bambino di 21 mesi che non dorme

Una mamma mi scrive:
Egregio dott. Benedetti,
ho letto con profondo interesse l'articolo "Bambini che non dormono" pubblicato sul portale di neuropsichiatria infantile. Sono mamma di un bambino di 21 mesi che da qualche tempo durante la notte piange ed urla per diversi minuti restando addormentato e con gli occhi chiusi; spesso si mette seduto nel suo lettino per poi sdraiarsi al termine della "crisi" e riaddormentarsi placidamente. Ho molta difficoltà nel consolarlo e riesco a farlo smettere di piangere solo parlandogli in modo pacato e dolce. Nei primi mesi di vita non si è mai svegliato durante la notte, neanche per le poppate. Col passare del tempo ha presentato brevi e sporadici episodi di risvegli notturni, sempre in lacrime, durante i quali puntualmente trovavo il bambino seduto nel suo lettino. Dopo l'attenta lettura del suo articolo ho dedotto che questo disturbo può essere causato dal fatto che mio marito, da quando il bambino è nato, lavora a 500 km da noi, e per motivi economici riesce a venire a casa soltanto ogni quindici giorni e resta con noi al massimo il sabato e la domenica. Secondo il suo parere da esperto, questa situazione può essere la causa scatenante del disturbo di mio figlio? Inoltre a breve noi ci trasferiremo nella città in cui lavora mio marito, lei ritiene che questo possa alleviare il disturbo? Dimenticavo di specificare che da quando mio marito si è trasferito io vivo con i miei genitori. Mio figlio adora mio padre (soprattutto perchè il nonno prende spesso e volentiere le sue difese) e spesso durante le sue "crisi" notturne strilla il suo (del nonno) nome. Come posso far affrontare al bambino il distacco dai miei genitori in modo sereno?
Mi scuso per i tanti quesiti che le ho sottoposto, ma avere a disposizione uno specialista che può sostenere e consigliare, anche a distanza, una mamma preoccupata per il suo piccolino è davvero impagabile. In attesa di un suo riscontro Le porgo i miei più Cordiali Saluti
X....

Penso che non sia lontana dal

Penso che non sia lontana dal vero. E' probabile che la vostra organizzazione familiare influenzi il comportamento del bimbo. Non so se è tornata ad abitare con i genitori dopo che il bambino era nato o prima, comunque c'è già stato un cambiamento importante nella sistemazione della vostra giovane famiglia, e sicuramente il bambino ha sviluppato un attaccamento forte al nonno che forse utilizza un po' nello 'scontro' con lei... La riunificazione della famiglia che sembra in vista sarà sicuramente un passo importante ma anche delicato, forse per tutti. Difficile dare indicazioni generiche, tranne ricordare che il bambino percepisce sicuramente lo stato d'animo dei genitori e se li sente indecisi ed insicuri forse si allarma ancora di più. Non so se andrete ad abitare a 500 km di distanza dai suoi genitori, e se non siete (forse Lei mamma/figlia), un po' preoccupati di restare senza aiuti... Capita a molte giovani coppie, e non è facile conciliare le esigenze familiari e personali e di coppia e lavorative... In bocca al lupo!
Cordialmente

dr GBenedetti

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