Bambino di 5 anni con reazioni forti di rabbia.

Egregio dottore,
circa tre settimane fa insieme a mio marito abbiamo portato nostro figlio di 5 anni e mezzo in neuropsichiatria infantile (Modena) a causa delle sue ripetute manifestazioni di rabbia conseguenti a motivi piuttosto "futili".
Tali manifestazioni di rabbia si presentano dall'età 2-3 anni sottoforma di "ringhio", non vere e propria urla ma un'espressione facciale arrabbiata e un certo irrigidimento generale del corpo. Quando gli si chiede il perchè di tanta rabbia, anche a distanza di ore e comunque sempre a crisi superata, risponde che non lo sa o che non ne vuole parlare. Bisogna dire che queste manifestazioni sono diminuite durante le vacanze ma mai scomparse del tutto.
Nostro figlio ha avuto uno sviluppo piuttosto regolare e a parte delle piccole particolarità (qualche tic nervoso che compare quando è sotto stress e negli ultimi due mesi una parlata piuttosto cantilenante che non è mai stata "la sua". Quando gli chiedo perchè parla così mi risponde che gli piace) direi che in generale sembra un bambino più grande della sua età, soprattutto per la proprietà di linguaggio e le continue domande che fa su ogni argomento o parola a lui sconosciuta.
Se vede un film o cartone animato che gli piace se gli si chiede di cosa parla lo racconta dettagliatamente, per filo e per segno direi.
Anche da un punto di vista motorio ci sembra che non abbia difficoltà, al contrario ha appena imparato ad andare in bici senza rotelle dopo pochi tentativi e in generale è l'unico dei nostri 4 figli che appare "sportivo", gli piace correre, giocare a calcio, fare i palleggi con la mano, giocare a baseball. L'unica difficoltà, se così la posso definire, la osservo quando scende le scale, non alterna ancora i piedi, ma scende sempre portando nel gradino in basso prima il piede sinistro e poi quello destro. Questo non accade quando sale.
Il bambino è il nostro terzo figlio di 4, va d'accordo e gioca molto volentieri con i fratelli e dopo un primo anno di scuola materna un pò difficoltoso, si è perfettamente inserito in classe ed è ben disposto a giocare con qualche suo amichetto.
Mi dice spesso che non vuole giocare con i bambini che non conosce ma in famiglia siamo abbastanza timidi a primo impatto, e questa sua predisposizione non mi sembra strana.
Al primo colloquio la neuropsichiatra gli ha sottoposto un test di intelligenza e lì per lì ci ha confermato la nostra sensazione che parlasse come un bimbo più maturo della sua età. Ci ha richiamati qualche giorno dopo per informarci che avendo ottenuto un QIV di 116 e un QIP di 71 (totale 90) Hanno deciso di approfondire lo screening in palestra, con la logopedista e la psicomotricista.
A questo incontro è entrato in palestra solo mio figlio, è stato dentro un'ora circa e su mia richiesta mi ha raccontato che gli hanno fatto fare dei giochi di abilità motoria (equilibrio, infilare delle perline in un filo, torri con i cubi...). Al termine dei giochi è entrata la neuropsichiatra che lo aveva già visitato in altre occasioni e gli ha sottoposto il test della teoria della mente.
Ad oggi siamo in attesa di essere contattati per capire se ci saranno altri incontri da fare.
LE chiederei qualche chiarimento sul possibile significato (se c'è) di tale forte discrepanza al test di intelligenza tra i risultati ottenuti ai subtest verbali e quelli di performance .
Secondo noi non c'è nulla da diagnosticare, ci siamo rivolti al servizio per avere qualche consiglio per alleviare questo suo senso di forte frustrazione in certi momenti della vita quotidiana), ma a parte qualche stranezza nel suo comportamento non mi sembra avere particolari difficoltà.
Grazie, cordiali saluti.

copio e incollo il questionario compilato quasi per intero.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
composizione familiare; età dei componenti : In famiglia siamo 6, papà 45, mamma 40, figlia 11, e tre figli maschi rispettivamente di 10,5 e 4 anni.
età del bambino/a: 5 anni e mezzo
problemi in gravidanza NO
NASCITA
a che settimana 38
Parto : OPERATIVO. IL BAMBINO E’ NATO CON L’AIUTO DI UNA VENTOSA CRANICA
alla nascita : peso 2608 GR, altezza 43 CM, circonferenza cranica NON RICORDO
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1'…9…./ 5' 10……….. durata del ricovero in ospedale 48 ORE
PRIMI MESI
allattamento: materno a richiesta
inizio pappine, minestrine, ALL’Età DI 6 MESI
svezzamento DISTACCO DAL SENO ALL’ età 10 MESI. IL DISTACCO E’ STATO ABBASTANZA FACILE
ritmo sonno veglia nei primi mesi: IL RITMO SONNO VEGLIA E’ STATO PIUTTOSTO REGOLARE FIN QUASI DALLA NASCITA (I RISVEGLI ERANO QUASI SEMPRE DOVUTI A NECESSITA’ ALIMENTARI).
persone che lo accudivano: 2, MAMMA E PAPA’
eventuale ritorno al lavoro della mamma; LA MAMMA E’ TORNATA AL LAVORO ALL’Età DI 4 MESI, IL BAMBINO HA REAGITO CON TRANQUILLITA’ E A 7 MESI HA INIZIATO AD ANDARE ALL’ASILO NIDO. reazioni del bimbo
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) .
LO SVEZZAMENTO E’ INIZIATO A 6 MESI E FINO ALL’Età DI UN ANNO E MEZZO CIRCA LA SUA ALIMENTAZIONE ERA RICCA E VARIEGATA. DOPO HA GRADUALMENTE RISTRETTO I CIBI GRADITI E ATTUALMENTE NON MANGIA VERDURE DI ALCUN TIPO, NON LEGUMI E NON PESCE. MANGEREBBE SOLO PANE CON L’OLIO, PASTA IN BIANCO, PIZZA, CARNE E POCO ALTRO.
DORME NELLA CAMERETTA INSIEME AL FRATELLINO Più PICCOLO DI LUI DI 13 MESI. ATTUALMENTE VA A DORMIRE VERSO LE 21 CIRCA E SI ADDORMENTA SENZA DIFFICOLTA’ DOPO AVERGLI LETTO UNA STORIA E CANTATO LA NINNA NANNA.
PUR NON AVENDO RISVEGLI (SE NON SALTUARIAMENTE PER BERE), IL SUO SONNO APPARE AGITATO, RUSSA (SOFFRE DI IPERTROFIA DELLE ADENOIDI, E’ IN ATTESA DELL’INTERVENTO PER RIMUOVERLE), SI GIRA E RIGIRA MOLTO SPESSO E DURANTE LA GIORNATA SI LAMENTA DI ESSERE STANCO.
PRECISO CHE E’ UN BAMBINO ABBASTANZA VIVACE, NONOSTANTE LA STANCHEZZA LAMENTATA VA VOLENTIERI IN BICICLETTA, CORRE, SALTA E FA GIOCHI “FISICI” INSIEME AI SUOI FRATELLI.

abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ..... tempo video: televisione, telefonini, tablet...
NON HA MAI AVUTO UN OGGETTO TRANSIZIONALE.
GUARDA VOLENTIERI LA TV MA TUTTO SOMMATO PREFERISCE ALTRE ATTIVITA’ COME DISEGNARE, FARE LA LOTTA CON I FRATELLI SUL LETTONE, ANDARE IN BICICLETTA E MONOPATTINO (ULTIMAMENTE CAPITA ABBASTANZA SPESSO CHE VADA DA SOLO IN GARAGE PER GIOCARE CON BICI O PALLONE).
NON GIOCA CON TELEFONINO O TABLET.
SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc.
seduto da solo a che età .....
NEI PRIMI MESI VENIVA TENUTO NELL’OVETTO (QUELLO DELL’AUTO CHE PORTAVAMO IN CASA) O SU UNA SDRAIETTA, NELLA STANZA DOVE ERAVAMO NOI SE ERA SVEGLIO O NELLA NOSTRA STANZA SE DORMIVA. QUANDO HA INZIATO A MUOVERSI AUTONOMAMENTE VENIVA LASCIATO LIBERO DI MOUVERSI IN CASA.
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando: A 8 MESI CIRCA HA INZIATO A GATTONARE
primi passi da solo A 13 MESI
capacità motorie attuali....GLI PIACE L’ATTIVITA’ FISICA, ANDARE IN BICICLETTA SENZA ROTELLE (DA UN PAIO DI MESI), GIOCARE A CALCIO CON IL PAPA’, PALLEGGIARE CON LA MANO, ANDARE IN MONOPATTINO E GLI PIACE MOLTO CORRERE. HO NOTATO CHE SCENDE LE SCALE ANCORA NON ALTERNANDO I PIEDI.
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età.....A 2 ANNI E MEZZO GLI E’ STATO TOLTO IL PANNOLINO E HA INIZIATO A FARE PIPì E PUPU’ NEL WC SENZA RIDUTTORE.
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ...NEI PRIMI MESI DI VITA
curiosità verso oggetti e persone, attenzione, capacità di seguire con lo sguardo
cerca di comunicare e richiamare l'attenzione? SI
facilità a capirlo e interagire...SI
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ...SI
lallazione, gorgheggi...NON RICORDO DI PRECISO MA DIREI ABBASTANZA PRESTO, I PRIMI GORGHEGGI VERSO I 5 MESI.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) ...RITENGO CHE NEL PRIMO ANNO DI VITA NON AVESSE PAURA NE’ DIFFIDENZA NEI CONFRONTI DEGLI SCONOSCIUTI, AL CONTRARIO SI TROVAVA A PROPRIO AGIO CON CHIUNQUE (QUESTO ASPETTO ATTUALMENTE E’ DECISAMENTE DIVERSO).
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ... ABBASTANZA TRANQUILLO, SIAMO Più APPRENSIVI ADESSO (SOPRATTUTTO LA MAMMA).
CONDIVISIONE cerca di condividere interessi e attività cercando l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ...GLI PIACE CONDIVIDERE CON I FRATELLI I MOMENTI DI GIOCO MA ALDILA’ DI QUESTO E’ MOLTO AUTONOMO PER LA SUA ETA’.
SVILUPPO SIMBOLICO
LINGUAGGIO:
(età di inizio)
prime parole ......
due parole insieme ...
uso del no e del sì ....
frase minima (verbo e sostantivo )....NON RICORDO DI PRECISO QUANDO HA INIZIATO A PARLARE MA SICURAMENTE Più TARDI DEI SUOI TRE FRATELLI. O MEGLIO RICORDO BENE CHE CI SEMBRAVA UN GRAN PIGRONE DAL PUNTO DI VISTA VERBALE NEL SENSO CHE CREDO ABBIA DETTO LE PRIME PAROLINE VERSO I 13-14 MESI MA CI HA MESSO VARI MESI PRIMA DI PRODURRE FRASI COMPLETE (FORSE VERSO I 30 MESI). ATTUALMENTE HA UN VOCABOLARIO MOLTO RICCO ANCHE SE FA ANCORA UN PO’ DI CONFUSIONE CON LE SILLABE DI ALCUNE PAROLE (MORDIBA ANZICHE’ MORBIDA, CALAMEONTE- CIMENA….). DA L’IMPRESSIONE DI ESSERE Più ADULTO DELLA SUA ETA’ QUANDO PARLA E CHIEDE CONTINUAMENTE IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE (DI CONTINUO NEGLI ULTIMI DUE MESI)
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )....GIOCA IN TUTTI I MODI.
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc ...
DIREI CHE PREFERISCA COLORARE ANZICHE’ DISEGNARE E HA INZIATO A FARLO (COLORARE DISEGNI GIA’ STAMPATI) PIUTTOSTO BENE VERSO I 4 ANNI O POCO MENO. ATTUALMENTE PRODUCE POCHI DISEGNI E PROVA A SCRIVERE ALCUNE LETTERINE DELL’ALFABETO .
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... ...E’ L’UNICO DEI MIEI 4 FIGLI A PRESTARE ATTENZIONE E APPLICARSI PER Più TEMPO ALLE VARIE ATTIVITà, E’ ABBASTANZA PRRECISO E PERFERZIONISTA. GLI CAPITA DI ARRABBIARSI QUANDO NON RIESCE IN QUALCHE ATTIVITA’.
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE : E’ A DISAGIO IN PRESENZA DI ESTRANEI.
figure principali cui è attaccato: MAMMA, PAPA’, SORELLA DI 11 ANNI E MEZZO E DUE FRATELLI, UNO DI 10 E L’ALTRO DI 4 ANNI.
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori.: PIUTTOSTO TRANQUILLO, ANCHE SE IL PRIMO ANNO DI SCUOLA DELL’INFANZIA ERA PIUTTOSTO ANGOSCIATO AL MOMENTO DEL SALUTO. PRECISO CHE HA SEMPRE FRRQUENTATO L’ASILO, IL NIDO DAI 7 MESI E ATTUALMENTE L’ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA MATERNA. PURTROPPO HA CAMBIATO SCUOLA TUTTI GLI ANNI PER I PRIMI 3 I A SEGUITO DEI NOSTRI TRASFERIMENTI DI CASA. ADESSO VA A SCUOLA VOLENTIERI, HA UN BUON RAPPORTO CON LE EDUCATRICI E ANCHE CON QUALCHE SUO COMPAGNETTO.
RAPPORTO CON LE PERSONE... adulti ...... bambini.....E’ TIMIDO, CI HA MESSO UN ANNO CIRCA A LEGARE CON I SUOI COMPAGNI DI SEZIONE ALL’ASILO E CON GLI ADULTI ESTRANEI NON E’ A SUO AGIO, SALVO QUALCHE ECCZIONE E COMUNQUE IN PRESENZA DEI GENITORI.
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....PERFETTA.
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....OTTIMA
COMPORTAMENTO
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc)....,
adesione a regole, orari, limiti, ....
obbedienza agli adulti .....
reazione a divieti, frustrazioni ....
capricci, bizze ...
paure, fissazioni....
E’ UN BAMBINO OBBEDIENTE, MA DAI 3 ANNI CIRCA HA INIZIATO AD AVERE DELLE REAZIONI DI RABBIA CON URLA ED ESPRESSIONE CHE NOI GENITORI DEFINIAMO “ringhiosa” . TALI REAZIONI SEGUONOSEMPRE UNA FRUSTRAZIONE, MA SPESSO CI E’ DIFFICILE CAPIRE QUALE SIA STATO IL MOTIVO DI SUDDETTA FRUSTRAZIONE O MEGLIO, LA REAZIONE APPARE ASSOLUTAMENTE SPROPOSITATA RISPETTO ALLA CAUSA SCATENANTE. CON IL TEMPO ABBIAMO CAPITO CHE L’UNICO MODO PER PLACARLO E’ ATTENDERE CHE FINISCA DI SFOGARSI. A VOLTE TALI REZIONI APPAIONO ASSOLUTAMENTE SLEGATE DA UNA CAUSA EVIDENTE.
DAI 4 ANNI HA INIZIATO A PRODURRE UN PAIO DI TIC QUANDO E’ SOTTO PRESSIONE (PER ESEMPIO QUANDO SI SENTE OSSERVATO O SOTTO ESAME, COME ALLE ESIBIZIONI SCOLASTICHE O QUANDO HA IMPARATO AD ANDARE IN BICI). TALI TIC CHE CONSISTONO NELLO STRIZZAMENTO DI UN OCCHIO E NEL SOLLEVARE UNA SPALLA SCOMPAIONO QUANDO E’ TRANQUILLO E POSSONO ESSERE ASSENTI ANCHE PER SETTIMANE.
DICIAMO CHE HA UN COMPORTAMENTO CHE APPARE UN POCHINO BIZZARRO. NELL’ULTIMO MESE PARLA SEMPRE CON UNA STRANA CANTILENA E RIPETE DELLE FRASI “STANDARD” Più VOLTE AL GIORNO. IN QUESTO PERIODO RIPETE “TUTTO QUA?” IN MODO ASSOLUTAMENTE SLEGATO DALLE CIRCOSTANZE. DI TANTO IN TANTO RIPETE DELLE FRASI SENTITE IN TV, FILM O CANZONI (TIPO “BELLEZZA IN BICICLETTA”), E LE RIPETIZIONI SONO PERIODICHE, NON DURANO MAI TANTE SETTIMANE E NON SONO NEMMENO MOLTO FREQUENTI DURANTE IL GIORNO, 2-4 VOLTA AL GIORNO Più O MENO.
SCOLARIZZAZIONE
asilo nido INZIATO A 7 MESI A che età ……………. Reazioni eventuali L’INSERIMENTO E’ STATO PIUTTOSTO DIFFICOLTOSO MA NON DISASTROSO.
Scuola materna 3 ANNI eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento. Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........
RAPPORTI SOCIALI, amicizie, attività extrascolastiche, occasioni di incontri con altri.
I SUOI RAPPORTI SOCIALI SONO LIMITATI ALLA FAMIGLIA E AI SUOI COMPAGNI DI ASILO (CHE INCONTRA ESCLUSIVAMENTE A SCUOLA). L’UNICA RELAZIONE AMICALE EXTRASCOLASTICA CE L’HA CON UNA SUA COETANEA CHE HA LA NONNA NELLA MIA STESSA PALAZZINA. QUESTA BIMBA GLI PIACE IN MODO PARTICOLARE.
PER IL RESTO NON GIOCA CON ALTRI BAMBINI INCONTRATI AL PARCO (SEMBRA LI EVITI) E CI HA STUPITO MOLTO IL FATTO CHE IN CQAMPEGGIO, IN SIEME AL FRATELLINO PIU’ PICCOLO, ABBIA SOCIALIZZATO CON DUE GEMELLI SUOI COETANEI CHE PARLAVANO SOLO IL CECO.

Mi verrebbe da dire, se mi

Mi verrebbe da dire, se mi permettete: " L'avete fatta la vostra...", in particolare a Modena, dove il rischio di ingarbugliare i bambini nelle trappole dei test mentali è forse più alta, anche se diffuso ovunque. Gli esecutori di test prima avevano identificato i bambini con ritardo mentale, se le pagelle dei test risultavano insufficienti sia nei test verbali che in quelli non verbali, cosiddetti di 'performance'. Poi identificarono i bambini con prestazioni verbali inferiori a quelle globali e li definirono 'disturbi di apprendimento', infine si accorsero che c'erano bambini contrari, con alti punteggi verbali e bassi nelle sfere pratiche, e definirono questi bambini Non Verbal Learning Disorders, disturbi di apprendimento non verbale. Questi ultimi poi, restati abbastanza nell'oblio per qualche decennio senza credo particolari conseguenze, sono tornati alla ribalta con la psicosi dell'autismo e sono stati imparentati o affratellati con la sindrome di Asperger, precipitando loro e le famiglie nel tunnel dello spettro autistico. Per questo gli hanno fatto il test della bambola Sally, per vedere se trovavano una 'Teoria della Mente' considerata tipica dell'autismo, cioè il bambino non saprebbe distinguere quello che passa per la testa a lui da quello che passa nella testa degli altri, in pratica non considererebbe che gli altri hanno una mente...
Quindi, invece che avere un aiuto a capire vostro figlio e cercare eventuali aspetti o fattori associati con le sue 'bizze' e come affrontarle meglio, vi siete trovati messi, probabilmente, nel calderone dello Spettro Autistico con quel che ne segue.
L'ultima sua frase direi che è da tenere come esempio di buon senso, che spesso l'attuale specialistica sembra aver perso.
Un'altra possibile diagnosi che potrebbe incombere, magari come 'comorbidità', come dicono, è quella di 'disprassia', non tanto 'verbale', dato che ormai il linguaggio sembra ampiamente sviluppato, ma ugualmente non si sa mai...
Tutte queste 'diagnosi' sono in realtà prive di un reale fondamento scientifico e non esiste la minima prova che esistano le malattie corrispondenti, non esistono esami medici di conferma, ecc, nonostante la grande pubblicità 'scientifica' che ricevono.

Invece dalle notizie del questionario mi colpisce un po' la sequenza di eventi che in qualche modo possono tutti insieme avere avuto un valore un po' traumatico (Il 'trauma' è solo il rapporto fra un evento e la capacità di resistenza), che può aver rallentato e disturbato un po' lo sviluppo.
Nido a 7 mesi, fratellino a 13 mesi, cambi di nido e scuola ogni anno, traslochi... La comparsa di tic a un certo punto segnala che il bimbo era sotto pressione, come fossero i fischi di una pentola a pressione. Probabilmente il bimbo, perfezionista, cerca di aderire a standard un po' troppo elevati e lo paga con tensione e nervosismo e frustrazioni cui reagisce male e forse con questi scatti di rabbia accumulata. Direi che bisognerebbe cercare un po' possibili fonti di stress ambientale, nel ritmo di vita, nell'organizzazione, nelle richieste, per modificare e ridurre lo stress, liberando un po' il bimbo da un carico forse eccessivo che lui stesso probabilmente si prende. Se volete si può approfondire un po' allargando l'osservazione a tutta la vita familiare.

Egr. dottore, La ringrazio

Egr. dottore,
La ringrazio vivamente per la Sua risposta.
Si, devo ammettere che mi sono detta già varie volte "Ma cosa abbiamo combinato?", andando in neuropsichiatria con mio figlio, ma a tutt'oggi non sono stata ricontatta dal servizio per avere una restituzione di qualsiasi genere, e chissà che la questione non si sia chiusa qua (parlo della "nostra relazione con i servizio di NPI).
Detto ciò, insieme a mio marito da un paio di anni a questa parte ci troviamo piuttosto spesso a riflettere sugli accadimenti nella nostra vita familiare che potrebbero avere messo nostro figlio sotto pressione (e non solo lui sebbene con modalità d'espressione diverse). Credo che potrebbe esserci d'aiuto trovare delle modalità per alleggerire la pressione, di nostro figlio e più in generale di tutta la famiglia, cosa non semplicissima dal momento che siamo in sei, ma probabilmente basterebbero dei piccoli accorgimenti, non necessariamente lo stravolgimento della nostra quotidianità.
Mi tolga una curiosità, se può.... Come mai scriveva ad inizio risposta "In partciolare a Modena"? , ha un servizio di NPI famoso per un uso intensivo di test e affini?
Intanto la ringrazio di cuore per avermi risposto, Le farò sapere se ci saranno risvolti.
Cordiali saluti.

Famoso non so, ma ho avuto

Famoso non so, ma ho avuto altre esperienze... Resto a disposizione.

aggiornamenti

Egregio dottore,
desidero aggiornarla sulla situazione di mio figlio anche se siamo ancora in fase di valutazione (doveva essere molto più breve a quanto mi avevano inizialmente prospettato...).
Dopo l'incontro in palestra di cui le raccontavo nel mio precedente messaggio (ho in seguito saputo che oltre al test di Sally gli hanno sottoposto anche l'ABC Movement), è stato visto per 3 volte da una psicoeducatrice con la quale avrebbero fatto alcuni giochi tipo puzzle, memory e non so cos'altro.
Sono stata successivamente ricontattata dalla neuropsichiatra che sta coordinando la valutazione che mi ha chiesto l'autorizzazione per fargli fare anche una valutazione dalla logopedista in quanto pur avendo un buon lessico, anche più maturo rispetto alla sua età, pare che non abbia iniziativa comunicativa e inoltre gli avrebbero riscontrato qualche difficoltà motoria, di cui francamente faccio fatica a immaginarmi (l'unica difficoltà, se così posso definirla, riguarda la discesa dalle scale che fa ancora senza alternare i piedi).
La logopedista telefonicamente mi ha anticipato che vedrà mio figlio più di una volta, per concludere (spero!!) questo percorso valutativo.
Non so davvero cosa pensare! Purtroppo non riesco a scollarmi dalla testa Il "calderone autistico" di cui anche lei mi accennava.
Lo so che non mi resta che attendere ma sinceramente mi sta prendendo una discreta ansia.
Credo di conoscere abbastanza mio figlio e mi solleva pensare che le sue piccole stranezze non lo rendono meno capace ma solo un pò più vulnerabile in certi momenti e contesti, ma tutti questi incontri per addivenire ad un "certificato di diagnosi" mi stanno facendo un effetto tarlo cerebrale difficile da sostenere.
D'altro canto una volta intrapreso questo percorso non me la sento di lasciarlo inconcluso, mi auguro soltanto che da questa storia possa nascere qualcosa di positivo per il mio piccolo (per aiutarlo a meglio sopportare quella pressione alla quale, a volte, sembra sottoposto.).
Mi chiedo quante possibilità ci siano che il tutto si concluda con un ufficiale "NULLA DI FATTO", secondo la sua esperienza, è possibile che un'osservazione tanto lunga (al momento siamo a 7 incontri totali) per poi arrivare alla conclusione, per me corretta, che mio figlio è solo un pò stressato?
Mi scuso se la tedio ma l'attesa è parecchio snervante!
Grazie per la pazienza, cordiali saluti.

Mi dispiace del vostro

Mi dispiace del vostro stress, ma posso solo invitarla a rileggere la mia prima risposta. Non ho altri elementi di valutazione e non posso certo immaginare il ticket che uscirà dalla macchina valutativa in cui siete entrati. Posso solo dirvi di usare il vostro buon senso e guardare il bambino con i vostri occhi e essere preparati a NON prendere quello che vi diranno come oro colato, bensì cercate di pensare con la vostra testa. Quello che stanno facendo, a quanto dite, non sono esami medici che possono rivelare cose invisibili all'esterno, come una radiografia o una RMN, sono solo misure e punteggi di prestazioni che al massimo possono fare una pagella delle capacità viste in quel contesto, ma non dicono niente del bambino, delle sue eventuali difficoltà, delle cause e pertanto anche dei rimedi. Almeno a mio avviso

Grazie, ancora una volta, per

Grazie, ancora una volta, per il suo prezioso consiglio!
Cordialmente.

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