Farmaci come rifugio per evitare problemi, ma anche trappola...

alcuni consulti sembrano mettere bene in evidenza il rischio che i farmaci servano ad evitare di affrontare difficoltà che magari l'evoluzione della vita mette di fronte in certi periodi. Difficoltà e scelte poste da momenti di cambiamento e svolta, come la nascita di un figlio, o l'allontanamento dalla famiglia, o dubbi sul proprio orientamento sessuale, ecc. Inevitabile che ansie e depressione si manifestino, come stati mentali che accompagnano momenti evolutivi difficili e importanti, con tutti i timori e i dubbi che possono scatenare. Il ricorso ai farmaci può diventare un rifugio e una trappola, distogliendo l'attenzione dalla realtà ambientale e personale e concentrandola sugli effetti dei farmaci, attesi o meno, sui loro effetti collaterali, ecc. Spesso si assiste a pazienti che si fissano ossessivamente sul tipo di farmaco, sui dosaggi, sugli effetti collaterali, e cominciano spesso una peregrinazione fra farmaci diversi, a volte con psichiatri diversi, pilluccano qua e là per ritrovarsi intrappolati appunto in questioni biochimiche farmacologiche che hanno sostituito le questioni che dovevano affrontare. L'effetto è spesso di bloccarsi in una specie di area di servizio fuori dalla strada, incerti solo sulla benzina da prendere, che non pensano più al viaggio...

Una delle persone di cui

Una delle persone di cui sopra descrive la sua situazione come quella di "malata psichiatrica", quasi indicando una condizione da cui non si può uscire. Una 'clausura' o a volte un 'rifugio' in cui si rimane imprigionati. Alcuni tipi di interventi possono forse rinforzare tale reclusione, quasi moderna edizione dei conventi di clausura o dei manicomi in cui le persone si richiudevano spontaneamente o venivano rinchiusi a forza.
L'altra ragazza , anoressica, descrive la sua mente come ormai "ferma. La sola idea di star bene mi spaventa" Dopo dieci anni di analoga clausura nell'identità di malattia, che magari qualche volta faceva ancvhe comodo - come sembra nel consulto precedente- l'idea di star bene, guarire, sembra significare quella di uscire da uno spazio conosciuto, abituale, a cui uno nonostante tutto si è abituato.
E' chiaro il significato di 'trappola' di certe esperienze che rinchiudono e separano progressivamente dalla vita. Importante cercare un aiuto a uscirne. Anche per evitare atti impulsivi pericolosi messi in atto talvolta per 'uscire' da una situazione insopportabile.

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