possibili segni di autismo?

Salve Dottore, girando su internet ho trovato il suo sito. Le sue risposte ai genitori preoccupati mi hanno subito fatto pensare che è lei la persona giusta a cui rivolgersi.
Sono la mamma di uno splendido bambino di 12 mesi e 7 giorni.
È nato a 40+2 con indice di apgar 10 dopo 5 min. 53 cm e 4240 gr.
Soffre di reflusso dalla nascita ed è tuttora in cura con ranidil (dal secondo mese di vita).
A parte il reflusso nessun problema di salute.
Frequenta il nido da settembre (in realtà molto poco perché da quando ha iniziato è sempre malato, tra raffreddori con tosse e catarro, gastroenteriti, congiuntivite ecc).
L'inserimento non è stato difficoltoso. Lo ha fatto col papà perché io mi sono rotta menisco e crociato anteriore il giorno prima dell'inizio del nido! Piangeva solo un pochino al momento del distacco. Dopo le prime settimane ha smesso di piangere. Ha da subito fatto il pisolino della mattina lì al nido. Insomma, l'inserimento è stato abbastanza tranquillo.
Ci siamo sempre occupati di lui solo io e mio marito, perché non abbiamo familiari in zona.
Il motivo della mia preoccupazione sta nel fatto che abbiamo notato in nostro figlio una regressione nel linguaggio: ha cominciato a lallare tra I 6 ed I 7 mesi e lallava tanto fino a 10 mesi circa (mamamama, tatatata, dadadada). Diceva chiaramente ed intenzionalmente mamma. Negli ultimi 2 mesi ha smesso e produce solo suoni che sembrano mugugni tipo mmmmmm, oppure emette solo vocali allungate tipo eeeeeee, uuuuuuuu. Non si gira più quando lo chiamiamo (lo faceva fino a 10 mesi), non ha mai indicato ne' imitato, tipo battere le mani o ciao ciao (ciao con la mano lo faceva di tanto in tanto tra nove e 10 mesi).
Prima ci guardava in faccia quando gli parlavamo, adesso niente, guarda da un'altra parte. È diventato difficile attirare la sua attenzione su di noi e quando ci riusciamo dura comunque pochi secondi. Se invece facciamo un gioco che gli piace tipo cucu settete o giocare a rincorrerci allora ci guarda. Ci guarda molto anche se vuole essere preso in braccio, allunga le braccia verso di noi e ci guarda negli occhi finché non lo prendiamo. Non risponde alle richieste tipo prendi le scarpine o mostrami il gioco che hai in mano.
Temo che non guardandoci mentre parliamo non riesca ad imparare a parlare.
È sempre stato un bimbo solare e sorridente, molto socievole e giocherellone. Però adesso noto che sorride meno, sia a noi che agli altri. Sorride quando lo riempiamo di baci e ride a crepapelle quando giochiamo a nascondino. Oppure in presenza di altri bimbi che fanno qualcosa che a lui sembra buffo. È attratto dagli altri bambini, li segue e li tocca.
Spesso ha lo sguardo che sembra perso, oppure guarda per aria (quando non ha niente da fare di solito), se gli diamo qualcosa con cui giocare invece gioca. A volte sembra che non ci senta quando lo chiamiamo (anche con insistenza) ma sappiamo che ci sente benissimo perché reagisce bene ai rumori (anzi si sveglia al minimo rumore). È ancora nella fase in cui mette tutto in bocca. Alcuni giochi li usa a proposito, ad esempio ha imparato a mettere le forme geometriche nel loro spazio, ed capace di mettere anche stessa forma geometrica (cerchio) ma di grandezza diversa nel suo spazio, oppure accende e spegne I giochi che fanno musica. Altri giochi invece non sa come usarli (es la macchinina o la palla).
Gira molto per casa gattonando. Spesso si mette sotto le mani degli oggetti che gli permettono di scivolare con le mani e muovere solo le gambe, così gattona più veloce.
Sta seduto da solo senza sostegno da 6 mesi e mezzo, gattona da 7 mesi e mezzo e ad 8 mesi stava in piedi con appoggio e si arrampicava sul divano o sul letto. Da nove mesi sale le scale da solo (a quattro zampe naturalmente). Da allora, l'unico progresso fatto è che sta in equilibrio sulle gambe senza appoggio e fa qualche passo aggrappandosi a qualcosa. Se lo teniamo per le mani invece si butta subito col culetto per terra, sembra che non si fidi.
Anche la pediatra all'ultima visita ha notato che non si gira se chiamato e mi ha detto di tenerlo monitorato per un mese, segnandomi quando riesco ad ottenere la sua attenzione e quando no.
Cercando su internet ho letto I possibili segnali di autismo e mi sono allarmata perché qualcuno mi sembra di vederlo in mio figlio, tipo il non voltarsi se chiamato, lo sguardo sfuggente, lo sguardo a tratti assente o fisso in un punto, la perdita di competenze (prima lallava e diceva mamma ed ora non più), la mancanza di comunicazione non verbale (non indicare ciò che vuole e non mostrare), ecc.
Sono davvero preoccupata, ed anche mio marito che di solito è per nulla apprensivo adesso lo è. Ieri sera mentre parlavamo di questi timori aveva gli occhi lucidi. Dicono che I genitori capiscono se qualcosa non va. Spero che nel nostro caso non sia così. ..
Lei cosa pensa?
La ringrazio in anticipo del tempo che potrà dedicarci.

Ha detto bene Dottore, il

Ha detto bene Dottore, il contatto fisico sembra assente e la comunicazione verbale a senso unico solo perché ero da sola a fare I video.
Posso assicurare che al piccolo non sono mai mancati affetto e contatto fisico. Dalla nascita fino a 6 mesi compiuti mio figlio è stato tra le braccia di mamma e papà (soprattutto causa reflusso) dalle 15 alle 20 ore al giorno. Dopo I sei mesi un po' meno (reflusso migliorato e bimbo con una gran voglia di esplorare e girare per conto suo) e devo dire che ci dispiace anche un po' (lo dico col sorriso naturalmente). Tutt'ora però adoriamo tenerlo in braccio, baciarlo e giocare insieme a lui. Io ho chiesto anche il part time per poter stare il pomeriggio con mio figlio. Preciso anche che quando sono con lui lascio perdere la casa e le faccende: io e mio marito facciamo tutto la sera quando lui dorme. Tutt'ora si fa delle gran dormite sulla nostra spalla, in memoria dei vecchi tempi in cui non potevamo
sdraiarlo neanche dopo 3 ore dal pasto!
No, Dottore, I video hanno dato decisamente l'impressione sbagliata!
Il video in cui lalla tanto lo avevo fatto per farlo "sentire" a mia madre che non può vederlo. Il secondo video l'ho fatto per riprendere quegli atteggiamenti che ci preoccupano e sicuramente tutti questi timori non stanno giovando a nessuno in famiglia.
Appena possibile le invio dei video in cui io e mio marito siamo con lui.
Grazie ancora, apprezzo tanto l'attenzione che ci sta dedicando.

altra domanda

Gentile Dottore, le scrivo in merito ad un'altra cosa che ci preoccupa riguardo al nostro bambino. È capitato diverse volte, e sempre più di frequente, che il piccolo pianga singhiozzando nel sonno, ma non è un vero pianto con lacrime, è come se stesse avendo un incubo. Questa cosa accade sia di notte che di giorno. Altre volte invece si sveglia piangendo e singhiozzando, come se fosse spaventato, ci mettiamo un po' a calmarlo, dopodiché rimane sveglio e non riesce più ad addormentarsi.
E' normale?? Succede anche ad altri bimbi così piccoli (12 mesi)?

Grazie infinite

La descrizione sembrerebbe

La descrizione sembrerebbe quella dei cosiddetti episodi di 'pavor nocturnus', cioè paure notturne, tipiche verso i due tre anni, ma anche prima, che sono segno di inquietudine e non richiedono particolari interventi, salvo cercare di diminuire un eventuale stress ambientale.

Ok, Dottore. Faremo tutto il

Ok, Dottore. Faremo tutto il possibile per rendere l'ambiente familiare il più sereno possibile.
Grazie ancora del supporto.

"Gli ultimi due mesi" in cui

"Gli ultimi due mesi" in cui notate una regressione del bimbo coincidono più o meno con l'andata al nido, mi sembra. Se non è indispensabile per voi potrebbe essere utile tenerlo a casa e vedere come va dandogli più tempo-mamma o -papà a disposizione. Lasciatelo che cominci a camminare senza forzarlo, quando è pronto lo farà da sè e cercate di non 'testarlo' continuamente. Magari se volete mandatemi qualche filmato con un genitore, in situazione normale, seguendo le istruzioni nella colonna qui a sinistra.

Mi scusi Dottore, sto

Mi scusi Dottore, sto provando a registrarmi sul sito e sono in attesa di avere il mio profilo. Nel frattempo le comunico che il piccolo è già a casa da 3 settimane continuative ed è sempre con me o col papà (al quale è molto legato). Per quanto riguarda I cambiamenti, nello stesso periodo di introduzione al nido io mi sono rotta il ginocchio e sono stata costretta a tenere gamba in scarico ed a camminare con le stampelle per un mese. Per tutto il mese di settembre quindi, io ho potuto occuparmi materialmente poco di mio figlio: non riuscivo a sollevarlo, a lavarlo e cambiarlo, potevo giocare con lui solo se stava seduto vicino a me (in un periodo in cui invece lui voleva camminare ed andare in giro per casa ad esplorare). Non potevo più farlo addormentare in braccio passeggiando per casa come adorava fare. Mio marito ha così dovuto sostituirsi repentinamente a me per tutto. Il piccolo si è così attaccato molto al papà ed un po' meno a me. Inoltre ha fatto anche tutto l'inserimento al nido col papà. Di pomeriggio però mio marito doveva necessariamente andare al lavoro, così abbiamo preso una ragazza che stava a casa con me ed il piccolo nel pomeriggio (mio figlio frequenta il nido solo part time, alle 12.30 lo andiamo a prendere). Mi rendo conto che ha dovuto subire troppi cambiamenti e tutti in una volta...
Però questo può giustificare la regressione, ma lo sguardo perso ed il non girarsi se chiamato? La scarsa attenzione sul nostro volto?? La quasi assenza di comunicazione non verbale??
Comunque in queste 3 settimane a casa non ho notato miglioramenti nel linguaggio e l'attenzione mi sembra che stia calando ulteriormente.
Appena posso le invio qualche video.
Grazie infinite

Anche i bambini possono

Anche i bambini possono andare in depressione per eventi per loro traumatici ( una doppia perdita, quasi e l'inserimento al nido...) e mostrare segni di disinteresse e apatia come gli adulti, come se perdessero lo slancio vitale. Si può creare un circolo vizioso non facile da interrompere. Aspetto i video, magari con mamma, papà e babysitter separatamente

Ho visto i filmati, in cui il

Ho visto i filmati tranne l'ultimo che non mi si apre - in cui il bambino comincia a alzarsi e fare qualche passo, è curioso, interessato ai giochi, esplora il loro uso, va dalla mamma, dal papà, guarda attento, ecc. Mi sembra tutto adeguato alla sua età e fase evolutiva. Mi sembra invece che la mamma parli troppo, seguendo più i suoi schemi e la sua ansia che l'interesse del bambino al momento e rischia di interferire così con la sua attività, proponendone altra, chiedendo di farsi dare gli oggetti e facendo tante domande e richieste, forse anche per lo scopo dei video. Se legge 'errori frequenti dei genitori', nella colonna qui a destra, forse può un po' riconoscersi, penso. Voler essere 'didattici' per lo più disturba il rapporto col bambino: non ce n'è bisogno, i bambini imparano dall'esperienza, si rischia che gli interventi dei genitori siano una colonna sonora poco significativa, se non un disturbo. Meglio stare a loro disposizione, sul tappeto, quando si può, e seguire la loro iniziativa, che anche nel suo bimbo mi sembra sufficiente, badando a cogliere le richieste del bambino più che a 'stimolarlo'. Sarà il bambino a utilizzare l'adulto e esplorare questi strani 'oggetti' che sono le persone, molto più difficili da capire e imparare a usare che non i giochi e gli altri oggetti. Bisogna parlare in modo 'vero', sentito, non 'per stimolo', altrimenti le comunicazioni verbali diventano un suono privo di significato o poco più. Giochi di parole, filastrocche, canzoncine, vanno benissimo, se il bambino ci si diverte, è attratto.
Per cui direi di lasciarlo in pace - come dice anche Lei in un punto - e vedere come va spontaneamente, badando al piacere di stare insieme e alle necessità , più che alle proprie ansie o alle tabelle di crescita, se possibile. Fra un paio di mesi rifacciamo magari il punto.

penso che lei abbia proprio ragione

Penso che Lei abbia proprio ragione!! Lo stiamo stressando con le nostre preoccupazioni, e la sua regressione nel linguaggio verbale potrebbe essere davvero dovuta a tutti I cambiamenti repentini che ha dovuto subire.
Smettiamo immediatamente di "testarlo" in continuazione e ci impegniamo a rispettare I suoi tempi ed I suoi personali metodi di apprendimento!!
Non so davvero come ringraziarla...
Tra un paio di mesi la aggiorno.

ulteriori video a completamento

Buon giorno Dottore. Ieri le ho inviato altri due video:
Il primo con mio figlio di meno di 8 mesi in piena fase "chiacchiericcia", in modo da poter fare il confronto con I suoni che emette adesso;
Il secondo invece l'ho fatto ieri mattina e riprende quei comportamenti un po' "strani" (tipo gli urletti, le braccia sfarfallanti ed il movimento continuo) che a volte ha.
La ringrazio infinitamente della pazienza.

Gli ultimi due video sono un

Gli ultimi due video sono un po' inquietanti, per me, sia quello di otto mesi che 'lalla' tanto ma a un certo punto sembra interessarsi più al cuscino che alla mamma che lo filma e gli parla al contempo, sia quello recente in cui si lamenta per qualche minuto nel silenzio totale e poi, non ottenendo risposta, si rivolge ai giochi intorno e si calma per conto suo.
In qualche modo mi sembra che entrambi i video mostrano dei momenti in cui il contatto con la persona presente non si realizza per qualche motivo ( forse perchè è impegnata a fare il video...) e il bambino rinuncia e si rivolge ad oggetti. Può darsi che sia solo in questi video, casualmente...
Certi bimbi verso i due tre anni preoccupano genitori e specialisti perchè non si interessano alle persone ma solo alle cose. Io mi domando se è perchè sono rimasti troppo frustrati nel rapporto con le persone e allora si rivolgono a oggetti che sono più prevedibili e controllabile e meno frustranti.
Mi sembra che nei video ci sia poco contatto fisico e a questa età è invece ancora molto importante, più delle parole. Anche queste ultime possono essere adatte ad accogliere il bambino e le sue comunicazioni o possono invece fare quasi una barriera sonora, incomprensibile e che allontana il bambino invece che attirarlo. Forse dipende dal fatto di riprendere il bambino mentre non c'è nessun altro. Suggerirei di fare dei video in cui è il papà a riprendere ( o a turno...) e la mamma che sta a disposizione del bambino, seguendo le richieste e le proposte del bambino cercando magari di fargli feste e giocare con entusiasmo. Il fatto che La mamma improvvisamente non abbia più potuto tenere in braccio il bimbo forse ha disturbato il contatto fisico e il contatto verbale proposto dalla mamma, mi sembra, forse è prematuro, da solo.
Con i bambini che perdono o non hanno interesse alle persone bisogna intervenire richiamandoli, rendendo interessante il rapporto con la persona ( essenzialmente la mamma e il papà) e utile a rispondere ai loro desideri e i loro bisogni, che esprimono in modo spesso confuso e poco chiaro. E a dodici mesi il contatto fisico è ancora essenziale.

Ha detto bene Dottore, il

Ha detto bene Dottore, il contatto fisico sembra assente e la comunicazione verbale a senso unico solo perché ero da sola a fare I video.
Posso assicurare che al piccolo non sono mai mancati affetto e contatto fisico. Dalla nascita fino a 6 mesi compiuti io figlio è stato tra le braccia di mamma e papà (soprattutto causa reflusso) dalle 15 alle 20 ore al giorno. Dopo I sei mesi un po' meno (reflusso migliorato e bimbo con una gran voglia di esplorare e girare per conto suo) e devo dire che ci dispiace anche un po' (lo dico col sorriso naturalmente). Tutt'ora però adoriamo tenerlo in braccio, baciarlo e giocare insieme a lui. Io ho chiesto anche il part time per poter stare il pomeriggio con mio figlio. Preciso anche che quando sono con lui lascio perdere la casa e le faccende: io e mio marito facciamo tutto la sera quando lui dorme. Tutt'ora si fa delle gran dormite sulla nostrè dellela e non so dirle se piace di più a lui o a noi! Inoltre, anche dopo essermi rotta il ginocchio il contatto fisico con la mamma non è certo sparito, solo diminuito mentre è aumentato quello col papà.
No, Dottore, I video hanno dato decisamente l'impressione sbagliata!
Il video in cui lalla tanto lo avevo fatto per farlo "sentire" a mia madre che non può vederlo. Il secondo video l'ho fatto per riprendere quegli atteggiamenti che ci preoccupano e sicuramente tutti questi timori non stanno giovando a nessuno in famiglia.
Appena possibile le invio dei video in cui io e mio marito siamo con lui.
Grazie ancora, apprezzo tanto l'attenzione che ci sta dedicando.

mio figlio mi ha dato una lezione

Buon giorno Dottore.
Le invio aggiornamenti a distanza di soli due giorni perché abbiamo delle novità che le mostro nei due filmati che le ho appena inviato.
Mio figlio mi ha impartito una grande lezione negli ultimi due giorni: mi ha fatto capire che lui cresce "come deve crescere e con I suoi personali tempi e modi". Nel giro di 48 ore ha imparato a giocare al gioco dell'oggetto nascosto in una mano e a giocare con macchinine e trenini; mi porge gli oggetti che ha in mano se glieli chiedo (o mi porge l'oggetto nascosto e ritrovato nella mia mano se vuole continuare a giocare);mi ha "imboccata" col cucchiaino. Tutto questo in 2 giorni e senza che nessuno abbia cercato di "insegnargli" nulla. Ne deduco che lei e la Montessori avete ragione!! Inoltre sempre mentre mangiavamo mi ha fatto un lunghissimo discorso (dadata, mamamama, tatatata ecc). Quindi ho anche capito che sa ancora "parlare"; forse, al contrario della mamma, lui parla solo quando ha qualcosa di importante da dire!!!
La ringrazio di cuore per l'attenzione che ci dedica.

I due video sono molto belli:

I due video sono molto belli: mostrano momenti di interazione madre-figlio molto vivi, in cui il bimbo guida l'interazione, per così dire, e la mamma ( che non è impegnata a filmare) si lascia guidare e accompagna con parole molto 'calde' gli spunti del bambino. Il bimbo è molto vivace e contento e gode del contatto con la mamma che è a sua disposizione.
Mi sembra una vista risolutiva di ogni dubbio. Il bimbo ha le potenzialità per continuare il suo sviluppo e l'ambiente risponde adeguatamente. Dovrebbe essere un'abbinata vincente! Bambino e mamma si scoprono reciprocamente, e la scoperta è entusiasmante per entrambi, direi. Come non può non essere se uno non si copre occhi e orecchi con fette di prosciutto di teorie e intenzioni pedagociche e educative artificiali e astratte.
Raccomando di continuare così e non preoccuparsi di insegnare a parlare. La voce inizialmente è un contatto sensoriale che accompagna il contatto fisico e visivo e fa riconoscere e differenziare le persone, come la vista del loro viso. Le parole come significato emergono un po' alla volta per gli aspetti più significativi: non occorre fare discorsi o usare molte parole. bastano quelle essenziali, che si arricchiranno progressivamente, in modo spontaneo, man mano che il bambino cresce. E le filastrocche, le canzoncine, che sono un modo di giocare con le parole.

Carissimo Doc, Grazie,

Carissimo Doc,
Grazie, grazie, grazie.

aggiornamento

Buon giorno Dottore.
Le scrivo per aggiornarla sul mio bimbo e chiederle ancora un parere.
Il mio bambino adesso ha 13 mesi e mezzo ed ancora non dice nessuna parola e non indica (lo so, lo so... sono ancora fissata con l'indicare!). Abbiamo passato le feste insieme a nonni, zii e cugini, e dopo solo qualche ora in loro compagnia non le dico che "chiacchiera" (lalla tanto!) e che allegria! Inoltre il contatto oculare si e' notevolmente intensificato (sia con noi genitori che con gli altri). È ritornato il bimbo che era, allegro e giocherellone!
Adesso mi chiedo: è possibile che mio figlio fosse stanco di stare sempre chiuso in casa (causa continue malattie prese al nido) e solo con mamma e papà??
Sempre in questi giorni ha ricominciato a battere le manine e a fare ciao. Ogni tanto ci mostra i giochi che ha in mano. In generale ci sembra che interagisca molto piu' di prima. Mi sembra anche che capisca le espressioni facciali e capisce quando si sta facendo una cosa buffa: ad esempio se prendo un libro e me lo metto sulla testa lui ride e fa la stessa cosa.
Insomma, mi sembra che stia facendo tanti progressi.
Veniamo invece a ciò che mi preoccupa: il confronto con gli altri bambini della sua eta'! Lo so che non bisogna fare confronti, continuo a ripetermelo come un mantra, ma non riesco a farne a meno!!! Gli altri bimbi pari eta' (e ne conosco tanti) sono tutti molto piu' avanti sia nella comunicazione verbale che non verbale. Inoltre capiscono molto di cio' che gli si dice (mentr
mio figlio sembra capire pochissimo (o quasi niente).
A proposito del linguaggio mia suocera mi ha detto che mio marito e suo fratello hanno cominciato a parlare tardi e che a 3 anni non si capiva ancora una parola di ciò che dicevano (sono gemelli eterozigoti nati a termine). Per quanto riguarda il camminare invece nessun progresso. Tutti notano la sua agilità nei movimenti (in effetti è molto più agile e veloce dei bambini che già camminano):si alza e si risiede con un unico movimento e senza sostegni, gattona velocissimo e sale le scale carponi in un baleno, ma tutto questo lo fa già da mesi.
Lei cosa ne pensa Dottore?? È il caso di far vedere il piccolo o sono io che ho bisogno di un "controllino"???

Ah, dimenticavo di dirle che

Ah, dimenticavo di dirle che sicuramente non mi sembra più che possa avere problemi di autismo, visto il modo in cui sorride, guarda, gioca ed interagisce!!! Per quanto riguarda quell'aspetto penso che avesse ragione Lei dicendo che anche i bambini possono andare in depressione!

Da quello che ho visto negli

Da quello che ho visto negli ultimi filmati, vostro figlio ha solo bisogno di essere lasciato crescere liberamente e di conoscere un po' alla volta il mondo intorno a lui, familiare e esterno, senza forzarlo e senza misurare lui e le sue prestazioni. Quando si sentirà pronto camminerà e comunicherà e parlerà, se l'ambiente intorno è abbastanza buono e normale e attento. Cercate di non ostacolare voi la sua crescita richiedendogli troppo o, come diceva, chiudendolo troppo in una gabbia iperprotettiva. Non vedo necessità di fare altro.

Grazie mille Dottore e tanti

Grazie mille Dottore e tanti auguri di un sereno 2018.
La aggiorno tra un paio di mesi.

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