Aggiornamento: 4 anni e 2 mesi...

Sono ancora io, la mamma che ormai da tanto scrive al suo blog...Volevo dare un ulteriore aggiornamento e chiedere anche un nuovo confronto.
Il mio piccolo adesso ha 4 anni e 2 mesi. Il linguaggio va avanti ma non si è sciolto fino a fare dei discorsi. Posso affermare, però, che la comprensione di tutto ciò che gli viene detto o che diciamo fra noi in casa è pressoché totale...A volte parliamo e siamo convinti che non ci ascolti o non capisca e invece dalle sue reazioni e parole ci accorgiamo che ha ascoltato e capito tutto...L’interazione e la comunicazione sono veramente buone. Capisce tutto e si fa capire molto bene.
Le fissazioni sono quasi del tutto sparite...ruote, barattolini rotondi e altro. Non per alcune video e canzoncine che vuole vedere e ascoltare a oltranza.
Non racconta ancora quello che ha fatto o storielle. Quello no. Gli prende un'enfasi, si vede che vorrebbe dire ma poi non riesce ad esprimersi e dice paroline confuse e si blocca.
Sta facendo ormai da un anno un'ora di logopedia e una di psicomotricità a settimana in un centro privato convenzionato. Sinceramente non so se i progressi linguistici sono da attribuirsi a questo. Sono un po' scettica. Una cosa so: mio figlio è indietro rispetto ai suoi coetanei. Lo vedo, per me è lampante. La scioltezza nel parlare che hanno i suoi compagni di asilo, anche nel muoversi, nel gesticolare, nell’esprimersi in generale lui non ce l’ha. E’ sempre agitato. Non ti ascolta quando gli parli, non presta attenzione nemmeno quando cerchi di spiegargli qualcosa. E’ frenetico in tutto ciò che fa.
Altra cosa: da quando era piccolo ad oggi non ha MAI e dico MAI seguito un cartone animato…Le immagini scorrono davanti a lui in tv ma lui non se ne infischia nulla…ma nemmeno è stato mai attirato da un personaggio di cartoni…gli altri suoi coetanei hanno il loro cartone preferito, lui nemmeno li conosce i cartoni…Ricordo che l’altra mia figlia quando era piccola mi chiedeva di vedere i suoi cartoni preferiti, allora c’era Manny l’aggiustatutto. E come li seguiva, le storie e quello che succedeva. Lui tabula rasa…non è proprio interessato. Secondo me perché non ha la costanza di seguire le storie preso com’ dalla frenesia del far qualcosa per poi non far nulla perché alla fine dopo ore di frenesia il risultato è che non ha giocato a nulla. Prende le costruzioni, le butta a terra, fa una torre e dice che vuole un’altra cosa, prendiamo l’altro gioco, il tempo di aprirlo e non lo vuole più…e così via tutta la giornata!
Provo, a volte, a raccontargli delle storielle da libri. E’ lui che me li propone ma poi la sua attenzione è molto labile nel senso che già dopo le prime parole lette comincia a girare la pagina noncurante del mio racconto. Quando io gli chiedo: “Ma non volevo raccontata la storiella?”. Lui mi dice anche sì ma poi non riesce a stare fermo al suo posto ad ascoltare. Penso che sia più forte di lui….
In occasione della festa di Carnevale all’asilo, ho avuto modo di parlare con la maestra e le ho chiesto se si era accorta che mio figlio non disegna ancora, si limita a fare linee e cerchi sul foglio poggiando molto il colore e imbrattando senza una logica…Mi ha detto che sul libricino che usano in classe stanno provando a fare le prime linee, i primi tratteggi, premesse della scrittura e solo lui e un altro bimbo (straniero – lui non dice proprio una parola ed è coetaneo di mio figlio) non riescono. La maestra lo deve aiutare, accompagnare e guidare la sua mano per farglielo fare. Inoltre ha un’impugnatura scorretta (non a pungo ma nemmeno a pinza, praticamente usando indice e medio e pollice) e veramente si intestardisce se gliela corregge. Anche con la bottiglietta dell’acqua che va svitata lui non riesce a svitare anche se tante volte abbiamo cercato di spiegarglielo e glielo abbiamo fatto vedere. Quando vuole l’acqua lui mi chiede di aprire la bottiglia e se magari gli dico di fare da solo si arrabbia perché non riesce. Questa sua difficoltà nella manualità potrebbe essere un problema? Il fatto che non disegni, non rappresenti nulla non è indicativo di un deficit di organizzazione del pensiero, di rappresentazione simbolica degli oggetti? Non denota confusione mentale?
Inoltre, a casa ho provato a fare con lui dei giochi di logica e di associazione. E’ un vero disastro!!!! Per esempio gli hanno regalato da poco un gioco in cui si deve associare la carta dello strumento musicale alla sua ombra incastrandole una con l’altra a coppie. Ogni volta che cerco di fare questo gioco con lui ne esco veramente sconfortata. Lui si occupa semplicemente di guardare la figura dello strumento musicale e anche se gli metto le ombre davanti nemmeno le guarda. A volte cerca di incastrare /abbinare due carte che non hanno nulla a che fare una con l’altra, senza una logica. A volte sbaglia anche a dire il nome dello strumento dopo che glieli ho ripetuto tantissime volte. Dovrebbe saperli a memoria adesso eppure…a volte li sbaglia!
Proprio in tema di memoria, però, devo dire che stranamente invece (e questo me lo riferiscono anche le maestre dell’asilo) mostra di avere una memoria di ferro e memorizza subito canzoncine e filastrocche, poesie e quant’altro. E come le recita!!!! Mi viene da chiedermi: come mai per le poesie ha una memoria incredibile e poi per i nomi degli strumenti invece non li ricorda nemmeno dopo duecento volte? Io sono arrivata alla conclusione che abbia qualche problema con la memoria visiva e cioè quando vede la figura non la associa alla parola mentre le poesie che lui ascolta le imprime nella memoria facilmente….
Questa è la mi disamina ma non so se può essere valida.
Conosce i numeri fino a 10 (anche in inglese) e anche a memoria tutte le canzoncine che gli piacciono. Se vede per strada un suo amichetto di asilo (anche se è in un’altra classe) lo riconosce a distanza nominandolo.
Può quella sofferenza che ha avuto che ha interessato il corpo calloso essere responsabile di queste difficoltà?
Punto comportamento: è veramente ingestibile a volte! Il we per noi in famiglia è un incubo perchè siccome stare a casa è invivibile con lui (continue richieste di qualsiasi cosa, spazia dalle canzoncine al tablet a quelle alla tv, al cibo, ai giochi tutto insieme in una frenesia maniacale che non so nemmeno io definire e questo per 10-12 ore di seguito senza sosta e tregua, dalle 7 di mattina fino alle 8 di sera) siamo costretti anche se c’è maltempo o fa freddo di metterci in auto e girare per la città come pazzi…L’unico posto dove riusciamo ad avere un po’ di pace, a riposarci un po’ il cervello perché, mi creda, è veramente martellante. E seduto nel suo seggiolino in auto potrebbe stare tranquillo anche l’intera giornata. Il problema è quando è a piede libero….Questo mi porta a pensare che non è iperattivo perché altrimenti non starebbe tranquillo seduto al seggiolino anche per ore senza lamentarsi…
Siamo veramente in difficoltà. Non sappiamo che strategie usare più. Sgridarlo e metterlo in punizione non serve perché ha delle reazioni isteriche, si butta a terra, piange anche per mezz’ora di seguito diventando a volte cianotico, se io mi avvicino mi picchia con calci, schiaffi e pugni…una belva! Parlarci in quei momenti è impossibile, è irrefrenabile. Poi non sopporta le frustrazioni, i no. Se chiede una cosa e io dico “no” è la fine! Comincia a urlare, gettare oggetti in aria rischiando di rompere le cose e di farsi e farci male. La settimana scorsa il padre era seduto tranquillo sul divano a guardare la tv ed io ero anche seduta intenta a leggere. Ad un certo punto senza preavviso alcuno ha preso un libricino di quelli suoi con le pagine di cartoncino spesso e rigido e lo ha lanciato a gran forza in direzione del viso del padre il quale dal colpo sul naso che è stato schiacciato dal libro ha avuto un attimo di mancamento e si è riversato in avanti. Quando si è alzato il naso sanguinava perché un angolo del libro lo aveva tagliato ad una narice….
Come vede, caro Dottore, il bimbo è veramente una peste bubbonica! E’ un despota e noi siamo inermi davanti alle sue scenate!
Ma, mi chiedo, anche questo potrebbe dipendere dalla sofferenza? Oppure sono problemi che hanno diversa causa?
E poi, come fare?
Mio marito dice che anche lui da piccolo era così anzi forse anche peggio! E che poi con la scuola in prima elementare è cambiato radicalmente. Speriamo che anche per lui sia così…
Quanto alla logica che, secondo me, non c’è, secondo voi è ancora presto per dirlo? Nel senso, è possibile che maturi con i suoi tempi o ci sono delle “competenze” che a una certa età un bimbo deve aver? E se non ce l’ha? Io mi preoccupo sempre per la scuola fra qualche tempo…Oggi le maestre non ci mettono tanto a spedirti a controlli su controlli stressanti per figli e genitori e vorrei sinceramente proprio evitare…Anche perché io da insegnante ne ho tanti alunni senza logica ma non mi sono mai sognata di segnalarli per un percorso diagnostico e devo dire che nel tempo i bimbi sono maturati da soli. Non sono delle linci ma se la cavano.
Poi alcuni affermano che addirittura ci sono casi in cui bimbi che sembrano poco “ricettivi” da piccoli poi nel prosieguo recuperano alla grande il tempo perduto mentre altri che sembravano leoni nel senso che hanno fatto tutto in anticipo poi si sono arenati…
Io non so cosa pensare. Mi tengo come al solito la mia bella porzione di ansia e di preoccupazioni per il futuro e tiro avanti cercando di non stressare molto i miei congiunti. Anche perché io e mio marito siamo su questo veramente su due lunghezze d’onda diverse. Lui è stratranquillo beato lui. Io accumulo ansia invece ogni qualvolta vedo qualche stranezza o qualche deficit.
Chiedo scusa per la lungaggine ma avevo un po’ di tempo e ne ho approfittato per scrivere tutti i dubbi accumulati nel tempo non riuscendo a scrivere periodicamente.
Grazie mille come sempre della pazienza nell’ascoltare lo sfogo, non solo mio ma di tutti noi genitori. A presto.

Mi sembra che ha descritto

Mi sembra che ha descritto chiaramente la situazione, indicando i problemi e le difficoltà e anche però l'importanza di resistere e andare avanti confidando nello sviluppo spontaneo dei bambini, che lei come insegnante ha avuto modo di vedere. Le alterazioni segnalate dalla RMN hanno verosimilmente la loro importanza per motivare il ritardo di maturazione e le difficoltà che segnala, linguistiche, logiche, simboliche, di attenzione, ecc. Ma non ci dicono l'evoluzione futura. Probabilmente, come ha fatto progressi finora, continuerà a farli acquisendo le capacità che ancora non ha, ma in tempi più lunghi. Il problema principale ora, da cercare di trovare il modo di gestire, mi sembra quello comportamentale. Le difficoltà linguistiche e di maturazione sono probabilmente alla base delle reazioni eccessive alle frustrazioni. In attesa che lo sviluppo riduca i problemi bisogna cercare di mantenere la rotta senza andare sugli scogli per le ondate che arrivano. Probabilmente bisogna riconoscere che ancora non può corrispondere a certe aspettative e si rischia di aumentare la sua frustrazione se si richiedono prestazioni. Quindi la 'strategia' migliore da seguire è di non stressarlo troppo da una parte e dall'altra non lasciarlo fare il despota ma senza colpevolizzarlo. Come sempre pazienza e resistenza e forza e coraggio sono le cose necessarie per andare avanti.

Lo farò. Ma è veramente difficile.

E' difficile per una mamma contenere l'ansia ed è anche difficile crescere un figlio con questa "fatica" perché si fa veramente fatica il triplo rispetto a un altro bambino...
Mio figlio è un vulcano sempre in eruzione dalla mattina fino alla sera.
Se dovessi dire com'è non potrei dire né iperattivo, né ritardato mentale, né tantomeno abile, però.
Ancora è piccolo e non risalta ma ho paura che crescendo il divario con gli altri aumenti sempre più fino a che diventa troppo grande e si nota a vista d'occhio. Questi i miei timori. D'altra parte però magari potrebbe essere che si allinea e rientra negli "standard" di un bambino normale, un po' movimentato ma comunque con determinate abilità che gli permettono di portare avanti gli studi e la vita nella normalità.
Quello che non capisco è questo: da cosa si vede se mio figlio rientrerà nel primo caso o nel secondo? Possibile che l'unica cosa che posso fare è aspettare?
Ci sono delle spie, degli indizi che mi indirizzano in un senso o nell'altro?
Ho letto su questo sito storie di bambini che avevano comportamenti molto simili a quelli di mio figlio ma purtroppo il brutto è che nessuno di loro ha scritto l'evoluzione dei propri figli qual è stata. Mi sarebbe tanto piaciuto leggere lo sviluppo. Succede che si scrive una/due volte presi dall'ansia e poi si sparisce. Forse perché si è superato il problema (mi viene da dirmi) e allora mi rinfranco. Oppure perché ormai non c'è più niente da discutere perché ci si è rassegnati all'evidenza negativa, la si è accettata?
Veramente non so che pensare....
La cosa che veramente temo e che mio figlio all'arrivo a scuola in prima elementare debba subire trafile neuropsichiatriche e test o addirittura la richiesta di sostegno, cosa che etichetta il bambino e lo rende su carta diverso dagli altri.
Ci sono diversi alunni con la 104 nella mia scuola e quando li guardo penso a mio figlio e soffro. Non mi rendo conto e non so a chi chiedere conforto, consiglio...
Queste abilità in cui ancora non riesce (manualità fine, linguaggio non fluente, movimento continuo, mancanza di concentrazione e di ascolto) sarebbero causa di sostegno oppure no?
Continuerò ad aggiornarla. Grazie di tutto.

Con la pazienza e la

Con la pazienza e la resistenza necessarie, e contenendo l'ansia delle domande senza risposta - perchè il futuro non si prevede - si riesce ad andare avanti e affrontare i problemi man mano che si presentano. Inutile pensarci prima. Meglio concentrarsi su quelli attuali e cercare di gestirli nel modo migliore possibile.

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