RISVEGLI NOTTURNI E IRRITABILITA'

Buongiorno.
Ho dei seri problemi con il sonno del mio bambino e vorrei gentilmente alcune informazioni sul suo lavoro.
le spiego. Ho un bambino di ormai dieci mesi e mezzo che ogni volta che va a fare la nanna di giorno dorme non più di 15 o 20 minuti, di notte dorme dalle 9 e mezza fino verso le 1-2 (a volte risvegliandosi). Il problema non è metterlo a dormire, è RImetterlo a dormire.
A pochi mesi abbiamo sbagliato noi:
1- Ha identificato il sonno con la pappa (fin da neonato si addormentava al seno)
2- non voleva il ciuccio (adesso si)
3- odiava stare sdraiato anche da piccolino
4 - Metterlo a dormire da solo richiede 20 minuti di pianti e tentativi
5- Si sveglia subito.
6 -inizialmente non lo mettevamo a dormire nel lettino appena aveva sonno (anche perchè non sbadigliava e piangeva giorno e notte, gli stadi di veglia tranquilla non sono mai esistiti)
7 - anche in ospedale piangeva continuamente, non riuscivano a farlo dormire nemmeno le infermiere del nido (era conosciuto come "IL 28")
8 -Ho girato due o tre pediatri da piccolo senza capire il perchè piangeva sempre, un pò è migliorato con delle sedute di osteopatia.
9 - il suo lettino è in camera nostra

A 6-7 mesi aveva iniziato a dormire tutta la notte, si svegliava una volta sola x mangiare, verso le 5,5 e mezza del mattino, e non piangeva, lo sentivo perchè si rigirava nel lettino (piangeva se dopo un pò non lo prendevi)

Ho iniziato a lavorare mezza giornata ed ora non dorme più, provo a metterlo a dormire da solo, provo a dargli le pacchettine sulla schiena, il ciuccio, qualsiasi cosa. Di giorno è inutile. Di notte si addormenta velocemente ma si risveglia di continuo. Un mesetto riuscivo a farlo dormire almeno nel lettone,adesso non basta più nemmeno quello. Si sveglia con gli occhi ancora chiusi e vuole il biberon, solo che sono troppo addormentata e nel dormiveglia continuo a portarlo nel lettone (molto male!!!).
Anche se lo prendo in braccio, provo a dargli il ciuccio, niente.
Sembra quasi che si arrabbia perchè vuole ancora dormire e non ce la fa...........
Non sappiamo più come fare, ho comprato anche il libro di Eastville ma il problema non è farlo dormire, sono i RISVEGLI, soprattutto quelli di giorno.
In macchina è capace di giorno di dormire anche 4 ore consecutive..........................
Come possiamo fare???
Inoltre il pediatra mi aveva fatto prenotare una visita neurologica perchè un mese fa ancora non riusciva a stare seduto da solo senza appoggio... però gattonava
devo dire che adesso si alza anche in piedi e alza anche le punte, in un mese appena

Dunque: "gattonava, ora si

Dunque: "gattonava, ora si alza in piedi, forse sta anche seduto da solo..." se è anche curioso, interessato alle cose e alle persone, socievole ecc, non dovrebbero esserci problemi psicomotori nè neurologici. Questo dovrebbe tranquillizzarvi, ma è bene che il pediatra confermi.
"a 6 - 7 mesi aveva iniziato a dormire tutta la notte..." "Ho iniziato a lavorare mezza giornata e ora non dorme più" Le due cose potrebbero essere correlate: l'organizzazione familiare e forse un po' il clima è cambiato col suo ritorno al lavoro e il bambino lo ha sentito, inquietandosi, sentendo il cambiamento della persona che lo accudiva in certe ore... La separazione dalla mamma è un momento delicato, specie nel secondo semestre che il bambino comincia a riconoscere e capire ma non abbastanza e non sente ancora una 'base sicura' sufficiente per affrontare i cambiamenti. Il bambino percepisce i cambiamenti e gli stati d'animo delle persone, e reagisce di conseguenza con sicurezza o insicurezza. Tutto normale, è la vita, ma si sconta con nervosismo e difficoltà del sonno. I cambiamenti sono a volte inevitabili però comportano difficoltà. Bisogna dosarli e graduarli e aiutare il bambino ad affrontarli ed avere pazienza.
Indicazioni: cercare di assestare l'ambiente in modo che gli adulti siano sicuri e tranquilli, se possibile. Garantire al bambino la compagnia delle persone principali, mantenere abitudini stabili al bambino e soprattutto 'resistere' e non lasciarsi scompensare: sono fasi di passaggio. Organizzarsi a turno per la notte in modo da resistere al meglio possibile in questo periodo.
In bocca al lupo, dateci notizie sull'evoluzione...
Cordialmente

drGBenedetti

PS: sarò "off-line" per questo week-end lungo. A risentirci fra qualche giorno

risposta

grazie mille per la risposta molto sollecita, le garantisco che siamo diecimilavolte più sereni dei primi mesi, ora stare con lui è diventato magnifico, e sia io che suo padre siamo tranquillissimi... per di più ora il pomeriggio sta con il padre che fa i turni, quindi non ci sono stati grandissimi cambiamenti nelle persone che lo accudiscono...
A sei mesi, quando dormiva, avevo parecchio latte, e mio figlio forse dormiva perchè era pieno zeppo di latte, a volte si bagnava anche il pigiamino di notte. ora il latte non c'è più di tanto ma cerca ancora il seno...
Forse che gli manchi quello???? in caso non è recuperabile, come posso compensare? in piena notte gli dò il biberon, ma appena ci sveglia faccio le cose come in dormiveglia e lo metto in automatico nel lettone... non riesco a stare sveglia e cercare di riaddormentarlo è un'impresa. mio marito non riesce a svegliarsi e a tenermi sveglia....
Riesco a dargli il latte e a rimetterlo nel lettino solo quando mi sveglio meglio anche io, minimo dopo un quarto d'ora... stare seduta appena sveglia è impossibile..
Di giorno mangia tantissimo e volentieri, apre la bocca da solo e reclama la pappa, cresce tantissimo....
Ha avuto un piccolo fermo di crescita di circonferenza craniale secondo i percentili verso il 6/7 mese e la fontanella un pò troppo aperta ma ora siamo praticamente al 90°... dopo lo svezzamento mangia anche troppo.
Per ciò che concerne la socializzazione... butta le braccia a chiunque e a volte piange se vado via... tutto normale.... gioca persino col gatto e con gli altri bimbi, gioca a rispondere al telefono, mi chiama mamma e mi da i baci, se gli chiedi dov'è il libro lo va a prendere...
insomma, sembra ultra sereno... ma vorrebbe stare sempre sveglio.............
Quando si sveglia inizialmente non piange, ci aspetta anche per un pò, quindi non dovrebbero essere incubi, sembra proprio che odi rimanere a letto.............
il ciuccio lo sputa da solo quando si addormenta e non lo cerca...
Dorme un pò di più solo quando lo portiamo in piscina e quando è in macchina.... si addormenta appena lo appoggio nel seggiolino (dove non mi vede nemmeno) e dorme anche 4 ore se il viaggio è lungo.... anche a passeggio nel passeggino dorme...

Sembra che sia epoca di

Sembra che sia epoca di cambiamenti, per suo figlio e per Lei: lo svezzamento dal seno, veder andar via la mamma, è vero che sta col babbo più che con altri ma si intravedono e lui forse 'sente' altri cambiamenti in arrivo. Sono tutte fonti di inquietudini perchè è difficile staccarsi dalla abitudini conosciute e rassicuranti, mentre la crescita è una serie di cambiamenti e, da un certo punto di vista 'perdite', ossia distacchi e separazioni: ma sono queste le esperienze che fanno maturare, imparare ad affrontare gli stati d'animo di disagio inevitabile, ma al contempo imparare nuove capacità via via. L'addormentamento, e forse ancor più i RIaddormentamento, richiamano l'esperienza di separazione dalle persone presenti nella veglia. Credo che le varie tappe si superano al meglio unendo la pazienza di rassicurare alla fermezza di 'imporre' le abitudini adeguate alla fase di sviluppo. Nel secondo anno di vita il bimbo dovrà lasciare le abitudini più infantili e dipendenti per acquisire quelle di una certa iniziale autonomia -che accompagna l'autonomia motoria e poi lo sviluppo di linguaggio che segnano il prograssivo 'distacco' del bambino dal contatto stretto, anche fisico, con la figura materna. Si tratta di imparare a sopportare i disagi e ansie che accompagnano inevitabilmente le esperienze di crescita e autonomia e nuovi apprendimenti, che d'altro canto sono fonte di sentimenti di conquista, soddisfazione e sicurezza di sè. Alti e bassi che accompagnano lo sviluppo: ogni conquista è anche un distacco, ma la spinta allo sviluppo e alla conoscenza, cioè la curiosità, sono di solito preponderanti, se non vi sono ostacoli eccessivi.
Andare avanti è imperativo, con le cautele ma anche la decisione necessaria.
Cordialmente
drGBenedetti

La ringrazio di cuore

per il tempo che ci ha dedicato dr Benedetti.
Distinti saluti.

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