Fine primo quadrimestre- aggiornamenti

Inviato da Sonia76 il Mer, 07/03/2018 - 13:25
Gentilissimo Dottore, torno a scriverLe per aggiornarla sulla situazione generale e scolastica del mio ometto che, nel frattempo, ha compiuto 7 anni. Se ricorda, eravamo in attesa di una relazione da parte delle insegnanti che lamentavano strani atteggiamenti da parte del bambino e scarse attitudini alle varie materie... ebbene, non hanno più ritenuto opportuno redigere tale relazione e La settimana scorsa ci hanno consegnato le valutazioni del primo quadrimestre: tutti 9 e un 8 in educazione motoria! Questa la valutazione globale: X si è presentato inizialmente come un bambino molto chiuso che però adesso va via via aprendosi con i compagni e le insegnanti dalle quali cerca continuamente l’attenzione per ricevere gratificazioni e incoraggiamenti. Partecipa alle attività dietro sollecitazioni e durante lo svolgimento delle stesse i tempi di attenzione non sono prolungati e ciò lo porta ad uno stato di agitazione con scatti di rabbia verso il suo corredo scolastico. Durante l’ora di ed motoria non sempre segue le istruzioni dell’insegnante e si dimostra impacciato in alcuni esercizi. Possiede ottime capacità logiche, intuitive e di astrazione. In ambito extra scolastico continua a frequentare il corso di nuoto con entusiasmo e cerco il più possibile di favorire il rapporto con i suoi compagni accompagnandolo a feste, incontri e andando a turno a casa di alcuni di loro per i compiti. Resta ancora una certa immaturità nel gestire le frustrazioni e nel linguaggio espressivo...però lo trovo nettamente migliorato rispetto ad alcuni mesi fa. Le sarò grata de mi darà un suo parere... grazie per la sua cortese attenzione, Sonia

"... "i tempi di attenzione
Inserito da gianmaria.benedetti il Mer, 07/03/2018 - 16:26.
"... "i tempi di attenzione non sono prolungati e ciò lo porta ad uno stato di agitazione con scatti di rabbia verso il suo corredo scolastico. Durante l’ora di ed motoria non sempre segue le istruzioni dell’insegnante e si dimostra impacciato in alcuni esercizi..."
Bisognerebbe sapere meglio cosa succede in quei momenti. Cos'è che lo fa 'agitare' ( i 'tempi d'attenzione' non c'entrano nulla, in sè, credo) e sfogare contro le sue cose. In che situazioni succede che si arrabbia...?
Penso che abbia a che fare con qualcosa che lo frustra, verso cui reagisce in modo immaturo, come dice Lei. Lui dà qualche spiegazione?
Trascurerei l' "impaccio motorio" e farsi seguire è compito dell'insegnante...
Nel complesso però mi sembra che si vada a gonfie vele!
Cerchiamo di capire meglio cos'è che lo manda in crisi, in quei momenti : non come spiegazioni psicologiche, ma proprio come fatti o situazioni che innescano quelle reazioni. Osservandolo si dovrebbe poter mettere insieme fattori scatenanti e reazioni. Se si potesse parlare con lui di quello che sente, che gli succede, potrebbe parlandone 'maturare' il suo modo di affrontare frustrazioni e reazioni emotive .

Inserito da Sonia76 il Ven, 09/03/2018 - 16:39.
Gentile Dottore,uno degli ultimi episodi riferito dall’insegnante è stato l’averlo redarguito per aver svolto “ in anticipo” e senza la spiegazione della stessa di un esercizio sul libro di testo! Nulla di che, lo ha solo ripreso dicendogli di aspettare che sia lei a dire di svolgere un esercizio piuttosto che un altro...è bastato questo per innescare un pianto che si è protratto anche all’uscita appena mi ha vista. La stessa insegnante mi ha riferito che suole anticiparsi anche i compiti che lei assegna a fine ora per casa perché il piccino , essendo “ avanti” didatticamente, finisce per primo quelli assegnati in classe... probabilmente, senza addentrarmi in inutili psicologizzazioni ( ben lontane tra l’altro dalle mie competenze) credo che lui senta la mia pressione costante sul comportarsi per bene, essere educato, stare attento e quant’altro... ho calcato un po’ la mano date le loro annotazioni all’inizio dell’anno e quindi potrebbe aver sviluppato una sorta di “ansia da prestazione”...poi non so, mi dica Lei... A questo vorrei aggiungerle la presenza di un compagno “scomodo” , molto ribelle e col vizietto delle mani che lo ha preso di mira e, quasi sistematicamente, lo frustra dandogli scappellotti dietro la nuca; essendo lui già di sua indole molto docile,e un po’ per la mia “ferrea educazione” impartita al riguardo, non reagisce e questo , credo, inneschi i suoi scatti di collera verso il suo corredo scolastico e , a volte, contro se stesso,picchiando la testa contro un quaderno o contro il banco scoppiando poi nel pianto... cosa posso dirgli per aiutarlo a gestire meglio tutto ciò? Ho sempre cercato di smorzare la violenza ma, come Lei spesso dice nei suoi scritti, è sbagliato reprimere totalmente questo istinto perché anche questo aiuta a crescere...
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Inserito da gianmaria.benedetti il Ven, 09/03/2018 - 19:22.
Il bambino mi sembra molto stressato: probabilmente la combinazione delle cose a scuola e della pressione a casa, come dice Lei, crea una miscela esplosiva. Bisognerebbe che almeno la pressione a casa diminuisse, stando meno sopra al bambino. I suoi scatti sono segni da prendere sul serio... non vorrei che 'esplodesse' veramente, come un vulcano carico di magma che preme per uscire.
La situazione a casa come va? non vorrei che il bambino si sentisse preso in una morsa, fra le richieste a casa e i rimproveri a scuola.
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Inserito da Sonia76 il Dom, 11/03/2018 - 09:16.
A casa la situazione si è, diciamo, piuttosto “normalizzata” rispetto agli ultimi 3 anni e più precisamente dalla diagnosi di disturbo generalizzato dello sviluppo... grazie a Lei, Dottore, ho iniziato a guardare mio figlio con i miei occhi e non con quelli degli specialisti o presunti tali. Certo, resta ancora una mia ansia di fondo con la quale l’ho accudito fin dalla nascita, ma ora cerco di lasciarlo più libero di fare. Tempo fa mi scrisse che mio figlio era fin troppo “per bene” ed, in effetti , è così , difficilmente è sopra le righe , più che altro infantile e mugolante ma nulla di più. Ha un fratellino di 27 mesi con il quale gioca spesso, mentre a volte lo spintona quando vuole togliergli un giocattolo; è sensibilmente diminuito il suo parlare tra se’, a scuola non lo fa, a casa qualche volta mentre gioca con la Wii. Una cosa che mai mi sarei sognata di pensare di lui è che è furbo... l’ho sempre creduto chiuso e timido ma solo quando la persona o la situazione non gli interessa, diversamente sa cosa fare per accattivarsi le persone ( che siano le maestre o gli adulti o i familiari), più introverso con i suoi pari, è più attratto dalle femminucce che dai maschietti...
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Dimenticavo di dirle che il
Inserito da Sonia76 il Dom, 11/03/2018 - 15:58.
Dimenticavo di dirle che il piccino al mattino è a scuola e al pomeriggio io lavoro, quindi sta con me solo dalle 20 in poi. Questo da quando aveva 5 mesi...solitamente resta a casa col padre ed il fratellino e svolge i compiti assegnati; se mio marito lavora viene mia madre a star con loro fino al mio ritorno. Grazie per l’attenzione, cordialmente. Sonia
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Inserito da gianmaria.benedetti il Dom, 11/03/2018 - 18:33.
Certo l'organizzazione oraria è un po' strana. La presenza materna è un po' ridotta da sempre, quindi. Non lo avevo ben realizzato. Forse potrebbe incidere sul funzionamento familiare? Suo marito che dice? Non ho ben chiaro se ci potrebbe essere qualche 'disfunzione' nel sistema familiare a livello di relazioni e interazioni e dinamiche, che magari influisce sul comportamento e sullo sviluppo psicologico del bimbo.
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Inserito da Sonia76 il Lun, 12/03/2018 - 10:28.
Si, in effetti, io sono in casa la mattina quando loro non ci sono fino alle 15; quindi al mattino sono io che li preparo e li accompagno nelle rispettive scuole così come , poi, vado a riprenderli io, pranziamo insieme e poi vado via per 4 ore ca. Anche io sono cresciuta allo stesso modo con i nonni ad accudirmi perche’ mia mamma lavorava e mio padre non c’e’Mai stato per sua scelta, ma questa e’ Un’altra storia e, in fondo, non siamo tutti uguali! Il bambino fino ai due anni e mezzo e’ stato con me al mattino e col papa’ Al pomeriggio, dopo, abbiamo deciso di portarlo per 1 anno al nido per il suo ritardo di linguaggio... probabilmente cio’ che molti, compreso mio marito, mi rimproverano e cioe’ il mio “esserci troppo” e’ dovuto ad un mio latente senso di colpa per non esserci effettivamente ( ora che va scuola) per le restanti ore della giornata... di una cosa sono certa, lui quando e’ con me “funziona” meglio, il padre non e’ riuscito nemmeno a fargli fare la prova in piscina “ perche’ era un continuo piagnucolare; ci sono andata io ed e’ andato tutto bene! Non la definirei “strana” come situazione organizzativa ma piuttosto usuale: sono poche ormai le mamme che
Non lavorano, ed io purtroppo non posso permettermi di restare a casa...crede che questa mia “assenza” potrebbe essere uno dei fattori in gioco? Posto che non posso lasciare il lavoro, potrebbe aiutarmi a fare meglio ottimizzando il tempo trascorso con i miei bambini? Mio marito e’ convinto che questo non c’entri nulla ma, per dovere di cronaca, le dico che fino ai 4 anni del bambino lui ( mio marito) ha dovuto affrontare una separazione ( dalla ex moglie ), il vedere pochissimo l’altra figlia e infine la
Morte del padre... spesso era assente anche se non fisicamente, arrabbiato e triste e “scontava” su di me le inevitabili frustrazioni della situazione di allora; si litigava, non ci si parlava, si usciva poco... insomma ,un brutto periodo!
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Inserito da gianmaria.benedetti il Lun, 12/03/2018 - 19:35.
Può darsi che la situazione familiare abbia qualche aspetto disfunzionale e che possa pesare a livello psicologico sul bambino.Capita nelle migliori famiglie... Bisognerebbe approfondirla un po' e vedere come il bambino vive le interazioni e le relazioni familiari. Temo che a distanza sia un po' difficile. Certo che il bimbo vede la mamma dalle 20 a quando va a letto. Non mi ricordo dove dorme. Indubbiamente penso che le ansie i sensi di colpa e le traversie dei genitori possano averlo un po' frenato. Bisognerebbe sempre garantire ai figli uno spazio separato e al riparo dalle intrusioni di questioni estranee a loro, nel bene e nel male...
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Inserito da Sonia76 il Mar, 13/03/2018 - 06:27.
Temo anch’io che sia così... lui ha dormito nel lettone fino a sei anni compiuti; a seguito della visita da Lei( giugno dell’anno scorso) ,l’ho spostato in cameretta. Se durante la notte deve andare in bagno mi chiama perché dice di aver paura del buio; per questo motivo dorme con una lucina notturna che sostituisce volentieri con me accanto dicendomi: “stai un po’ con me? Quando mi addormento puoi andare da papa’“. Non ho ben capito se mi consiglia di intraprendere un percorso psicologico familiare...ultimamente , ogni qual volta rimprovero il fratellino o gli faccio un complimento lui interviene chiedendomi:” ed io ,mamma? Sono più bravo di lui? Lui è un po’ monello ma io no, vero mamma? Guarda quante cose so fare da solo, io sono più bravo di X!”....grazie come sempre per l’attenzione,carissimi saluti
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Inserito da gianmaria.benedetti il Mar, 13/03/2018 - 11:38.
Mi sembra che bisogna dare più attenzione agli aspetti psicologici e alle dinamiche familiari, per vedere se si può facilitare lo sviluppo dei bimbi sciogliendo qualche nodo che ostacola e rallenta e magari rende difficile lasciare un po' l'ambito familiare per entrare nel gruppo dei coetanei. Anche dei maschi, a questa età c'è bisogno di un amico e di un gruppo di amici. Ma ovviamente non si possono imporre... Indubbiamente un lavoro di osservazione con tutta la famiglia potrebbe facilitare la comprensione degli aspetti nascosti e l'esplorazione di strade evolutive

Secondo colloquio con le insegnanti

Buonasera Dottore, ieri c’è stato il secondo colloquio con le insegnanti di mio figlio; il tutto è durato in tutto 5 minuti in quanto “non abbiamo nulla da dire, è bravissimo!”. L’unica cosa che hanno notato è che il bambino è stanco e quando non esegue bene un compito piagnucola e batte la testa contro il braccio... questa cosa l’ho notata anche io qualche giorno fa ad una festa: continua a non interagire più di tanto con i compagni, corre con loro ,si lascia inseguire, gioca sui gonfiabili, sugli scivoli ma appare infastidito a volte dal caos di certe situazioni e batte la testa sul braccino o mette un dito nell’orecchio e sembra volersi allontanare dal frastuono. È estremamente interessato ai video e ai giochi col cellulare, difficilmente vuole fare altro, se non guardare i cartoni... un’altra cosa riferita dalle insegnanti è che se prima appariva remissivo nel rapporto con i compagni, ora è più reattivo. A me sembra non voglia proprio diventare grande...grazie per l’attenzione, cari saluti, Sonia

Bene per la scuola. Avrebbe

Bene per la scuola.
Avrebbe bisogno di trovare qualche amico, cosa che non si può insegnare, Si può solo cercare di procurare le occasioni per farlo. Forse bisogna anche sciogliere qualche nodo che lo impedisce e impedisce di crescere, come dice Lei, a livello individuale o familiare. Per questo come dicevo c'è bisogno forse di una guida a livello psicologico.

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