Fattori dello sviluppo psichico

Sviluppo mentale e i suoi fattori.

Alla base dello sviluppo fisico e psichico è comune ipotizzare una spinta alla crescita e all'evoluzione. In campo psicologico vari autori si sono riferiti a questa spinta in vari modi e con vari termini: spinta vitale ( Anna Freud, Winnicott, Montessori, Steiner...); slancio vitale (usato da Bergson) pulsione di vita (Sigmund Freud) pulsione epistemofilica (Klein), ecc.
La spinta vitale si realizza promuovendo lo sviluppo se l'organismo, l'individuo trova l'ambiente e i fattori che la rendono possibile: il grembo materno e gli elementi nutritivi fondamentali, a partire dopo la nascita dal latte materno, per lo sviluppo fisico; l'ambiente contenente e protettivo e gli elementi esperienziali fondamentali, per lo sviluppo psichico. Al di fuori del grembo materno e al di sotto di un dato apporto alimentare minimo non è possibile la crescita fisica e nemmeno la vita, come è tragicamente dato di vedere nella mortalità dei bambini per le carestie e la povertà in molti paesi. Si può ipotizzare analogamente che al di fuori di un ambiente contenente e al di sotto di un minimo di esperienze vitali anche lo sviluppo sensoriale e psichico e la vita psichica siano impossibili: in questo caso un esempio lo abbiamo recentemente nei bambini cresciuti in orfanatrofi che sviluppano la sindrome chiamata autismo istituzionale e in passato i casi descritti da R Spitz e altri come sindrome da ospitalismo.
Lo sviluppo fisico può essere impedito anche da malattie del bambino, genetiche o acquisite, diverse dalle carenze alimentari, e tali sono le cause di morte prevalenti nel mondo sviluppato. Nel mondo non sviluppato invece, in certe situazioni di povertà anche nel mondo sviluppato, le cause nutrizionali, cioè i fattori ambientali, le carenze alimentari spesso sono ancora prevalenti. Su questi aspetti i dati di conoscenza e scientifici sono abbastanza concordi.
Ci sono malattie conosciute, congenite o acquisite che impediscono lo sviluppo psichico ( malattie metaboliche, endocrine, carenziali, infettive, ecc), ma anche aspetti ambientali relazionali sociali è noto che influiscono sulle possibilità di sviluppo e condizionano le direzioni che questo può prendere.
I fattori che ostacolano o impediscono lo sviluppo psichico non solo sono ancora poco conosciuti, ma nel campo medico e psicologico da circa quarant'anni è in vigore un tabù non solo a ricercare, ma anche a parlare di fattori ambientali, nel senso di rapporti umani, veri e propri alimenti per la mente, per le difficoltà o gli arresti dello sviluppo psichico.
D'altronde come per lo sviluppo del senso della vista è necessario che avvengano esperienze visive, per quello dell'udito, e del linguaggio, è necessario, ma magari non sufficiente, che ci siano esperienze uditive, così per lo sviluppo delle capacità mentali è necessario che ci siano esperienze mentali. Una dimostrazione abbastanza evidente di questo fatto viene dal riscontro delle anomalie di sviluppo in bambini istituzionalizzati nei primissimi anni per periodi consistenti. La sindrome dell'autismo istituzionale – così è stata chiamata per la somiglianza dei sintomi con quelli della sindrome autistica – descritta nei bambini degi istituti dell'europa orientale degli anni novanta, ha riproposto dati che nel corso e subito dopo la seconda guerra mondiale erano stati descritti da R. Spitz e altri, come sindromi da ospitalismo a altre, riconoscendo fattori ambientali sfavorevoli per lo sviluppo psichico.
Stranamente, o forse no, mentre dalle conoscenze mediche si è sviluppata l'igiene, cioè una scienza delle condizioni che facilitano la salute e lo sviluppo sano dell'individuo nella comunità, dalle conoscenze psichiatriche e psicologiche non si è sviluppata una analoga scienza, visto che 'igiene mentale' al massimo era un eufemismo per indicare i servizi psichiatrici. Le scienze dello sviluppo sano sono sorte invece in campo pedagocico e l'importanza di questo campo è ben dimostrato dall'attenzione che le varie religioni hanno sempre dato all'educazione dei fanciulli e all'organizzazione delle scuole.
Così pedagogie e clinica sono rimaste abbastanza separate, con poche eccezioni limitate anche storicamente al campo psicoanalitico, se vogliamo ( esempio l'asilo psicoanalitico di Mosca, negli anni venti del secolo scorso, contemporaneo delle esperienze della Montessori e di quelle di Steiner). E restato quindi come uno jato, un buco, fra il campo della patologia e quello della normalità dello sviluppo, in cui forse sono caduti per tanto tempo tanti bambini e tante famiglie.
Non è difficile quindi, tornando al tema iniziale, ipotizzare - alla stessa maniera in cui gli astrofisici ipotizzano forze ancora sconosciute alla base dell'universo, solo in parte formulate nelle teorie di Newton e di Einstein - una spinta vitale come motore dello sviluppo infantile, lo stesso che è alla base della vita stessa, dalle sue forme più semplici, come le cellule e i batteri e i virus, a quelle più complesse come i vertebrati e gli esseri umani. E ipotizzare che diversi fattori possono influire positivamente o negativamente su questa spinta e sui suoi effetti.
La spinta vitale di un bambino si manifesta ad esempio inizialmente a un livello quasi esclusivamente fisico, la fame, l'espulsione dei contenuti superflui. Poi anche la componente psichica comincia a comparire in modo evidente, nel seguire gli oggetti con gli occhi, nel voltarsi verso l'origine di un suono, nel cercare di raggiungere gli oggetti e così via nelle forme che conosciamo dello sviluppo psichico.
Limitandoci ora alla sfera psichica, chiamiamo abitualmente interesse e curiosità, e anche motivazione e desiderio le manifestazioni della spinta vitale. D'altro canto segnaliamo la sua assenza o carenza come disinteresse, mancanza di curiosità, demotivazione, e li riconosciamo come sintomi di alterazioni dello sviluppo che si manifestano talora come sindromi cosiddette autistiche o simili, e anche di alterazioni del funzionamento mentale in soggetti adulti che si manifestano come sindromi depressive e schizofreniche e di altro tipo.
Per un'igiene dello sviluppo mentale è quanto mai necessario che si avviino studi e ricerche su quest'importante settore: quali fattori possono favorire le sviluppo mentale e quali possono ostacolarlo o impedirlo. Questa credo che sia la sfida del prossimo decennio, dopo i decenni del cervello, della genetica e quant'altro.
(dicembre 2017)

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)