il compagno della mamma

buonasera dottore, vorrei chiedere un suo parere riguardo ad una situazione che dovrei affrontare a breve con mio figlio con ritardo cognitivo globale medio. sono separata da piu' di tre anni e da un anno e' entrato nella mia vita un uomo meraviglioso che io vorrei ora, dopo un anno, far conoscere a mio figlio. in realta' lo ha gia' visto come amico e ho notato che in sua presenza mio figlio e' un po agitato, entra e esce sul balcone, si mette a vedere un libro e fissa in alcuni momenti questa persona. onestamente non so come iniziare a parlargli del mio compagno visto che ho notato anche in passato una gelosia nei confronti di donne (amiche) o uomini (amici). vorrei chiederle un parere su come affrontare l'argomento con mio figlio e come fargli capire che lui per me e' sempre al primo posto, ma che ho bisogno di avere accanto un uomo che mi vuol bene e che vuol bene anche a lui. la ringrazio per l'aiuto che vorra' darmi. mariangela

Quanti anni ha suo figlio? Le

Quanti anni ha suo figlio?
Le consiglierei di non parlargli dei bisogni suoi di mamma e di persona, perchè temo siano un carico troppo grande per le spalle di un bambino. In questi casi le parole credo che servano a poco, sono i fatti e le esperienze effettive che rassicurano o meno i bambini di fronte a cambiamenti importanti nella loro vita. Le parole degli adulti anzi a volte sono quasi dannose, perchè i bimbi possono sentire o vedere altre cose rispetto a quello che gli viene detto e possono aumentare timori dubbi e conflitti. Le rassicurazioni a parole spesso non funzionano, e anzi alimentano incertezze e sfiducia. Meglio far parlare i fatti e comunicare ovviamente per tempo gli eventuali cambiamenti concreti e organizzativi. E' importante certo essere ricettivi ai loro timori, in modo che si sentano ascoltati, dando loro il tempo e l'attenzione necessaria. La fiducia che il posto per loro non verrà a mancare si otterrà con l'esperienza.

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