra che abbia le duracell), su sua richiesta fa molti sport e giochi di movimento all'aperto
controllo sfinterico verso i due anni e mezzo
RELAZIONE E COMUNICAZIONE
primi sorrisi prestissimo, invece ha iniziato a parlare tardi, verso i due anni e mezzo, prima solo paroline singole pronunciate male, inizialmente molto timido e pauroso, dopo l'ingresso alla scuola materna è diventato socievole con adulti e bambini
modalità di accudimento: ansioso
CONDIVISIONE condivide volentieri le sue esperienze con tutti ed è molto interessato e partecipe nei confronti degli altri
LINGUAGGIO fino a due anni e mezzo quasi niente, poi esplosione, è diventato un chiacchierone
INTERESSE E CURIOSITA' PER GLI OGGETTI E GIOCHI si interessa a tutto e ama in particolare i giochi movimentati
DISEGNO SPONTANEO gli piace disegnare ma non è molto accurato, disegna soprattutto animali, bambini, fiori, mostri e dinosauri
ATTENZIONE è capace di concentrarsi molto a lungo
INTERESSE E CURIOSITA' verso le persone molto, gli piace chiacchierare con le persone e fa molte domande
REAZIONI AL DISTACCO DEI GENITORI di giorno è tranquillo, di notte non vuole dormire a casa di nonni e amici e non ha voluto partecipare alla gita scolastica perché avrebbe dovuto dormire due notti fuori senza di noi
RAPPORTO CON LE PERSONE è socievole, educato e gentile, ma anche deciso e non si lascia condizionare facilmente, e afferma la sua volontà con fermezza
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE non abbiamo rilevato difficoltà
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI li esprime in modo deciso
COMPORTAMENTO si comporta in modo affettuoso ma deciso, a volte si arrabbia con noi, con la sorella o con gli amichetti ma non fa veri e propri capricci, con i maestri è sempre educato e affettuoso, rispetta le regole soprattutto se gliene spieghiamo la ragione, è molto sensibile, vuole dimenticare i fatti spiacevoli, quando succede qualche fatto negativo si abbatte facilmente, ha paura del buio
SCOLARIZZAZIONE non ha frequentato il nido, è entrato alla scuola materna a tre anni, inserimenti difficilissimo con pianto continuo, quando lo stavo per ritirare dopo i primi due mesi improvvisamente ha smesso di piangere e si è ambientato, scuola elementare inserimento tranquillo (ha proseguito nello stesso istituto dove aveva frequentato la materna e conosceva già i compagni), molto affezionato ai maestri che però cambiano tutti gli anni, comportamento e rendimento ottimi
RAPPORTI SOCIALI si è inserito facilmente nello sport e a catechismo, passa il tempo libero giocando in piazzetta dove fa amicizia con facilità, è molto contento quando invitiamo a casa gli amichetti e i parenti
SITUAZIONE FAMILIARE ci occupiamo prevalentemente noi genitori dei bambini, che però stanno a scuola fino alle 16, poi fanno sport o giocano in piazza, i nonni gli zii e i cuginetti abitano vicino e spesso fanno una visitina, i bambini rispettano gli orari dei pasti e del sonno, usano tv e tablet la sera mentre prepariamo la cena, solo cartoni animati per bambini piccoli (infatti su questo stanno iniziando a protestare, ma abbiamo notato che anche questi cartoni animati a volte influiscono sui problemi del sonno), sul tablet gli piacciono giochi che a me sembrano paurosi, di mostri e dinosauri, ma a differenza dei programmi televisivi questi non sembrano impressionarlo; a volte ha visto il telegiornale e anche se sul momento non è sembrato spaventato poi ci siamo resi conto dai discorsi che era spaventato, quindi ora evitiamo
EVENTI PARTICOLARI gli eventi negativi sono stati i problemi di cui ho detto relativi al mangiare, per cui ha dovuto fare molte visite e esami,e per il fatto che ora, pur mangiando molto, è magrissimo (18 chili per 125 cm, forse perché è sempre in movimento), è stato anche ricoverato a causa di una gastroenterite perché il medico temeva che perdesse troppo peso; un altro evento negativo è stato che mentre aspettavo la sorellina ho dovuto trascorrere lunghi periodi in ospedale e lui ne ha sofferto molto, tanto che pensava che l'ospedale fosse diventato la mia casa e quando veniva a trovarmi cercava di portarmi via con lui e poi voleva andare via subito
soffre spesso di una tosse violenta, tanto che in casi estremi deve essere curato col bentelan, ma quest'anno è capitato meno frequentemente.
La ringrazio fin d'ora se vorrà darmi un parere, un caro saluto, Sammy

Gentilissimo Dr. Benedetti,

Gentilissimo Dr. Benedetti, dalla sua risposta mi rendo conto che molti problemi sono involontariamente creati dal noi, col nostro atteggiamento ansioso; mi rendo conto che tendiamo a tenere il bambino troppo protetto, cercheremo di cambiare e se necessario ci faremo aiutare, più in là le farò sapere gli sviluppi, per il momento la ringrazio tanto, un caro saluto, Sammy

La situazione descritta

La situazione descritta sembra dovuta ad ansia e insicurezza, legata al clima ambientale che probabilmente non ha 'digerito' abbastanza i tanti eventi ansiogeni e ha un po' nutrito di 'pane e ansia' il bambino, cosa che forse ha avuto una sua conseguenza anche nelle difficoltà alimentari. E' probabile che anche adesso inconsapevolmente ci sia un rinforzo di ansia nelle modalità di funzionamento familiari, che andrebbero approfondite e provato a modificare. Togliergli la vista e l'esperienza delle cose ansiogene è controproducente, sia perchè così non si abitua ad affrontarle ( come tutto sommato è riuscita a fare nell'inserimento all'asilo), aiutato dagli adulti, sia perchè è impossibile toglierle tutte e si rischia di fare come nella fiaba della bella addormentata, che poi finisce per 'pungersi', nonostante l'eliminazione di tutti gli arcolai... Non è possibile eliminare il male dal mondo, bisogna imparare ad affrontarlo e sopportarlo, con l'aiuto degli adulti. Il male nascosto diventa ancora più pauroso che non imparando a conoscerlo, ovviamente non procurando esperienze negative apposta, ma evitando di nascondere la testa nella sabbia di fronte alle esperienze quotidiane.

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