28 mesi sospetto DSA

Buonasera dottore mi rivolgo a lei perché sono davvero sconfortata. A 28 mesi mio figlio non parla perciò ho chiesto un confronto alla pediatra, che ci ha inviati dal neuropsichiatra per sospetto DSA.
Composizione familiare: Mamma 39, babbo 43, fratello 13, sorella 11, sorella 4, piu' fratello 17 (non convivente).Il bimbo ha 28 mesi. Gravidanza diabete gestazionale. Nascita 39+2 cesareo (per cesareo pregresso 18 mesi prima), peso 3090 cm 49 circonf. Cranica 33,5 Apgar 9/10. Ricovero 3 giorni. Allattamento a richiesta esclusivo per 7 mesi, potratto dopo lo svezzamento fino a 19 mesi. Inizialmente il bimbo non voleva assaggiare cibi ma solo il seno, anche perché ero sempre io da sola a fare lo svezzamento. Verso i 7 mesi e mezzo parte per bene lo svezzamento il bimbo gradisce tutto. Bimbo tranquillo, ritmo mangia/dormi primi mesi. Continua un temperamento tranquillo nei mesi successivi, ottimo sonno qualità e durata e ottima alimentazione (per altro due caratteristiche che perdurano da sempre). Si addormentava da solo in culla poi nel lettino, 1 poppata notturna dopo la quale si riaddormentava subito fino a 18 mesi. Sostanzialmente fin da prima dell' anno colazione pranzo merenda cena regolari, 8/10 ore di sonno a notte piu' un paio di ore di riposino pomeridiano. Bimbo sempre stato con la mamma. Il primo anno avendo una sorellina piccolissima veniva accudito soddisfacendo i suoi bisogni primari ma passava il tempo giocando da solo nel box. Non tutto il giorno ma anche tra i 12 e 24 mesi ha passato molto tempo giocando nel box da solo. Seduto a 6 mesi, si alza in piedi arreggendosi 7/8 mesi. Gattona cammina dai 14 mesi. Alternando l' uso della camminata sulle punte alla camminata lineare. Per quanto riguarda il suo sviluppo e' stato regolare, ad oggi e' un bimbo molto agile raffinato nei movimenti. Attivo curioso e di temperamento tranquillo e facilmente consolabile. Caparbio nell' impare i movimenti fin da piccolo tipo scendere e salire le scale, cose che ha appreso in maniera veloce. Ad oggi e' in grado di arrampicarsi salire da solo sul seggiolone, molto coordinato, non spericolato, facendo sempre attenzione e non facendolo a caso. Riesce a scendere dal lettino a cancelli ma lo scende solo se si trova vicino al letto matrimoniale atterrando li sopra, non si butta nel vuoto. In tv guarda 3 cartoni animati. Quelli che piacciono a lui il resto li snobba. Corre appena parte la sigla se e' in un' altra stanza. Ama la musica e la balla gli piace quando canto e batto le mani, lui non le batte ma prende le mie e mi guida nel batterle. Comportamento inerente alle scene presentate nei cartoni animati, se c'è una scena preoccupante aggruccia lo sguardo se la scena e' buffa ride. Bimbo molto affettuoso con me mi cerca mi bacia e abbraccia di sua spontanea volontà mi segue ovunque. Raramente viene lasciato dai nonni. 1/2 volte al mese per un' ora due in media. Inizialmente al distacco fa un piantino poi si calma, quando torno mi bacia e abbraccia e vuole stare in braccio a me. Questo rapporto lo ha solo con me. Ogni tanto bacia e abbraccia anche babbo e fratelli. Si avvicina ai fratelli li osserva se inizia a giocare con loro e gli viene detto qualcosa del tipo: Fai così.... allora va via e si mette a fare altro. Non ha paura degli estranei ne adulti ne bimbi, ma non li cerca. Si adatta ai cambiamenti molto bene. Non ha problemi a frequentare nessun posto nemmeno quelli dove c' e' parecchia confusione. Non parla dice solo mamma ma si fa capire esprime i suoi bisogni. Non risponde al nome, sporadicamente se lo chiamo io, non risponde ai comandi sporadicamente a me. Capisce però i no ed e' in grado di dire no quando non vuole una cosa, tipo se non vuole piu' mangiare facendolo con la testa. Dice sporadicamente"siiii" davanti a qualcosa che gli piace parecchio. Molto curioso ed osservatore, tanta manipolazione, adora giocare ed è incuriosito nel provare giochi nuovi, gioca con tutto e mediamente i suoi giochi durano 10/15 min. Poi cambia gioco. Calcia la palla con estrema disinvoltura, come già detto agilissimo e sciolto. In grado di copiare giochi con le mani, ma se gli si propone versi con la faccia non li copia. Inizia ora con una piccola punta di lingua fare la linguaccia se gliela faccio, ma non sempre. Non gioca a far finta,solo se la sorellina fa finta di imboccarlo con le pentole giocattolo. Dopo il consulto con la pediatra il bimbo non sta' piu' nel box e cerchiamo di spronarlo. Ha acquisito in 3 giorni l' uso della forchetta che ogni volta e' sempre meglio, diventato autonomo nell' uso del biberon sia per acqua che per il latte. Gli ho mostrato con si usano le matite sul foglio e lo ha appreso subito. Ogni volta che trova foglio e matite li usa spontaneamente ovviamente sono solo delle righe e sta' attento che la punta sia rivolta in basso perché ha capito che solo così scrive. Mi porta il suo cappello quando vede che mi sto' mettendo il giubbotto, cosi' come mi porta i suoi calzini antiscivolo a volte quando da solo scende dal lettino la mattina. Pensi che scende dopo che si e' da solo acceso la luce e riesce ad aprire la porta di camera. Ama sfogliare i libri e se lo afferra al contrario sempre lo rigira nel vera giusto. Guardandoci la pediatra ci ha detto che il bimbo sembra vivere solo in un bozzolo con me. Ha detto che fa cose positive, ma ci sono campanelli d' allarme, non risponde al nome non ha agganciato il suo sguardo e alterna la camminata normale a quella in punta di piedi. Cercava di prendere un martelletto sopra la scrivania, lei glielo ha dato e prima di venire via quando gli ha chiesto di renderglielo lui glielo ha porto. Infine lo ha preso per mano per accompagnarci fuori e lui gliel' ha data tranquillamente. Anche l' accettazione di stare per mano è avvenuta da pochi giorni. al nome, come ai comandi risponde poco anche a me, pochissimo agli altri. Il mio sguardo lo aggancia però spesso. Ha iniziato da una decina di giorni ad arricciolarsi col dito un ciuffo di capelli, non lo fa sempre ne per molto tempo, ma lo fa più volte al giorno e a succhiarsi la punta dell' indice, a volte quando guarda la tv, sempre da pochi giorni. Sono terrorizzata, il cugino di mio marito e padre del bimbo e' autistico con ritardo mentale e fisico.

Dalla lettura in effetti

Dalla lettura in effetti viene l'impressione di bambino ancora nel bozzolo con la mamma, come dice il pediatra, cresciuto accanto ai familiari ma senza bisogno di uscirne. Il bimbo non sembra avere un ritardo fisico, ma come non aver sviluppato finor le capacità relazionali e comunicative, per qualche motivo. Le consiglio di non pensare alla 'diagnosi', specie di 'spettro autistico' ( che è quella che avrebbe dai test usati oggi, tipo ADOS, ecc ), inutile e sbagliata a mio avviso, ma di cercare di smuovere un po' l'ambiente, come sembra avete fatto negli ultimi tempi, cercando di introdurre nuove esperienze, sempre rispettando gli interessi del bambino. L'importante è superare eventuali 'ostacoli' allo sviluppo che si possono indìviduare, come in parte forse avete individuato anche voi. I motivi possono essere tanti, pensare all'autismo è inutilmente terrorizzante e non cambia le cose, tanto non si sa comunque quali siano le cause ed in realtà non ci sono prove che esista veramente una malattia di questo tipo, nonostante tutto il clamore mediatico.Ci sono proposte di abbandonare questa diagnosi, considerata inutile e fuorviante. Ma per ora solo all'estero.
Il cugino con problemi ha fatto degli esami medici?
Mandatemi magari qualche video, seguendo le istruzioni nella colonna qui a sinistra.

La ringrazio Dottore, per la

La ringrazio Dottore, per la tempestiva risposta. Cade un vuoto col rumore silenzioso di un terremoto, su una famiglia alla quale viene fra virgolette prospettata un' indagine di questo livello. La pediatra, la mia almeno e' una figura della quale mi fido. Sue testuali parole" non e' un bimbo da etichettare ma da valutare lo sviluppo". Io sono consapevole, delle indagini sul quale mi ha indirizzato la pediatra. Purtroppo e per fortuna non sono una che si arrende, forse nemmeno ad un' evidenza. Giusto o sbagliato ho letto moltissime cose su quello che viene definito "spettro autistico". Non ho competenza in questo campo. L' idea che però mi sono fatta e' che si debba corrispondere ad una casistica per essere definito autistico. Poi, levati i ciarlatani ed il credere alle streghe, mi rendo conto che sono situazioni apparentemente molto simili, molto dipende dallo staff in cui ti imbatti. Della serie se su 10 domande io corrispondo ad un prototipo di 7, ok non si sa bene dove parare, si fanno tentativi, comunque sono per definizione autistico. Ho chiesto il percorso alla pediatra, quello che dovremo affrontare. Siamo di Firenze e le ho chiesto se saremmo stati indirizzati al Meyer. Lei mi ha detto che l' iter parte in ambito territoriale per poi valutare. Le chiedo un parere, cosa vuol dire in ambito territoriale e perché non subito Meyer.Bene poi in tutto questo io accetto ogni diagnosi ed alla fine dei conti e' il minor pensiero. Non mi adeguo però ad un protocollo standard, voglio fare altre indagini qualora lo ritenga, andando anche contro il parere dell' eventuale pediatra. Al confronto con la pediatra io ci sono arrivata definiamolo con l' istinto materno. Bimbo agli occhi di tutti "normale", sveglio addirittura furbo che senza parlare riusciva nelle manifestazioni a sbalordire anche me. Ma il quadro generale impercettibile agli occhi degli altri, senza destare in me troppe preoccupazioni mi ha portato a chiedere consulto. Accetto tutto, non ho paura per me, ho paura per lui, per la società con cui dovrà entrare in contatto, che to ghettizza in base a standard. Sicuramente col solito istinto di mamma voglio vagliare ogni ipotesi, adottare ogni cosa possibile e immaginabile senza per forza dover adattarmi. Non mi interessa che mio figlio corrisponda a standard, mi interessa che mio figlio sia felice, nel mondo considerato standard oppure nel suo. Proprio per questo accetto la diagnosi ma non mi fermo. Domani ho il primo consulto con equipe, neuropsichiatra logopedista e psicologo. L' aggiorno su quanto mi diranno e le invierò i video di mio figlio. Seguirò il suo consiglio che e' lo stesso che il cuore di mamma mi dice, smuovere l' ambiente ma in base a mio figlio, che e' autentico unico ed inimitabile proprio come ognuno di noi, in base che si venga inquadrati o no in un' etichetta. Per quanto riguarda il cugino autistico del padre del bimbo non si cava un ragno da un buco. Il ragazzo ha 25 anni, da piccolo non frequentava i familiari, mi dicono che probabilmente c' era tentativo di nascondere le sue diversità. So solo che era affetto dalla nascita da rachitismo e impedimenti fisici evidenti. So che i genitori hanno cercato di negare l' evidenza anche in ambito scolastico. Che laddove i maestri suggerivano indagini veniva affermato dai genitori che era un tipo pigro e la soluzione per loro era bocciarlo. Non so che tipo di indagini siano state condotte su questo ragazzo, non c' e' verso saperlo. Lo vedo ora, con i suoi difetti fisici, motori, visivi , ritardo mentale grave, enormi steretipie e fissazioni. Lo vedo considerato un' entità a se, si lo portano dallo psicologo in piscina ecc. Consoni a un iter, arresi e depressi. Ma arresi che ormai lui poverino e' "disgraziato". Ho letto anche della per teraphy, lei cosa ne pensa? Potrebbe essere d' aiuto? La ringrazio dottore, la aggiorno quanto prima su tutto. Grazie

Le parole della pediatra mi

Le parole della pediatra mi sembrano ragionevoli. Non così spesso l'iter che rischiate di cominciare, basato su test e valutazioni schematiche che da molti sono criticate e portano spesso a dati confondenti e poco utili. Per molti è un tunnel da cui è difficile uscire e che spesso si rivela inutilmente terrorizzante, basato su metodi che io non condivido ora e non condividevo quando lavoravo nell'asl di Firenze, appunto, da cui ho dovuto allontanarmi proprio per profonde divergenze. Dalle poche notizie che date non mi sembrerebbe esserci nessun legame con la patologia del cugino. Se credete, sono a disposizione.

Aggiornamento

Ieri abbiamo avuto il primo incontro col neuropsichiatra, ci ha fatto domande di carattere generale ed ha lasciato raccontare a noi tutto quello che era ed era stata la vita del bimbo dalla nascita ad oggi. Nella stanza c' erano vari giochi, il bimbo si e' messo a giocare tranquillamente, incuriosito da tutto, ma questo lo fa di sovente in ogni posto. Ci ha osservati mentre noi genitori giocavamo con lui, poi ci ha giocato la dottoressa da sola. Gli ha proposto in primis una trottola da premere e gli ha fatto vedere come funzionava, il bimbo ha provato subito l' uso correttamente, poi l' ha resa alla dottessa aspettando che lei rifaccesse il gesto. Poi gli ha proposto lo xilofono, mostrando al bimbo come si usava, ha porto poi una bacchetta al bimbo e lui prendendola ha iniziato ad usarla, in maniera corretta e di sua spontanea volontà ha preso dalle mani della dottoressa anche l' altra bacchetta per continuare a suonare lo xilofono con entrambe le bacchette. Quando lo chiamava per non si e' voltato solo una volta. Se lo chiamavano io si girava piu' spesso ma non sempre. Raccontandole dei progressi fatti, in una settimana di cambiamento di approccio di noi familiari, le sue parole testuali sono state queste: C' e' qualche criticità, il bimbo nel quadro generale del gioco sembra che si approcci come un bimbo piu' piccolo della sua età. Ci ha detto che lo rivede fra un mese, di continuare col lavoro che stiamo facendo ora. Per poi valutare oppure no una terapia riabilitativa. Lo stiamo portando tutti i giorni in ludoteca, ieri ha " simpatizzato" con un bimbo piu' grande di un anno molto vivace, erano sullo scivolo, ogni volta che c' era questo bimbo piu' grande lui tentava di prenderlo per i piedi o facendo il gesto di scendere spingendo leggermente per poi salire lui. Sono riuscita a farmi rispondere a un comando, c'era un cesto di animaletti lui li ha tirati tutti fuori ed io gli ho detto adesso rimettiamoli dentro, gli poegevo l' animaletto dicendo il nome e lui li ha ributtati uno a uno dentro. Ha iniziato a dire il suo nome " iei" ( si chiama Vieri) ed oggi quando gli ho porto una cioccolatina Kinder mi ha detto: " si iei".

Non mi sembra di vedere

Non mi sembra di vedere problemi particolari, nella descrizione. Non saprei cosa aggiungere. Se credete mandatemi qualche video, come dicevo.

Aggiornamento

In questi 40 giorni, abbiamo cercato di smuovere il più possibile l' ambiente intorno a questo bimbo. Iniziando dall' ambiente familiare, con la collaborazione dei 4 fratelli. Abbiamo iniziato a portarlo ogni giorno in ludoteca. Ci sono stati tanti piccoli progressi. Inizio del gioco simbolico, far finta di spazzare, telefonare, cucinare. Inizio del mimare o gesti delle canzoni che cantiamo. L' interazione che inizialmente aveva solo con me e' diventata interazione anche con il babbo e i fratelli. Adesso aggancia lo sguardo in maniera forte di tutti noi. Collabora, passandoci la spesa per metterla al posto, aiutandoci a disfare la lavastoviglie o a cercare di mettere le pietanze nel forno. Apprende subito giochi nuovi che proponiamo. Anche coi nonni che vede un paio d' ore la settimana ha questo tipo di comportamento. In ludoteca, si comporta in linea con altri bimbi. Si litiga i palloncini le macchinine ecc. Con gli estranei sembra diffidente ancora, non con tutti pero'. Se qualcuno propone qualcosa che a lui interessa si avvicina, segue, non ha paura di toccare gli estranei ne di farsi toccare. Talvolta li cerca lui. Ci sono persone però al quale sembra indifferente. Risponde molto di più al nome anche se non sempre. In ambito familiare molte volte. Siamo ritornati dalla pediatra prima dell' incontro con la neuropsichiatra ed anche lei e' rimasta contenta, interagiva anche con lei. Siamo andati all' incontro con la neuropsichiatra, il bimbo con lei in quella mezz' ora d' osservazione e' vero che ha interagito molto poco. Io ho raccontato tutti i progressi ottenuti. Secondo lei ci sono criticità su l' interazione e nel complesso a livello di gioco sembra un bimbo piu' piccolo della sua età. Ci ha inviati ad alcuni incontri con logopedista ed educatore, dopo ci rivedrà e farà un punto della situazione. Come linguaggio i miglioramenti sono pochi. Riesce a dire qualcosa che somiglia il suo nome. Dice" iaia" quando vuole che cantiamo la vecchia fattoria. Ha rinforzato il dire "si", lo usa piu' spesso davanti a cose che vuole. E' diventato autonomo nell' uso di cucchiaio e forchetta e del biberon, anche questo iniziato 40 giorni fa.

Bene, mi sembra un'ottima

Bene, mi sembra un'ottima evoluzione. Il comportamento del bimbo sembra nella norma. C'è solo il ritardo del linguaggio che può ancora cominciare spontaneamente, come in tanti bambini con linguaggio tardivo, appunto.
A questo punto l'interesse per comunicare e il contatto e gli 'ingredienti' necessari sembrano esserci. Forse si potrebbe aspettare qualche mese e vedere come il bambino evolve anche nel linguaggio, con la buona stimolazione che gli avete dato, come sembra.
Non so che dirvi sulle indicazioni che avete ricevuto, non conoscendo le persone in causa. Nei servizi oggi vige la politica della 'multiprofessionalità', per cui i bambini vengono visti da molti operatori, un pezzetto per ciascuno e nessuno sa vederli globalmente...

Confusa

Buonasera Dottore, la ricontatto, sono un attimo nuovamente destabilizzata. L' ultimo incontro con la neuropsichiatra avvenuto il 15 Marzo, ripensandoci, la neuropsichiatra nonostante i racconti fatti di tutti i passi fatti dal bimbo, ovviamente accompagnati da noi famiglia, in particolare da me, mamma, che passo col bimbo 24 h al giorno, cercando in questi 40 giorni di stimolare il bimbo e l' ambiente, fatto da autodidatta e senza indicazioni precise, non so io l' ho vista giudicare questo bimbo, in base alla mezz' ora con lei. Purtroppo durante l' incontro il bimbo aveva molta tosse e raffreddore, respirava con la bocca e sbavava, pertanto lei si e'mostrata ulteriormente perplessa su questa bocca ipotonica. Premetto che con gli estranei adesso e' molto più reattivo, non con tutti però, non in tutte le situazioni. Ci sono estranei con cui entra in contatto spontaneamente, altri che non considera. Con altri ancora entra in confidenza dopo un po'. Rispetto ai 4 fratelli e al babbo si e' aperto e adesso e' proprio lui che cerca loro e ha grandi manifestazioni d' affetto, baci e abbracci, come inizialmente aveva solo con me. Ci ha inviato come le avevo precedentemente detto dall' educatore professionale, abbiamo appuntamento l' 11 Aprile,,vuole vedere noi solo genitori, senza bimbo. In pratica e' passato un mese, dall' ultimo incontro con la neuropsichiatra, due mesi dal primo incontro. La neuropsichiatra non si esprime, se nonché pensa che sia un bimbo indietro rispetto al suo tempo. Altro tempo passerà, fin quando l' educatore non vedrà il bimbo. Mi hanno preventivato che ci saranno vari incontri. Poi si rifarà un punto. Non ricevo indicazioni su come comportarmi col bimbo, agisco da autodidatta, propongo, cerco di fare, portarlo a fare. Sinceramente io questo bimbo lo vedo sempre più predisposto, sempre più presente, in tante piccole cose che ha acquisito e che continua a fare. Sempre più predisposto nell' acquisire, ha iniziato a fare ciao con la mano, applaudire le cose che gli piacciono, non indica, ma fa capire che vuole una cosa aprendo e stringendo la manina verso un oggetto, se lo riprendiamo, dicendo no non si fa, mette le mani su gli occhi, aprendole pian piano per vedere le nostre reazioni. Insomma non mi sembra per niente indifferente alle situazioni che lo circondano. Ora si e' verificata però un' anomalia. Il bimbo da un paio di mesi soffre di diarrea frequentemente. In primis ho dato colpa ai virus Stagionali, poi ai denti. Sostituendo il Latte col latte di riso migliora subito. Adesso sta' bene ma avendo reinserito il latte si sono ripresentati episodi di diarrea. Gli do il latte e gli viene la scarica. So che non e' corretto, purtroppo da mamma sto' cercando risposte, che non ho, non trovo, non c' e'ad oggi una diagnosi, ma come le ho detto ho percepito la perplessità dalla neuropsichiatra, cercando su internet, mi sono imbattuta in un articolo che trattava le infezioni gastro intestinali in concomitanza del vaccino MMR, parlava di danneggiamento al sistema immunitario, persistenti infezioni gastro intestinali, danni celebrali e autismo. Questa condizione di diarrea frequente si verifica da un paio di mesi. Chiederò indicazioni alla pediatra, adesso in questa situazione tutto pesa.

Senta la pediatra. Ma le

Senta la pediatra. Ma le notizie dei rapporti fra intestino e immunità e autismo sono falsità messe in giro da persone interessate, c'è molto business in questo campo. O da fanatici pericolosi. Dalla descrizione suo figlio mi sembra nella norma, tutto quello che lei descrive va bene, non si preoccupi che 'non indichi', non ha assolutamente importanza. Perchè non mi mandate dei video, potrei essere più sicuro nel tranquillizzarvi. Non sono per nulla d'accordo che si dia a un 'educatore' l'importanza che sembra avere per fare delle diagnosi. Non è autorizzato a farlo, solo medici e psicologi lo sono. Mi sembra veramente un modo sbagliato di occuparsi dei bambini e dei loro problemi, ma sta andando così da molte parti, in Italia, credo. Fidarsi è bene, dice il proverbio, con quel che segue...

Contatto per visita privata

Buonasera dottore, sono io la mamma di Firenze che l'ha contattata ieri per visita privata. Ne approfitto per aggiornare la situazione. Il bimbo e' stato visto dalla neuropsichiatra 2 volte in Febbraio e Inizio Maggio, per una mezz'oretta a volta osservato. Inviato al logopedista ed educatore (della asl) totale 5 incontri di un' ora l'uno avvenuti tra Maggio e Giugno. Nessuno ha rivisto questo bimbo poi. Ieri avevamo il colloquio con tutto lo staff, neuropsichiatra, logopedista ed educatore, ha presenziato anche la pediatra di sua spontanea volonta'. Siamo rimasti perplessi. Il bimbo era presente e non e' stato nemmeno considerato. Ho raccontato i molti progressi degli ultimi mesi. Adesso interagisce con i fratelli cercandoli per giocare, proponendosi lui, ridendo e divertendosi, cosi' come con tutti i familari, cosa che prima faceva solo con me. Con gli estranei, non ha particolari problemi, noto che se c'e' con lui un familiare cerca noi della famiglia, ma se ci facciamo da parte ed ad esempio vuole salire su un' altalena o chiedere da bere, si rivolge a chi c'e' anche non conoscendolo. Non parla,oltre a mamma ha incrementato solo si, ma che usa correttamente in base alla situazione, mentre per rifiutarsi fa di no con la testa senza dirlo, ma si fa capire benissimo, continua a non indicare col dito, ma col braccio e la mano che apre e chiude tipo ad indicare di prendere, quando vuole qualcosa. Riesce a camminare tranquillamente dando la mano, cosa che prima non faceva, perché tentava di andare per conto suo dove voleva lui e non si girava al richiamo, riesce a stare concentrato a giocare per diverso tempo, con i giochi che gli piacciono, tipo le macchinine, la sabbia e i sassi. Se ad esempio gli proproni invece foglio e pennarelli, dopo uno scarabocchio abbandona. Se lo chiami col suo nome adesso si gira quasi sempre, a meno che non sia concentrato ad esempio a fare una cosa che gli piace in particolare. Appena dico "vieni si va ai mimmi" si alza velocemente, porge i piedini per le scarpe, e si precipita alla porta. Cosi' come ad esempio, quando prima veniva portato al parco giochi tendeva a correre e camminare mostrando poco interesse per i giochi, adesso invece gioca con lo scivolo in maniera autonoma, chiede di essere salito sull'altalena, monta da solo giocando nella maniera corretta sui giochi presenti, che adesso al contrario di prima attraggono moltissimo la sua attenzione. Non siamo stati presi in considerazione ieri, il bimbo non e' stato rivisto, la neuropsichiatra ci ha dedicato un quarto d'ora d'udienza perché doveva correre ad un altro appuntamneto. In pratica ci ha detto solo che ci invia a fare il test ADOS e accertamenti neurologici. In questi 4 mesi il bimbo non e' stato visto da nessuno, le decisioni sono state prese in base all'iter, durato 5/6 ore totali e nemmeno recente.

I progressi che dice mi

I progressi che dice mi sembrano significativi e importanti. Resta il ritardo del linguaggio che si può tenere d'occhio nei prossimi mesi, senza fare troppe pressioni, per evitare un effetto contrario.

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